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Il castello di Rivoli e il Museo d'Arte Contemporanea

Patrimonio dell'Umanitą UNESCO. il magnifco maniero dei Savoia ospita uno dei musei di arte contemporanea pił importanti in Italia.

Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco, il castello di Rivoli (Torino), ha una storia affascinante e ricca di suggestioni. Antica roccaforte militare e residenza sabauda, dal 1984 il maniero è una delle sedi museali di Arte Contemporanea più importanti d’Italia. Fra le particolarità che riguardano il castello c’è però anche quella di aver ospitato l’ostensione, seppur per un breve periodo, della Sacra Sindone per volere della duchessa Jolanda.

Storia

Situato a 15 km dal capoluogo piemontese, il castello venne innalzato sui resti di un’antica costruzione di epoca medievale (XI° secolo) con progetto iniziale dello Juvarra per Vittorio Amedeo II° di Savoia. Nel Seicento Carlo Emanuele I° chiese di edificare a Rivoli, suo luogo di nascita, un grande palazzo a cui lavorò Ascanio Vittozzi; in realtà a costruire il palazzo fu Carlo di Castellamonte anche se il complesso architettonico non venne mai portato a termine. Dopo alcuni interventi eseguiti nel 1793 e all’inizio del XIX° secolo, il castello divenne una spesa troppo esosa per i Savoia che decisero così di cederlo in affitto al Comune di Rivoli che in seguitò ne divenne proprietario acquistando l’immobile.

Nel 1978, in un perfetto mix di strutture antiche e altre realizzate con materiali moderni e innovativi, il castello è stato oggetto di un importante intervento di ristrutturazione che l’ha trasformato in uno spazio museale con ben 38 fra sale e saloni, location perfetta per eventi e mostre di arte contemporanea. La struttura incompleta, volutamente sottolineata dal restauro di Andrea Bruno, ha saputo creare una suggestiva linea di continuità fra passato, presente e futuro.

Simbolo fra i più importanti della dinastia dei Savoia, il complesso si compone di due strutture: il castello vero e proprio, del ‘700, e la Manica Lunga, risalente al ‘600, progettata come pinacoteca per il duca Carlo Emanuele I°. A separare i due edifici c’è l’atrio su cui troneggiano le pareti non finite delle due costruzioni con al centro colonne e pilastri del grande progetto juvarriano. Pur appartenenti a periodi differenti, i due edifici sono stati entrambi recuperati e messi in evidenza nonostante la natura diversa.

La visita al Castello di Rivoli

Il castello si compone di preziose sale fra cui spicca quella detta “degli Stucchi” realizzata a inizi Settecento per il principe Vittorio Amedeo II°: la decorazione, opera del Somasso, presenta agli angoli le iniziali del duca scomparso a soli 16 anni nel 1715. Altrettanto interessante è la Sala dei Concerti, già Camera di Parata della Duchessa d’Aosta, con le alzate lignee di specchi e dipinti risalenti all’epoca dello Juvarra; ai lati vi sono i busti dei primi conti sabaudi dipinti dai fratelli Torricelli nell’arte del trompe-l’oeil. E poi ancora la Sala degli Stemmi, unico ambiente ancora visibile di quello che doveva essere l’appartamento della regina Anna Maria d’Orléans: la bella volta, dipinta nel corso dell‘Ottocento, presenta gli stemmi di casa Savoia, di Torino, di Rivoli e Roma. Come le altre residenze sabaude, anche quella di Rivoli possiede uno sfarzoso salotto cinese progettato nel 1793 da Carlo Randoni: si possono ammirare le pitture della volta a opera di Francesco Rebaudengo con scene di vita tipiche della Cina riprese dalla carta parati del castello di Racconigi; di grande impatto sono inoltre le colonne intagliate in ebano, il paracamino e il pavimento ligneo originale.

Oltre alle storiche sale d’Udienza, dei Putti Dormienti, dei Trofei, del Sorgere del Giorno, dei Continenti e dei Falconieri (solo per citarne alcune), meritano una visita la chiesetta e la sacrestia: la prima, realizzata in un ambiente del primo Settecento presenta pitture di Giovanni Comandù e decorazioni a finto marmo con cornici in stucco dorato di Giuseppe Ghigo; la seconda, adiacente proprio la chiesetta, ha decori semplici con motivi a vasi e ghirlande alle pareti.

La Manica Lunga, utilizzata come caserma e poi come alloggio per le famiglie di sfollati durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi con grandi vetrate volute dal restauro di Andrea Bruno, nacque per ospitare la pinacoteca di Carlo Emanuele I°. Con forma allungata e stretta, un tempo collegato al corpo centrale del castello, quest’edificio doveva essere inizialmente abbattuto ma il progetto venne interrotto prima della sua messa in opera. Il restauro avviato nel 1986 e conclusosi nel 2000 ha sottolineato la vocazione museale di uno spazio lungo 147 metri e largo 6 che presenta copertura metallica ex novo, scale e ascensore situati all’esterno.

Nei pressi del castello, in una villa raggiungibile con navetta (gruppi massimo di 12 persone a turno e solo accompagnati da guida), si può visitare anche la Collezione Cerruti, dove sono esposte le opere d’arte raccolte dall’imprenditore torinese, di origini genovesi, nell’arco della sua vita. Durata della visita 1 ora circa.

Informazioni utili, orari, visite guidate e prezzo biglietti

Orario di apertura del castello: da martedì a venerdì, 10/17; sabato, domenica e festivi, 10/19; 24 e 31 Dicembre, 10/17; 1° Novembre e Lunedì di Pasqua, 10/19. Chiuso 1° Gennaio, 1° Maggio, 25 Dicembre e i lunedì. La biglietteria chiude 15 minuti prima della chiusura del museo. La visita completa potrebbe richiedere alcune ore. Nel week end e nei giorni festivi le visite guidate al castello (collezioni e mostre del museo) sono gratuite e disponibili anche senza prenotazione.

Tariffe d’ingresso: 8.50 € intero; 6,50 € ridotto (pensionati, insegnanti, gruppi con minimo 20 persone, studenti, militari, associazioni culturali…). Gratuito per portatori di disabilità e accompagnatori, giornalisti, minori di 11 anni, guide turistiche, residenti della città di Rivoli il terzo sabato del mese con documento d’identità…).

Percorsi guidati gratuiti per il pubblico: il Dipartimento Educazione del castello di Rivoli offre percorsi alla scoperta delle mostre in corso il sabato alle ore 15.30 e alle 18 e la domenica e i giorni festivi alle ore 11, 15 e 18. La domenica e i giorni festivi, con inizio alle ore 16.30, è inoltre possibile partecipare alla visita guidata, sempre gratuita, sulla storia e l’architettura della residenza sabauda. Non occorre prenotare. Info ai recapiti +39 011.9565280 e +39 011.9565213.

Gruppi e associazioni possono prenotare un tour guidato al castello, alla collezione permanente e alle mostre in corso anche in inglese, francese e spagnolo: 80 € per la guida in lingua straniera + tariffa biglietto ridotto gruppi oppure 70€ in italiano. Si richiede la prenotazione con una settimana di anticipo (educa@castellodirivoli.org).

Scuole: percorsi di visita alle mostre, alla collezione permanente e alla residenza sabauda negli orari di apertura del museo. Costo 5€ per ogni allievo prenotato, gratuito per gli insegnanti accompagnatori.

L’intero museo è accessibile a portatori di disabilità con ingresso dal lato Edificio Castello e Manica Lunga; i non vedenti possono accedere allo spazio museale assieme al proprio cane guida.

Indirizzo: Piazza Mafalda di Savoia 10098 Rivoli (Torino) – recapito telefonico +39 011.9565222 mail info@castellodirivoli.org

Come arrivare

In auto: in uscita dalle autostrade A4 (Torino-Milano), A5 (Torino-Aosta), A6 (Torino-Savona), A21 (Torino-Piacenza), A32 (Torino-Bardonecchia) seguire le indicazioni T4-Frejus Moncenisio, Monginevro; uscita Rivoli (non Rivoli-Rosta). Navetta: ogni sabato e domenica una navetta collega Piazza Castello a Torino, la stazione di Porta Susa e il castello di Rivoli. Il ritorno in direzione di Torino è consentito esibendo il biglietto del museo. Servizio affidato a GTT (anche in occasione di aperture straordinarie). Trasporti pubblici: dalle stazioni di Porta Susa e Porta Nuova di Torino, metropolitana direzione Fermi. Scendere alle fermata Paradiso e prendere la coincidenza autobus n°36 direzione Rivoli sino al capolinea in Piazza martiri (circa 30 minuti). La domenica e i festivi anche navetta 36 da Piazzale Robotti- Alpignano (antistante la stazione ferroviaria).

Sito ufficiale www.castellodirivoli.org

 Pubblicato da il 16/04/2019 - 2.731 letture - ® Riproduzione vietata

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