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L'Alhambra di Granada: storia, arte e visita alla fortezza

Il complesso architettonico dell'Alhambra è una delle meraviglie della Spagna che racconta la storia della dominazione araba e la succesiva reconquista spagnola. Da non perdere il Palazzo, la Cittadela, l'Alcazaba e la villa del Generalife.

Palazzo, fortezza, cittadella, abitato nel corso dei secoli da sultani e re, il complesso di Alhambra, in Andalusia, è un imponente gioiello Patrimonio Culturale dell’Umanità UNESCO.

Storia

Costruito nel XIII secolo dal sultano Al-Ahmar, fondatore della dinastia Nasrid (ultimo sultanato a dominare la Penisola Iberica), che si innamorò della collina Sabika di Alhambra e decise di costruirvi il proprio palazzo-fortezza sulle rovine di un edificio preesistente. Il nome Alhambra (la Rossa, in arabo) sembrerebbe provenire dalle mura rosate che cingevano il palazzo, rendendolo una fortezza ben protetta, praticamente inespugnabile. Al suo interno, trattandosi di una vera e propria cittadella fortificata, si trovava tutto ciò che serviva alla popolazione, dalle scuole alle botteghe, dalle moschee a molti altri servizi. A seguito del tramonto della dinastia Nasrid, il Palazzo venne occupato dai re spagnoli, che ne preservarono e curarono la bellezza. Oggi il complesso è diviso in aree ben distinte tra loro, immerse in un’oasi verde di alberi, giardini, parchi: il Palazzo, l’area militare di Alcazaba, la cittadella (o Medina) e la villa del Generalife. Trovandosi su di un’estensione di circa 100.000 metri quadrati, si consiglia di valutare la possibilità di visitare il complesso in più giorni distinti. Solo così lo si può ammirare in tutto il suo splendore e nella sua interezza.

La  visita alla fortezza

Il complesso conosciuto come Palacios Nazaries comprende, in realtà, sei palazzi e due torri-palazzo, dei quali solo due si sono conservati: il Palacio de Comares e quello dei Leoni. Costruiti intorno alla prima metà del 1.300, questi edifici fungevano da sedi amministrative, ma anche come abitazioni private ed erano la sede della corte. Per accedere al complesso si può scegliere di entrare attraverso quattro principali porte, due a nord (la Porta degli Stemmi e la Porta di Arrabal) e due a sud (la Porta della Giustizia e la Porta dei Sette Piani).

La Porta degli Stemmi, dalla tipica forma difensiva a L, è quella che veniva comunemente usata dalla popolazione di Granada per accedere alla fortezza. La Porta di Arrabal, invece, collega(va) Alhambra al Generalife e conduce direttamente al Sacromonte senza dover necessariamente passare per la città di Granada. Rinforzata dalla successiva costruzione di una torre, la nuova porta voluta dopo la conquista spagnola inglobò anche la Porta di Arrabal diventando la via d’accesso principale. Sulla facciata si ammirano diversi stemmi di monarchi cattolici.

Sul versante sud, invece, si trova uno dei simboli di Alhambra: la Porta della Giustizia. Certamente la più grande e imponente, è anche conosciuta come la Porta dell’Esplanade ed è impreziosita da intagli di stampo moresco e figure gotiche. L’ultimo degli accessi fuori le mura, la Porta dei Sette Piani, distrutta dalle truppe di Napoleone, venne ricostruita seguendo antichi disegni e fotografie.

La Porta del Vino, invece, unica porta interna alla fortezza, è l’ingresso riservato ai tour guidati. Un tempo dedicata all’accesso alla Medina, da qui si arrivava direttamente nel distretto degli artigiani. Risalente al XIV secolo, è realizzata in pietra e ha le facciate decorate con simboli islamici, bifore e stucchi.

I Palacios Nazaries sono una delle chicche imperdibili dell’Alhambra. Alcune delle stanze sono, infatti, visitabili. Come la Mexuar e l’Oratorio, usate principalmente per incontri tra Ministri e luogo di preghiera, decorate con mosaici e colonne. Il Patio del Mexuar, inoltre, è di particolare interesse storico in quanto ospitò addirittura la regina Isabella del Portogallo durante la sua visita. Dei due palazzi, il Palazzo de Comares è impreziosito, all’esterno, dal Patio de los Arrayanes (dei mirti) sul quale svetta imponente la Torre de Comares. Attraversando una galleria, si accede alla Sala de la Barca, anticamera del Salón de Comares, utilizzato un tempo come oratorio e sala ricevimenti.

Entrando nel Salón de Comares non si può non rimanere a bocca aperta. Anticamente adibito a sala per le udienze private, la stanza è decorata con stucchi preziosi che ricreano fiori, stelle e conchiglie. Lungo i muri si trovano stupende maioliche colorate, tipiche della regione, e sul soffitto si ammira una rappresentazione dell’universo, di epoca medievale.

Altrettanto pregevole è il Palazzo dei Leoni, famoso e celebrato (anche) per la sua stupenda fontana. Costruito nel XIV secolo, il palazzo incarna alla perfezione l’eccellenza dell’arte e dello stile moresco, con un cortile interno (il Patio dei Leoni), sul quale si affacciavano tutte le stanze e, al centro, la fontana dei leoni decorata da statue di epoca medievale. Tra le sale più belle del Palazzo si ricorda la Sala de los Abencerrajes, stanza privata del sultano, alla quale si accede attraverso un’antica porta di legno riccamente intagliata. Muri finemente decorati con stucchi, una piccola fontana al centro della sala e decorazioni variopinte raccontano un passato glorioso e magico.

Altrettanto bella, ma molto più emblematica, è la Sala dei Re, posta lungo il lato est del cortile interno. Anticamente veniva usata come zona relax o per festeggiamenti ufficiali ed è la sala più grande dell’Harem. Divisa in tre vani uguali, le volte della Sala sono decorate con dipinti che rappresentano scene medievali, con protagonisti cavalieri, dame, soldati mussulmani e cristiani.

La seconda stanza per grandezza del Palazzo dei Leoni è la Sala delle Due Sorelle, strutturalmente molto simile alla stanza del sultano. Passando attraverso una porta di legno, vi si accede e si ammira un bellissimo balcone con vista sulla città. Alzando gli occhi si può contemplare il soffitto, splendidamente decorato con figure geometriche. Alle pareti, invece, si trovano iscrizioni di poemi, elementi che accomunano tutta l’Alhambra.

L’arrivo dei cattolici: il Palazzo dell’Imperatore Carlo V
Il palazzo venne costruito nel XVI secolo e cambiò significativamente l’aspetto dell’Alhambra e l’accesso stesso alla Cittadella. Di particolare pregio sono le stanze: dalla suite imperiale, collegata con un lungo corridoio al Bagno delle Comares, all’ufficio dell’Imperatore, alla Sala della Frutta.

L’Alcazaba e la vita militare
Per accedere al quartiere militare si passa dalla Torre del Tributo, percorrendo un passaggio pedonale a forma di L (struttura tipica che permetteva di nascondere l’accesso alla vista). All’interno delle mura, l’Alcazaba, anche conosciuta come Piazza delle Armi, si manifesta in tutta la sua magnificenza. Fortezza medievale, il quartiere militare veniva usato sia per le parate militari, ma anche per lo studio di piani strategici e offensivi in periodi di guerra. Essendo una vera e propria città, anche se di dimensioni contenute, nell’Alcazaba si trovavano case di dimensioni variabili, ma tutte dalla struttura simile, e che erano abitate dai militari e dalle loro famiglie.

Il Generalife, oasi di relax e verde
Costruito tra il XII e il XIV secolo, il Generalife venne progettato per regalare un angolo rilassante e pacifico per i sultani ed era composto per lo più da giardini terrazzati, in cui i sovrani si dedicavano a battute di caccia, e dominato da un imponente palazzo.

Il Palazzo
Più che un palazzo, la struttura si presenta come una suntuosa dimora di campagna, cui si accede attraverso il Patio del Descabalgamiento, un tempo utilizzato dai visitatori che arrivavano a cavallo, fiancheggiato da due edifici che fungevano, molto probabilmente, da stalle. La piccola porta in marmo che permette di entrare all’interno della dimora si trova subito dopo il Patio conduce ad una scala stretta e ripida che accompagna, finalmente, nella residenza vera e propria. Qui tutto è un tripudio di archi, gallerie ricche di intarsi e decorazioni, eleganti camere da letto. Tra le stanze più significative si ricordano la Sala Reale, decorata con stucchi pregiati, nicchie e capitelli pregevoli.

La Corte della Sultana
Attraversando la sontuosa stanza da letto (Sala Reale) si procede verso un corridoio conosciuto come il Patio dei Cipressi della Sultana, risalente al XVI secolo. Composta da arcate e giardini segreti, questa zona un tempo fungeva da bagno e, al centro, si nota una piscina a forma di U con, al centro, una fontana.

I giardini superiori e inferiori
La caratteristica che colpisce subito i visitatori è proprio questa profonda vocazione del Generalife per la natura e il verde. Piante, giardini rigogliosi, corsi d’acqua che serpeggiano tra l’erba e fontane che zampillano sono veri e propri punti di forza imperdibili. Ai giardini già esistenti ne sono stati, inoltre, aggiunti altri, utilizzati oggi come parchi pubblici. Altra chicca da non perdere è, infine, la Promenade degli Oleandri, un lungo percorso che conduce direttamente alla Promenade dei Cipressi.

Informazioni utili, orari, biglietti e sito ufficiale per la visita

Il complesso è aperto tutti i giorni dell’anno, fatta eccezione per il 25 dicembre e l’1 gennaio. Gli orari di apertura sono, dal’1 aprile al 14 ottobre, dalle 8 alle 20 e dalle 22 alle 23.30 (visite serali solo il martedì e il sabato). Dal 15 ottobre al 31 marzo gli orari sono dalle 8.30 alle 18 e dalle 20 alle 21.30 (visite serali solo il venerdì e il sabato).
I biglietti si possono acquistare sia online sul sito tickets.alhambra-patronato.es/en che direttamente in loco, presso gli sportelli (che aprono alle ore 8). Il costo del biglietto d’ingresso è di 14 € (i bambini sotto i 12 anni non pagano). Sito ufficiale del complesso, Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO: Alhambra-patronato

Dove dormire
Per vivere al meglio la bellezza e la magia dell’Alhambra vi consigliamo di prenotare al Parador de Granada, hotel di lusso ricavato all’interno di un edificio storico che fu prima una dimora araba e, in seguito, ospitò il Convento di San Francesco. Tra opere d’arte, pregiati complementi d’arredo e un chiostro meraviglioso, un soggiorno qui regalerà ulteriori emozioni. Il costo della camera doppia, a notte, parte da 400 €. Info e prenotazioni sulla pagina ufficiale della struttura Parador de Granada
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