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La Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma: storia e guida alla visita

La Basilica di San GIovanni in Laterano è una delle chiese più importanti di Roma. E' l'Arcibasilica Papale e comprende un Chiostro, il Palazzo del Laterano e la celebre Scala Santa che conduce al Sancta Sanctorum.

Mater e caput di tutte le chiese del mondo. Ecco cos’è la basilica dedicata al Santissimo Salvatore e ai Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, uno dei luoghi imperdibili di Roma, meglio nota come la Basilica del Laterano, dal nome di una nobile famiglia romana, i Laterani appunto, che qui nel I secolo d.C. avevano dei possedimenti, passati poi per confisca al demanio imperiale, tanto che nel III secolo Settimio Severo costruì qui la seconda caserma per ospitare gli equites singulares, cioè i cavalieri scelti dell’imperatore, donando però parte dei terreni al suo amico e generale Tito Sextio Laterano, forse discendente dei precedenti Laterani.

La Storia della Basilica

Sappiamo che nel IV secolo la casa passò nelle proprietà di una certa Fausta, forse seconda moglie dell’imperatore Costantino, l’imperatore che nel 313 con il famoso Editto di Milano, riconoscerà la religione cristiana. Fu proprio questi a donare a papa Melchiade i terreni del Laterano, per poter così costruire un luogo di culto adeguato alle esigenze della chiesa, ormai sempre più potente.

La primitiva Basilica, dedicata al SS. Salvatore e consacrata da papa Silvestro I nel 318 o nel 324, era molto simile all’attuale di cui ricalca in parte forma e dimensione. Da questo momento e per circa mille anni questa rimase l’unica sede papale: i pontefici e la loro corte risiedevano infatti nella dimora lateranense o Partiarchio, edificata accanto alla chiesa. Le dediche a San Giovanni Battista ed Evangelista invece avvennero in un secondo momento, nel IX e nel XII secolo.

La Basilica, da subito riccamente decorata, fu spesso oggetto di devastazioni e depredazioni da parte dei cosiddetti invasori barbari e nel corso dei secoli subì numerosi restauri e rifacimenti. Tra i più importanti si ricordano i lavori ad opera di papa Bonifacio VIII per il primo grande Giubileo del 1300: vennero chiamati Cimabue e Giotto per le decorazioni della nuova Loggia delle Benedizioni, oggi purtroppo perdute. Alla fine del 1300, con il ritorno definito dei papi a Roma dopo il periodo di cattività avignonese, si decise di trasferire la sede pontificia in Vaticano, mantenendo in Laterano solo la Basilica e lasciando mano a mano deteriorarsi il Patriarchio, tanto che nella prima metà del 1500 papa Paolo III propose di demolire il palazzo per ricavarne tegole e travi per la chiesa.

Dal 1600 in poi fu il grande Francesco Borromini ad occuparsi della sua risistemazione, sotto il patrocinio di papa Innocenzo X prima e Alessandro VII poi, che fece anche trasferire dalla Chiesa di Sant’Adriano al Foro Romano, i battenti di bronzo dell’antica Curia romana che oggi costituiscono il grande portone centrale della Basilica. Ma sarà solo nel 1700 che verrà conclusa la facciata ad opera di Alessandro Galilei, mentre l’ultimo grande intervento si avrà un secolo dopo sotto i pontificati di Pio IX e Leone XIII, sebbene l’ultima aggiunta si ha avuta nel 2000, con l’inaugurazione della nuova Porta Santa, opera dello scultore Floriano Bodini.

La visita della Cattedrale

All’interno la chiesa, suddivisa in cinque grandi navate divise da una lunga fila di enormi colonne, ha pianta basilicale e termina con un grande abside, su cui risalta la splendida decorazione a mosaico policroma, dove al centro in basso troneggia la croce del Cristo, circondata da una serie di santi e in alto, dentro un clipeo, il volto del Salvatore, tra cori di angeli.

Nella navata centrale, all’interno dei nicchioni progettati da Borromini nel Settecento, vennero poste le statue dei santi apostoli e dei profeti, ciascuna realizzata da un artista diverso. Sopra di questi sono illustrati sei episodi del Vecchio Testamento e sei del Nuovo e la scelta di questi episodi sarebbe derivata direttamente da quelli di epoca costantiniana. I profeti degli ovali invece furono dipinti tutti con in mano un rotolo dispiegato sul quale era scritto un breve testo allusivo a qualche mistero sulla vita del Cristo. Il fregio, sopra di questi, raggruppa molti simboli che seppur realizzati nel Seicento, denunciano una matrice molto antica: colombe con ramo d’olivo nel becco (tipico simbolo cimiteriale già in epoca remota), palme incrociate e candelabri con festoni di lauro.

Le navate minori sono invece caratterizzate da una serie di cappelle di varia forma e dimensione, dedicate a vari Santi e realizzate nel corso degli anni da illustri artisti. All’interno della Basilica si trovano inoltre numerose sepolture e monumenti funebri, oltre ad una gran quantità di reliquie, che la rendono preziosa agli occhi della devozione popolare, tra cui le teste degli apostoli Pietro e Paolo, conservate sul baldacchino gotico sovrastante l’altare papale. Sotto il tabernacolo invece, è conservato l’altare di legno su cui avrebbero officiato messa in primi papi. Alla testata del braccio sinistro del transetto, c’è l’Altare del Sacramento con le quattro colonne in bronzo provenienti dal tempio di Salomone a Gerusalemme o forse dal tempio di Giove Capitolino al Campidoglio, mentre sopra il timpano è invece conservato un frammento in legno della tavola dove si tenne l’Ultima Cena del Cristo.

Il Chiostro

Completano la Basilica lo splendido e antico chiostro, restaurato nel 1200 dal Vassalletto e il Battistero annesso, dove sembra sia stato battezzato lo stesso Costantino, anche se un ninfeo, cioè una fontana monumentale, esisteva qui già in epoche precedenti. Sebbene l’aspetto attuale sia seicentesco, mantiene in parte la forma precedente: al centro si ha un’urna di basalto verde che serviva per il battesimo ad immersione ed ora è ricoperta di bronzo; intorno si aprono quattro antiche cappelle di cui la più particolare è quella dedicata al Battista. Gli antichi battenti bronzei infatti, essendo molto pesanti e composti da diversi materiali, ruotando sui cardini producono un suono simile alle canne di un organo!
Alla fine del 1500, annesso alla basilica, venne edificato al posto del Patriarchio, il Palazzo Apostolico Lateranense, opera di Domenico Fontana, usato inizialmente come sede alternativa e soprattutto estiva dei papi.

Scala Santa e Sancta Sanctorum

Conclude il complesso la Scala Santa, una gradinata che conduce nella cappella dei Papi, detta Sancta Sanctorum, luogo tra i più sacri di tutto il mondo Cristiano, oggi collocata proprio di fronte alla Basilica. La devozione popolare, nonché un recente decreto della S. Penitenzeria, vuole che i 28 gradini di cui è composta vengano percorsi in ginocchio per venerare la Passione di Cristo e ricevere le indulgenze, proprio perché si ritiene che questa sia la stessa scala percorsa da Gesù il giorno della sua morte e portata a Roma nel 326 d.C. dall’imperatrice Sant’Elena.
Ancora oggi San Giovanni in Laterano è la Chiesa principale di Roma, sede della sua Diocesi e in quanto tale sotto la diretta giurisdizione del suo Vescovo, cioè il papa, che all’inizio del suo pontificato si reca qui per prendere possesso del suo incarico.

Informazioni utili per visitare la Basilica di S. Giovanni in Laterano

La Basilica è aperta tutti i giorni dalle 7 alle 18:30, il Chiostro dalle 9 alle 18, il museo della Basilica dalle 10 alle 17:30. 
Il Battistero si può visitare dalle 7 alle 12:30 e dalle 16 alle 19, mentre la Sacrestia è aperta dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 18
Le Sante Messe vengono celebrate in vari momenti della giornata, consultate l'orario aggiornato sul sito ufficiale.
Ingresso gratuito

L'Associazione Culturale L'Asino d'Oro organizza  passeggiate guidate a Roma  e attività per bambini per scoprire la Città Eterna.

Per prenotazioni e-mail:  info@lasinodoro.it
Cellulare: 346 5920077 - Skype: L'Asino d'Oro

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 Pubblicato da il 13/04/2017 - 26.567 letture - ® Riproduzione vietata

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