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Il Duomo di Orvieto: storia, facciata, affreschi ed interno

La Cattedrale di Orvieto, il Duomo famoso per i suoi affreschi, i mosaici della facciata e la cappella del Corporale.

La Cattedrale dell’Assunta (intitolata più precisamente a Santa Maria Assunta in Cielo) a Orvieto è quanto di più bello e maestoso si possa umanamente concepire sotto il profilo architettonico baciato dalla grazia dell’arte.

Tale meraviglia è assurta come da prevedibile ma degno copione a ruolo di Duomo cittadino, opportunamente contestualizzato da un’area di rispetto volta ad accentuarne scenograficamente l’estetica totalitaria, culminante nella facciata accolta da una piazza costituente in sintesi un organismo architettonico assai complesso.

La storia del Duomo di Orvieto

Questa magnifica espressione artistica del tardo Medioevo, diadema assoluto tra i tesori d'arte in città, (la sua costruzione si attesta nel 1290 protraendosi fino al ‘600 inoltrato) si è affermata da subito come un simbolo della fede cristiana, dipendendo strettamente la sua origine (ma soltanto secondo la leggenda) dal fatidico miracolo dell’Eucarestia avvenuto a Bolsena nel 1263 nel corso di una Santa Messa, quando l’ostia spezzata da un prete dell’Alta Magna rilasciò gocce di sangue sul Corporale inducendo conseguentemente il vescovo di Orvieto a raccogliere il sacro lino quale reliquia essenziale. Il Duomo incarnerebbe – ma ribadiamo essere un refuso leggendario smentito dagli accadimenti storici - il sommo omaggio a quell’avvenimento ma venne in vero edificato in qualità di unicum religioso (accorpante diversi stili architettonici con netta prevalenza del gotico in sensibile equilibrio col romanico) per sostituire una coppia di costruzioni in precarie condizioni, ovvero la chiesa episcopale di Santa Maria e la chiesa parrocchiale di San Costanzo.

I principali fautori del progetto portano i nomi di Lorenzo Maitani e Arnolfo di Cambio, ai quali si deve l’impianto strutturale poi abbellito progressivamente da uno stuolo di maestranze impegnate a profondere implementi scultorei, orafi e pittorici atti a un profondo abbellimento: contribuirono alla nobile rifinitura illustri artisti quali lo scultore Ippolito Scalza – suoi la statua della Pietà (altresì chiamata Deposizione) e il sontuoso organo a canne – e i pittori Gentile da Fabriano, Lippo Memmi, Luca Signorelli e Beato Angelico.

La facciata della Cattedrale dell'Assunta

Ordine vuole che si dia avvio a una specifica descrizione a partire dalla bellissima facciata del Duomo, il cui punto focale è rappresentato indubbiamente dal Rosone realizzato dall’Orcagna (all’anagrafe Andrea di Cione) tramite un doppio giro di colonnine ad archi intrecciati confluenti verso il centro occupato dall’immagine del volto attribuito al Cristo Redentore.

L’icona si circonda ai 4 angoli di altrettanti mosaici raffiguranti Sant’Agostino, San Gregorio Magno, San Girolamo e Sant’Ambrogio; a sua volta il rosone è attorniato a tutto tondo di sculture con le fattezze degli apostoli cristiani e di una selezione di 12 profeti, esemplari realizzati rigorosamente in travertino. Di bronzo sono invece le opere scultoree a valenza simbolica relative ai 4 evangelisti - indi per cui si scorgono un Angelo (San Matteo), un Leone (San Marco), un’Aquila (San Giovanni) e un Toro (San Luca) – e i portali con i rilievi riportanti Le Opere di Misericordia in sostituzione delle originali porte lignee, rilevate nel 1970.

Capitolo a parte si deve dedicare agli spettacolari mosaici della cattedrale, sui quali vengono narrate le parabole della vita della Vergine dalla sua assunzione in cielo all’incoronazione, con episodi intrinseci fatti risaltare da una policromia foriera di un effetto dorato in grado di spiccare nettamente rispetto allo sfondo. In appendice occorre specificare che la Vergine è anche al centro delle storie costituenti il ciclo pittorico entro l’abside per un totale di oltre 2.700 metri quadrati completamente dipinti. Discorso di nicchia urge dedicarlo anche ai bassorilievi visibili alla base delle 4 guglie: tali opere rappresentano nell’ordine un gruppo di scene inerenti la Storia della Genesi, l’Albero di Jesse, il Nuovo Testamento sotto forma di scene riguardanti la vita di Cristo e, infine, il Giudizio Universale.

Difficile non notare il dittico di cappelle di cui il Duomo si fregia: parliamo nella fattispecie della Cappella di San Brizio affrescata interamente da Luca Signorelli (le cui raffigurazioni hanno fatto da ispirazione a Michelangelo Buonarroti per dipingere il soffitto della Cappella Sistina) e la Cappella del Corporale, dove è esposto il Tabernacolo del sacro lino macchiato dal sangue di Gesù durante il celebre Miracolo di Bolsena. La reliquia, per concludere il concetto, viene condotta in processione nel corso della festa del Corpus Domini, celebrata puntualmente ogni anno. Speciale il 2014, anno in cui il Duomo è stato ufficialmente l’epicentro del Giubileo Straordinario indetto in occasione del 750° anniversario del miracolo eucaristico di Bolsena

Gli interni del Duomo

Buona parte del patrimonio artistico comprendente l’interno dell’edificio, cioè arredi come monili, statue e dipinti, è a oggi custodita nel vicino Museo dell’Opera del Duomo (ivi compreso il coro, esponente fra i più significativi della scultura lignea gotica senese), fondato nell’800 e trasferito da Palazzo dell’Opera a Palazzo Soliano posto in Piazza del Duomo 1, con le statue che prendono posto nell’ex chiesa di Sant’Agostino. E’ pur vero che l’ambiente intestino ha conservato la propria bellezza grazie all’irremovibile presenza di elementi decorativi assolutamente pregevoli, intendendo con essi l’imponente fonte battesimale, il già citato organo a canne, la statua della Pietà, l’acquasantiera e il dipinto della Madonna con Bambino di Gentile da Fabriano.


Come arrivare

In auto le soluzioni sono molte: autostrada A1 FirenzeRoma con uscita a Orvieto; Superstrada E45 PerugiaTodi con uscita Todi – Orvieto e proseguimento in SS 448 Todi – Orvieto; SS 71 Umbro Casentinese, ArezzoViterbo. In treno vi è la linea ferroviaria Roma/Milano, che ferma a stazione Orvieto scalo. Avvalersi della Funicolare per raggiungere il centro storico o del servizio urbano di autobus. Si può arrivare al Duomo percorrendo a piedi Corso Cavour per 800 metri e poi svoltare a sinistra in Via del Duomo.


Informazioni utili per la visita

Cattedrale dell’Assunta Dove: Piazza del Duomo, 26 – Orvieto (TR)
Orari di apertura: da novembre a febbraio con orario 9.30 – 13.00 e 14.30 – 17.00, marzo e ottobre 9.30 – 18.00, da aprile a settembre 9.30 – 19.00, domeniche e feste di precetto da novembre a febbraio ore 14.30 – 16.30, da marzo a ottobre ore 13.00 – 17.30
Contatti: informazioni c/o Opera del Duomo di Orvieto, tel. 0763/342477 o mail opsm@opsm.it, biglietteria tel. 0763/343592 o mail biglietteria@operadelduomo.it
Biglietti: solo per Duomo e Cappella di San Brizio € 3.00; unico comprendente Duomo, Tesoro della Cattedrale, Cappella di San Brizio, Palazzi Papali e Chiesa di Sant’Agostino € 5.00; Museo Modo (Palazzi Papali e Chiesa di Sant’Agostino € 4.00). Gratuità riservata a residenti della diocesi Orvieto-Todi, minori di 6 anni, insegnanti accompagnatori, disabili e accompagnatori, giornalisti con tesserino
Orari Sante Messe: giorni feriali ore 9.00 (Cappella del Sacro Corporale), domeniche e feste di precetto da novembre a febbraio ore 9.00 – 11.30 – 17.00, da marzo a ottobre ore 9.00 – 11.30 – 18.00

 Pubblicato da il 04/04/2017 - 20.928 letture - ® Riproduzione vietata

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