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Arthur's Seat, la visita al vulcano e il suo panorama su Edimburgo

Il vulcano inattivo di Edimburgo, Arthur's Seat domina il centro storico con uno splendido panorama sulla cittą della Scozia.

La fondazione di Edimburgo si perde nel tempo. Secondo la leggenda, gli Angli della Northumbria, dopo aver sconfitto Lothian circa 15 secoli fa, conquistarono la grande rocca su cui si erge tutt’oggi l’Edinburgh Castle. Re Edwin di Northumbria (617-633 d.C.) sconfisse i Picti e fondò un nuovo villaggio attorno alla famosa rocca. Questo insediamento, noto come Edwin’s Burgh, divenne poi Edinburgh che per molti secoli fu il principale bastione anglosassone contro le frequenti ondate di invasori provenienti da nord, est e ovest.

I re della Scozia costruirono e fortificarono il castello locale dove venivano anche conservati i loro tesori. Nel 1329 Robert the Bruce firmò un editto che fece di Edimburgo un porto franco. Proprio in quell’epoca la città iniziò a espandersi e raggiungere il presente sito dell’odierno Holyrood Palace accanto a cui si trova lo splendido e omonimo parco, uno dei più importanti giardini naturali della città scozzese.

Al di sopra dell’Holyrood Park si erge l’Arthur’s Seat, un cono vulcanico di 251 metri d’altezza la cui salita va fatta rigorosamente seguendo i sentieri allestiti. Arrivati in cima, dopo circa due ore di camminata e poco meno di 5 km (per esattezza 4,75), la vista dall’alto lascerà a bocca aperta.

Ma come si è formata la collina rocciosa su cui sorge questa punta massima? Pare che circa 350 milioni di anni fa un vulcano spento del periodo chiamato Carbonifero sia stato eroso dai ghiacciai portando alla conseguente formazione delle Falesie di Salisbury e altre di basalto che si sono estese fra quella che è diventata Arthur’s Seat e il centro città.

Osservando questa cima da una particolare angolazione la forma con cui ci appare sembra quasi quella di un leone seduto. Il nome, Arthur’s Seat, potrebbe essere legato alle leggende di Re Artù. Quello che si sa per certo è che questo luogo è citato in un antico poema scritto nel VII° secolo in lingua cumbrica, una sorta di dialetto gallese, in cui l’autore – il poeta Aneirin – elogia gli uomini del regno di Gododdin, antico stato britannico sorto agli inizi del V° secolo.

Stando ad alcune ipotesi il nome sarebbe anche una sorta di storpiatura di Ard-na-Said che poi divenne Archer’s Seat e infine Arthur’s Seat mentre per altri potrebbe derivare da Ard-thir Suidhe con il significato di “collocato su un’altura”.

Se siete appassionati di escursioni a piedi o fra quelli che non si lasciano sfuggire i panorami mozzafiato neppure nelle grandi città non perdetevi la salita sino in cima: seguendo il sentiero principale attraverserete bellissimi cespugli di ginestre. L’accesso è libero a tutti e si può partire dal sentiero vicino al pozzo di Santa Margherita che poi si divide in due nei pressi della vallata di Hunter’s Bog. Potete scegliere di percorrere la Radical Road oppure la Piper’s Walk: in entrambi i casi arrivati in vetta la città di Edimburgo apparirà in tutto il suo splendore.

Se poi volete osservare la capitale scozzese avvolta dalle luci del tramonto o dell’alba Arthur’s Seat è sicuramente l’attrazione turistica da non perdere anche perché permette di immergersi a contatto con un’atmosfera selvaggia, quella di un parco di 260 ettari un tempo utilizzato come area di caccia dagli antichi re di Scozia.

La salita è piuttosto ripida e su fondo roccioso.

Si può raggiungere l’area da cui partire per l’escursione in automobile parcheggiando poi vicino all’Holyrood Palace oppure con i mezzi pubblici fino al Royal Mile che un tempo collegava il castello reale all’abbazia di Holyrood. Buona passeggiata!

 Pubblicato da il 13/05/2015 - 11.588 letture - ® Riproduzione vietata

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