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Il Clipper Cutty Sark a Londra: la storia e la visita alla nave museo

A Greenwich non mancate la visita al Cutty Sark, il veliero museo che vi racconta la storia dei commerci tra le indie e l'Inghilterra di fine '800.

I Dire Straits lo hanno menzionato in una loro canzone (Single Handed Sailor del 1979), zio Paperone vi si è imbarcato all’inseguimento di un gruppo di ladri di tori in fuga nei mari indonesiani e una marca di wisky dalla bottiglia verde con l’etichetta gialla si è ispirata al suo nome nel lontano 1923.

Di cosa stiamo parlando? Del Cutty Sark, in scozzese “camiciola” o “sottoveste”, il veliero che dopo essere stato varato nel 1869 a Dumbarton nei cantieri navali di Scott & Linton navigò per anni lungo la rotta delle Indie per i commerci di tè e lana.

Commissionata dall’armatore scozzese John Willis per aggiudicarsi l’ambita competizione annuale che, sulla rotta fra Cina e Gran Bretagna, assegnava il titolo di vincitore della gara del tè al vascello che più velocemente trasportava a Londra il primo raccolto di questa preziosa pianta di origine cinese, la nave venne progettata da Hercules Linton, socio con Scott nei cantieri di Glasgow.

Il suo nome deriva da una famosa poesia di Robert Burns dal titolo “Tam O’Shanter” basata sulla storia di Nannie, una strega che indossa una sottoveste (proprio come la polena che troneggia sulla prua del veliero). Rimane tutt’oggi un mistero il motivo per cui Willis scelse il nome Cutty Sark ma sicuramente non sorprende il fatto che si sia ispirato a un poema scritto da uno dei più grandi poeti di Scozia.

L’armatore aveva pensato ad un clipper, questo in gergo tecnico il nome dei velieri veloci a tre o più alberi utilizzati verso la fine del XIX° secolo, con cornici in ferro, assi di legno e ottone per il rivestimento dello scafo in modo da renderlo perfetto per il trasporto del tè.

I viaggi compiuti dalla Cutty Sark lungo la tratta da Londra alla Cina furono otto di cui 4 con destinazione Shanghai e gli altri Hankou, un porto a circa 700 miglia dal fiume Yangtze, trasportando in media 600 mila kg di tè.

Con l’apertura del canale di Suez il passaggio per le grandi navi a vela, soprattutto per via delle correnti del Mar Rosso e del Mar Mediterraneo, divenne piuttosto difficile tant’è che molte di queste uscirono dal commerico del tè. Nel 1878 la Cutty Sark tornò in Cina ma non riuscendo a trovare abbastanza tè per rispondere alla richiesta della madrepatria iniziò a trasportare carichi di tutto il mondo arrivando sino a New York.

Dopo 5 anni trascorsi viaggiando da un porto all’altro per qualsiasi trasporto si rendesse disponibile, nel 1883 entrò a far parte del fiorente commercio della lana australiana salpando ogni anno, sino al 1895, per quel continente dove caricare balle di lana e rientrare a tempo di record in Inghilterra per le vendite di primavera. Alla guida del suo ultimo capitano, Richard Woodget, Cutty Sark ha impiegato 70 giorni per effettuare la tratta dall’Australia alla Manica con un tempo che nessun altro veliero ha mai eguagliato.

Nel 1895 l’armatore scozzese decise di venderla a Ferreira & Co. di Lisbona poiché di miglia marine ne aveva già percorse a migliaia e perché si era accorto che l’era delle navi a vela stava ormai tramontando. Ribattezzata Ferreira, sino al 1922 ha trasportato i più disparati generi di carichi verso le colonie portoghesi di Africa e Brasile ma anche in America e Gran Bretagna. Venduto alla Companhia Nacional de Navegacao nel 1922 e ribattezzato Maria do Amparo, dopo un passaggio di fortuna a Londra il veliero si è arenato a Falmouth dove un capitano di piroscafo in pensione – Wilfred Dowman – lo riconobbe come ex Cutty Sark. Dopo averlo acquistato assieme alla moglie l’ha utilizzato come nave scuola a vela statica e come attrazione per i turisti; alla morte del capitano è stata infine ceduta ad un’altra istituzione di Greenhithe sul Tamigi.

Nel 1950 il duca di Edimburgo, con il National Maritime Museum, ha fondato un’organizzazione per preservare la Cutty Sark: il 10 Dicembre 1954 il veliero è stato spostato in un bacino creato appositamente a Greenwich dove ha preso il via anche un costoso progetto di restauro portato a termine qualche anno più tardi. Dopo quasi mezzo secolo, il rivestimento metallico ha cominicato ad arrugginire e il peso della nave a schiacciarne la chiglia così da rendere necessari nel 2006 interventi contro il deterioramento dei telai oltre che a rafforzamento della struttura stessa. Per allievare la chiglia del peso del veliero, Cutty Sark è stata sollevata di 11 piedi – all’incirca 3,30 metri - in aria e fissata da ventiquattro puntoni con una vera prodezza ingegneristica.

Nel maggio del 2007 un incendio scoppiato nella stiva inferiore della nave ha causato gravi danni ai tre ponti anche se essendo proprio in quel periodo in fase di ristrutturazione metà degli assi dello scafo, gli alberi e il ponte mobile erano stati fortunatamente rimossi. Il Cutty Sark è stato riaperto al pubblico dalla regina Elisabetta II° il 25 Aprile 2012.

I turisti possono ammirare un’interessante attrazione, inserita nell’ambito dei Musei Reali di Greenwich, che racconta la storia di uno dei velieri orgoglio dell’impero britannico visitandone i vari spazi interni e camminando addirittura sotto il suo scafo.

Entrando nella “lower hold”, o stiva inferiore, si nota subito la struttura interna di questa Tea Clipper ancora in ferro originale e dipinta di bianco su cui ne è stata realizzata una più nuova in acciaio verniciata di grigio a sostegno della nave e per preservarne la forma. Decisamente suggestivo è il pavimento della stiva costruito utilizzando delle repliche di originarie casse da tè così come quasi tutte le tavole dello scafo che risalgono infatti agli inizi della sua attività quando fra 1869 e 1895 svolgeva il ruolo di nave vittoriana da carico. Si passa poi al “tween deck” e al “main deck”, rispettivamente al livello 1 e 2 del veliero, dove vi sono percorsi di visita che accompagnano alla scoperta di questo suggestivo spazio museale.

Non mancano inoltre una bella mostra interattiva e la più grande collezione al mondo di polene, la John Silver Collection, donata al Cutty Sark Trust da Sydney Cumbers.

Se avete dunque in programma un tour nella capitale londinese non perdetevi una visita al museo del veliero: anche se non siete provetti marinai sarete affascinati dalla sua installazione originale e dalla avventurosa storia che profuma ancora di tè speziato.

Cutty Sark si trova sulla sponda sud del Tamigi, in King William Walk, a Greenwich, facilmente raggiungibile dal centro di Londra in una ventina di minuti. E’ aperto al pubblico tutti i giorni in orario 10/17 con ultimo ingresso alle ore 16. Il biglietto è di 12,15 sterline per gli adulti e 6,30 sterline per i bambini dai 5 ai 15 anni. Gratis invece sotto i 5 anni.

Sito di riferimento www.rmg.co.uk/cuttysark

 Pubblicato da il 16/04/2015 - 18.329 letture - ® Riproduzione vietata

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