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Sado Island (Giappone): tour nell'isola, visita alle sue cittą

Sado, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sado dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Sado-ga-shima, conosciuta anche semplicemente come Sado Island, un tempo luogo di esilio per gli intellettuali caduti in disgrazia presso il governo, è la sesta isola del Giappone per grandezza, ed ospita una popolazione che complessivamente tocca i 70.000 abitanti. L’isola è una destinazione molto popolare in ambito turistico per le sue bellezze naturali, per la possibilità di compiere splendide escursioni a piedi, con le catene montuose che si estendono a nord e a sud dell’isola che rappresentano le destinazioni più apprezzate, e per le straordinarie rievocazioni della sua ricca e suggestiva storia. L’isola ospita inoltre un gran numero di pensioni, ostelli della gioventù e campeggi, così che è possibile prenotare un alloggio adatto ai diversi tipi di portafoglio.

Tra quanti furono esiliati su quest’isola ricordiamo l’imperatore Juntoku, il maestro di no Ze-Ami e Nichiren, fondatore di una delle sette buddhiste più influenti del paese. Quando nel 1601 fu scoperto l’oro nei pressi di Aikawa, si verificò un improvviso afflusso di cercatori, molti dei quali erano semplici vagabondi fatti prigionieri sulla terraferma e successivamente inviati sull’isola a lavorare come schiavi. L’ultimo esilio a Sado ha avuto luogo nel Settecento, quasi un millennio dopo che la prima persona fu “imprigionata” sull’isola.

La cittadina più importante e conosciuta di Sado-ga-shima è Ryotsu, un porto molto grazioso immerso in un magnifico sfondo di montagne. La zona del centro di trova 10 minuti a piedi a nord del terminal dei traghetti, che è circondato da manufatti ispirati all’arte drammatica no, tra cui statue e una gigantesca maschera che si erge sopra gli alberi. Dalla fermata degli autobus n.2 di fronte al terminal dei traghetti partono i mezzi per il Sado Nogaku-no-sato, un museo altamente tecnologico dedicato all’arte drammatica no, che espone maschere e costumi di scena e propone spettacoli di no presentati da un cast di attori cibernetici. Da non perdere anche Kunimiso, uno dei minshuku più popolari di Sado grazie alla sua collezione di marionette bunya.

L’abitato di Sawata, 15 chilometri a sud-ovest di Ryotsu, si trova sulla strada principale che collega Ryotsu ad Aikawa e rappresenta una località suggestiva affacciata su un bel golfo naturale. Scendendo dall’autobus a Kaminagaki, un chilometro ad est della città, si può proseguire a piedi per circa 30 minuti tra le colline fino al Myosho-ji, un tempio che appartiene alla setta Nichiren, con una grande pagoda a cinque piani dalla quale si gode anche un panorama non indifferente. Il resort Silver Village, nei pressi della stazione degli autobus di Sawata, offre spettacoli di marionette bunya, una forma tradizionale di teatro delle marionette che costituisce una costante della vita di Sado da oltre 250 anni.

L’antico capoluogo di provincia ed il principale centro culturale dell’isola fino al XIV secolo è Mano, una cittadina che vanta numerose attrattive di carattere storico e architettonico. Tra queste spicca il Konpon-ji, davanti al quale vi lasceranno gli autobus della linea 2 Minami-sen che da Ryotsu raggiungono direttamente Mano. Il tempio, contraddistinto da un pittoresco tetto di paglia e da piacevoli giardini, è il luogo in cui fu confinato per la prima volta Nichiren durante il suo esilio, così che, oltre all’indiscutibile pregio artistico, l’edificio viene visitato anche per il forte valore simbolico da esso rivestito. Nei dintorni di Mano vi sono molti altri templi, buona parte dei quali sorgono lungo un tranquillo sentiero naturalistico di 7 chilometri che inizia immediatamente ad ovest del Konpon-ji, vicino alla fermata dell’autobus di Danpu-jo.

A pochi passi di distanza si trova il tempio Myosen-ji, anch’esso dominato da una caratteristica pagoda a cinque piani, mentre proseguendo il sentiero si attraversano una serie di risaie e alcuni vecchi gradini di legno incassati nel fianco della collina fino al Kokubun-ji, il tempio più antico di Sado-ga-shima, che risale al 741; pur essendo in stato di abbandono, l’edificio conserva un’atmosfera molto suggestiva. Percorrendo altri 3 chilometri si passa per alcuni meravigliosi punti panoramici fino ad arrivare alla Mano Go-ryo, la tomba dell’imperatore Juntoku, a sua volta poco distante dal Sado Rekishi Densetsukan, dove infaticabili robot animano vari diorama e ologrammi sulla storia e sulle feste di Sado. Accanto sorge il Mano-gu, un tempietto dedicato all’imperatore Juntoku da cui si può tornare ad imboccare la strada principale con una camminata di 15 minuti.

L’atro importante centro di Sado-ga-shima è Aikawa che, nel 1601, quando venne scoperto l’oro nelle sue vicinanze, si trasformò in brevissimo tempo da un minuscolo villaggio in una cittadina in costante espansione economica. L’estrazione privata proseguì fino alla fine del periodo Edo, quando Aikawa arrivò a contare circa 100.000 abitanti, mentre oggi la popolazione è nuovamente scesa a poche migliaia ed il turismo costituisce la principale risorsa economica. Tra le attrattive del centro e dei dintorni ricordiamo la Sado Kinzan Gold Mine, la miniera che ha prodotto grandi quantità d’oro e di argento finché non è stata chiusa nel 1989, e l’Aikawa Kyodo Hakubutsukan, un museo del folklore in cui sono esposti oggetti provenienti dalla vecchia miniera.

Cittadine di dimensioni minori, ma comunque interessanti per visite brevi sono Ogi, Iwayaguchi e Senkaku-wan. La prima, un porto sonnolento situato sulla punta meridionale dell’isola da cui è attivo un servizio di traghetti per Naoetsu, è una località tranquilla, presso la quale fare un giro su un taraibune, ovvero un’imbarcazione ricavata da un barile e spinta a remi da donne in costume tradizionale da pescatori. Iwaguchi, invece, vanta un panorama molto suggestivo con gli antichi villaggi di pescatori che punteggiano la strada litoranea a pochi passi dal mare; per gli amanti delle immersioni il consiglio è quello di recarsi all’Underwater Christmas Tree, proprio sulla punta dell’isola.

Per concludere la visita a Sado Island non resta che visitare la minuscola baia di Senkaku-wan, un luogo magico che presenta sorprendenti formazioni rocciose da ammirare partecipando ad un’escursione organizzata su un’imbarcazione dal fondo trasparente.

Uno dei principali motivi di richiamo di Sado è la Celebrazione della Terra, una festa di musica, danza e arte che in genere si svolge durante la terza settimana di agosto e dura tre giorni. Il clou della manifestazione è rappresentato dalle esibizioni dei percussionisti Kodo, famosi in tutto il mondo, che vivono in un piccolo villaggio a nord di Ogi, ma sono in tournée per otto mesi all’anno nonostante il rigido programma di addestramento fisico, mentale e spirituale che devono necessariamente seguire. Altre festività particolarmente significative sono: il Kozan Matsuri, in programma il quarto finesettimana di luglio con fuochi d’artificio, okesa e sfilate di carri allegorici; il Ryotsu Tanabata Kawabiraki, il più grande spettacolo pirotecnico di Sado in calendario il 7 e l’8 agosto; lo Shishi-ga-jo Matsuri, che si tiene l’11 agosto con i soliti fuochi d’artificio che colorano il cielo; e l’Ogi Minato Matsuri, che si protrae dal 28 al 30 agosto con danze, canti popolari, regate di taraibune (barche a barile) e fuochi artificiali.

Il periodo migliore per visitare Sado-ga-shima va dalla fine di aprile alla metà di ottobre, dato che, durante l’inverno, non solo il tempo è decisamente inaffidabile e imprevedibile, ma la maggior parte delle sistemazioni è chiusa ed i trasporti sono ridotti al minimo indispensabile a causa della contrazione dell’attività turistica. Il clima è infatti temperato d’estate, quando nonostante il tasso di umidità piuttosto elevato le giornate sono complessivamente molto gradevoli, rigido e nevoso d’inverno, quando si susseguono violente perturbazioni che rendono difficili anche i collegamenti marittimi.

La compagnia aerea Kyokushin Air ha voli che collegano Ryotsu a Niigata in 25 minuti, anche se il servizio di autobus tra l’aeroporto e la stazione degli autobus situata nel centro di Ryotsu è piuttosto deficitario. I traghetti e gli aliscafi Sado Kisen per il trasporto passeggeri collegano Niigata e Ryotsu fino ad un massimo di sei corse al giorno durante la stagione estiva, mentre dal Naoetsu-ko, a sud-ovest di Niigata, partono i traghetti per Ogi, situata sulla parte sud-occidentale di Sado-ga-shima. I trasporti locali constano di autobus che percorrono tutti gli itinerari principali, ma che tendono a diminuire drasticamente il numero delle corse fino a cancellarle del tutto nel corso della stagione invernale. Un altro mezzo piacevole per visitare le zone meno battute dell’isola è la bicicletta, che potete noleggiare a Ryotsu, Aikawa e Ogi.
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 Pubblicato da - 25 Luglio 2010 - © Riproduzione vietata

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