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Mafikeng (Mafeking), cosa sapere, cosa vedere e cosa fare

Mafikeng, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Mafikeng dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Mafikeng o Mafeking è una città di circa 50.000 abitanti situata nella parte centro-settentrionale del Sudafrica, a pochi chilometri dal confine del Botswana, ed a poco meno di trecento sia da Johannesburg che da Pretoria. Amministrativamente Mafikeng è capoluogo della provincia di Nordovest, un territorio montagnoso caratterizzato da giganteschi altopiani chiamati veld, termine traducibile dall’afrikaans e dall’olandese con “prato”, che calza a pennello con la morfologia del terreno, generalmente privo di piante e ricoperto solamente da enormi praterie erbose. Come quasi tutte le altre grandi città del Sudafrica anche Mafikeng è sorta ad un’altezza considerevole, visto che il centro si trova 1.500 metri sul livello del mare, tale da condizionare sensibilmente il clima e le temperature.

In antichità quest’area fu dimora delle tribù Barolong di Bechuana, un gruppo etnico sudafricano che comprendeva popolazioni di diverse stirpi, alle quali succedettero fin dalla fine del XIX secolo i coloni inglesi. La fondazione del primo insediamento risale infatti al 1880, anno in cui il capo tribù Barolong cedette consistenti porzioni di terreno a diversi mercenari inglesi, che in pochi anni diedero vita ad un villaggio completo e confortevole, nel frattempo ribattezzato Mafikeng, parola che nel dialetto locale Tswana significa “luogo tra le rocce”. Negli decenni a seguire i coloni inglesi ne cambiarono la denominazione in Mafeking, così che oggi la città può essere indicata indifferentemente in entrambi i modi. Con l’avvento del Novecento si aprì una delle pagine più tragiche della storia del Sudafrica e del villaggio, messo sotto assedio dai boeri per 217 giorni consecutivi dal maggio all’ottobre del 1900 in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Boera, che portò all’attenzione del mondo Robert Baden-Powell, un ufficiale dell’esercito inglese divenuto eroe nazionale sudafricano per il coraggio e la generosità dimostrati durante l’Assedio di Mafeking, ma conosciuto soprattutto in quanto fondatore dello scoutismo mondiale. Nel corso del Novecento e fino al 1965 la città fu capitale del protettorato di Bechuanaland, poi divenuto lo stato del Botswana, oltre che capitale della Bantustan di Bophuthatswana, negli anni ’70. Nel 1994 infine, con il termine dell’apartheid, Mmabatho fu accorpata a Mafikeng, eletta capoluogo della neonata provincia di Nordovest.

Oggi la città è un gioiello culturale che molto ha da offrire al visitatore, sia in termini storici, che culturali ed artistici, senza contare la grande ospitalità degli abitanti. Per iniziare il tour della città l’ideale è partire dal Mafikeng Museum, ospitato all’interno della vecchia Old Town Hall costruita nel 1902, dove conoscere nei minimi dettagli tutta la storia di una città e di una regione impregnati di fatti ed eventi. Al di fuori del museo è posizionata una locomotiva a vapore del peso di novanta tonnellate, completata in Scozia nel 1901 ed utilizzata fino alla fine del 1985, quando venne sistemata come reliquia nel centro della città. Altri attrazioni da non perdere sono: le Bethel’s Rocks, delle pietre scolpite da Christopher Bethell nel 1878 con le esatte indicazioni di latitudine e longitudine di Mafikeng; il Mafikeng Town Beacon, l’antico faro innalzato nel 1885 dal generale Sir Charles Warren; il Masonic Lodge, un edifico realizzato nel 1894 ed utilizzato come camera di consiglio nei mesi dell’assedio; il Cecil John Rhodes Monument, innalzato alla memoria del parlamentare inglese fondatore della compagnia di diamanti De Beers; ed il Kanon Kopje & Warren’s Fort, situato nella periferia sud-orientale, il forte recentemente restaurato che ospitò gli indomiti difensori di Mafikeng.

In città sono presenti anche alcune chiese: la St John’s Anglican Church, costruita per commemorare l’assedio su un progetto dell’architetto Sir Herbert Baker, che progettò una struttura caratterizzata dai più classici tratti gotici resi tramite l’utilizzo del mattone, ed in parte del marmo, che trova spazio soprattutto sulla facciata, dove è posta anche un’incisione che ricorda appunto i tragici eventi di inizio ‘900; la NG Church, fondata nel 1892 ma parzialmente ricostruita in seguito ai danni subiti durante la guerra; ed il St Joseph’s Convent, completato nel 1899, casa per molti anni delle Suore della Misericordia, poi divenuto scuola e sede della commissione elettorale nel 1994. L’evento più conosciuto a livello nazionale è l’Annual Mafikeng Sixties Party, in programma ogni anno ad inizio dicembre.

Il clima è tropicale, quindi generalmente caldo ed umido per tutto l’anno, senza un periodo particolarmente indicato per partire. Le temperature massime sono costantemente al di sopra dei trenta gradi nei mesi estivi, compresi tra dicembre e marzo, caratterizzati da abbondanti precipitazioni che spesso si presentano sotto forma di violenti temporali, più rari invece nei mesi invernali tra giugno e settembre, quando comunque anche le temperature restano gradevoli.

Mafikeng ospita un aeroporto internazionale, il Mafikeng International Airport, collegato ad alcune rotte europee oltre che a tutte le più importanti città del Sudafrica. Per muoversi a terra oltre, ai taxi ed agli autobus, si può decidere di noleggiare un auto, con la quale è possibile raggiungere in breve tempo le relativamente vicine Pretoria e Johannesburg imboccando la N18.
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 Pubblicato da - 25 Dicembre 2008 - © Riproduzione vietata

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