Prvić (Croazia): visita all'Isola di Provicchio in Dalmazia
Prvic, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Prvic dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Prvić, splendida isola dell’arcipelago di Šibenik nel mare della Croazia, Provicchio in Italiano, è un lembo di terra paradisiaco avviluppato in una soffice coperta verde, una macchia mediterranea fatta di vigneti e ulivi che coronano su un lato delle insenature dall’accezione fantastica. Soltanto 1 km separa l’isola dalla terraferma, e così le due località che la ravvivano, Prvić Luka e Šepurine le quali, insieme, offrono residenza fissa a non più di 400 persone.
Piccola terra, grande patrimonio culturale: una proporzione che offre la misura di un luogo sì visitabile in circa due ore ma nel quale bisogna in più occasioni indugiare per goderne appieno gli onirici scenari, composizioni in cui convivono armoniosamente docili case in pietra, litorali di una tranquillità a dir poco disarmante e due profondi chiarori – quello del mare e quello del cielo – che fanno a gara per sedurre gli avventori. I grilli e le onde emettono i loro suoni, praticamente gli unici che insieme ai soffi del vento si possono udire da queste parti, con buona pace della frenesia metropolitana qui bandita.
Tra le spiagge da segnalare quella di Prvić Šepurine, con fondo ghiaioso, che si apre su di un fronte di circa 200 m offrendo acque tranquille e pulite. E' sprovvista di servizi ma la scenografia che offre è piuttosto accattivamente.
La brezza echeggia fra le mura antiche e costruzioni di peso religioso, si pensi alla Chiesa di Santa Maria Assunta, datata 1878 e annessa al suo monastero, e la seicentesca Chiesa di San Rocco, da vedere per contemplarne all’interno lo stupendo altare barocco in legno decorato. Al XV secolo risalgono la Parrocchiale di Nostra Signora della Misericordia (che custodisce ben cinque altari barocchi e, all’esterno, riporta su un muro una croce paleocristiana) e il convento.
Cosa vedere a Prvic: spiagge e monumenti
Storicamente si può asserire che Prvić sia nata con le vesti sgargianti di magnetico avamposto turistico, colonizzato già nel Medioevo dai fuggitivi abitanti di Srima e Vodice impauriti dall’onda turca. La bellezza sboccia in tutta la sua dirompenza nel Cinquecento, secolo che segna la trasformazione dell’isola da semplice rifugio a meta mondana tappezzata di ville e residenze signorili costruite da ricchi villeggianti, ivi compresi i Vrančić di Sebenico, dei quali faceva parte lo storico, inventore e scrittore Faust Vrančić, a cui è dedicato dal 2012 un Centro Commemorativo che ne premia il suo essere stato primo lessicografo croato autore di un dizionario ma anche pioniere dei voli con il paracadute.Piccola terra, grande patrimonio culturale: una proporzione che offre la misura di un luogo sì visitabile in circa due ore ma nel quale bisogna in più occasioni indugiare per goderne appieno gli onirici scenari, composizioni in cui convivono armoniosamente docili case in pietra, litorali di una tranquillità a dir poco disarmante e due profondi chiarori – quello del mare e quello del cielo – che fanno a gara per sedurre gli avventori. I grilli e le onde emettono i loro suoni, praticamente gli unici che insieme ai soffi del vento si possono udire da queste parti, con buona pace della frenesia metropolitana qui bandita.
Tra le spiagge da segnalare quella di Prvić Šepurine, con fondo ghiaioso, che si apre su di un fronte di circa 200 m offrendo acque tranquille e pulite. E' sprovvista di servizi ma la scenografia che offre è piuttosto accattivamente.
La brezza echeggia fra le mura antiche e costruzioni di peso religioso, si pensi alla Chiesa di Santa Maria Assunta, datata 1878 e annessa al suo monastero, e la seicentesca Chiesa di San Rocco, da vedere per contemplarne all’interno lo stupendo altare barocco in legno decorato. Al XV secolo risalgono la Parrocchiale di Nostra Signora della Misericordia (che custodisce ben cinque altari barocchi e, all’esterno, riporta su un muro una croce paleocristiana) e il convento.