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Montjuic: tour della collina di Barcellona, dal Palau Nacional allo stadio olimpico

La collina di Barcellona, assieme al Tibidabo, è uno dei punti panoramici della capitale della Catalogna, r che ospita numerose attrattive: qui si trova il complesso olimpico con il grande stadio delle Olimpiadi del 1992 e numerosi musei come il MNAC.

Il Montjuïc è, come il Tibidabo, un colle nella periferia di Barcellona, la vivace capitale della Catalogna. Alto circa 175 metri, quasi pianeggiante sulla cima, si affaccia sul golfo a sud-ovest della città con una parete quasi verticale, che va a conficcarsi nel porto industriale. È una zona verdeggiante, ricca di parchi e giardini, ma è anche costellato di palazzi ed è spesso soprannominato “la montagna dei musei”. La maggior parte delle attrazioni presenti risale al 1929, quando Barcellona fu sede del Salone Internazionale, e al 1992, quando ospitò le Olimpiadi: due occasioni mondane che trasformarono la campagna catalana in un concentrato di padiglioni e edifici volti a mostrare il prestigio della città.

Prima di diventare il biglietto da visita di Barcellona verso il resto del mondo, il Montjuïc è stato teatro di importanti avvenimenti storici. Già il nome riporta all’epoca medievale, infatti “Mont dels Jueus” in catalano antico significa “monte degli ebrei”, e probabilmente fa riferimento a un cimitero ebraico che in passato sorgeva sulla collina. Ma il sito fu popolato molto prima, dai Celti iberici e in seguito dai romani, quando ancora nessuno sospettava che sarebbe diventato un inno alla modernità.

LE ATTRAZIONI PRINCIPALI
Se arrivate a Montjuïc in metropolitana, scendendo alla fermata Espanya (linea verde L3 o linea rossa L1), vi troverete immediatamente di fronte a Las Arenas, un imponente centro commerciale ricavato da una ex plaza de toros. Già dal 2003 si meditava di una conversione dell’edificio da arena a centro culturale, e il divieto delle corride in Catalogna a partire dal 2012 ha confermato la bontà dell’idea. Negozi e boutique, infatti, non esauriscono l’offerta di Las Arenas, che comprende un ampio spazio riservato a eventi e concerti, spazi espositivi, un enorme centro sportivo coperto all’avanguardia e un tetto panoramico mozzafiato, corredato di ristoranti per tutti i gusti.

A breve distanza sorge il Palau Nacional, imponente edificio in stile neo-barocco che è impossibile non notare. Se ne sta infatti in posizione sopraelevata, in cima a un’altura, preceduto da fontane e fontanelle, cascate, siepi modellate in maniera impeccabile, aiuole fiorite e statue aggraziate. Lo sfarzo non deve stupire: il palazzo fu creato in vista del Salone Internazionale del ’29 dagli architetti Enric Català e Pedro Cendoya, con la precisa consegna, da parte del dittatore Primo de Rivera, di celebrare il nazionalismo spagnolo. Dotato di cupola e una schiera di torri, il Palau oggi è sede del Museu Nacional d'Art de Catalunya (MNAC), il più grande della regione e il più importante al mondo per quanto riguarda l’arte romanica. Ogni periodo storico vi è rappresentato, e non mancano opere di grandi artisti come Goya, El Greco, Rubens e i modernisti che hanno dato un’impronta Liberty a Barcellona.

Insieme al Palau Nacional, nel 1929, venne creata una maestosa fontana ai suoi piedi. Per costruirla si sono impegnati più di 3 mila operai, ma nel giro di un anno l’architetto Carles Sans Buigas ha visto realizzato il suo ambizioso progetto, composto da una serie di cascate, vasche e getti d’acqua. Oggi la cosiddetta Font Màgica è protagonista, nelle sere estive, di spettacoli che si ripetono ogni mezz’ora e ormai sono diventati appuntamenti imperdibili per gli ospiti di Barcellona: è impressionante vedere il Montjuïc affollatissimo sotto la luna e le stelle, mentre la grande fontana danza a ritmo di musica e si illumina di colori fiabeschi.
Ulteriori informazioni sulla fontana e gli orari degli spettacoli in questa pagina.

Il Pavellò Mies van der Rohe, che prende il nome dal tedesco che l’ha progettato, si innalza elegante accanto alla fontana. Al Salone Internazionale del ’29 era il padiglione espositivo della Germania, ma a dire il vero oggi ne vediamo una versione modificata, essendo andato distrutto l’originale negli anni Trenta. Marmo verde e onice si alternano al vetro nella struttura minimalista, preceduta da una piscina con la statua bronzea di una fanciulla, da sempre chiamata Alba.

Da vedere anche il Poble Espanyol, che in catalano significa “villaggio spagnolo”, nella Avinguda del Marques de Comillas. Si tratta di un borgo di circa 120 edifici, anche stavolta creato in occasione dell’Esposizione Universale, per concentrare in un unico punto i palazzi più rappresentativi della Spagna e offrire un esemplare di tipica architettura spagnola. Ci sono riproduzioni di palazzi esistenti e costruzioni inventate di sana pianta, ma certo è che il Poble si presenta come un villaggio in piena regola, con tanto di piazza, chiesa, municipio, negozi, locali e tanto altro ancora.

Non risale al 1929 il Castell de Montjuïc, che anzi rappresenta l’edificio più antico della collina barcellonese. La fortificazione si sviluppò nel 1640 da una preesistente torre di vedetta, per difendersi dalle truppe castigliane del marchese de los Vélez durante la rivolta contro Filippo IV, ma furono i Borbone a trasformarlo in vero e proprio castello intorno al 1700. Oggi ospita oggi il Museu Militar.

L’Anella Olìmpica è invece legata alle Olimpiadi del 1992. La struttura è composta dallo stadio (l'Estadi Olímpic Lluís Companys), il palazzetto dello sport Palau Sant Jordi, la torre delle telecomunicazioni progettata da Santiago Calatrava detta anche Torre Olimpica, l’Istituto Nazionale di Educazione Fisica (INEFC) e le piscine, oltre al Museo dello Sport.

Gli amanti dell’arte non possono tralasciare la Fundació Joan Miró, che racchiude alcuni capolavori del celebre pittore catalano ma anche documenti sulla sua vita, schizzi e abbozzi di lavori successivi. Concepita dallo stesso Mirò nel 1968, con lo scopo principale di valorizzare e diffondere la bellezza dell’arte contemporanea, la fondazione fu ufficialmente costituita nel ’75 in un palazzo ampio e luminoso, ricco di balconi e aperture verso l’esterno, progettato da un amico stretto del pittore. La biblioteca e l’auditorium furono aggiunti una decina d’anni dopo.

Infine, per una passeggiata rilassante, lasciatevi inebriare dal verde dei giardini di Montjuïc (il giardino botanico e il Jardins de Mossen) e dal panorama visibile dal Mirador. Proprio qui arriva la funicolare, che è uno dei mezzi più economici, comodi ed ecologici per guadagnare la cima della collina. Potrete prenderla accanto alla stazione metro Parallel (L2 e L3).

 Pubblicato da il 28/03/2015 - 18.620 letture - ® Riproduzione vietata

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