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Nei dintorni di Dakhla: kitesurf, escursioni nel Sahara e la regione Oued Eddahab-Lagouira

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Gli amanti del kitesurf di tutto il mondo avranno già sentito parlare di Dakhla, località marocchina (o, meglio, del Sahara Occidentale), che sorge su una stretta penisola polverosa che dal deserto del Sahara si protende nell'Oceano Atlantico, ma forse non tutti sanno che Dakhla è destinata a diventare una delle località turistiche del futuro.

Se per ora è un paradiso ad uso quasi esclusivo di chi pratica sport acquatici – kitesurf e windsurf su tutti – presto quest'appendice del Sahara a cavallo tra il continente e l'oceano potrebbe sempre più far parlare di sé per molte altre sue prerogative.

Da qualche anno Dakhla si è imposta all'attenzione di chi ama le onde e il vento grazie ad alcuni tra gli spot più belli della Terra per i surfers di ogni tipo: se il lato occidentale della penisola, affacciato sul mare aperto, è costantemente battuto dal vento e da forti onde che giorno dopo giorno, secolo dopo secolo, finiranno col mangiarsi questa lingua di terra sabbiosa, proprio queste condizioni a loro modo “estreme” non sono passate inosservate a chi si dedica al surf e al windsurf.
Tavole e vele compaiono all'orizzonte sulla spiaggia Foum el Bouir e presso la Point d'Or già dal mattino e fino a pomeriggio inoltrato, e i van parcheggiati lungo il litorale sono una riprova di quanti km siano disposti a percorrere gli sportivi per trovare condizioni così favorevoli.

Sono 4500 i km che separano in linea d'aria Dakhla da Roma, oltre 5000 quelli da Berlino e più di 4000 da Parigi, ma sono sempre più numerosi i furgoni e i camper europei che attraversano il Mediterraneo, tutto il Marocco e buona parte dal Sahara per godersi la propria tavola.
Lo stesso vale per gli amanti del kitesurf, che trovano sul versante opposto della penisola del Río de Oro, dunque all'interno della grande Baia di Dakhla, uno dei luoghi migliori in assoluto dove cavalcare le onde, tanto da essere divenuta ormai una tappa fissa del campionato del mondo, il Prokitetour.

Nel lato più settentrionale della baia, in particolare, si concentrano le strutture, gli alberghi e i campeggi a pochi passi dall'acqua: l'Hotel Dakhla Attitude, l'Hotel Océan Vagabond e il Dakhla Evasion sono i più gettonati dagli appassionati di questi sport e dispongono di tutte le attrezzature necessarie per quanti abbiano necessità di noleggiarle.
Nella laguna, kitesurfers e windsurfers possono godersi 250 km² di superficie acquatica costantemente interessata dal vento 365 giorni l'anno, con una temperatura dell'acqua compresa tra i 17°C e i 24°C. Ovviamente lo scenario paesaggistico non è affatto secondario: alle infinite tonalità dell'acqua, che va dal turchese al blu intenso, si affiancano e si mescolano le sfumature della sabbia e delle rocce del Sahara, che in alcuni punti precisi – la Dune Blanche e l'Île du Dragon, tra i tanti – assumono le forme di veri capolavori della natura.

La Dune Blanche, come suggerisce il nome francese, è una grande duna di sabba bianca che termina nelle acque della laguna e che è ormai una tappa fissa delle escursioni nel deserto a bordo dei fuoristrada.
Foto da copertina e una sensazione di libertà assoluta sono solo due degli aspetti che il Sahara riesce a regalare in questo luogo: dall'alto si ha una vista panoramica a 360° della laguna e del deserto, e con l'alta marea si possono osservare da vicino le vele e le tavole dei kitesurfers e dei windsurfers che si lanciano a tutta velocità.

Con la bassa marea, l'acqua si ritira e si può camminare a piedi nudi in questo angolo di paradiso. Con un buon binocolo o un buono zoom della macchina fotografica si possono avvistare anche numerose specie di uccelli marini, come i fenicotteri rosa, gli aironi e altri trampolieri.

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Proprio di fronte alla Dune Blanche, nel mezzo della laguna, sorge una piccola isola – l'Île Herné – conosciuta anche come Île du Dragon per via della sua sagoma che ricorda quella di un coccodrillo. Qui sostano spesso colonie di uccelli attratti dalla calma di questo luogo isolato dal mondo, ma con la bassa marea diventa raggiungibile anche a piedi.

Se però foste interessati a un viaggio ancora più on the road nel deserto, si può usare Dakhla anche come base di partenza per l'esplorazione della regione di Oued Eddahab-Lagouira, nell'estremo sud del Marocco.

Non tutti sanno che qui si trovano molte altre meraviglie ancora in gran parte sconosciute: riserve naturali (il Parc National Safia, 340 km a sud di Dakhla, dove vivono animali come antilopi e gazzelle del deserto), località più o meno remote come El Argoub, con le sue grandi spiagge selvagge (sulla sponda opposta della baia rispetto a Dakhla, dunque sul continente) e Aousserd, 270 km a est di Dakhla, dove scoprire incisioni rupestri, monoliti e necropoli preislamiche.

Per maggiori informazioni su Dakhla e sul Marocco si può visitare la pagina ufficiale dell'Ente Nazionale per il Turismo del Marocco: www.visitmorocco.com
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