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Il Chelsea Hotel, visitare lo storico albergo degli artisti a New York

Il Chelsea Hotel, l'albergo delle star a New York City.

Grandioso e malandato allo stesso tempo, l’Hotel Chelsea ha il fascino casuale dell’artista. Una facciata alta in mattoni rossi, sovraccarica di finestre e balaustre, e un’insegna al neon vecchio stile: impossibile non chiedersi quali storie si siano intrecciate in quelle camere; impossibile non pensare all’ambientazione perfetta per un libro, per un film o un atelier. L’ hotel storico di Manhattan si trova nel quartiere Chelsea, al 222 W 23rd Street, tra la Seventh Avenue e la Eight Avenue: da lì guarda la strada con centinaia di finestre, che racchiudono il fascino un po’ decadente delle camere, e alimenta da sempre la curiosità dei turisti.

In poco più di un secolo –è nato nel 1884 e diventato hotel nel 1905- il Chelsea ha dato vita a un’infinità di storie e leggende sul suo conto, ma soprattutto ha ospitato leggende viventi della letteratura, della musica e di ogni tipo di arte. Due caratteristiche hanno accomunato, per diversi anni, i clienti dell’albergo: l’essere dei geni, e l’essere completamente squattrinati.
In origine doveva essere un semplice condominio, ma fu subito chiara la sua eccezionalità. Costruito tra il 1883 e il 1885 da una cooperativa, l’edificio a dodici piani fu concepito da Hubert, Pirsson & Company in uno stile originale. Indefinibile, o definibile in mille modi: qualcuno ha parlato di Gotico Vittoriano, altri di Queen Anne Revival e altri ancora di stile Edoardiano. Sono caratteristici i balconi in ferro battuto della facciata, con decorazioni floreali e intrecci sinuosi, realizzati da J.B. e J.M Cornell, e le imponenti scale che all’interno si arrampicano lungo i 12 piani. Generalmente sono accessibili solo ai clienti registrati, ma ogni mese l’albergo organizza visite guidate per gli esterni.

Quando venne costruito, il condominio era l’edificio più alto di New York City e si trovava nella zona dei teatri. Tuttavia, nel giro di pochi anni, le ingenti spese e lo spostamento altrove dei maggiori teatri cittadini determinarono la bancarotta per la cooperativa, e nel 1905 la struttura diventò un albergo. La bancarotta arrivò anche per l’albergo, che venne acquistato e risollevato da Joseph Gross, Julius Krauss e David Bard, gestito dal trio fino al 1970, con maggior successo che in precedenza. Dopo la morte di Gross e Krauss passò in mano a Stanley Bard, figlio di David. Spodestato dai figli e nipoti degli altri due fondatori, Bard dovette cedere l’impresa alla compagnia BD Hotels NY nel giugno del 2007.

Nel maggio del 2011 il Chelsea è stato comprato dall’immobiliarista Joseph Chetrit per 80 milioni di dollari, che ha avviato una grande operazione di rinnovamento. Nell'agosto del 2011 l’hotel ha smesso di accettare prenotazioni e ha chiuso i battenti per lavori fino a data da destinarsi, popolato solamente dai pochi affittuari a lungo termine. Chi visita il sito ufficiale (vedi in fondo) attualmente trova poche scritte e un paio d’immagini: l’amministrazione informa gli utenti che il Chelsea verrà rimesso a nuovo, e li invita a consultare il sito periodicamente per scoprire la data di riapertura, ancora misteriosa. Chi volesse fotografare gli interni per fini artistici o girare un film, al contrario, può prendere contatto con la direzione: sono abituati ad affittare l’hotel come set cinematografico, vista la particolarità degli interni, il design demodé e l’intreccio di storie che si sono avvicendate in quelle stanze. Voci non confermate parlano di settembre 2014 come data della riapartura.

In attesa che il Chelsea riapra potete fantasticare sulle sue avventure del passato. Tra i personaggi estrosi che vi hanno alloggiato ci sono Charles Bukowski, Janis Joplin, Patty Smith e Bob Dylan. Mark Twain fu tra i primi squattrinati a trascorrervi lunghi periodi, e nel 1951 Jack Kerouak vi si barricò in compagnia della sua fedele macchina da scrivere, per riversare la prima stesura di Sulla Strada su un rotolo di carta da 40 metri. Fu una maratona tutta d’un fiato, in preda a un’ispirazione eccezionale. Arthur C. Clarke scelse il Chelsea per completare 2001: Odissea nello spazio, e i poeti Allen Ginsberg e Gregory Corso vi si incontravano per i loro scambi filosofici e intellettuali. Ma tra queste mura si consumarono anche storie torbide e sinistre: ad esempio vi morì lo scrittore Dylan Thomas nel novembre del 1953, e nel 1978 Sid Vicious pugnalò mortalmente la fidanzata Nancy Spungen, pochi mesi prima di morire per overdose.

Dichiarato patrimonio della città di New York dal 1966, inserito nel Registro Nazionale dei Luoghi Storici nel 1977, il Chelsea Hotel è un vero e proprio monumento. La sua bellezza non è pura, ma contaminata da acciacchi e imperfezioni, e il suo valore non è dato dai comfort delle stanze. Quando riaprirà al pubblico date un’occhiata all’ingresso, con le sculture di Larry Rivers e l’irriverente statua fallica Chelsea Dogs, e fate in modo di partecipare a una delle visite guidate organizzate mensilmente dall’hotel.

Contatti:
Hotel Chelsea 222 W 23rd St, New York NY 10011
Tel: (646) 918 8770
Sito ufficiale

 Pubblicato da il 04/04/2013 - 6.627 letture - ® Riproduzione vietata

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