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Plan de Corones: sci, neve e impianti al Kronplatz 2000

Plan de Corones, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Plan de Corones dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Se si dovesse disegnare una montagna adatta alla pratica degli sport invernali, sicuramente il risultato finale sarebbe molto simile alla morfologia del Plan de Corones, infatti questa montagna offre tre magnifici versanti tutti dedicati allo sci, tre versanti con tre caratteri ben distinti che accontentano tutte le categorie di sciatori; le società che gestiscono i tre versanti sembra che facciano a gara ad offrire ai turisti gli impianti più moderni e confortevoli e le piste meglio tenute, infatti si sono anche dotate degli impianti d’innevamento programmato più potenti di tutto l’arco alpino, basti pensare che nella disastrosa stagione 2006-2007 avara di precipitazioni nevose è stata garantita la sciabilità totale del comprensorio già da dicembre.

Lo sviluppo turistico dell’area risale al 1963 quando vennero aperti la funivia in due tronconi che saliva dal versante di Brunico fino ai 2275 metri della vetta e la sciovia Belvedere, il successo e lo sviluppo furono così rapidi che già nel 1967 la vetta era raggiungibile dai tre versanti, attualmente la dotazione impiantistica e la più moderna di tutto l’arco alpino.

Partiamo ora nel nostro viaggio alla scoperta del versante che guarda verso Brunico, la risalita parte dalla frazione di Riscone qui il turista può parcheggiare la macchina in uno dei numerosi parcheggi e recarsi nei centri servizi che si trovano alla partenza degli impianti, dove posso acquistare lo skipass, noleggiare l’attrezzatura e fare anche uno spuntino.

La risalita verso la vetta è possibile con due modernissime telecabine, la cui portata oraria molto elevata elimina le code di attesa con rapidità.

Giunti in vetta non si può non sostare per alcuni istanti di riflessione di fronte alla campana Concordia 2000 posta in posizione centrale, la campana intonata sul do-diesis suona mercoledì, venerdì e sabato alla 12,10 e suonerà anche ogni qual volta venga annunciata la fine di un conflitto o l’abolizione della pena di morte da parte di uno stato o la cancellazione di una condanna a morte.

Da qui si può iniziare la giornata scegliendo magari il versante su cui in quel momento batte il sole ripetendo qualcuna delle piste alte che sono contraddistinte da pendii aperti e di non eccessiva difficoltà, i più allenati dopo una pista medio-facile di riscaldamento possono già cimentarsi sulle piste Sylvester e Herrnegg, le due piste nere che scendono su Riscone, si tratta di due piste sempre molto ben innevate data l'esposizione settentrionale e l'ottima manutenzione di cui sono oggetto ogni sera, si tratta di due percorsi che iniziano in terreno aperto immediatamente sotto la vetta per poi iniziare la sequenza di schuss tracciati nel bosco che va via via infittendosi.

Se invece scelgo di dirigermi verso Ovest inizio la discesa verso la località di Valdaora, questo spendido paese adagiato ad una quota di circa 1100 metri sulla sinistra orografica della Val Pusteria alla biforcazione con la Valle d’Anterselva. La sua posizione strategica permette a chi soggiorna di poter effettuare numerose escursioni nei dintorni arrivando fino a Cortina oppure anche oltre confine fino a Lienz in Austria. Da non perdere sono le gite nella Valle d’Anterselva con l’omonimo lago ed il centro di sci nordico e biathlon che annualmente ospita le gare di coppa del mondo, oppure una giornata rilassante tra i masi ed i pascoli della Val Casies, o anche con gli sci da fondo una giornata al lago di Braies.

L'accesso al comprensorio avviene dalla frazione Gassl da dove partono le due telecabine Olang e Lorenzi che mi conducono senza tempi d’attesa lungo le pendici della montagna, raggiunti i campi da sci calzo gli attrezzi e mi posso lanciare sulle piste scegliendo se ridiscendere immediatamente lungo una delle piste verso Valdaora oppure se dirigermi verso il Passo Furcia e da qui scendere fino a San Vigilio di Marebbe. Il versante est della montagna è quello caratterizzato dalla pendenze più regolari e le piste che lo percorrono non presentano difficoltà insormontabili e si pongono sul livello da medio a facile, se le caratteristiche tecniche fanno magari storcere il naso ai più esigenti la loro lunghezza ed il loro dislivello le rendono in realtà adatte a soddisfare ogni livello di sciatore.

San Vigilio di Marebbe è posto lungo una valle alterale della Val Badia che conduce fino all’interno dell’area di Fanes che rimane una delle più incontaminate di tutte le Dolomiti, infatti nel 1982 la provincia di Bolzano ha istituito il parco naturale di Fanes-Sennes-Braies per difendere queste meraviglie dall’assalto della speculazione.

Il centro abitato è ad una quota di 1201 metri e negli ultimi anni è stato oggetto di particolari attenzioni urbanistiche che hanno portato ad una drastica riduzione della necessità dell’utilizzo della macchina, creando larghi marciapiedi e soprattutto realizzando lo Skitrans Bronta, una telecabina a 12 posti che tagliando il paese unisce le due zone sciistiche situate ai lati opposti dell’abitato, prima realizzazione in Italia di attraversamento urbano mediante impianto a fune.

Se il versante di Brunico ha dato il via allo sfruttamento turistico del Plan de Corones, San Vigilio ha dato l’impulso alla modernizzazione impiantistica ed allo sviluppo dell’innevamento artificiale, negli anni '80 hanno infatti realizzato la telecabina Ruis, prima telecabina con portata oraria di 2000 persone ora, la seggiovia ad agganciamento automatico Miara, altra prima realizzazione in Italia e soprattutto un impianto d’innevamento programmato che ha consentito negli inverni avari di precipitazioni di sciare perfettamente, infatti una foto presa dall’elicottero della pista Miara innevata in mezzo ai prati ha fatto il giro del mondo.

In cima al Plan presso la pista Belverede viene attrezzato ogni inverno lo snowpark, si tratta di un'area di 58.300 metri quadri dove sono preparati giornalmente percorsi di diversi gradi di difficoltà, impegando gli operatori dotati di un gatto delle nevi appositamente studiato per oltre tre ore ogni giorno. Come divertimento finale sulla neve, a metà di aprile si svolge la Festa della Pozza una improbabile gara tra gogliardici amici che tentano di superare una gigantesca pozzanghera a fine pista.

Anche chi preferisce atmosfere più rilassanti ed il silenzio ovattato delle piane innevate troverà ad attenderlo oltre 180 km di piste per lo sci nordico, le principali si trovano nella piana di Riscone, a San Vigilio di Marebbe e nella zona di Anterselva e della incantevole Val Casies, non si può non ricordare come Anterselva costituisca il principale centro per la pratica del Biathlon, questo appassionante sport che unisce l'abilità sugli sci stretti alla capacità di concentrazione nel poligono di tiro.

Sempre in quest'area si trovano numerossisime piste per la pratica dello slittino su pista naturale, su cui ci si può lanciare da soli od in coppia.

Anche d'estate una vacanza nell'area intorno al Plan de Corones è certamente in grado di appagare ogni esigenza di villeggiatura, si va dai soggiorni dedicati agli appassionati di mountain bike, ai trekking sulle alte vie, fino ai soggiorni che uniscono wellness e gastronomia. In particolare le associazioni degli albergatori e gli uffici turistici hanno predisposto dei pacchetti tutto compreso orientati proprio a coprire i desideri del turista appassionato di tutto quello che gravita intorno alla montagna. La vastità dell'area e la varietà dei sentieri costituiscono un richiamo irresistibile per gli appassionati di Nordic Walking, una nuova disciplina che va affermandosi presso che vuole affrontare la montagna all'aria aperta.

A Riscone un percorso di golf di nove buche è a disposizione degli appassionati di questo sport che non riescono a separarsi dalle loro sacche e dalle loro mazze anche quando sembra che gli spazi non ne permettano la pratica.

San Vigilio di Marebbe è una delle porte di accesso preferenziali del Parco di Fanes-Senes-Braies, infatti la strada che raggiunge il rifugio Pederù nel cuore del parco, da dove sono possibili escursioni verso la maggior parte dei rifugi del parco e da dove transita la prima tappa dell'Alta via n. 1 delle Dolomiti. In tutto il parco sono innumerevoli le possibilità per che invece si vuole muovere sulle due ruote della mountain bike.

Un altro parco naturale che confina con l'area del Plan de Corones e quello delle Vedrette di Ries - Aurina, questo parco esteso per oltre 31000 ettari si estende fino al confine di stato.
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