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I siti archeologici pił belli del mondo

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Palmira (Palmyra), Siria
Le rovine dell’antica città romana di Palmira si trovano nel bel mezzo del deserto siriano, 240 km a nord-est di Damasco, dove per secoli fu un punto di riferimento fondamentale sulle rotte carovaniere: punto di incontro tra commercianti occidentali e orientali, a metà strada tra Roma e la Mesopotamia, ma anche l’India e la Cina, veniva soprannominata “la Sposa del deserto”… sposa per i viaggiatori che attraversavano le asperità del deserto e giungevano a lei come si raggiunge un’innamorata, bisognosi di ristoro e conforto. Tra il I e il III secolo d.C furono gli imperatori romani Traiano e Aureliano a portarla al massimo del suo splendore.: il primo la dotò di una lunga via colonnata, che il secondo ampliò, oltre a costruire alcuni templi e l’agorà. Ma la figura eroica principale di Palmira fu la regina Zenobia, che commise l’errore di volersi ribellare al dominio romano: Aureliano rase al suolo la città e probabilmente catturò Zenobia, anche se alcuni storici sostengono che sia riuscita a fuggire insieme a un amorevole soldato romano. Gli archeologi stanno ancora lavorando per scoprire i resti del palazzo della regina, distrutto dai romani e rimpiazzato da un campo militare. Da vedere il tempio di Baal, dedicato all’omonimo dio fenicio, consacrato tra il 32 e il 38 a.C. e conservato piuttosto bene.

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1980, Palmira è facilmente accessibile da Damasco con gli autobus che partono circa ogni ora. I mezzi pubblici la collegano anche a Homs e Deir-az-Zur. Per chi ama pedalare Palmira è a tre giorni di bici da Damasco o da Deir-az-Zur. - © Waj / Shutterstock.com



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