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Giant's Causeway (Nord Irlanda), visitare il selciato del gigante Finn MacCool

Irlanda, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Irlanda dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Una delle più impressionanti formazioni geologiche dell’Irlanda del Nord, situata sulla costa settentrionale ad est di Bushmills, è conosciuta come Giant’s Causeway, ovvero il “Selciato del gigante”. Secondo la leggenda, le quarantamila colonne di basalto ammassate lungo il litorale tra Runkerry e Dunseverick sarebbero i resti della strada rialzata costruita dal gigante Finn MacCool per passare dalla Scozia all’Irlanda senza bagnarsi i piedi. Nella ricostruzione scientifica del fenomeno, i blocchi rocciosi, spesso di sezione esagonale perfetta, sembrano essere in realtà prodotto di grandi attività eruttive, le stesse che circa sessanta milioni di anni or sono cambiarono volto anche alle coste scozzesi, islandesi e della Groenlandia.

Luogo davvero impressionante, anche se purtroppo spesso affollato, Giant’s Causeway è entrato nel 1986 nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Il Visitor Centre, pur inaugurato di recente, non può certo reggere il confronto con quello modernissimo e ricchissimo delle Cliffs of Moher, tuttavia è ben fornito e offre tutto quello che può servire per conoscere meglio questo luogo così spettacolare, compreso un centro informazioni turistiche con annesso gift shop e possibilità di assistere alla proiezione di un video. Prima di accedere al Visitor Centre, posto accanto al parcheggio, un pub-ristorante offre la possibilità di rifocillarsi e riscaldarsi, ipotesi particolarmente apprezzata soprattutto nelle frequenti giornate ventose.

Il Visitor Centre è anche il luogo di partenza degli itinerari che portano alle formazioni rocciose, raggiungibili anche grazie ad un servizio di bus-navetta a pagamento, suddivise in tre grandi aree principali: la Little Causeway, la Middle Causeway e la Grand Causeway. Più ci si allontana dalla piazzola a cui giungono i bus e più sia ha la possibilità di ammirare in solitudine le curiose formazioni geologiche; si faccia però attenzione a non abbandonare i sentieri segnalati per non cadere dalle rocce, spesso umide e scivolose, ed a non farsi sorprendere da un’ondata. A chi intende perlustrare l’intera area, si consiglia, dal Visitor Centre, di prendere il sentiero a destra che, costeggiando dall’alto la scogliera, porta ai 149 scalini dello Shepherd’s path, da cui si scende fino a The Organ, una grande formazione in cui i blocchi eruttivi assumono appunto l’aspetto di canne d’organo. Di qui si rientra presso il mare prendendo visione diretta del promontorio chiamato The Keystone, la cui punta maggiore corrisponde alla Grand Causeway. Molto belle da esplorare sono anche la punta minore del promontorio, Middle Causeway, con la cosiddetta Wishing Chair formata da un blocco-sedile e da blocchi-schienale, e la Little Causeway, di cui è particolarmente suggestivo anche l’immediato entroterra da cui è possibile risalire al punto di partenza.

L’intero tratto di costa, che annovera altre aggregazioni basaltiche battezzate con nomi come Anfiteatro, Arpa, Sedia di Hamilton, Ferro di cavallo ecc., è di rilevante interesse anche dal punto di vista ornitologico, per via della presenza di urie, uccelli delle tempeste, cormorani, gazze marine, pulcinella di mare e gabbiani. Per ammirare il litorale nella sua interezza si possono percorrere i sentieri che proseguono per altri 9 chilometri circa fino a raggiungere la punta di Carrick-a-Rede, tenendo però presente che alcuni tratti sono stretti e scivolosi, non adatti a bambini piccoli e da percorrere con scarpe adatte. Una volta a destinazione, si scorgerà uno spettacolare ponte di corda sospeso, un percorso mozzafiato lungo 18 metri che unisce la scogliera ad un vicino isolotto la cui apertura è ovviamente subordinata alle condizioni meteomarine.

Nonostante la latitudine piuttosto elevata, trovandosi sul mare il clima della zona del Giant’s Causeway è temperato, non troppo rigido, anche se spesso il cielo è coperto e cade una leggera pioggerella. Non essendo riparato da golfi o insenature, il litorale è sferzato per buona parte dell’anno da forti correnti provenienti dal mare. Dal punto di vista climatico, la stagione migliore per visitare il Giant’s Causeway è l’estate, quando vi sono le condizioni ideali per trascorrere un’intera giornata all’aria aperta, anche se la mole di turisti che affollano il sito in questo periodo inducono alcuni a preferire la tarda primavera o l’inizio dell’autunno, quando anche i prezzi possono calare leggermente.

I principali centri abitati della zona sono Portrush e Coleraine, le cui stazioni ferroviarie sono ottimamente collegate alla riserva da un efficiente servizio di bus-navette. Partendo da Belfast, situata un’ottantina di chilometri a sud-est, si possono fare gite di un giorno che comprendono anche le fermate a Bushmills ed alle Glens of Antrim. Se si raggiunge il sito in automobile, si potrà parcheggiare nell’ampio parcheggio che accoglie i visitatori per poi muoversi a piedi o, in alternativa, con i mezzi che mettono in comunicazione i principali poli della riserva.
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 Pubblicato da - 29 Giugno 2012 - © Riproduzione vietata

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