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Sci notturno: dove sciare su piste illuminate in Italia

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Sembra un paradosso. Senza luce e pure al freddo. E, invece, è una delle avventure più belle, per chi ami sciare. Farlo di notte, illuminati dalle stelle e dalla luna piena che si riflette “accendendo” il manto bianco. Non è un’avventura per tutte le stagioni dell’inverno, ma quando la morsa “del gelido generale” allenta un poco la sua stretta e la primavera sta per prendersi la scena, allora si può.

Al contrario della canzone: “Ma alla notte sì!”. Perché sciare di sera è una doppia magia. Intanto una rassicurazione: i numerosi impianti sciistici aperti di notte, in Italia come all’estero, sono ovviamente dotati di fari per l’illuminazione artificiale del tracciato. Certamente, poi, ognuno si affida comunque alla sua buona stella, ma la visibilità è garantita. Senza paura di trovarsi nel bosco, faccia faccia con lo yeti.

Poi c’è un secondo mito da sfatare: non è vero che di sera faccia più freddo. Indubbiamente in pieno inverno le temperature possono essere rigide, ma il movimento aiuta e il corpo si riscalda velocemente. Inoltre può capitare che di giorno ci sia molto vento e che invece la notte in montagna tutto si plachi. Allora sciare nelle ore notturne regala un senso di “quiete dopo la tempesta”. Aggiungi che concedersi due o più slalom notturni costano anche meno che di giorno o in alcuni casi sono inclusi nel prezzo del giornaliero, ecco che il gioco vale davvero la candela e la luna. Se non vi abbiamo convinto, peccato, ma tentare non nuoce. Ecco una scelta delle piste e dei comprensori più “fuori orario” dove provare, su e giù per l’arco alpino, l’ebbrezza di fare le ore piccole. Purchè sci ai piedi.

Sestriere da Campioni

Già il nome del comprensorio, Via Lattea, sembra fatto per la notte e per rischiarare l’oscurità. In Piemonte, le piste olimpiche di Sestiere si allungano per 370 km, ma quella illuminata è solo una, l’inimitabile Kandahar Sises Agnelli, teatro di molti slalom vincenti per Alberto Tomba e Deborah Compagnoni e anche delle prove olimpiche di Torino 2006. Al centro del Colle, il tracciato scende dai pendii di Alpette: è una pista impegnativa ma corta, come sempre accade nei pendii destinati allo slalom. Si parte da quota 2250 e si arriva a 2040 metri, con un dislivello di 210 metri su uno sviluppo di 675 metri. Gli sciatori devono avere uno skipass di qualsiasi tipo in corso di validità per la giornata e l’impianto, il Cit Roc, resta aperto fino alle 21 nei lunedì di marzo. www.vialattea.it

Valtellina by night

In Lombardia, e più precisamente in Valtellina, sono quattro gli indirizzi per chi voglia proseguire la sera sugli sci. Innanzitutto a Livigno: copritevi bene, qui già la partenza è a quota 1800, ma sulla pista “Numero 23” del campo scuola che incornicia il paese, si scia tutti i giovedì sera dalle 20.30 al costo di 7,50 euro, mentre i maestri, ogni martedì sullo stesso tracciato, regalano uno show notturno. www.livigno.eu. Poco più in basso nella “magnifica terra” di Bormio parte della mitica pista Stelvio è illuminata a giorno dai fari. Qui e sul segmento superiore di Bormio 2000, lungo la pista Genziana, ci si può sbizzarrire per 4 km fuori orario, tutti i giovedì dalle 20 alle 23 al costo di 16 euro. E c’è di più: domani, sabato 7 marzo, le signore sciano gratis in notturna e sette giorni dopo, il 14 marzo, sono previsti anche show “by night” dei maestri di sci. www.bormioski.eu. A Santa Caterina Valfurva è l’ultima nata a dare spettacolo: la pista Deborah Compagnoni - che ha ospitato già gare mondiali e lo scorso dicembre la sua “prima” di Coppa del Mondo - compie dieci anni, ma fa già le ore piccole. Qui si scia durante la settimana a prezzo scontato ( per le aperture informazioni Tel 0342 925116). Fino a metà marzo si va in “bianco” anche a Madesimo, in val Chiavenna dove la pista Pianello – Montalto, servita dalla cabinovia Larici, apre ogni sabato sera dalle 19 alle 22.45, al costo di 12 euro. www.skiareavalchiavenna.it.

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Madonna di Campiglio, Tonale e Trentino

Solo il nome è una garanzia: “3Tre”. What else? Questo è uno dei più bei slalom di Coppa del mondo e anche i campionissimi, nel freddo di dicembre, vi gareggiano di notte. Ma anche per tutti gli altri è possibile lanciarsi nella danza di curve sul Canalone Miramonti della leggendaria pista “3Tre” di Madonna di Campiglio. Qui il “giornaliero” è un poco più caro, ma, in fondo, è adatto al blasone e soprattutto permette di prenotare la pista solo per voi e per un paio di (meglio tanti) amici con cui dividere la spesa di 250 euro iva esclusa, per due ore di sci al top. www.visittrentino.it. Ma il Trentino offre anche “notturne” più democratiche ed abbordabili nel costo. Senza allontanarsi molto dal mito del canalone di Madonna di Campiglio, basta svalicare a Folgarida e Marilleva, collegate con lo stesso comprensorio sci ai piedi. Qui si può scegliere la pista Biancaneve oppure la Nera di Folgarida e il giorno, pardon, la notte giusta è il giovedì, dalle 21 alle 23 ed è gratis per chi abbia, da bravo stakanovista, lo skipass del giorno stesso o un biglietto plurigiornaliero in corso di validità. Doppio turno al Passo del Tonale, sulla Pista Valena, aperta sia il martedì sia il giovedì sera al costo di 10 euro o gratis per chi abbia un giornaliero o un plurigiornaliero. www.adamelloski.com.

Alla scuola serale del Bondone e in Val di Fassa

Sul Monte Bondone sono molti i tracciati dove non si dorme mai, ancora per tutto marzo: Diagonale e Montesel, Cordela, Lavaman con le sue varianti, oltre allo snowpark Monte Bondone, sono le piste della notte, grazie ad una seggiovia esaposto, dove “gira” sempre ottima musica. Ed il bello è che non sarete soli perché c’è anche la scuola “serale” con i maestri a disposizione per lezioni “fuori orario”. Appuntamento ogni giovedì dalle 20 alle 22.30, al costo di 13 euro per chi non abbia già biglietti multigiornalieri validi. L’idea è ottima per ribaltare le prospettive, soprattutto in primavera: di giorno ci si può dedicare alla scoperta di Trento, la sera tutti in montagna, anzi “sulla” montagna della città, per scatenarsi fra musica e slalom. www.discovertrento.it. In Val di Fassa, invece, è la nera Aloch di Pozza ad ospitare “quelli della notte”, ogni mercoledì e venerdì fino a fine marzo, dalle 19.30 alle 22, al costo di 20 euro. Per “par condicio” qui si può praticare anche lo sci di fondo by night, lungo i 5 km dell’anello di Cianconal. www.fassa.com.

Se l'Alto Adige non dorme mai

Era New York la “città che non dorme mai” nelle note di Frank Sinatra, ma anche le dolomiti sanno farsi amare nelle ore piccole. E non solo per l’apres - ski. Ma anche per lo sci notturno: fra Obereggen e Nova Ponente sono tre le sere “illuminate”. Martedì, giovedì e venerdì, con sci o slitta, il divertimento è assicurato e senza costi extra, ma già incluso nello skipass di giornata. Per gli altri costa 18 euro, ma attenzione: le signore pagano la metà il martedì sera, e gli studenti universitari hanno lo sconto di giovedì. www.dolomitisuperski.it. Sono quattro le piste per i tira tardi a Plan De Corones: martedì e sabato, dalle 19.30, a far gli straordinari è la Korer, un tracciato di media difficoltà lungo oltre un km. Martedì e giovedì il testimone passa alla Cianross, adatta anche agli slittini, e alla Terento, mentre il mercoledì tutti sulla Guggenberg. www.plandecorones.com.

Passaggio ad Est

Sciare di notte? Potrebbe valer bene una messa, o almeno un ringraziamento per propiziarsi le brume della sera. Se la pensate così è il santuario dei Monti Lussari che fa per voi. Qui, nel comprensorio sciistico di Tarvisio, la notte non è “piccola”, ma è targata “Di Prampero”, la mitica rossa dove, fino a metà marzo, si può sciare il martedì e il venerdì, dalle 19 alle 23. Il tracciato in notturna parte dalla stazione intermedia della telecabina, con la vista del santuario sopra le vostre teste. Qui si può arrivare anche senza sci per una passeggiata e una cena nel borgo incantato dei Lussari. La risalita per i pedoni costa 14 euro, 20 per gli sciatori. www.promotur.org.

 Pubblicato da il 15/01/2019 - - ® Riproduzione vietata

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