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San Sebastian: tour dal mare all'area romantica fino al monte Urgull

San Sebastián, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. San Sebastián dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Questo primo itinerario a San Sebastian parte da il Peine del Viento fino a Monpas. Il mare è il protagonista di questo itinerario che comincia nella falda del monte Igeldo, e finisce nella punta di Monpas, sotto il monte Ulía. Una passeggiata di circa sei chilometri senza abbandonare la costa, percorrendo le tre spiagge donostiarras - Ondarreta, La Concha e La Zurriola - il cui sistema di gestione medio ambientale è garantito dal certificato di qualità ISO 14001, ci permette di scoprire la città che si incontra con il mare, attraverso edifici e costruzioni singolari che decorano lo scenario naturale.

Non ti perdere: Le partite di pelota basca che gli appassionati giocano nei campi naturali della Chonca. Una passeggiata per il porto con l’aperitivo preferito degli abitanti di San Sebastián: le Karrakelas - piccole lumache - e gamberetti.

Il percorso comincia in uno dei angoli più belli della città il Peine del Viento (Pettine del vento) , opera dell'architetto Luis Peña Ganchegui e dello scultore Eduardo Chillida. La combinazione di ferro forgiato, pietre e mare dà come risultato uno spazio unico ed irripetibile. Il senso delle onde ci guida fino alla spiaggia di Ondarreta, con il suo lungo mare e i suoi giardini, che accoglie una statua costruita in onore della regina María Cristina.

Fu questa monarca che ordinò la costruzione del Palazzo del Miramar, fissando in questo la residenza estiva della corte. Dall'entrata, situata nel quartiere di El Antiguo - cosi chiamato perché ospitò i primi abitanti della città - i giardini ci conducono fino al palazzo, di stile "Cottage inglese regina Ana". Scendendo per l'altra entrata si arriva al Paseo de la Concha. Il monumento a Fleming, opera di Chillida, è un grazioso spazio per riposarsi contemplando il paesaggio. Di fronte, l’Isola di Santa Clara.

Un poco più avanti troviamo la "Perla del Océano", oggi moderno centro di Talaso Sport, che fu uno dei balneari più importanti del mondo. Alla fine del lungo mare si trova il Comune, antico casinò, e il Real Club Náutico, opera singolare di stile razionalista, concepito come una barca attraccata al molo. Percorra le piattaforme, e goda del mare ai suoi piedi. Nel porto convivono barche sportive e pescherecci, con le colorate abitazioni dei pescatori come fondo. Alla fine del molo si trova il Museo Navale e l'Acquario. Lo visiti.

Una scalinata raggiunge l'opera di Jorge Oteiza, Costruzione Vuota, ubicata presso il Paseo Nuevo, che circonda il monte Urgull. Nei giorni di alta marea è frequente che le onde arrivino fino al lungo mare. Continuando vicino al mare, arriviamo al Ponte de la Zurriola, esempio del modernismo, che decora la foce del fiume Urumea. Attraversandolo arriviamo al quartiere di Gros, ricevendoci il Palazzo dei Congressi e Auditorium Kursaal, simbolo della nuova architettura e asse culturale della città, che l'architetto Rafael Moneo concepì come due rocce incagliate di fronte al mare. Da qui, il Passaggio della Zurriola costeggia la spiaggia, terminando nella Punta di Monpás. Il luogo è punto di ritrovo di surfisti, però non abbia fretta, li troverà a qualsiasi ora. Può concludere la giornata nei bar della zona, dove c'è sempre un buon ambiente.

Il secondo itinerario va dal Boulevard fino al Parco di Araba.
Il San Sebastián romantico corre lungo l’"Ensanche Cortázar, proiettando nella seconda metà del secolo XIX dopo la demolizione delle mura che proteggeva la città. Le strade, tracciate a forma perpendicolare, configurano una città ordinata e serena, dove le costruzioni di arenaria si integrano all'interno, ed è facile indovinare l'influenza francese nei suoi disegni.

Non ti perdere: Alcuni dei palazzi art noveau che circondano il Paseo del Árbol di Gernika, con viste al fiume Uremea. A momenti ti sentirai come a Parigi. I segni dei colpi d’artiglieria che mostra l’edificio del Municipio nella sua facciata orientale. Si possono vedere dal Boulevard e furono fatti durante la Guerra Civile.

L'area romantica comincia nel Boulevard, che separa la Parte Vecchia dalla zona edificata dopo la demolizione delle mura, ed è stato riabilitato è trasformato in uno spazio pedonale pieno di vita. Presiedono il viale il Chiosco della Musica, e il Comune, che ha la fama di essere uno degli edifici più belli di Spagna. Ideato quest' ultimo come casinò, e nei suoi saloni si celebrano le migliori feste dell'epoca. Di fronte a lui si trovano i giardini di alderdi ader, con i suoi caratteristici tamarindi. Ad un paio di isolati si trova la Piazza di Gipuzkoa, uno spazio dove si respira tranquillità e romanticismo. In uno dei suoi fianchi stacca il Palazzo della Diputación de Gipuzkoa, opera neoclassica dell' architetto Goikoa. Insieme al fiume, il duo inseparabile formato da il Teatro Victoria Eugenia e l'hotel María Cristina. Da Mata Hari fino a John Malkovich hanno ammirato la facciata neoplateresca del teatro, sono stati sottomessi al caldo lusso che regna nell'hotel.

Tra i due, una scultura in omaggio all'ammiraglio Oquendo guarda verso il Ponte di Santa Catalina, il più antico della città. Sorprende il Viale di Francia, che con i suoi palazzi signorili di stile francese, è uno degli angoli più romantici della città. Dentro si trova la Stazione del Nord, la cui tettoia interna è opera dell'ingegnere Biarez. Per ritornare all'altra sponda prendiamo il Ponte di María Cristina, probabilmente uno dei più belli di San Sebastián, i cui quattro obelischi, caricati di ornamenti, rappresentano la Pace e il Progresso. Confluisce alla Piazza di Bilbao, che con la sua forma circolare rompe con la razionalità delle strade vicine. Da qui, per la via Alfonso VIII si può accedere alla piazza dove si trova la Cattedrale del Buen Pastor, tempio centenario di stile neogotico con la Croce della Pace di Eduardo Chillida nella facciata centrale, l'edificio delle Poste e il Centro Culturale Koldo-Mitxelena, che accoglie una estesa biblioteca ed esposizioni periodiche. Ad un passo si trova la Via Prim, le cui eleganti facciate e portoni, di inizio del secolo XX, evidenziano bei dettagli modernisti. Presti attenzione ai numeri 17 e 28. Alla fine della via, l'antico Teatro Bellas Artes pone fine all'ampliamento, e segna l'inizio del quartiere di Amara. Il Parco di Araba, nella piazza del Centenario, rende soave con i suoi giardini la transizione tra diversi stili. Si può ritornare per il Viale degli Árbol de Gernika, che segue parallelo al fiume, e dove gli edifici signorili si confondono tra i rami degli olmi che popolano le aree.

L'ultimo intinerario vi porta alla scoperta della Parte Vecchia sino il monte Urgull. Strade strette e rette solcano la Parte Vecchia, prima fortificata, e oggi centro della vita sociale donostiarra con i suoi numerosi bar, ristoranti, e società gastronomiche. Il monte Urgull, autentica fortezza naturale, presiede l'insieme urbano di stile neoclassico, che, eccettuando alcuni edifici, fu costruito dopo l'incendio del 1813.

Non ti perdere: Il vicolo di Santa Corda, parallelo alla via del 31 agosto. Si crede che è la strada più vecchia della città e la sua fisionomia ricorda luoghi come Venezia o Marrakech. Cerca la scultura “Torso” di Eduardo Chillida. Si trova nel solitario balcone sopra il mare, dietro il Sagrado Corazón e protetto da sguardi e passeggiatori.

Entriamo nella Parte Vecchia per il mercato de "La Bretxa", così chiamato per essere il luogo dove le truppe anglo-portoghesi penetrarono nella città durante l'assedio del 1813. Antico mercato, è stato trasformato in centro commerciale e del tempo libero. Dentro il nucleo antico le strade abbondano vitalità, mantenendo un movimento costante di viandanti. All'imbrunire, bar e ristoranti si riempiono di giovani e adulti. La Via Fermín Calbetón porta la palma come ambiente di riferimento, e i banconi dei suoi negozi sono un'autentica tentazione.

Nel cuore della Parte Vecchia si trova la Piazza de la Constitución, centro vitale di San Sebastián, dove hanno luogo i maggiori avvenimenti festivi nella città. Le colorate facciate, con numeri verniciati in ogni balcone, ci ricordano un ambiente taurino (tipico delle arene dove si svolgono le corride). Dalla via San Jerónimo arriviamo alla 31 di Agosto, l'unica che rimase in piedi dopo l'incendio devastante del 1813. In questa si nasconde la piazza della Trinità, con un spazio a posta per la pratica della pelota, e una gradinata testimone di competizioni di sport rurali e concerti. Oggi, questa via costituisce uno dei principali assi storici di San Sebastián. Ad un estremo, la Chiesa di Vicente, la più antica della città, edificata al principio del secolo XVI. Austero stile gotico, emergono le sue volte incrociate, e il Cristo nel suo interno, opera di Felipe de Arizmendi. All'altro, la Basilica di Santa María, eretta sopra le fondamenta di una vecchia chiesa romanica, dalle quali distacca la sua facciata barocca presidiata da una scultura di San Sebastián , martire cristiano. Passi a visitare la Vergine del Coro, la croce di Chillida situata nel tempio, o si sieda nelle sue scalinate a contemplare la bella prospettiva, con la cattedrale del Buon Pastore sul fondo. Accanto alla basilica si trova Gaztelubide, una delle più tradizionali società gastronomiche della città. Molto vicino, una superba scalinata consumata per il transito dei secoli la condurrà al Passaggio de los Curas, privilegiato belvedere dove un tempo passeggiavano i sacerdoti, all'ombra degli alberi.

Nell'alto del monte Urgull incontrerà il Castello della Mota, costruito nel secolo XII, fondamentale per la difesa della città. Ancora si possono vedere i cannoni che i donostiarras utilizzavano contro le truppe nemiche. In cima, al monumento al Sacro Cuore presiede la città dall'alto. Al nord si trova il Cimitero degli Inglesi. Scendendo per alcune scalinate arriviamo fino al Museo de San Telmo, antico convento dei domenicani, che nasconde al suo interno un bel chiostro. Il museo conserva un'importante collezione di etnografia e cultura basca, inoltre opere di Ignacio Zuloaga e José María Sert, infine i suoi impianti ospitano interessanti esposizioni periodiche.

Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo
Milano 02/72004617 - Roma 06/6783106
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