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Donostia: guida alla storia e ai musei della cittŕ di San Sebastian

San Sebastián, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. San Sebastián dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Benché esistano teorie verso un'origine precedente, le prime notizie scritte di San Sebastián risalgono all'anno 1014, a partire dalla Donazione a Leire da parte del re Sancho el Mayor del monastero di San Sebastián , ubicato nel quartiere di El Antiguo. L'interesse del re Sancho el Sabio di Navarra per disporre di uno sbocco sul mare per il suo regno lo portò a promulgare nel 1180 il foro di San Sebastián , stabilendo una serie di leggi, considerate come la fondazione della città. Il commercio marittimo comincia ad organizzarsi con la tradizionale pesca alla balena e del baccalà. La vicinanza alla Francia, e la sua posizione nell'itinerario del Camino di Santiago favorì lo sviluppo di questa piccola città costiera, però la situarono anche in una posizione strategica in tempi di guerra, per la quale si convertì già nel secolo XII in una piazza fortificata. Durante secoli soffrì numerosi assedi, anche se i Donostiarri riuscirono a mantenere la città salva dai suoi nemici, fino al 1719, quando avviene la prima resa della città, cadendo in mano della Francia durante due anni. Nel 1794 la città si arrende di nuovo all'assedio ad opera dei Galli, questa volta fino al 1813, quando i soldati anglo-portoghesi liberarono San Sebastián. Questa battaglia scatenò il peggior incendio della storia, rimasero in piedi solo alcune case, obbligando i Donostiarri a ricostruirla quasi completamente, creando quindi la Parte Vecchia che oggi conosciamo.

Verranno in seguito tempi più felici, quando la regina Isabel II, forse consigliata dai suoi medici che le raccomandavano bagni di mare per alleviare i suoi problemi alla pelle, creò la moda della villeggiatura in San Sebastián. Era l'anno 1845, e a partire da qui, la sua presenza attirava a corte i numerosi aristocratici nei mesi estivi. La città andava acquistando un nome di rilievo, con la necessità ovvia di crescere ed espandersi. La demolizione delle mura ebbe luogo nel 1864, e lo sviluppo urbanistico diede origine all'Ensanche Cortázar, attuale centro urbano. San Sebastián guadagnò terreno al fiume Urumea e le paludi si trasformarono in nuovi quartieri, con la nascita di una città nuova orientata al settore dei servizi. Agli inizi del secolo XX si produsse una forte crescita demografica, e San Sebastián visse la sua "Belle Epoque", convertendosi nella destinazione turistica preferita dell'alta società europea. La regina Maria Cristina fissò la residenza estiva della Corte nel palazzo del Miramar, fiorirono gli alberghi di lusso, casinò, teatri... Durante la I Guerra Mondiale i più facoltosi d'Europa si rifugiarono qui dal conflitto. A questi ospiti si deve molto l'influenza francese che possiamo apprezzare nelle strade Donostiarras.

I tempi peggiori portarono la proibizione del gioco nel 1925, e la Guerra Civile spagnola nel 1936, nonostante ciò la città seguiva essendo la favorita dall'alta società. Gli anni seguenti, a conseguenza di una forte industrializzazione, propiziarono una tappa buia per la quale si registrarono alcuni errori urbanistici. Però nella seconda metà del secolo XX, San Sebastián consolida il suo potenziale economico, culturale e turistico, sviluppando nuovi progetti, conservando a volte il suo patrimonio naturale e storico, fino ad arrivare a convertirsi nella squisita combinazione di tradizioni e modernità che oggi conosciamo.

San Sebastián accoglie una varia e completa offerta museistica, che soddisfa le inquietudini dei più curiosi. Storia, scienza e tecnologia, oceanografia, arte, e altri saperi sono ripartiti in musei tematici che diffondono la conoscenza attraverso complete esposizioni e moderni impianti. In piena Parte Vecchia, in un magnifico edificio del secolo XVI che fu convento dei domenicani, si trova il Museo de San Telmo. Antico quartiere di Artillería, fu convertito in museo municipale nel secolo XX, e attualmente si trova in processo di riabilitazione. Il suo chiostro è di stile rinascimentale, con volte incrociate e archi di mezzo punto, e all'interno ospita un'importante collezione di etnografia, archeologia, storia e belle arti, opere del pittore Ignacio Zuloaga. L'antica chiesa, oggi salone di atti, è decorata con tele dell'artista catalano José Maria Sert. In questo momento si trova in fase di ristrutturazione e ampliamento e per questa si consiglia di chiamare in anticipo per la possibilità di visitarlo.

Nel porto, distanziati per alcuni metri, convivono l'Acquario e il Museo Navale. Il palazzo del mare o Acquario è uno dei più moderni d'Europa. La Società Oceanografica di Gipuzkoa promosse la sua creazione nel 1928, con il fine di raccogliere la tradizione marittima basca, di aiutare a comprendere e conservare i tesori del mare. L'edificio, opera dell'architetto Juan Carlos Guerra, è costruito sopra la roccia e attualmente è oggetto di una profonda ristrutturazione, anche se tutti gli acquari ristrutturati da pochi anni, sono aperti al pubblico. Questa recente riforma lo ha convertito in uno spazio più didattico, con un'oceanario attraversato da un tunnel acrilico a 360°, dove il visitatore si sente protagonista della vita marina vedendo passare sopra di lui gli squali. Più di 5.000 specie marine abitano nei numerosi acquari con quelli che contano nel museo, inclusa una piscina tattile nella quale potrà toccare alcuni esemplari vivi. Molto vicino c'è il Museo Naval uno spazio dedicato per intero alla relazione dei baschi con il mare, e specialmente alle imbarcazioni. Lì si può apprendere come si costruivano le barche nel modo tradizionale, l'evoluzione che hanno sperimentato queste tecniche e gli strumenti di navigazione marittima. Il museo si trova nell'antica loggia del Consolato di San Sebastián - gruppo di professionali del commercio marittimo -, un'edificio costruito a metà del secolo XVIII.

Poco lontano dal centro urbano, nel quartiere di Amara, troviamo il Museo Diocesano, che accoglie una completa collezione d'arte religiosa, che colleziona pitture, sculture, immagini e ornamenti della Diocesi di San Sebastián. Le sue opere vanno dal secolo XIII fino al XIX, ed evidenzia la collezione di sculture romaniche e gotiche, così come una serie di pezzi dei secoli XVI e XVII procedenti dalla chiesa di San Miguel de Oñate. Il Comune di Donosti ha adeguato il palazzo D. Fermín de Mandas, situato presso il parco noto con il nome di Cristina Enea, antica proprietà terriera dello stesso, legato alla Città, destinandolo a Centro delle Risorse Medio ambientali, Osservatorio del Paesaggio Urbano e della sostenibilità. Il palazzo ospita una biblioteca che raccoglie argomenti sul medio ambiente. Inoltre, è la sede permanente di esposizioni relazionate con la sostenibilità oltre ad un centro di formazione per tutti i livelli, in cui si trattano temi relativi al medio ambiente.

La nuova offerta di San Sebastián la offre il Museum Cemento Rezola, il kutxaEspacio della Scienza, e il Chillida-Leku. Il primo costituisce una moderna scommessa per la cultura di quest'impresa tradizionale, ed è dedicata maggiormente alla storia del cemento, e all'importanza di questo materiale della nostra civilizzazione. Colleziona anche la storia industriale, attraverso distinte aree tematiche, e serve come sede di esposizione temporale d'interesse storico. kutxaEspacio della Scienza è un posto per capire la scienza e le nuove tecnologie. Un museo interattivo di 8.000 m2 che trasmette al visitatore, in una maniera chiara, semplice e didattica, concetti scientifici e tecnologici. Conta con un planetario digitale ed un osservatorio astronomico, che ci darà una visione inedita della città. Dedica inoltre sezioni specifiche alla conoscenza della terra, la comunicazione, l'energia, la luce, la meccanica, e altre incognite scientifiche. Integra uno spazio destinato specialmente ai bambini, e ospita interessanti esposizioni temporali.

Chillida Leku è il "posto di Chillida", uno spazio concepito per l'autore come esposizione viva della sua arte. All'area aperta si esibiscono più di 40 pezzi di grandi dimensioni elaborate col ferro e granito. Nel casolare di Zabalaga, costruzione del XVI secolo, ci accolgono piccole opere, disegni e le prime sculture dell’autore. Per ultimo, la Casa della Storia, situata nell'alto del monte Urgull, nel Castello della Mota, è il posto dove la città di San Sebastián mostra la sua storia. In un percorso attraverso degli audio visuali, miniature plastiche, oggetti e scenografie si disegnano i profili che hanno definito la vita dei donostiarri lungo il tempo, narrando così più di 800 anni di una città giovane e viva.

Parlare di arte contemporanea a San Sebastián significa ricordarsi di Eduardo Chillida. Lo scultore non divulgò soltanto l'immagine della Concha oltre frontiera ma ha fatto della sua opera una delle icone più riconoscibili della nostra geografia. Per esempio il "Peine del Viento", la sua creazione più ammirata e punto di partenza ideale per seguire le tracce dell'artista per la città. Queste si sentono nel Pico de Loro - dove rende omaggio a Rafael Balerdi -, il Paseo de la Concha - l'omaggio a Fleming -, arrivano al monte Urgull - in uno dei cui pendii si trova il busto di Pedro Arana - e passano per due dei principali templi di San Sebastián, la Cattedrale del Buon Pastor e la Basilica di Santa María, dove vengono esposte le sue croci. Il Museo Chillida-Leku, a 5 chilometri dal centro, è l'ultima opera che Eduardo progettò nella sua vita: uno spazio verde, dove vivono tante delle sue opere che al visitare ci si potrebbe perdere.

Altri grandi artisti come Jorge Oteiza espongono pure nelle strade di San Sebastián: nel Paseo Nuevo si trova la sua "Costruzione vuota", che sfida al mare tempestoso. In più la città offre una grande quantità di gallerie artistiche e sale d'esposizioni, come quella del Centro culturale Koldo Mitxelena, con un'interessante mostra temporale di valori artistici o la sala Kubo de Kutxa che offre un programma continuo di esposizioni temporali d'importanza internazionale. Questa passeggiata artistica è completa con il Centro Internazionale di Cultura Contemporanea nell'antico palazzo della Tabacalera dove vengono già programmate con frequenza diverse esposizioni.

In una città marcata dal classicismo architettonico chiamano l'attenzione palazzi moderni come il Palazzo dei Congressi e l'Auditorium Kursaal, opera di Rafael Moneo o le costruzioni realizzate a Miramón con il kutxaEspacio della scienza come miglior esempio.

Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo
Milano 02/72004617 - Roma 06/6783106
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