Bergamo: visita alla cittą alta e bassa, cosa vedere e cosa sapere
Bergamo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Bergamo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Bergamo, Bèrghem in dialetto bergamasco, è una città particolare, tutta da scoprire, capace di sbalordire ogni visitatore per via delle sue eterogenee bellezze. Attualmente il capoluogo conta quasi 120.000 abitanti, che salgono a 470.000 se si considerano anche quelli dei paesi limitrofi. L’agglomerato urbano vero e proprio si presenta suddiviso in due porzioni dalle profonde differenze: la Città Alta (Sìta Olta), ovvero il nucleo storico, e la Città Bassa (Sìta Bàsa), la parte moderna e commerciale. Come già si intuisce da questa prima divisione, Bergamo sorge in un territorio tutt’altro che pianeggiante, laddove il piano lascia spazio alle colline delle Prealpi Orobie, a metà strada tra il corso dei fiumi Serio e Brembo.
A fondare Bergamo furono i Liguri o più probabilmente gli Etruschi, che battezzarono l’insediamento originario con il nome di Barra. Le successive occupazioni galliche e senoniche precedettero di poco l’arrivo dei romani, che annessero la città nel 49 a.C. provvedendo ad una totale riedificazione urbanistica del centro secondo il classico orientamento cardo-decumano. In seguito alla caduta dell’Impero Bergomum venne più volte saccheggiata e distrutta, fino all’arrivo dei Longobardi che, nel 569, diedero inizio ad una fase più rosea per la città. Dopo la reggenza dei Franchi, Bergamo divenne un Libero comune, anche se a partire dal XIII secolo l’insediamento cadde sotto l’influenza dei Visconti di Milano, impegnati nella logorante battaglia tra guelfi e ghibellini e anche per questo promotori della fortificazione della Cittadella. Dopo la parentesi austriaca, nel corso della quale sorsero le prime fabbriche, Bergamo prese parte al Risorgimento italiano, culminato con la spedizione di Garibaldi e dei Mille, molti dei quali provenienti proprio da Bergamo, e con l’unificazione del Regno d’Italia nel 1860.
La parte più interessante dal punto di vista turistico è ovviamente Bergamo alta, dove si concentra la maggior parte delle attrattive di carattere storico e artistico. Il borgo medievale della città è ben conservato, tanto che si possono ancora ammirare gli imponenti bastioni eretti nel XVI secolo durante gli anni di dominazione veneziana. Il cuore pulsante della Città Alta è la Piazza Vecchia, sulla quale si affacciano edifici di grande valore come il Palazzo della Ragione, il Palazzo Nuovo, che ospita la Biblioteca Angelo Mai, e la Torre Civica, conosciuta anche come il Campanone, che ancora oggi alle 22.00 in punto di ogni giorno scocca 100 colpi, ricordando l’antico segnale di chiusura notturna di tutte le porte del borgo. Spostando lo sguardo verso sud si scorgeranno il Duomo, la Cappella Colleoni, opera dell’architetto Giovanni Antonio Amadeo, il Battistero di Giovanni da Campione, la basilica di Santa Maria Maggiore, che ospita la tomba del celebre musicista Gaetano Donizetti, ed i monumenti funebri innalzati in onore di Bartolomeo Colleoni e di sua figlia. Al centro della piazza si riconosce invece la bella fontana del Contarini. Altri scorci particolarmente suggestivi sono quelli di Piazza della Cittadella, dove si trovano tra l’altro due tra i più importanti musei di tutta la provincia: il Museo civico archeologico ed il Museo di scienze naturali Enrico Caffi. Sempre per quanto riguarda gli ambiti accademico e scientifico, la Città Alta vanta la sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere ed un grazioso Orto Botanico.
Nonostante il principale pregio di Bergamo sia proprio la sua bellezza generalizzata, da gustare nel complesso, per la Rocca si deve fare un ragionamento a parte. Premesso che, oltre alle splendide città di Ferrara, Grosseto e Lucca, solo Bergamo in Italia è ancora integralmente circondata dalle mura, la Rocca rappresenta una sorta di libro aperto sulla storia della città, vista la chiarezza con la quale sono leggibili le stratificazioni che l’hanno riguardata nel corso dei secoli a partire dal 1331, anno in cui, agli ordini di Guglielmo di Castelbarco, prese avvio la costruzione della fortificazione sul colle di Santa Eufemia. Molto importanti furono le aggiunte veneziane quattrocentesche, interventi che riguardarono un torrione interno alla Rocca e buona parte dei 6.200 metri di mura, intervallate da 14 baluardi e 32 garitte, di cui solo una ci è giunta integra, che circondano l’abitato. A completare il sistema difensivo vi erano poi le cosiddette “Muraine”, mura quattrocentesche più esterne di quelle della cittadella che furono quasi totalmente abbattute nel 1901.
Scendendo a Bergamo bassa, la prima cosa che balza agli occhi è la differente datazione storica dei quartieri, sviluppatisi lentamente nel corso degli secoli lungo le maggiori vie di comunicazione uscenti dalla cittadella e unificati solo all’inizio del Novecento da un esteso progetto dell’architetto Marcello Piacentini. L’asse carrabile principale è il viale Papa Giovanni XXIII, che da Porta Nuova conduce fino alla stazione ferroviaria. In questa parte della città si trovano le sedi istituzionali più importanti, dal Comune alla Provincia, fino alla Prefettura, oltre al bel teatro Donizetti, il teatro più amato dai bergamaschi. Tra i luoghi più belli della Città Bassa vi è poi la Chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano, all’interno della quale campeggia la pala di Lorenzo Lotto raffigurante la Madonna col Bambino, oltre ad alcuni bellissimi affreschi settecenteschi. Di particolare interesse sono anche l’Accademia Carrara, fondata da Giacomo Carrara alla fine del Settecento e sede di svariate esposizioni artistiche, ed il monumento innalzato alla memoria del partigiano Giacomo Manzù. Per quanto riguarda l’aspetto museale, oltre alla già citata Accademia Carrara ed ai musei civico e di scienze naturali, non si possono proprio perdere: il Museo Diocesano di Arte Sacra, il Museo Donizettiano, il Museo Storico, il Museo Matris Domini e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea GaMeC, una vera e propria chicca per gli appassionati.
Ogni anno Bergamo è teatro di alcuni eventi di livello nazionale ed internazionale, capaci di attirare in città appassionati o semplici curiosi provenienti da tutta l’Italia. Tra i più apprezzati c’è il Bergamo Film Meeting, un festival cinematografico fondato nel 1983 da Sandro Zambetti con lo scopo di promuovere il cinema d’Essai, in mostra all’Auditorium di Piazza della Libertà ogni marzo per ben nove giorni. Sempre in ambito cinematografico possiamo ricordare il Cortopotere ShortFilmFestival, una rassegna internazionale dedicata ai cortometraggi, mentre sono particolarmente seguiti anche il Soap Box Rally, una competizione a bordo di macchine di legno che si tiene lungo le mura veneziane, e il BergamoScienza, un festival scientifico che si tiene ogni ottobre e che nel 2009 ha accolto la bellezza di 87.000 persone nel corso dei suoi 100 eventi. Da qualche anno a settembre Bergamo ospita la kermesse I Maestri del Paesaggio con eventi ed installazioni in vari punti della città. Durante l'Avvento arriva poi il momento dei Mercatini di Natale nel Piazzale degli Alpini
Per quanto riguarda la gastronomia, Bergamo è la patria di numerose pietanze umili, emblema di una cucina “povera” e fortemente legata alla terra dalla quale provengono tutti gli ingredienti necessari alla preparazione. Il piatto bergamasco per eccellenza è la polenta con gli osèi, ovvero gli uccellini, mentre sono meno conosciuti, ma ugualmente succulenti, i “casoncei” alla bergamasca, ovvero i casoncelli conditi con burro, salvia e pancetta. Molto rinomati sono anche i dolci, tra i quali spiccano il dolce Donizetti e quelli preparati con il marzapane.
Il clima è temperato, caratterizzato da inverni freddi e umidi e da estati piovose e molto calde. Il mese più freddo è gennaio, durante il quale le temperature oscillano mediamente tra 5 e -2 gradi, con minime che però possono scendere anche fino a -6/-7. Quello più caldo è invece luglio, contraddistinto da valori compresi tra 28 e 17 gradi. Le precipitazioni sono abbondanti per tutto l’anno anche se tendono ad intensificarsi con l’arrivo del caldo e dell’estate, durante la quale si possono verificare violenti temporali accompagnati da grandine e venti forti. Sporadici fenomeni nevosi interessano il centro tra dicembre e marzo, quando tuttavia difficilmente si verificano depositi consistenti al suolo. A differenza della vicina Milano, Bergamo è generalmente risparmiata dalla nebbia, tenuta alla larga dalla presenza delle prime alture prealpine.
Bergamo è dotata di un aeroporto servito da numerose compagnie low cost: l’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, situato a 5 chilometri dal centro del capoluogo e ottimamente collegato anche a Milano. Efficienti sono i trasporti ferroviari, con la stazione centrale dalla quale partono numerosi treni al giorno per Milano, Brescia, Lecco, Cremona, Seregno e molte altre località del centro-nord. La città è lambita dall’Autostrada A4, che collega Torino a Trieste passando ovviamente dalle vicine Milano e Brescia, mentre quasi tutto il perimetro è delimitato dalle corsie della tangenziale, suddivisa nei tre rami ovest, sud e est. Per quanto riguarda la mobilità urbana, Bergamo è provvista di numerose linee di autobus che collegano al centro anche alcuni quartieri periferici, mentre i collegamenti tra la parte alta e la parte bassa sono garantiti da due funicolari, comode ma decisamente meno suggestive dei cosiddetti “scorlazzini”, ovvero le scalinate che in più punti consentono di coprire il dislivello tra le due parti della città.
Fonte foto, cortesia: Provincia di Bergamo
A fondare Bergamo furono i Liguri o più probabilmente gli Etruschi, che battezzarono l’insediamento originario con il nome di Barra. Le successive occupazioni galliche e senoniche precedettero di poco l’arrivo dei romani, che annessero la città nel 49 a.C. provvedendo ad una totale riedificazione urbanistica del centro secondo il classico orientamento cardo-decumano. In seguito alla caduta dell’Impero Bergomum venne più volte saccheggiata e distrutta, fino all’arrivo dei Longobardi che, nel 569, diedero inizio ad una fase più rosea per la città. Dopo la reggenza dei Franchi, Bergamo divenne un Libero comune, anche se a partire dal XIII secolo l’insediamento cadde sotto l’influenza dei Visconti di Milano, impegnati nella logorante battaglia tra guelfi e ghibellini e anche per questo promotori della fortificazione della Cittadella. Dopo la parentesi austriaca, nel corso della quale sorsero le prime fabbriche, Bergamo prese parte al Risorgimento italiano, culminato con la spedizione di Garibaldi e dei Mille, molti dei quali provenienti proprio da Bergamo, e con l’unificazione del Regno d’Italia nel 1860.
La parte più interessante dal punto di vista turistico è ovviamente Bergamo alta, dove si concentra la maggior parte delle attrattive di carattere storico e artistico. Il borgo medievale della città è ben conservato, tanto che si possono ancora ammirare gli imponenti bastioni eretti nel XVI secolo durante gli anni di dominazione veneziana. Il cuore pulsante della Città Alta è la Piazza Vecchia, sulla quale si affacciano edifici di grande valore come il Palazzo della Ragione, il Palazzo Nuovo, che ospita la Biblioteca Angelo Mai, e la Torre Civica, conosciuta anche come il Campanone, che ancora oggi alle 22.00 in punto di ogni giorno scocca 100 colpi, ricordando l’antico segnale di chiusura notturna di tutte le porte del borgo. Spostando lo sguardo verso sud si scorgeranno il Duomo, la Cappella Colleoni, opera dell’architetto Giovanni Antonio Amadeo, il Battistero di Giovanni da Campione, la basilica di Santa Maria Maggiore, che ospita la tomba del celebre musicista Gaetano Donizetti, ed i monumenti funebri innalzati in onore di Bartolomeo Colleoni e di sua figlia. Al centro della piazza si riconosce invece la bella fontana del Contarini. Altri scorci particolarmente suggestivi sono quelli di Piazza della Cittadella, dove si trovano tra l’altro due tra i più importanti musei di tutta la provincia: il Museo civico archeologico ed il Museo di scienze naturali Enrico Caffi. Sempre per quanto riguarda gli ambiti accademico e scientifico, la Città Alta vanta la sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere ed un grazioso Orto Botanico.
Nonostante il principale pregio di Bergamo sia proprio la sua bellezza generalizzata, da gustare nel complesso, per la Rocca si deve fare un ragionamento a parte. Premesso che, oltre alle splendide città di Ferrara, Grosseto e Lucca, solo Bergamo in Italia è ancora integralmente circondata dalle mura, la Rocca rappresenta una sorta di libro aperto sulla storia della città, vista la chiarezza con la quale sono leggibili le stratificazioni che l’hanno riguardata nel corso dei secoli a partire dal 1331, anno in cui, agli ordini di Guglielmo di Castelbarco, prese avvio la costruzione della fortificazione sul colle di Santa Eufemia. Molto importanti furono le aggiunte veneziane quattrocentesche, interventi che riguardarono un torrione interno alla Rocca e buona parte dei 6.200 metri di mura, intervallate da 14 baluardi e 32 garitte, di cui solo una ci è giunta integra, che circondano l’abitato. A completare il sistema difensivo vi erano poi le cosiddette “Muraine”, mura quattrocentesche più esterne di quelle della cittadella che furono quasi totalmente abbattute nel 1901.
Scendendo a Bergamo bassa, la prima cosa che balza agli occhi è la differente datazione storica dei quartieri, sviluppatisi lentamente nel corso degli secoli lungo le maggiori vie di comunicazione uscenti dalla cittadella e unificati solo all’inizio del Novecento da un esteso progetto dell’architetto Marcello Piacentini. L’asse carrabile principale è il viale Papa Giovanni XXIII, che da Porta Nuova conduce fino alla stazione ferroviaria. In questa parte della città si trovano le sedi istituzionali più importanti, dal Comune alla Provincia, fino alla Prefettura, oltre al bel teatro Donizetti, il teatro più amato dai bergamaschi. Tra i luoghi più belli della Città Bassa vi è poi la Chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano, all’interno della quale campeggia la pala di Lorenzo Lotto raffigurante la Madonna col Bambino, oltre ad alcuni bellissimi affreschi settecenteschi. Di particolare interesse sono anche l’Accademia Carrara, fondata da Giacomo Carrara alla fine del Settecento e sede di svariate esposizioni artistiche, ed il monumento innalzato alla memoria del partigiano Giacomo Manzù. Per quanto riguarda l’aspetto museale, oltre alla già citata Accademia Carrara ed ai musei civico e di scienze naturali, non si possono proprio perdere: il Museo Diocesano di Arte Sacra, il Museo Donizettiano, il Museo Storico, il Museo Matris Domini e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea GaMeC, una vera e propria chicca per gli appassionati.
Ogni anno Bergamo è teatro di alcuni eventi di livello nazionale ed internazionale, capaci di attirare in città appassionati o semplici curiosi provenienti da tutta l’Italia. Tra i più apprezzati c’è il Bergamo Film Meeting, un festival cinematografico fondato nel 1983 da Sandro Zambetti con lo scopo di promuovere il cinema d’Essai, in mostra all’Auditorium di Piazza della Libertà ogni marzo per ben nove giorni. Sempre in ambito cinematografico possiamo ricordare il Cortopotere ShortFilmFestival, una rassegna internazionale dedicata ai cortometraggi, mentre sono particolarmente seguiti anche il Soap Box Rally, una competizione a bordo di macchine di legno che si tiene lungo le mura veneziane, e il BergamoScienza, un festival scientifico che si tiene ogni ottobre e che nel 2009 ha accolto la bellezza di 87.000 persone nel corso dei suoi 100 eventi. Da qualche anno a settembre Bergamo ospita la kermesse I Maestri del Paesaggio con eventi ed installazioni in vari punti della città. Durante l'Avvento arriva poi il momento dei Mercatini di Natale nel Piazzale degli Alpini
Per quanto riguarda la gastronomia, Bergamo è la patria di numerose pietanze umili, emblema di una cucina “povera” e fortemente legata alla terra dalla quale provengono tutti gli ingredienti necessari alla preparazione. Il piatto bergamasco per eccellenza è la polenta con gli osèi, ovvero gli uccellini, mentre sono meno conosciuti, ma ugualmente succulenti, i “casoncei” alla bergamasca, ovvero i casoncelli conditi con burro, salvia e pancetta. Molto rinomati sono anche i dolci, tra i quali spiccano il dolce Donizetti e quelli preparati con il marzapane.
Il clima è temperato, caratterizzato da inverni freddi e umidi e da estati piovose e molto calde. Il mese più freddo è gennaio, durante il quale le temperature oscillano mediamente tra 5 e -2 gradi, con minime che però possono scendere anche fino a -6/-7. Quello più caldo è invece luglio, contraddistinto da valori compresi tra 28 e 17 gradi. Le precipitazioni sono abbondanti per tutto l’anno anche se tendono ad intensificarsi con l’arrivo del caldo e dell’estate, durante la quale si possono verificare violenti temporali accompagnati da grandine e venti forti. Sporadici fenomeni nevosi interessano il centro tra dicembre e marzo, quando tuttavia difficilmente si verificano depositi consistenti al suolo. A differenza della vicina Milano, Bergamo è generalmente risparmiata dalla nebbia, tenuta alla larga dalla presenza delle prime alture prealpine.
Bergamo è dotata di un aeroporto servito da numerose compagnie low cost: l’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, situato a 5 chilometri dal centro del capoluogo e ottimamente collegato anche a Milano. Efficienti sono i trasporti ferroviari, con la stazione centrale dalla quale partono numerosi treni al giorno per Milano, Brescia, Lecco, Cremona, Seregno e molte altre località del centro-nord. La città è lambita dall’Autostrada A4, che collega Torino a Trieste passando ovviamente dalle vicine Milano e Brescia, mentre quasi tutto il perimetro è delimitato dalle corsie della tangenziale, suddivisa nei tre rami ovest, sud e est. Per quanto riguarda la mobilità urbana, Bergamo è provvista di numerose linee di autobus che collegano al centro anche alcuni quartieri periferici, mentre i collegamenti tra la parte alta e la parte bassa sono garantiti da due funicolari, comode ma decisamente meno suggestive dei cosiddetti “scorlazzini”, ovvero le scalinate che in più punti consentono di coprire il dislivello tra le due parti della città.
Fonte foto, cortesia: Provincia di Bergamo
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