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Ho Chi Minh City (Vietnam) cosa vedere nella cittą di Saigon

Ho Chi Minh, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ho Chi Minh dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Ho Chi Minh City, in passato nota come Saigon, deve il proprio nome al presidente Hồ Chí Minh, che guidò il Vietnam fino alla sua morte nel 1969.
Pur non essendo la capitale vietnamita – il titolo spetta oggi ad Hanoi – Ho Chi Minh è la città più popolosa dello stato: l’intero nucleo urbano conta infatti oltre 8.600.000 abitanti.

Siamo all’estremo sud del Vietnam, in una posizione equidistante tra il Mar Cinese Meridionale e il confine con la Cambogia, la cui capitale Phnom Penh dista solo 230 km.
La città è attraversata dal fiume Saigon (Sông Sài Gòn) e da altri fiumi più piccoli e canali secondari, che si congiungono tutti con altri importanti corsi d’acqua prima di sfociare nel vicino mare.

Come molte metropoli del Sud-Est asiatico, anche questa è caotica e in continua espansione, dove si fondono stili e storie molto diversi tra loro. Eppure, questo incontro di culture e genti riesce a svilupparsi in continuazione dando vita a una località dinamica e dai forti contrasti.
La popolazione si concentra nella zona centrale di Ho Chi Minh City, mentre le circostanti aree rurali accolgono solo una minima parte degli abitanti dell’area amministrativa.

Storia: Saigon e la guerra in Vietnam

L’antica Prey Nokor nacque come piccolo villaggio di pescatori dell’allora Regno di Cambogia.
Dalla fine del XVII secolo, con l’arrivo dei vietnamiti, prese il nome di Sài Gòn e divenne la dimora della dinastia Nguyen fino al XVII secolo.
A metà del XIX secolo, con l’arrivo dei francesi, Saigon fu conquistata dai colonizzatori europei e divenne la capitale della Cocincina.

Nel XX secolo, con il ritiro dei francesi e l’indipendenza della neonata Repubblica del Vietnam (o Vietnam del Sud), Saigon ne divenne capitale. Durante la guerra, combattuta tra il 1955 e il 1975 e conclusasi proprio con la caduta di Saigon, il governo locale godeva dell’appoggio politico e militare degli Stati Uniti, preoccupati dall’avanzata comunista in Asia.
Il crollo del Vietnam del Sud e la successiva unificazione nazionale sotto il controllo comunista di Hanoi determinò un cambio radicale nella società di Saigon, a cui venne anche cambiato il nome in Ho Chi Minh City (Thành phố Hồ Chí Minh).

Cosa vedere a Ho Chi Minh City

Una visita in città può richiedere diversi giorni, a seconda di quanto si voglia approfondire la conoscenza della metropoli.
Di fatto, però, tre giorni sono generalmente più che sufficienti per avere una buona panoramica dei principali punti d’interesse turistici di Ho Chi Minh City e di ciò che può offrire.

Non tutti i 19 distretti urbani hanno lo stesso fascino e la medesima capacità di attirare i visitatori; i luoghi più frequentati si concentrano nel Distretto 1 (comunemente chiamato Saigon, creando così confusione tra i forestieri), suddiviso a sua volta tra le zone di Pham Ngu Lao – molto frequentata dai backpackers, grazie ai suoi ostelli e alle numerose sistemazioni economiche disponibili – Da Kao e Dong Khoi.
Altri spunti e scorci interessanti si possono scoprire visitando il Distretto 5 – noto come Cholon – e i suoi vecchi templi cinesi, nel Distretto 11 tra le sue antiche pagode, o il Distretto 7, moderno e benestante, colmo di centri commerciali, ristoranti e negozi di lusso che si susseguono lungo gli eleganti viali.
Di seguito elenchiamo i luoghi da non perdere durante una visita a Ho Chi Minh City, l’antica Saigon.
  • Museo dei Residuati Bellici: tutto il mondo ricorda la guerra del Vietnam, terminata nel 1975 ma raccontata nei film anche nei decenni successivi. I turisti hanno quindi voglia di conoscere e vedere con i propri occhi ciò che è successo. Questo impressionante museo (Bang Tang Chung Tich Chien Tranh, in vietnamita) ospita di tutto: fotografie, mezzi militari, documenti, poster, bombe e strumenti di tortura. Non c’è dubbio che l’intento di fare comprendere la tragedia e i crimini di guerra sia raggiunto. Imperdibile per chiunque passi da Ho Chi Minh City.
  • Palazzo della Riunificazione: ad appena un isolato di distanza dal Museo dei Residuati Bellici, il Palazzo della Riunificazione (Dinh Thống Nhất), o Palazzo dell’indipendenza, non è sicuramente bello a prima vista, ma è un luogo simbolo della città. È qui che si svolse l’ultimo atto della guerra del Vietnam, con l’arrivo dei carri armati dei Viet Cong il 30 aprile 1975. In precedenza, qui sorgeva il Palazzo Norodom, antico edificio governativo francese del XIX secolo, distrutto nel 1962 da un bombardamento. Il palazzo visibile oggi è quello che lo sostituì: lo stile anni ‘60 e i dettagli kitsch che si notano durante una visita lo rendono curiosamente interessante.
  • Monumento al Venerabile Thich Quang Duc: molti ricorderanno la tremenda immagine di un monaco buddhista seduto a terra in posizione di meditazione, avvolto dalle fiamme. Alcuni isolati a est dell’attuale Palazzo della Riunificazione, all’angolo tra Nguyen Dinh Chieu e Cach Mnag Than Tam, l’11 giugno 1963 Thich Quảng Đức si immolò per protesta contro l’amministrazione del Vietnam del Sud e del suo presidente cattolico Ngô Đình Diệm, che attuava una politica di oppressione nei confronti della religione buddhista. La foto di quel momento, scattata dal giornalista americano Malcolm Browne, vinse il premio World Press Photo of the Year nel 1963 e il Premio Pulitzer l’anno seguente. Oggi, nel punto in cui il monaco si diede fuoco, sorge un piccolo giardino commemorativo al centro del quale si trova la statua di Thich Quảng Đức.
  • Basilica di Notre Dame di Saigon: la Nhà thờ Đức Bà Sài Gòn è la cattedrale costruita dai francesi nella seconda metà del XIX secolo. L’edificio presenta uno stile neoromanico ed è caratterizzato da due alte torri con guglie in ferro.
  • Posta Centrale: questo grande edificio di fronte alla cattedrale fu progettato da Gustave Eiffel e realizzato sul finire del XIX secolo in stile neoclassico francese per accogliere gli uffici della Posta Centrale. Una rapida visita all’interno permette di notare le mappe storiche vietnamite che decorano le pareti e le finiture in ferro battuto, sotto il severo sguardo del presidente Ho Chi Minh, che sembra controllare che tutto funzioni dal suo ritratto in fondo alla sala.
  • Teatro dell’Opera: in questo splendido edificio coloniale situato all’incrocio tra Dong Khoi e Le Loi. Costruito nel 1897, simbolo della città e del suo passato francese, ospita frequentemente spettacoli di vario genere, secondo una ricca programmazione. Anche per chi non è interessato al cartellone artistico, il palazzo merita comunque un’occhiata.
  • Nguyen Hue Street: questa strada pedonale è la più frequentata dai locali e dai turisti per una passeggiata, sia di giorno che alla sera.
  • Bitexco Financial Tower: un grattacielo alto 262 metri dalla forma particolare, non particolarmente bello né innovativo, ma utile a chi ama ammirare il panorama urbano da altezze vertiginose. L’ingresso allo skydeck è a pagamento e un po’ troppo caro per quello che offre.
  • Mercato di Ben Thanh: è il mercato centrale della città, dove si compra e si vende di tutto. Vi si può trascorrere qualche ora prestando la dovuta attenzione agli effetti personali e contrattando sui prezzi nel caso in cui voglia comprare souvenir o altro. Per chi vuole assaggiare un po’ di cibo di strada, qui si trovano anche bancarelle gastronomiche.
  • Museo di Belle Arti: il Bảo tàng Mỹ thuật si trova nelle immediate vicinanze del mercato di Ben Thanh ed è ospitato all’interno di un edificio coloniale costruito nel 1929. Il museo accoglie dipinti di arte moderna, opere contemporanee, antiche sculture e reperti dei secoli scorsi.
  • Bui Vien Street: questa strada pedonale – nella quale si infiltrano anche i motorini – è affollata di bar che sparano musica a tutto volume, ristoranti e negozi per turisti, si trova nella zona di Pham Ngu Lao, molto frequentata dai giovani locali e dai backpackers internazionali, per i quali è il fulcro della vita notturna. Prezzi alti, alcool, ragazze in abiti succinti e giovani in cerca di sballo rendono questa strada troppo caotica, soprattutto alla sera. Per chi conosce le città orientali, ricorda Khao San Road a Bangkok.
  • Tempio hindu di Mariamman: costruito alla fine del XIX secolo in onore della dea della pioggia Mariamman, questo tempio è un luogo sacro anche dalla maggior parte degli abitanti che non professano la religione hindu. È visitabile liberamente ogni giorno, ma occorre avere l’accortezza di rispettare le usanze dei fedeli, come togliersi le scarpe per accedere ad alcuni luoghi.
  • Pagoda dell’Imperatore di Giada: nella zona di Da Kao, il tempio taoista noto come Pagoda dell’Imperatore di Giada fu costruito nel 1909 per celebrare l’omonima divinità ed è oggi uno dei più suggestivi che si possano visitare in città. Colmo di statue e profumato di incenso, il tempio è frequentato dai fedeli che qui portano le proprie offerte. L’ingresso è gratuito e il buonsenso suggerisce di mantenere durante la visita un comportamento rispettoso del luogo sacro.
  • Cholon: quello che oggi è conosciuto come Distretto 5, in passato era l’antica Chinatown, prima della campagna anticinese del 1978-79 che fece emigrare molti dei suoi abitanti. Ovviamente i tempi sono cambiati da allora e molte tracce della presenza cinese sono sparite, ma qualcosa ancora rimane e in alcuni scorci del quartiere si possono ancora trovare segni, odori e negozi di quell’epoca, come le erboristerie tradizionali nella zona delle strade Luong Nhu Hoc e Trieu Quang Phuc e le tante pagode sparse nel quartiere. Ce ne sono a decine, ma tra le più importanti e visitate segnaliamo la Pagoda di Thien Hau, edificio di culto taoista risalente al XIX secolo, la Pagoda di Khanh Van Nam Vien, caratterizzata dalle statue che raffigurano i discepoli, la suggestiva Pagoda di Phuoc An Hoi Qua o ancora la Pagoda di Quan Am, dedicata alle dea della misericordia. In zona ci sono anche chiese cattoliche come quella di Cha Tam e siti islamici come la moschea Jamail di Cholon.

Cosa fare a Ho Chi Minh City

Oltre alle visite di tipo storico, culturale, o anche solo semplicemente dedicate allo shopping, la città si presta particolarmente a qualche ora di relax in una spa o nei tanti centri per massaggi sparsi nelle zone più turistiche. Alcune strutture sono di eccellente livello e i prezzi possono variare a seconda del tipo di servizio offerto.

Per quanto concerne gli spettacoli, in Vietnam è diffuso il teatro delle marionette sull’acqua. Originaria del nord del Paese, questa tradizione è ormai parte della cultura nazionale ne anche a Ho Chi Minh City vengono proposti spettacoli sia per la gente del posto, che per i turisti.

Attività di altro tipo si trovano nella zona del molo di Bach Dang, dove diversi operatori propongono piccole escursioni in barca sul fiume Saigon o sui canali appena fuori città, ma è possibile anche raggiungere per via acquatica le Gallerie di Cu Chi (di cui parliamo nel prossimo paragrafo) o partire per crociere giornaliere che conducono al Delta del Mekong.

Dintorni di Ho Chi Minh City e il Delta del Mekong

Chi pernotta in città trova molte proposte per escursioni e gite di un giorno al di fuori del contesto urbano.
Tra queste, la più gettonata è quella che conduce nel distretto di Cu Chi, circa 40 km a nord-ovest del centro, dove i Viet Cong sfruttavano una fitta rete di tunnel sotterranei per operazioni di sabotaggio e guerriglia.
In realtà i cunicoli furono realizzate già negli anni ‘40 dai Viet Minh, ma sono passate alla storia per il loro utilizzo negli ‘60 da parte dei Viet Cong.
Le Gallerie di Cu Chi si estendevano su un’area di 420 km² nella regione, fino alla Cambogia, da dove arrivava supporto logistico e militare.
Quando l’esercito americano individuò la fitta rete di tunnel (si stima in 250 km la sua lunghezza totale), intraprese dapprima una serie di operazioni terrestri non molto efficaci, poi lanciò un’offensiva aerea scatenando un impressionante volume di fuoco che distrusse l’intera area.
Oggi si può visitare una parte delle Gallerie di Cu Chi nella zona dei villaggi di Ben Dinh e di Ben Duoc.
Nel centro di Cu Chi è presente anche un piccolo Museo di Storia Militare, che racconta attraverso oggetti, armi e immagini la guerra del Vietnam.

Un’altra gita molto partecipata è quella al Grande Tempio Cao Dai, sede della religione caodista, fondata nella prima metà del XX secolo. L’edificio, la cui costruzione è terminata nel 195, si trova 100 km a nord-ovest di Ho Chi Minh City, nei pressi di Tay Ninh. I momenti più interessanti per la visita sono quelli delle funzioni, ma è necessario vestire in maniera appropriata (no pantaloncini o magliette) e non è permesso fotografare direttamente le persone, a meno che loro non lo consentano espressamente.

Infine, chi vuole conoscere le campagne può partire da Ho Chi Minh City alla volta del Delta del Mekong, il settimo fiume per lunghezza del mondo.
Il Mekong nasce nell’altipiano del Tibet e dopo avere attraversato Cina, Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia e lo stesso Vietnam meridionale, in prossimità della foce si dirama formando un enorme delta che segna un paesaggio verde tappezzato di risaie, mangrovie e canali solcati da imbarcazioni che trasportano frutta tropicale.
I tour organizzati di uno/due/tre giorni facilitano i turisti negli spostamenti e nella scelta dei posti da vedere, ma nulla vieta di organizzarsi anche da soli, con un po’ di tempo a disposizione, e partire alla volta di uno dei luoghi più caratteristici del Paese.

Cosa comprare a Saigon?

L’abbigliamento e le stoffe vanno per la maggiore: il Vietnam, è un produttore su scala industriale di maglie, pantaloni e scarpe di marchi internazionali, ma chi cerca qualcosa di più particolare può scegliere tra gli splendidi motivi delle vesti delle donne vietnamite. L’abito è chiamato Ao Dai ed è realizzato in seta o in stoffa leggera, con due profondi spacchi laterali. Alcuni negozi in Hai Ba Trung, di fronte al mercato di Tan Dinh, propongono un vasto assortimento. Anche qui la contrattazione è necessaria per strappare un buon prezzo.
Non mancano spezie e gioielli, mentre i pezzi di artigianato classici sono quelli di bambù e legno, ma anche il tradizionale cappello conico di paglia (nón lá), le marionette o le pitture su seta.

Clima. Quando andare a Ho Chi Minh City?

In città fa caldo tutto l’anno. Il clima è tropicale e le temperature massime giornaliere superano quasi sempre i 30°C, mentre le minime notturne raramente vanno sotto i 22°C.
In questo contesto, seppure di poco, marzo, aprile e maggio sono i mesi più caldi, mentre dicembre è quello (relativamente) più fresco. Parliamo comunque di 31°C e cielo sereno, per intenderci.
Così come negli altri Paesi del Sud-Est asiatico, la stagione secca va da fine dicembre ad aprile, mentre la stagione delle piogge si sviluppa da maggio a fine novembre, ma il periodo più piovoso è quello che va da giugno a settembre, in cui i monsoni possono provocare inondazioni.
Il periodo migliore per visitare Ho Chi Minh City (Saigon) è dunque quello della stagione secca, che tuttavia corrisponde anche all’alta stagione, con prezzi più alti e maggiore afflusso turistico.

Come arrivare a Ho Chi Minh City

Non esistono collegamenti aerei diretti dall’Italia per Ho Chi Minh City, né per altre destinazioni in Vietnam.
Facendo scalo in altri Paesi europei (ad esempio in Francia, Germania, Inghilterra, Russia) oppure in città asiatiche come Dubai, Doha o Singapore, si può però raggiungere facilmente Ho Chi Minh City (oppure Hanoi, e da lì prendere un volo interno). L’aeroporto Tan Son Nhat si trova in mezzo alla città, circa 7 km a nord del centro; dall’aeroporto si utilizza il taxi per raggiungere la propria destinazione. È previsto nei prossimi anni il completamento dei lavori del nuovo aeroporto internazionale di Long Thanh, situato 40 km a nord-est della città, che diverrà il principale scalo di riferimento per Ho Chi Minh City.

Diverse stazioni degli autobus servono la città e sono il punto di arrivo e partenza per gli autobus da/per le principali località del Vietnam e per le destinazioni nei dintorni della metropoli.
Alcune compagnie internazionali si occupano dei collegamenti tra Ho Chi Minh City e la Cambogia con numerose corse giornaliere.

In Vietnam c’è la possibilità di muoversi in treno sfruttando la linea ferroviaria che corre da nord a sud del Paese. Non esistono treni ad alta velocità, per cui è bene tenere presente che il viaggio da Hanoi a Ho Chi Minh City (circa 1500 km) dura dalle 30 alle 40 ore, mentre da Hué (1000 km) ci vogliono 18-24 ore.
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 Pubblicato da - 17 Settembre 2019 - © Riproduzione vietata

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