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Kuala Lumpur, cosa vedere nella capitale della Malesia

Kuala Lumpur, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Kuala Lumpur dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Kuala Lumpur riesce nell'intento di lasciare il visitatore senza parole, abbagliato da alcuni edifici sensazionali e dal vivace incontro di etnie che si mescolano nella capitale malese dando vita ad un sistema multiculturale del tutto particolare.

Non è semplice capire Kuala Lumpur ad una prima occhiata, immersi come si è in un clima rovente durante il giorno, con temperature che toccano i 35°C e un'umidità elevata che ricordano, qualora ce ne fosse bisogno, che non così distante da qui scorre la linea dell'Equatore. Non è semplice anche perché si rimane folgorati dall'incredibile skyline della capitale malese, che si staglia in un territorio completamente ricoperto di coltivazioni di palme da cocco e da un'impenetrabile giungla.
In effetti, se non fosse per un certo piacevole caos urbano tipico del sud-est asiatico e di alcune zone della città, uno potrebbe dubitare di trovarsi effettivamente in Asia. Basta poco, però, per immergersi nella realtà locale: una passeggiata tra i ristoranti all'aperto di Jalan Alor, la via per eccellenza del cibo di strada, ed ecco che la città assume tutta un'altra dimensione. Odori, colori e una vivace confusione catapultano il visitatore direttamente in uno degli aspetti cardine della cultura malese: il cibo. Mangiare è quasi lo sport nazionale e non c'è che l'imbarazzo della scelta: cucina malaya, cinese o indiana si incontrano sulle tavole dei ristoranti e nelle bancarelle fumanti del quartiere, invitando a lasciarsi andare e a cedere a tutte le tentazioni.

Accanto agli aspetti più tradizionali, però, Kuala Lumpur è anche e soprattutto una moderna capitale del XXI secolo e un centro economico di prim'ordine per il continente asiatico.
I giacimenti petroliferi scoperti nel XX secolo hanno velocemente stravolto il modo di vivere e l'economia locale, aprendo la porte ad un'urbanizzazione per certi versi dilagante che ha dato vita al cosiddetto KLCC (Kuala Lumpur City Centre), dove grattacieli di ogni forma e dimensione sembrano sovrapporsi in una gara senza tregua verso il cielo. Sono ovviamente le Petronas Twin Towers – le torri gemelle più alte al mondo – a stravincere questa competizione, dall'alto dei loro 88 piani e 452 metri di maestosità.
È innegabile che incutano un certo timore reverenziale, ma fin dall'arrivo in città, provenendo magari dall'aeroporto, non si riescono a distogliere gli occhi, già in lontananza, da questo prodigio architettonico. Con il Sole che vi si riflette, o con le luci artificiali della sera che creano un surreale effetto simile all'HDR fotografico, le Petronas Twin Towers sono ormai il simbolo per eccellenza di una città in continua evoluzione.
Eppure le radici di KL, come è comunemente chiamata, sono relativamente recenti, se si pensa che solo a metà del XIX secolo non era altro che un modesto insediamento di minatori cinesi che lavoravano presso le miniere di stagno. Già nel 1896, però, Kuala Lumpur divenne capitale degli allora Stati Malesi Federati, ancora sotto il controllo coloniale britannico: soltanto mezzo secolo più tardi, nel 1957, la Malesia si affrancò dalla Gran Bretagna ottenendo l'indipendenza.

Tracce evidenti della dominazione inglese sono visibili nelle architetture coloniali di certi edifici storici, come quelli che circondano la Dataran Merdeka (o Piazza dell'Indipendenza). Si pensi ad esempio all'edificio Sultan Abdul Samad, che domina la piazza, o la stessa Dataran Merdaka, ricoperta da un manto d'erba dove gli inglesi erano soliti giocare a cricket.
Anche la vecchia KL Railway Station, elegante struttura che fonde stile orientale ed occidentale, riprende alcune caratteristiche dello stile Vittoriano, così come il Malayan Railway Administration Building, proprio di fronte alla vecchia stazione, che fonde stili diversi e si presenta come uno dei palazzi più significativi della città.
A pochi passi sorge anche la Masjid Negara (Moschea Nazionale), costruita nel 1965 e simbolo dell'Islam, religione di stato della Malesia. La struttura, in grado di ospitare fino a 15000 fedeli, è ben riconoscibile grazie al minareto alto 73 metri e la sua caratteristica cupola a forma di ombrello con 18 punte (che rappresentano rispettivamente i tredici stati malesi e i cinque fondamenti dell'Islam). La moschea è una delle icone cittadine, ben visibile dalle colline circostanti.
Su una di queste colline, proprio accanto al KL Bird Park, si trova anche un altro interessante elemento della tradizione musulmana, come l'Islamic Arts Museum, aperto nel 1998, che ospita una grandiosa collezione di manufatti, abiti, copie del Corano, armi ed altri oggetti dell'Islam provenienti da tutto il mondo.

Come detto, nel melting pot razziale e culturale della Malesia, cinesi, malay e indiani – le tre etnie principali – convivono pacificamente, praticando ognuna il proprio credo religioso e vivendo secondo le proprie abitudini.
A tal proposito, in interessantissimo luogo da visitare nella periferia nord della città, già nello Stato di Selangor, è quello delle Batu Caves, grotte calcaree che si aprono sul fianco di una collina all'interno delle quali si trovano oggi una serie di templi induisti.
Il luogo, circondato dalle strade e dai palazzi del quartiere, è in realtà ben riconoscibile grazie ad un'enorme statua del dio Murugan posta a fianco della scalinata (272 gradini) che conduce alla grotta. Salendo alla grotta con il Sole cocente dell'Equatore, i macachi dispettosi che si rincorrono lungo le scale e afferrano tutto ciò che trovano, si ha la sensazione di entrare in un'altra dimensione; è infatti ciò che succede appena varcata la soglia della caverna e superate le bancarelle che vendono gadget, quando richiamati dai tamburi e dalle musiche che giungono dai templi di preghiera, ci si sente trasportati in un mondo antico fatto di riti ancestrali, offerte alle divinità e un profondo rispetto verso il prossimo.

Il bello di Kuala Lumpur risiede forse nei suoi contrasti, dove tra razze e religioni, grattacieli e bancarelle, templi e centri commerciali, ognuno può trovare il proprio angolo dove sentirsi a casa; può infatti succedere che dopo una visita alle Batu Caves, di ritorno in centro, ci sia la curiosità di entrare in uno dei numerosi centri commerciali che sorgono nel cuore della capitale. Tra questi, il Pavillion è probabilmente il più grande e famoso di tutti, dislocato su più piani nel quartiere commerciale di Bukit Bintang: al suo interno si trovano le più importanti firme della moda internazionale, ristoranti e locali notturni che animano quello che è un tempio (pagano) dello shopping.

Se poi, una volta fatto il giro del centro, essere saliti sul punto di osservazione della Menara KL, la famosa torre delle telecomunicazioni con il ristorante girevole alla sua sommità, avere fatto un giro a Chinatown in Petaling street, aver dato un'occhiata alla fabbrica di peltro presso il Royal Selangor Visitor Centre, compiuto due passi per Medan Pasar, una passeggiata ai Perdana Botanical Gardens e aver sbirciato dal cancello del Palazzo Reale doveste capitare in città in occasione del Gran Premio di Formula 1 o di Moto GP, non dovreste assolutamente perdervi l'occasione di raggiungere l'autodromo di Sepang, proprio accanto all'aeroporto. Il tracciato, inaugurato negli anni Novanta, è un vero gioiello dell'alta velocità.

Dopo aver trascorso almeno un paio di giorni a Kuala Lumpur, cuore pulsante della Malesia, ci si può infine spostare verso qualunque altra località del paese, via terra o via aerea. Andiamo dunque a vedere la situazione dei trasporti nella capitale.

Trasporti
Kuala Lumpur è facilmente raggiungibile da qualunque parte del mondo vi troviate; tra queste Abu Dhabi, Melbourne, Dubai, Bangkok, Phuket, sono solo alcune località che hanno collegamenti diretti, mentre dall'Italia occorre fare scalo in uno dei principali aeroporti europei (ad esempio Francoforte o Londra).
Il KL International Airport si trova 40 km a sud della città ed è collegato al centro dal servizio di taxi o dagli autobus, con partenze ogni 30 minuti. Il tragitto da/per il centro dura circa un'ora.
Una volta in centro il modo migliore per muoversi è sicuramente il taxi, che è anche abbastanza economico, ma in alternativa è possibile sfruttare una delle tre linee della metropolitana o la futuristica monorotaia che corre sopraelevata tra i grattacieli.

Informazioni utili
Il clima a Kuala Lumpur risente molto della stagione delle piogge durante alcuni mesi. Novembre è quello più piovoso ed ogni giorno, nel tardo pomeriggio, si scatena un temporale tropicale che investe la città per al massimo un paio d'ore, aumentando considerevolmente il già alto tasso di umidità dell'aria.
Le temperature diurne sono stabilmente sopra i 30°C durante tutto l'anno, mentre la notte si attestano sui 23°C.

La moneta malese è il Ringgit (RM). Al momento del nostro viaggio, ad ottobre 2014, il cambio era all'incirca: 1 Euro= 4 RM.
Cambiare denaro a Kuala Lumpur è molto facile, perché si trova una banca o uno sportello di cambio praticamente ad ogni angolo. Il cambio in centro è più favorevole rispetto a quello in aeroporto, ma appena arrivati al KL International Airport può essere utile cambiare una piccola somma per avere contanti per i trasporti.
Non esistono particolari problemi di sicurezza nelle strade e si può generalmente camminare anche alla sera senza timori; è comunque consigliabile adottare le comuni precauzioni dettate dal buon senso.

In Malesia, ed in particolare nelle città, parlano tutti molto bene anche l'inglese per cui non sussistono generalmente problemi di comprensione.
La religione di Stato in Malesia è l'Islam, ma esisono anche minoranze buddiste, induiste e cristiane; girando per la città si respira un grande senso di rispetto e apertura verso gli stranieri, tuttavia è sempre buona norma avere un comportamento rispettoso degli usi e delle abitudini locali.

Per maggiori informazioni si possono consultare le pagine ufficiali dell'Ente Turismo Malesia:
www.tourism.gov.my
e www.turismomalesia.it
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