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Pellegrinaggio in Valdichiana, itinerario lungo la via Francigena

Toscana, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Toscana dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Catacombe, cattedrali, santuari, musei d’arte sacra, luoghi papali: tutti chiari segnali di una spiritualità ben presente, a discapito della diffusa convinzione che la fede in terra chianina abbia faticato ad attecchire. Questi territori sono, per altro, lambiti dalla via Francigena, che conduce i pellegrini a Roma.

Chiusi era già sede episcopale nel III secolo e la sua importanza quale avamposto cristiano in terra di Toscana è testimoniata dalla presenza delle uniche due catacombe della regione, quella di S. Caterina e di Santa Mustiola. Mustiola era una giovane fanciulla romana che favorì la diffusione del Cristianesimo a Chiusi, pagando con il martirio. Le sue spoglie sono ora conservate nella Cattedrale di S. Secondiano. I reperti provenienti dalle catacombe sono, invece, esposti nel Museo della Cattedrale.

Anche Montepulciano è ricco di tesori dell’arte sacra. Nella parte più alta del paese sorge la cattedrale di S. Maria Assunta, dalla facciata incompiuta, che conserva capolavori del periodo tardogotico senese e del rinascimento e una splendida terracotta invetriata di Andrea della Robbia. Numerosi sono, inoltre, i santuari, a testimonianza di devozioni particolari e conseguenze di fatti miracolosi. Di grande importanza è il Santuario di S. Agnese, patrona di Montepulciano e delle Terme di Chianciano. La Santa riscattò una casa di piacere posta su un poggio fuori dalle mura cittadine e la trasformò in santuario, anticamente dedicato a S. Maria Novella (poi intitolata a S. Agnese dopo la sua morte): in quello stesso luogo la santa aveva avuto la visione di una scala che univa cielo e terra. La Chiesa ospita tutt’oggi il corpo incorrotto della santa e le sue reliquie e è affiancata da un convento di padri dominicani. A Gracciano, frazione di Montepulciano, si trova la casa natale di S. Agnese, oggi adibita a ritiri spirituali.

Nella parte opposta del centro storico rispetto a S. Agnese, presso il Tempio di S. Biagio, sorge il santuario della Madonna del Buon Viaggio, che fu fatta erigere sui resti di un’antica pieve in seguito a un evento miracoloso. Secondo la tradizione, infatti, nel 1518 due ragazze e un contadino videro la Vergine dipinta in un’immagine dei ruderi della pieve, aprire e chiudere ripetutamente gli occhi e i tori del contadino si inginocchiarono di fronte al fenomeno. Fu lo stesso contadino a trovare fondi per la costruzione del santuario. Miracolosa è anche l’origine del Santuario di S. Maria delle Grazie: nel 1514 un giovane accoltellò un affresco di Maria col Bambino, raffigurato in una cappella. Dall’immagine sgorgò sangue vivo, le cui tracce sono ancora visibili. Qui fu quindi costruita una piccola chiesa, modificata nel tempo fino ad assumere la conformazione attuale.

Sempre a Montepulciano, nella chiesa del Gesù, si trova il Santuario della Madonna delle Tre Ave, che celebra una devozione, risalente al XIII sec: all’epoca a S. Matilde apparve la Vergine che promise la salvezza a quanti avrebbero recitato ogni giorni tre Ave Maria. Il Santuario della Madonna della Querce sorge verso Acquaviva di Montepulciano, in località della Querce, dove un’immagine in terracotta della Madonna divenne, nel Seicento, meta di fedeli per via delle guarigioni miracolose che vi si verificavano.

Anche il Santuario di Maria Santissima del Rifugio, di Sinalunga, che sorge presso il convento di S. Bernardino è stato eretto come ex voto per la protezione da una terribile pestilenza,
per venerare l’icona miracolosa della Vergine, secondo tradizione fu portata direttamente dalla Terra santa dal beato Pietro da Trequanda. All’icona si attribuisce anche la cessazione del terremoto del 1697. A Sinalunga si può visitare anche una delle chiese più antiche delle territorio, la chiesa di S. Pietro ad Mensulas.

Pienza, quale cittadina natale di un Papa, non può certo mancare in un itinerario religioso che, ovviamente ha il suo fulcro nella figura di Pio II. La Cattedrale di S. Maria Assunta, voluta esattamente com’è da Pio II, è un capolavoro rinascimentale, illuminato da finestroni gotici. Le vestigia papali affiorano anche nel Palazzo Piccolomini, che oggi ospita un museo con interessanti cimeli della famiglia omonima, la famiglia pontificia. Anche nel Museo Diocesano, che rappresenta una delle più prestigiose raccolte di tutto il senese, con opere appartenenti a tutte le tipologie dell’arte sacra, è esposto un ricco patrimonio di oggetti sacri e liturgici legati alla memoria del papale: spicca per splendore e pregevolezza il piviale di Pio II, di manifattura inglese.

Si trovano, invece, a Sarteano, nella chiesa Collegiata di S.Lorenzo, retaggi del Papa Pio III, successore di Pio II e suo parente stretto: in questa chiesa vi è la tomba di famiglia dei genitori. All’interno della Collegiata sorge anche il Santuario della Madonna del Buon Consiglio, eretto come ringraziamento alla Madonna per aver salvato il paese da un’epidemia di colera. Merita una visita anche la chiesa dei Santi Vittoria e Martino, dove si trova una grande tavola di Domenico Beccafumi, il principale caposcuola del Manierismo senese: Annunciazione.

Altri capolavori di arte sacra si possono scoprire nel Museo d’arte sacra della Confraternita, di Castelmuzio di Trequanda e nel Museo della Collegiata di Chianciano Terme. Quest’ultimo, in particolare, è piccolo ma inaspettatamente ricco di opere d’arte, tra cui un quadro della Madonna e i Santi, attribuito al Beccafumi.

La via Francigena, storico percorso dei pellegrini verso Roma, lambisce la Val d’Orcia, snodandosi nei pressi di Pienza e Montepulciano, quindi in un territorio che oltre al cammino spirituale offre un patrimonio storico, culturale ed enogastronomico tale da valer sempre una tappa. L’APT Chianciano Terme Val di Chiana permette a quanti la percorrono, a piedi, ma anche in bicicletta, a cavallo o in auto, di poter usufruire di sistemazioni ricettive delle più varie tipologie (ostelli, agriturismi, B&B, locande, alberghi) e di ristorarsi in locali tipici, spesso ricavati da strutture medievali.
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 Pubblicato da - 11 Marzo 2010 - © Riproduzione vietata

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