Valtellina: viaggio nel cuore delle Alpi centrali
Valtellina, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Valtellina dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Profondamente incise nel cuore delle Alpi centrali, provenienti da storie diverse. La Valtellina e la Valchiavenna formano un unico comprensorio che affascina oggi come un tempo, quando i viaggiatori provenivano dai vicini Grigioni percorrendo antiche strade, oggi recuperate come la via Spluga e la via Bregaglia. In quell'attico sopraelevato che chiude a nord la Lombardia si trovano paesaggi spettacolari, una radicata tradizione enogastronomica oggi ulteriormente arricchita soprattutto nei vini, una buona organizzazione alberghiera, impianti sempre rinnovati ed un'estate da riscoprire.
E poi natura, acque, boschi, ma anche cultura, storia, antichi palazzi distribuiti un po' ovunque accanto ai piccoli centri antichi. Il territorio si sviluppa in quota tra le Alpi Lepontine, Retiche e Orobiche con le loro "alte vie", i passi alpini, le aree protette (parco dello Stelvio e delle Orobie), l'alpinisno e lo sci, i rifugi, gli alpeggi, i laghi. Nella fascia di media montagna ecco le vie storiche, la via Spluga, la via Bregaglia, l'Alta Rezia con la Val Poschiavo, il passo dello Stelvio, dell'Aprica, di S. Marco, la rete di sentieri primari e secondari, i percorsi tematici, i boschi, i castagneti, i vecchi nuclei e l'edilizia rurale, i crotti, i maggenghi, i terrazzamenti, i vigneti, le torri, i castelli. Infine i fondovalle e le aree pianeggianti con i fiumi (Adda, Mera e gli altri), le "vie verdi", i percorsi ciclo-pedonali, i maggiori centri carichi di storia, il patrimonio culturale.
È impossibile ripercorrere tutte le attrattive di un territorio con una vocazione così forte da permettere praticamente ogni tipo di turismo perchè l'offerta della Valtellina è talmente vasta da rendere persino difficile condensame la descrizione. Il turismo culturale può spaziare dalla scoperta dei celebri palazzi (Vertemate Franchi a Piuro, a pochi chilometri da Chiavenna, Malacrida a Morbegno, Sertoli Salis a Tirano, Besta a Teglio, Visconti Venosta a Grosio) all' architettura religiosa con la celebre Pace di Chiavenna e il Santuario della Madonna di Tirano che ha festeggiato nel 2005 i cinquecento anni dalla sua fondazione o con le innumerevoli chiese e cappelle sparse in tutto il territorio. Ma depositari di una cultura sono anche l'affascinante ed antico Mulino di Bottonera di Chiaverma, un particolare e bellissimo esempio di architettura industriale perfettamente restaurato e funzionante sino a pochi decenni orsono, e i luoghi frequentati per tanti anni da Giosuè Carducci a Madesimo.
L'enogastronomia vanta tra le sue eccellenze grandi formaggi e ottimi vini: tra i primi il celebre Bitto, proveniente dalle valli omonime, seguito dai vari Stelvio, scimudin, casera ed altri ancora: tra i secondi, i nobili "rossi" Valtellina DOCG, il classico Infemo e il celebre Sfursat, vini che hanno fatto la recente fortuna enologica della denominazione d'origine valtellinese. Accanto alle bottiglie pregiate, la bresaola, il salume che è un'esclusiva assoluta di questo spicchio di Lombardia, le onnipresenti mele e l'eccellente miele. Tra i piatti più noti i pizzoccheri, di cui la Valtellina è la patria indiscussa, oggetto esclusivo di un accademia omonima dedicata ai puristi del genere, ma anche i meno conosciuti sciatt ed altri piatti della n'adizione che si inseriscono nel filone della grande cucina lombarda.
Ed infine il turismo attivo: ben noto quello invernale, trainato dalla pratica dello sci, dove prosegue un incessante ammodarnamento degli impianti di risalita e l'allargamento dei domaines skiables, (da Madesimo a Bormio, da Livigno alla Valmalenco, all'Aprica) e con grandi potenzialità quello estivo. Sono seicento i chilometri di percorsi ciclabili solo nell'Alta Valle: si offrono alla scelta di chi ama camminare e arrampicare i percorsi sulle antiche vie di transito come la Spluga e la Bregaglia in Valchiavenna, il canyoning, i trekking sull'alta via della Valmalenco o sul sentiero Roma in Val Masino e le scalate un po' ovunque insieme alle numerose opportunità che tutte le località oggi offrono, non ultima la riscoperta dell'ambiente, dal Parco nazionale dello Stelvio al Parco delle Orobie, alle numerose riserve naturali tra cui quelle di Pian di Spagna e di Pian Cembro. Fonte: Regione Lombardia - foto: waltellina.it
E poi natura, acque, boschi, ma anche cultura, storia, antichi palazzi distribuiti un po' ovunque accanto ai piccoli centri antichi. Il territorio si sviluppa in quota tra le Alpi Lepontine, Retiche e Orobiche con le loro "alte vie", i passi alpini, le aree protette (parco dello Stelvio e delle Orobie), l'alpinisno e lo sci, i rifugi, gli alpeggi, i laghi. Nella fascia di media montagna ecco le vie storiche, la via Spluga, la via Bregaglia, l'Alta Rezia con la Val Poschiavo, il passo dello Stelvio, dell'Aprica, di S. Marco, la rete di sentieri primari e secondari, i percorsi tematici, i boschi, i castagneti, i vecchi nuclei e l'edilizia rurale, i crotti, i maggenghi, i terrazzamenti, i vigneti, le torri, i castelli. Infine i fondovalle e le aree pianeggianti con i fiumi (Adda, Mera e gli altri), le "vie verdi", i percorsi ciclo-pedonali, i maggiori centri carichi di storia, il patrimonio culturale.
È impossibile ripercorrere tutte le attrattive di un territorio con una vocazione così forte da permettere praticamente ogni tipo di turismo perchè l'offerta della Valtellina è talmente vasta da rendere persino difficile condensame la descrizione. Il turismo culturale può spaziare dalla scoperta dei celebri palazzi (Vertemate Franchi a Piuro, a pochi chilometri da Chiavenna, Malacrida a Morbegno, Sertoli Salis a Tirano, Besta a Teglio, Visconti Venosta a Grosio) all' architettura religiosa con la celebre Pace di Chiavenna e il Santuario della Madonna di Tirano che ha festeggiato nel 2005 i cinquecento anni dalla sua fondazione o con le innumerevoli chiese e cappelle sparse in tutto il territorio. Ma depositari di una cultura sono anche l'affascinante ed antico Mulino di Bottonera di Chiaverma, un particolare e bellissimo esempio di architettura industriale perfettamente restaurato e funzionante sino a pochi decenni orsono, e i luoghi frequentati per tanti anni da Giosuè Carducci a Madesimo.
L'enogastronomia vanta tra le sue eccellenze grandi formaggi e ottimi vini: tra i primi il celebre Bitto, proveniente dalle valli omonime, seguito dai vari Stelvio, scimudin, casera ed altri ancora: tra i secondi, i nobili "rossi" Valtellina DOCG, il classico Infemo e il celebre Sfursat, vini che hanno fatto la recente fortuna enologica della denominazione d'origine valtellinese. Accanto alle bottiglie pregiate, la bresaola, il salume che è un'esclusiva assoluta di questo spicchio di Lombardia, le onnipresenti mele e l'eccellente miele. Tra i piatti più noti i pizzoccheri, di cui la Valtellina è la patria indiscussa, oggetto esclusivo di un accademia omonima dedicata ai puristi del genere, ma anche i meno conosciuti sciatt ed altri piatti della n'adizione che si inseriscono nel filone della grande cucina lombarda.
Ed infine il turismo attivo: ben noto quello invernale, trainato dalla pratica dello sci, dove prosegue un incessante ammodarnamento degli impianti di risalita e l'allargamento dei domaines skiables, (da Madesimo a Bormio, da Livigno alla Valmalenco, all'Aprica) e con grandi potenzialità quello estivo. Sono seicento i chilometri di percorsi ciclabili solo nell'Alta Valle: si offrono alla scelta di chi ama camminare e arrampicare i percorsi sulle antiche vie di transito come la Spluga e la Bregaglia in Valchiavenna, il canyoning, i trekking sull'alta via della Valmalenco o sul sentiero Roma in Val Masino e le scalate un po' ovunque insieme alle numerose opportunità che tutte le località oggi offrono, non ultima la riscoperta dell'ambiente, dal Parco nazionale dello Stelvio al Parco delle Orobie, alle numerose riserve naturali tra cui quelle di Pian di Spagna e di Pian Cembro. Fonte: Regione Lombardia - foto: waltellina.it