San Candido, vacanza tra le Dolomiti dell'Alta Val Pusteria
San Candido, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. San Candido dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Narra la leggenda che tanti secoli orsono, in un tempo mitico popolato da creature misteriose, due giganti vivevano tra le montagne dell’Alta Pusteria, nel cuore dell’attuale Trentino Alto Adige. I due colossi, Hauno e Huno, combatterono aspramente per conquistare il territorio, finché il secondo non ebbe la meglio e fondò il monastero di San Candido. Ancora oggi, per le vie del paesino, si possono ascoltare gli abitanti raccontare sognanti questa storia, e sulle pareti di alcune case sono dipinte le scene dello scontro tra i giganti.
Oggi San Candido è un villaggio quieto, popolato da circa 3140 abitanti, nella Provincia Autonoma di Bolzano. Trovandosi aldilà dello spartiacque alpino, ed essendo attraversata dal fiume Drava, immissario del Danubio, la cittadina appartiene geograficamente al territorio austriaco.
Benché la storia dei giganti sia soltanto una leggenda, è certo che le origini di San Candido affondano le radici in un tempo remoto. Un primo accenno al borgo, nei documenti antichi, compare nel 769, quando il duca Tassilo III decise di donare il terreno all’abate benedettino Atto, a patto che questi fondasse un convento e si impegnasse a cristianizzare gli slavi che popolavano le Alpi. Ancora oggi si possono ammirare alcune testimonianze di questo periodo: il Duomo romano con l’affresco della cupola, la cripta e il Museo della collegiata regalano un assaggio di quei secoli lontani. Il Duomo è un bell’edificio in stile romanico, considerato tra i più bei monumenti del Tirolo, e il Museo della collegiata accoglie innumerevoli opere d’arte realizzate nel corso dei secoli.
Chi ha sete di sapere e ama la natura, può visitare il museo dedicato alle Dolomiti, il Dolomythos, che soddisferà ogni curiosità riguardo alla splendida catena alpina, patrimonio naturale dell’UNESCO. Gli antichissimi e misteriosi dinosauri, l’orso di Conturines, la flora, la fauna e i cristalli delle Dolomiti sono i protagonisti della mostra permanente, che appassionerà i visitatori di tutte le età.
Non dimenticate di fare visita agli storici Bagni di San Candido, frequentati sin dall’antichità e citati per la prima volta in un documento del XVI secolo. Alimentati da varie sorgenti sulfuree e minerali che scaturiscono a sud del paese, i Bagni furono affiancati nel 1591 da una cappella dedicata a San Salvatore, tuttora consacrata. Dopo un periodo di grande prosperità, quando i conti Beckers trasformarono la struttura in un grande complesso alberghiero, attirando personaggi importanti e imperatori, l’Alto Adige passò all’Italia e i Bagni risentirono della Prima Guerra Mondiale, cadendo in uno stato di degrado. Oggi rimane la struttura esterna, scheletro malinconico di uno splendore perduto. A parziale consolazione dei turisti segnaliamo il divertente Acquafun, un parco di giochi acquatici ideale per divertirsi durante la stagione estiva e non solo.
Dopo il breve successo dei Bagni, San Candido iniziò ad attirare un numero sempre maggiore di sciatori. Le piste dei Baranci e del Monte Elmo, gli anelli da sci di fondo che raggiungono Sesto e Dobbiaco, e le vicine località di Cortina, Monguelfo e Valdaora, sono scenari idilliaci da percorrere in lungo e in largo, gustando una neve perfetta e respirando l’aria pura della montagna. Particolarmente suggestiva è la pista da sci Baranci, che arriva dritta dritta nel cuore del paese.
Il bello di queste piste è che potrete sfruttarle anche in estate, sperimentando un divertimento tutto nuovo: nella bella stagione, infatti, lungo le discese viene istallato un alpine coaster, un particolare tipo di scivolo che funge da pista per gli slittini. Non si tratta, ovviamente, di slittini tradizionali, ma di bob ancorati a una monorotaia, che dalla cima scende fino a San Candido. Da metà giugno a metà settembre grandi e piccoli possono provare l’attrazione, per vivere l’ebbrezza di scivolare in mezzo al verde, a una velocità massima di 10 metri al secondo.
Chi preferisce passatempi più tradizionali si innamorerà del paesaggio che circonda San Candido. Il borgo è un ottimo trampolino di lancio per avventurarsi verso i Tre Scarperi o le Tre Cime di Lavaredo, e non sono da meno le escursioni in bicicletta. La pista ciclabile che collega Dobbiaco a Lienz è la più emozionante, con un dislivello di 600 metri. Anche le manifestazioni e i festeggiamenti regalano momenti suggestivi, sia in estate che in inverno. In estate c’è il “Marktlfest”, il mercato dei contadini e degli artigiani, con le bancarelle e gli stand dei prodotti gastronomici tipici; in inverno invece. oltre ai classici Mercatini di Natale, c’è il Festival Internazionale delle sculture di neve, che trasforma San Candido in un villaggio magico.
A dare un tocco di magia in più alla stagione fredda, tuttavia, è soprattutto la neve, immancabile protagonista dei mesi più rigidi. Il mese più freddo è gennaio, con valori medi compresi tra una minima di -9°C e una massima di 0°C, mentre il più caldo è luglio, che passa dai 9°C ai 21°C, offrendo giornate piacevoli e adatte alla vita all’aria aperta. Le precipitazioni si concentrano nei mesi di luglio e agosto, quando cadono in media 102-109 mm di pioggia.
Per raggiungere San Candido ci sono diverse possibilità. Chi viaggia in auto può servirsi della strada statale 49 “della Val Pusteria”, che percorre la valle trasversalmente. Per raggiungerla dal nord e da sud-ovest si prende l’Autostrada del Brennero 22 e si esce a Bressanone, da sud-est si prende la A27 e si esce a Belluno. Per chi viaggia in aereo gli aeroporti più vicini sono quelli di Venezia, Verona, Bolzano, Innsbruck e Monaco di Baviera.
Per le nevicate previste e l'innevamento delle piste consultate:
» il Bollettino neve Hochpustertal - Alta Pusteria - Sextner Dolomiten.
» il Bollettino neve Misurina.
» il Bollettino neve Padola Val Comelico.
» il Bollettino neve Auronzo di Cadore.
» il Bollettino neve Plan de Corones - Kronplatz.
» il Bollettino neve San Vigilio di Marebbe.
Oggi San Candido è un villaggio quieto, popolato da circa 3140 abitanti, nella Provincia Autonoma di Bolzano. Trovandosi aldilà dello spartiacque alpino, ed essendo attraversata dal fiume Drava, immissario del Danubio, la cittadina appartiene geograficamente al territorio austriaco.
Benché la storia dei giganti sia soltanto una leggenda, è certo che le origini di San Candido affondano le radici in un tempo remoto. Un primo accenno al borgo, nei documenti antichi, compare nel 769, quando il duca Tassilo III decise di donare il terreno all’abate benedettino Atto, a patto che questi fondasse un convento e si impegnasse a cristianizzare gli slavi che popolavano le Alpi. Ancora oggi si possono ammirare alcune testimonianze di questo periodo: il Duomo romano con l’affresco della cupola, la cripta e il Museo della collegiata regalano un assaggio di quei secoli lontani. Il Duomo è un bell’edificio in stile romanico, considerato tra i più bei monumenti del Tirolo, e il Museo della collegiata accoglie innumerevoli opere d’arte realizzate nel corso dei secoli.
Chi ha sete di sapere e ama la natura, può visitare il museo dedicato alle Dolomiti, il Dolomythos, che soddisferà ogni curiosità riguardo alla splendida catena alpina, patrimonio naturale dell’UNESCO. Gli antichissimi e misteriosi dinosauri, l’orso di Conturines, la flora, la fauna e i cristalli delle Dolomiti sono i protagonisti della mostra permanente, che appassionerà i visitatori di tutte le età.
Non dimenticate di fare visita agli storici Bagni di San Candido, frequentati sin dall’antichità e citati per la prima volta in un documento del XVI secolo. Alimentati da varie sorgenti sulfuree e minerali che scaturiscono a sud del paese, i Bagni furono affiancati nel 1591 da una cappella dedicata a San Salvatore, tuttora consacrata. Dopo un periodo di grande prosperità, quando i conti Beckers trasformarono la struttura in un grande complesso alberghiero, attirando personaggi importanti e imperatori, l’Alto Adige passò all’Italia e i Bagni risentirono della Prima Guerra Mondiale, cadendo in uno stato di degrado. Oggi rimane la struttura esterna, scheletro malinconico di uno splendore perduto. A parziale consolazione dei turisti segnaliamo il divertente Acquafun, un parco di giochi acquatici ideale per divertirsi durante la stagione estiva e non solo.
Dopo il breve successo dei Bagni, San Candido iniziò ad attirare un numero sempre maggiore di sciatori. Le piste dei Baranci e del Monte Elmo, gli anelli da sci di fondo che raggiungono Sesto e Dobbiaco, e le vicine località di Cortina, Monguelfo e Valdaora, sono scenari idilliaci da percorrere in lungo e in largo, gustando una neve perfetta e respirando l’aria pura della montagna. Particolarmente suggestiva è la pista da sci Baranci, che arriva dritta dritta nel cuore del paese.
Il bello di queste piste è che potrete sfruttarle anche in estate, sperimentando un divertimento tutto nuovo: nella bella stagione, infatti, lungo le discese viene istallato un alpine coaster, un particolare tipo di scivolo che funge da pista per gli slittini. Non si tratta, ovviamente, di slittini tradizionali, ma di bob ancorati a una monorotaia, che dalla cima scende fino a San Candido. Da metà giugno a metà settembre grandi e piccoli possono provare l’attrazione, per vivere l’ebbrezza di scivolare in mezzo al verde, a una velocità massima di 10 metri al secondo.
Chi preferisce passatempi più tradizionali si innamorerà del paesaggio che circonda San Candido. Il borgo è un ottimo trampolino di lancio per avventurarsi verso i Tre Scarperi o le Tre Cime di Lavaredo, e non sono da meno le escursioni in bicicletta. La pista ciclabile che collega Dobbiaco a Lienz è la più emozionante, con un dislivello di 600 metri. Anche le manifestazioni e i festeggiamenti regalano momenti suggestivi, sia in estate che in inverno. In estate c’è il “Marktlfest”, il mercato dei contadini e degli artigiani, con le bancarelle e gli stand dei prodotti gastronomici tipici; in inverno invece. oltre ai classici Mercatini di Natale, c’è il Festival Internazionale delle sculture di neve, che trasforma San Candido in un villaggio magico.
A dare un tocco di magia in più alla stagione fredda, tuttavia, è soprattutto la neve, immancabile protagonista dei mesi più rigidi. Il mese più freddo è gennaio, con valori medi compresi tra una minima di -9°C e una massima di 0°C, mentre il più caldo è luglio, che passa dai 9°C ai 21°C, offrendo giornate piacevoli e adatte alla vita all’aria aperta. Le precipitazioni si concentrano nei mesi di luglio e agosto, quando cadono in media 102-109 mm di pioggia.
Per raggiungere San Candido ci sono diverse possibilità. Chi viaggia in auto può servirsi della strada statale 49 “della Val Pusteria”, che percorre la valle trasversalmente. Per raggiungerla dal nord e da sud-ovest si prende l’Autostrada del Brennero 22 e si esce a Bressanone, da sud-est si prende la A27 e si esce a Belluno. Per chi viaggia in aereo gli aeroporti più vicini sono quelli di Venezia, Verona, Bolzano, Innsbruck e Monaco di Baviera.
Dove sciare?
Da San Candido sono raggiungibili, nel raggio di 30km, 6 comprensori sciistici: il comprensorio sciistico Hochpustertal - Alta Pusteria - Sextner Dolomiten (di cui fa parte), il comprensorio sciistico Misurina (a 18 Km), il comprensorio sciistico Padola Val Comelico (a 21 Km), il comprensorio sciistico Auronzo di Cadore (a 24 Km), il comprensorio sciistico Plan de Corones - Kronplatz (a 25 Km) e il comprensorio sciistico San Vigilio di Marebbe (a 27 Km).Per le nevicate previste e l'innevamento delle piste consultate:
» il Bollettino neve Hochpustertal - Alta Pusteria - Sextner Dolomiten.
» il Bollettino neve Misurina.
» il Bollettino neve Padola Val Comelico.
» il Bollettino neve Auronzo di Cadore.
» il Bollettino neve Plan de Corones - Kronplatz.
» il Bollettino neve San Vigilio di Marebbe.
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