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Valtellina, cosa fare e cosa vedere in estate

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La Valtellina è una regione alpina lombarda, percorsa dal fiume Adda, emissario principale del Lago di Como, e situata proprio nel cuore delle Alpi, al confine con la Svizzera, circondata con grazie dalle Alpi Orobie, da un lato, e dalle Alpi Retiche, dall’altro. Si estende in direzione ovest-est per circa 200 km di lunghezza e 60 di larghezza, fra il lago e il Passo dell’Aprica, con altitudini che variano dai 200 metri del lago ai 4029 del Piz Bernina, la vetta più elevata delle Alpi retiche di ponente, posta nei pressi del confine tra Italia e Svizzera.
Considerata la sua estensione e la sua conformazione orografica è possibile distinguerla in 4 zone, corrispondenti, rispettivamente, alla Comunità Montana della Valtellina di Morbegno che si trova nella Bassa Valtellina - con in comuni di Albaredo per San Marco, Andalo Valtellino, Ardenno, Bema, Buglio in Monte, Cercino, Cino, Civo, Cosio Valtellino, Dazio, Delebio, Dubino, Forcola, Gerola Alta, Mantello, Mello, Morbegno, Pedesina, Piantedo, Rasura, Rogolo, Talamona, Tartaro, Traona, Val Masino -, alla Comunità Montana della Valtellina di Sondrio, che si trova nella Media Valtellina - il cui capoluogo è Sondrio, per l’appunto, e a cui appartengono i comuni di Albosaggia, Berbenno di Valtellina, Caiolo, Caspoggio, Castello dell’Acqua, Castione Andevenno, Cedrasco, Chiesa in Valmalenco, Chiuro, Colorina, Faedo Valtellina, Fusine, Lanzada, Montagna in Valtellina, Piateda, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Spriana, Torre di Santa Maria, Tresivio -, alla Comunità Montana Valtellina di Tirano, a est di Sondrio - con i comuni di Aprica, Bianzone, Grosio, Grosotto, Lovero, Mazzo di Valtellina, Sernio, Teglio, Tirano, Tovo di Sant’Agata, Vervio, Villa di Tirano - e alla Comunità Montana Alta Valtellina - con i comuni di Bormio, Livigno, Sondalo, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, dove si trovano alcuni dei più prestigiosi comprensori sciistici della Lombardia.

La Valtellina è una terra di tesori paesaggistici ed enogastronomici, ricca com'è di paesaggi diversi, dovuti alle molteplici quote e altitudini; troviamo, infatti, sia coltivazioni di mele e frumento nel fondovalle sia terrazzamenti di vigneti nelle medie alture sia il magnifico nulla dei ghiacciai di alta quota: da questa parti si snoda, ad esempio, la Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina, di cui citiamo solo il Valtellina Superiore DOCG tra i primi e la Bresaola della Valtellina IGP tra i secondi, percorso del gusto che vi invitiamo a scoprire senza indugio.
Sarete curiosi, dunque, di spulciare tra i suggerimenti raccolti in questa nostra piccola guida su cosa fare e vedere in Valtellina d’estate, tra escursioni mozzafiato, parchi avventura in cui portare i vostri piccoli, punti panoramici che vi faranno girare la testa e qualche dritta sulle prelibatezze da mettere sotto i denti. Prima di partire per il nostro piccolo viaggio, però, dobbiamo avvertire i più fifoni di voi che si mormora che da queste parti siano stati avvistati esseri e animali fantastici, curiosi e qualche volta malefici e si racconta che i boschi siano abitati da streghe e fattucchiere...c'è chi è pronto a giurare di averle addirittura viste!
Per sicurezza mettiamo qualche pietra forata nello zaino - si dice siano ottimi amuleti antistrega - e prepariamoci a partire!

Valtellina, i paesi e i consigli dove andare


Il nostro piccolo tour comincia in Alta Valtellina e, precisamente, a Bormio, cittadina situata a 1225 m s.l.m. all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, una delle mete sciistiche più rinomate della regione, nonché una delle zone termali della Lombardia più celebri; come l'etimo del nome suggerisce - sembra derivi dal vocabolo gallico “bormo” che sta a significare “sorgente calda”- qui si trovano sorgenti termali antichissime, già conosciute e citate dagli antichi romani, Plinio il Vecchio in primis, intorno alle quali sono sorti numerosi stabilimenti termali di grande pregio, alcuni a ingresso gratuito e altri che hanno assunto la funzione di vere e proprie SPA
Vi consigliamo, senza alcun dubbio, una passeggiata nella piazza centrale della cittadina, Piazza Cavour, il cui simbolo è il Kuerc, un anfiteatro a pianta trapezoidale coperto da una tettoia - Kuerc significa appunto coperchio - un tempo sito di accentramento del potere ecclesiastico e di quello amministrativo, le cui colonne recavano affissi decreti e sentenze, oggi invece luogo d’incontro dei bormini e dei turisti, dove si svolgono i più importanti eventi del paese. Nella stessa piazza si trova l’altro simbolo cittadino, ossia la Torre delle Ore, detta anche Torre della Bajona perché anticamente vi si trovava collocata un’enorme campana, sulla cui facciata potrete ammirare una meridiana e un affresco che illustra lo stemma della “Magnifica Terra”, come era conosciuta in antico la Contea di Bormio per il suo clima mite e salubre.
Dopo aver percorso in lungo e in largo le suggestive vie del borgo e averne visitato ogni angolo, corriamo a testare la fama che la zona si è conquistata per le sue specialità enogastronomiche; infiliamo le gambe sotto il tavolo di uno dei tanti ristoranti che offrono prodotti tipici e ordiniamo un piatto dei rinomati Pizzoccheri della Valtellina, accompagnandoli con un calice di Sforzato Doc e, per digerire, un bicchierino di Braulio, uno degli amari più noti al mondo - lo si può trovare persino in Giappone e in Australia - nato proprio a Bormio nel 1875, in seguito alla mescolanza, da parte del farmacista Francesco Peloni, di 13 erbe e piante officinali; pensate che l’unico custode della ricetta originaria è un bisnipote del farmacista, il quale si guarda bene di divulgarla, anche se sembra certo che tra gli ingredienti della squisita specialità alcolica vi siano una buona dose di assenzio, qualche bacca di ginepro e la giusta quantità di radici di genziana.

Dopo aver fatto tutti i tentativi che vi sentite di fare per scoprire quali sono le altre 10 erbe officinali contenute nel vostro bicchiere, ripartiamo da Bormio e prendiamo la SS 301 per giungere, dopo una quarantina scarsa di km, a Livigno, altra celebre meta sciistica e turistica, sia estiva sia invernale. Con i suoi 1816 m di altitudine, è il secondo comune più elevato d’Italia dopo Sestriere in Val di Susa. Il suo territorio, inoltre, comprende la frazione di Trepalle, che estendendosi fino a 2250 m s.l.m. costituisce il centro abitato permanente più alto di tutto il continente europeo.
Livigno è molto frequentata anche per il suo essere una zona extradoganale, in base ad una legge dei primi del Novecento, e i prezzi delle merci che vi si vendono sono esenti da IVA, simpatica caratteristica fiscale che risulta particolarmente apprezzata da chi soffre della modernissima sindrome di shopping compulsivo. Prima di riempire i sacchetti, però, vi consigliamo una passeggiata nel piccolo e suggestivo centro del borgo, con un occhio rivolto alle magnifiche Alpi di Livigno, e un orecchio teso ad ascoltare una delle tante leggende che qui proliferano, come quella che racconta del Daü, il misterioso e decisamente fantastico animale che vive sulle vette innevate che ci sono da queste parti: si narra che abbia le zampe asimmetriche, per poter camminare con maggior agilità sulle ripidi pendici montane, caratteristica morfologica che lo obbliga, però, a camminare all'indietro quando la pendenza su cui procede è contraria alla sua asimmetria.

Per l’ultima tappa del nostro tour ritorniamo sui nostri passi e scendiamo, sempre attraverso la SS 301, a Grosio, nella Comunità Montana Valtellina di Tirano. Posto a 656 m s.l.m., il borgo, uno dei più belli della Lombardia, ha origini antichissime, risalenti all’età del bronzo, come testimonia quello che è il principale monumento archeologico di tutta la Valtellina, ovverosia la Rupe Magna: si tratta di una roccia di colore grigio scuro, su cui sono incise figure antropomorfe, più facilmente visibili nelle prime ore del pomeriggio per via della superficie disomogenea, che in base agli studi effettuati risultano realizzate tra il IV e il I millennio a.C. La Rupe, con i suoi 84 metri di lunghezza e 35 di larghezza, è una delle più grandi dell’intero arco alpino e si trova all’interno del Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio, situato a valle del paese, e che conserva, al suo interno, anche i ruderi del Castello di San Faustino, o Castel Vecchio, e del Castello Visconti Venosta, o Castel Nuovo. Nel centro storico del paese meritano una visita la Chiesa di San Giuseppe, del XII secolo, il Palazzo Visconti Venosta, oggi sede del Museo Civico, e la Chiesa di San Giorgio, col suo campanile del XVI secolo.
Una delle tradizioni folcloristiche più suggestive vuole che la popolazione grosina abbia origine orientale, armena per l'esattezza, tradizione che sembra confermata dalla fisionomia dei volti, dai loro abiti tradizionali e da tanti altri piccolo particolari. Sappiate, ad esempio, che nel 1805 un celebre economista e politico italiano - Melchiorre Gioia - scriveva che “le forme greche delle donne a Grosio e Grosotto fermano con ragione gli sguardi degli stranieri”, e sono moltissime altre le testimonianze scritte che celebrano l’avvenenza della popolazione femminile grosina.
Per par condicio dobbiamo segnalare che Gioia decantava anche le “forme greche degli uomini di Bormio”.
Sappiateci dire quanto di vero c’è in queste affermazioni!

Valtellina, le escursioni più belle


La Valtellina si articola in numerose valli laterali, tra cui vorremmo dedicare un cenno alla Val di Mello, che nel 2009 è stata riconosciuta all’unanimità dal Consiglio Regionale Lombardo quale Riserva Naturale, trasformandola, in tal modo, nell’area protetta più ampia di tutta la Lombardia.
Imperdibile, quindi, una passeggiata in questa valle che, con le sue pareti di granito, è conosciuta dagli arrampicatori di tutto il mondo, si è conquistata il soprannome di “piccola Yosemite” o “Yosemite Valley” per la sua somiglianza, appunto, con la valle californiana, ed è universalmente riconosciuta come una valle da fiaba. E poiché nessuno di noi è mai troppo grande per sognare, vale davvero la pena andarla a scoprire. Lo facciamo lungo il Sentiero che collega il piccolo borgo di San Martino al Rifugio Casera Pioda, per un percorso complessivo di 6,5 km e un dislivello di oltre 700 metri, non poco per chi non è allenatissimo, ma fattibile, vista il fondo del terreno che non presenta particolari difficoltà. Da concludere che ci si può rinfrancare dalla fatica compiuta assaggiando qualche prelibatezza servita dai gestori del Rifugio.

Per la seconda escursione ci spostiamo a Cancano, a circa metà strada tra Bormio e Livigno, dove incontriamo due laghi artificiali - creati nella seconda metà del Novecento per la produzione di energia elettrica - di uno spettacolare color turchese, alimentati dalle acque del fiume Adda. Benché per la loro contiguità siano conosciuti da tutti come “Laghi di Cancano”, si tratta in realtà di due laghi distinti, il Lago di Cancano e il Lago di San Giacomo. Se siete amanti della fotografia, questo è il posto che fa per voi, perché l'atmosfera fiabesca si respira un po' ovunque; il Giro dei Laghi di Cancano, con partenza e arrivo dal e al Ristoro Monte Scale, a Valdidentro, lungo il Sentiero N199, attrezzato con punti ristoro e aree di sosta, ha una lunghezza di 16,8 km ma è da considerarsi facile, perfetto per passare una giornata all'aria aperta immersi completamente in un paesaggio fuori dal tempo.

Valtellina, i punti panoramici imperdibili


Se siete tra coloro che non resistono al fascino dell’alta quota, da cui godere di splendidi panorami, seguiteci allora a Bormio Heaven 3000, il Rifugio con tanto di ristorante panoramico ubicato a 3000 metri d'altezza, e non resterete delusi, perché godrete di una vista incomparabile su tutto il paese. Potrete raggiungere la località prendendo la cabinovia che dal centro del paese conduce a Bormio 2000 e poi, da lì, la Funivia White Lady, che vi condurrà sempre più su, fino a sfiorare il blu…

... Pagina 2/2 ... E va bene, volete qualcosa di ancora più mozzafiato? D’accordo, allora bisogna proprio che saliate al Passo dello Stelvio, che vanta il primato di essere il valico automobilistico più alto d’italia e il secondo più alto d’Europa, posto com’è a 2.757 m s.l.m. È situato tra Lombardia e Trentino Alto Adige , con una parte di territorio che ricade anche in Svizzera , ed è una meta amatissima dagli sciatori che non rinunciano al loro sport preferito nemmeno nei mesi estivi, dai ciclisti - il Giro d’Italia è passato di qua ben 12 volte, e ha salutato, nel 1953, la conquista della maglia rosa da parte di Fausto Coppi, in una delle sue ultime grandi imprese - nonché dai motociclisti. Prendete la SS 38 dello Stelvio, partendo da Bormio, in corrispondenza delle Terme, e preparatevi ad affrontare 34 tornanti. Noi consigliamo di farlo in automobile, se non siete perfettamente allenati. Voi che dite?

La Valtellina per i bambini: dove portarli


La montagna è, per i bambini, occasione di gioco, svago e apprendimento, ma ben sappiamo tutti che i più piccoli di famiglia hanno bisogno anche di divertirsi tanto, perché non sempre passeggiare immersi nella Natura li soddisfa appieno. Vediamo, allora, insieme quali sono i luoghi più indicati per portare i bambini in Valtellina d’estate.
Siamo certi che anche i vostri "piccoli padroni" sono tra quelli che non appena vedono un cucciolo di cane o un gattino, esclamano “lo portiamo a casa?” Allora, perché non portarli all’Osservatorio Eco-Faunistico del Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi di Aprica? Shhh, non diteglielo, ma saranno i bambini a fare un regalo a voi, perché potrete ammirare esemplari di fauna alpina faticosamente riscontrabili in natura, come, per esempio, la specie a rischio di estinzione del Gallo Cedrone, che del Parco rappresenta il simbolo.

Se, al contrario, i piccoli della famiglia hanno un carattere più indomito e ribelle, tanto che a volte vi domandate se per caso non ve li abbiano scambiati nella culla con il barone rampante di calviniana memoria, portateli a correre, saltare, sfogarsi e mettersi alla prova in uno dei tanti parchi avventura disseminati nella valle, come, per esempio, il Larix Park di Livigno, o l’Aerobosco di Bema, in località Cassinello, a soli 8 km da Morbegno. Raccontateci, poi, al termine delle vacanze, chi si è divertito di più - se i bambini o voi genitori - tra liane, ponti tibetani, travi basculanti...siamo certi che la risposta non sarà così scontata!

Dove andare in Valtellina quando piove


Non stupitevi se, pur essendo estate, una mattina, al risveglio, vi doveste ritrovare a canticchiare, magari rappando, sotto la doccia: piove / senti come piove / Madonna come piove / senti come viene giù; è, infatti, del tutto normale che in montagna le condizioni meteorologiche possano variare più rapidamente che altrove e che all'improvviso possiate ritrovarvi sotto scrosci non previsti.
Ciò non significa, però, che si debba tenere il muso, essere di malumore o, peggio ancora, decidere di chiudervi in casa e di rinunciare alla vostra giornata di vacanza, perché a proporvi qualche valida alternativa alle passeggiate, da escludere per cause di forza maggiore, l'abbiamo trovata noi per voi.

Per chi desidera solamente relax, ad esempio, non c’è luogo migliore di Bormio in tutta la Valtellina per trascorrervi un giorno piovoso; sono ben tre, infatti i centri termali del paese in cui prendersi cura di sé e dimenticare lo stress cittadino: Bormio Terme, in cui effettuare un bagno termale o le classiche cure termali e che suggeriamo a chi desidera solo nuotare e alle famiglie con bambini, QC Terme Bagni Nuovi, con la sua atmosfera liberty, e, soprattutto, il fantastico QC Terme Bagni Vecchi, straconsigliato per la presenza dei Bagni Romani - due grandi vasche contigue, così denominate in quanto in uso fin da tempi remoti - per quello che rappresenterà un vero e proprio tuffo...nella storia!

Se il relax vi annoia un po' perché siete degli avventurosi scopritori di capolavori architettonici ed enogastronomici vi consigliamo, invece, di recarvi a Tirano, dove vi sarà l’imbarazzo della scelta tra una visita a Palazzo Salis, uno dei più importanti palazzi storici valtellinesi, davvero imperdibile, al Museo Etnografico Tiranese, o al Santuario Mariano, importante meta di pellegrinaggio della Cristianità, la cui storia affonda le radici nei primi del ‘500, quando la Madonna apparve ad un contadino della zona, richiedendogli l'edificazione di un tempio in suo onore, proprio lì, nei campi dov’egli era al lavoro.
Dopo aver fatto indigestione di circuiti museali e luoghi sacri, potrete, infine, partecipare a una delle tante visite guidate nelle cantine locali, note per la qualità dei vini che qui vengono prodotti e che sicuramente potrete assaggiare, magari in gustoso abbinamento con qualche fetta di Bresaola della Valtellina, due o tre bocconi di Formaggio Casera DOP e quattro o cinque fette dello scurissmo pane di segale, uno dei simboli di questa valle.

Eventi, sagre e feste della Valtellina in estate


Non perdetevi gli eventi della Lombardia che animano l’estate:
  • Sondrio è...Estate - Sondrio - manifestazione periodica (ogni giovedì da giugno ad agosto)
  • Ambriajazz - Sondrio e dintorni- evento musicale (luglio e agosto)
  • Ritiro Torino Calcio - Bormio - evento sportivo (luglio)
  • Giro Rosa - Valtellina - evento sportivo (luglio)
  • Sentiero Gourmet - Livigno - evento enogastronomico luglio)
  • Notte Bianca - Livigno - evento enogastronomico/musicale/shopping (luglio)
  • Stralivigno - Livigno - evento sportivo (luglio)
  • Festa dei Pizzoccheri - Teglio - evento gastronomico (luglio)
  • Sagra della Bresaola - Chiuro - evento gastronomico (luglio)
  • Alta Valtellina Bike Marathon - Valdidentro - evento sportivo (luglio)
  • I Love Tirano - Tirano - manifestazione (luglio)
  • La Nosa Fugascia - Ponte in Valtellina - evento gastronomico (agosto)
  • Saór de Rézel - Sondalo - passeggiata gastronomica (agosto)
  • Sagra dei Chisciöi - Tirano - evento gastronomico (agosto)
  • Sagra del Mirtillo - Rasura - evento gastronomico (agosto)
  • Serata dei Vini Valtellinesi - Bormio- evento enologico (agosto)
  • La Notte Nera di Livigno - Livigno - evento folcloristico (agosto)
  • Aprica Vertical Race - Aprica - evento sportivo (agosto)
  • La Notte Viola - Valdidentro - festa paesana (agosto)
  • Trofeo Kima - Val Masino - evento sportivo (agosto)

Come arrivare in Valtellina


In auto:
da sud si imbocca la SS 36 del Lago di Como; all'altezza di Colico parte la SS 38 dello Stelvio che attraversa tutte le località principali della Valtellina fino a Bormio e al Passo dello Stelvio; da nord, e quindi dalla Svizzera, si arriva a Livigno tramite il Passo del Gallo (tunnel Munt La Schera) o il Passo del Bernina.
In treno: sulla linea Milano - Tirano di Trenord si trovano le fermate principali delle località della valle. Per orari e maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale Trenord; con il Trenino Rosso del Bernina della Ferrovia Retica è possibile raggiungere Tirano. Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale della Ferrovia Retica.
In aereo: gli aeroporti più vicini sono l'Enrico Forlanini di Milano-Linate, circa 140 km, quello di Milano-Malpensa, circa 170, e il Caravaggio di Bergamo-Orio al Serio, circa 120 km.; gli aeroporti stranieri più vicini sono quello di Zurigo, circa 330 km, e quello di Monaco di Baviera, a 400 km.
In autobus: la valle è collegata, grazie, ad un efficiente sistema di autobus, alle principali città lombarde. Vi invitiamo a visitare il sito ufficiale dei Trasporti della Regione Lombardia; per i collegamenti tra località della valle vi invitiamo a visitare il sito ufficiale della Società Trasporti Pubblici di Sondrio.
Ulteriori informazioni: maggiori informazioni sul sito ufficiale dell'Amministrazione Provinciale di Sondrio.

 Pubblicato da il 01/08/2018 - - ® Riproduzione vietata

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