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Le abbazie più belle d'Italia: benedettine, cistercensi, francescane, olivetane e vallombrosane

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1° immagine: La Certosa di Pavia, Lombardia - Ancora oggi compare all’improvviso, al fondo di un viale alberato che regala finalmente il silenzio, staccandosi almeno un poco dalla trafficata provinciale che da Milano conduce a Pavia. La certosa di Pavia è un grande grazie in marmi policromi. Si, perché a volerla fu Caterina, moglie di Gian Galeazzo Visconti, per la quale questa certosa rappresenta una sorta di voto in seguito alle sue dolorosissime esperienze di madre. Avendo già perso una figlia alla nascita, Caterina fece voto, durante la seconda gravidanza, di erigere un monumento religioso. Purtroppo anche la seconda gravidanza ebbe un esito infelice, ma la donna non venne meno al suo impegno, come ci riporta lo storico milanese Bernardo Corio nel 1503. Il marito, che già in quegli stessi mesi aveva dato il via alla costruzione del Duomo di Milano, non esitò a chiamare, fin dal 1396, le migliori maestranze del tempo per realizzare questo prodigio di arte e scultura che si allarga fra le campagne e i navigli del pavese, protetto da un’isola di boschi. Dal Bergognone al Perugino tutti i migliori artisti passarono di qui negli oltre due secoli che servirono per la costruzione e il completamento delle decorazioni. Garbato, ma monumentale, il suo impianto decorativo è assai complesso e a stupire sono l’ampiezza dei suoi chiostri e la perfezione delle sue forme che spaziano dal tardo gotico al rinascimentale. Qui si susseguirono certosini, cistercensi e, per un periodo, anche benedettini. I certosini - inizialmente erano solo 12 in totale clausura - vi abitarono fino al 1782 e alla soppressione degli ordini monastici da parte di Napoleone. Nell’800 arrivarono i carmelitani mentre oggi l’abbazia è affidata nuovamente ai cistercensi che sono anche responsabili delle visite guidate.

INFO: www.museo.certosadipavia.beniculturali.it. Da giovedì a domenica 9 - 17.30 con chiusura pausa pranzo. Ingresso gratuito Tel. 0382 539 638

Sono oasi di pace, raccontano il passato, ma permettono di fare una pausa nel nostro impetuoso presente. E, così come sono sopravvissute a secoli di lotte e spoliazioni, garantiscono anche il futuro della nostra cultura. Sono le abbazie dei monaci: benedettini, cistercensi, olivetani, vallombrosani, senza scordare i frati francescani con il loro esempio. Le loro chiese oggi sono aperte al culto e all’accoglienza dei pellegrini 2.0 del nuovo millennio, di giovani ed adulti che vogliano riscoprire il piacere della quiete del silenzio e di un tuffo spirituale all’interno della propria coscienza e della propria mente. Molte sono dotate di foresteria dove sostare e magari accompagnando i monaci seguendone la giornata tipo, fra preghiera e lavoro. Ecco, in Italia, le più famose e suggestive.
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