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Il Grand Raid di Donnavventura 2010 arriva in Egitto (56 pagine)

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Immersioni a Berenice. Diving con le bombole per Donnavventura

05.11.2010 - Oggi per le donnavventura è una giornata molto speciale, ci sarà infatti il loro battesimo dell’acqua, il primo approccio con l’uso delle bombole. Solamente Stefania ha già il brevetto da sub, per le altre è l’occasione per fare una nuova esperienza e capire se qualcuna è particolarmente portata o appassionata alla scoperta delle profondità marine. Ci si reca nel vicino centro diving dove le ragazze sono invitate a seguire una lezione teorica, dove viene loro spiegato cosa significa immergersi con le bombole, quali sono le attrezzature e le procedure da seguire quando ci si trova in acqua. Sono tutte molto attente e concentrate, immergersi sembra una cosa semplice ma comporta dei rischi ed anche le procedure basilari, come il rimettersi a posto il boccaglio o la maschera possono creare difficoltà specie alle prime uscite. Dalla teoria si passa alla pratica. Le ragazze prendono un “gav” della loro taglia, il “giubbotto ad assetto variabile”, indispensabile per immergersi e fissano la bombola d’ossigeno. Alla bombola poi va applicato l’erogatore che si compone di quattro elementi. Due boccagli, uno più corto per uso proprio ed uno più lungo da passare ad un compagno qualora abbia già finito l’ossigeno, il manometro che informa sulla quantità d’ossigeno ancora disponibile ed una frusta da collegare al gav in modo da gonfiarlo d’aria e gestire il livello di galleggiamento. Ulteriore elemento una cintura a cui si applicano dei pesi in modo da poter scendere in profondità ed infine, maschera e pinne. Le ragazze indossano la muta e sono pronte ad affrontare il loro battesimo dell’acqua. I commenti del “pre” sono entusiastici, dopo tante uscite di snorkeling c’era proprio la voglia di fare un passo in più. Stefania è già pratica di immersioni, la giornata sin ora le servita come ripasso di cose che conosce già, ma si sa, le donnavventura si muovono sempre compatte! Si va in acqua con il pesante fardello della bombola e… Un, due, tre in ginocchio. Wow che brutta sensazione, almeno per Chiara, perché è vero che si ha il boccaglio per respirare, ma sussiste uno sgradevole senso di oppressione. Il primo istinto è quello di riemergere e “respirare”, però non succede, tutte rimangono ancorate sott’acqua e respirano, lentamente e continuativamente, mai trattenere il fiato. Respira, respira, respira e poi arrivano gli esercizi. Togliere il boccaglio, aspettare qualche secondo e rimetterlo buttando fuori l’acqua. Esercizio simile con la maschera, lasciare entrare acqua, cosa che serve nel caso la maschera si sia appannata e poi soffiare fuori l’aria scostandola un po’ dal volto. Fin qui tutto bene. Si riemerge, si respira davvero a pieni polmoni e poi si torna giù, questa volta si va più in profondità, si nuota sul serio regolando la quantità d’aria nel gav in modo da trovare la giusta altezza dal fondale. Le ragazze se la cavano tutte bene, nessuna incertezza né esitazione. Seguono le indicazioni dell’istruttore, nuotano e si muovono in maniera già piuttosto disinvolta. Un giretto infinito in cui si incontrano già i primi pesci grossi. Battesimo avvenuto! Le ragazze riemergono e tornano alla spiaggia. I commenti sono entusiastici. Valentina non vede l’ora di ripetere l’esperienza, Chiara invece è un po’ più scettica, quel boccaglio non la convince tanto, ma non è certo quella che si tira indietro, figuriamoci, anche se le immersioni in apnea le risultano più facili. Si riserva di dare un giudizio definitivo alla seconda uscita, magari cambia idea… Una volta fuori dall’acqua bisogna sistemate le attrezzature, togliere le mute, smantellare il gav e la bombola e sistemare tutto nell’apposita cesta. La costa del mar Rosso offre anche uno scenario ulteriore rispetto a quello dei suoi fondali e delle spiagge lambite dal deserto ed è quello delle mangrovie. Dopo una prima parte di giornata piuttosto impegnativa, la carovana si muove verso nord seguendo il profilo costiero così da attraversare la cittadina di Hamata con la sua marina e fiancheggiare poi un tratto di mare in cui si vedono alcuni kitesurf, con l’”ala” gonfiata dal vento. Un cartello indica che si è entrati nel territorio della riserva naturale di Wadi El Gemal, zona d’elezione per alcune specie di uccelli che qui trovano un ambiente favorevole al loro riposo durante le lunghe migrazioni. Seguendo una pista sabbiosa ci si avvicina alla macchia verde di mangrovie che danno vita ad un ambiente molto suggestivo, quasi lacustre, poiché creano piccole baie dalle acque basse, intervallate da macchie di verde. Clotilde ci spiega che la mangrovia è una pianta che vive in acque salmastre, ha radici aeree all’interno delle quali vivono vermi e altri insetti usati come esche dai pescatori e che, in certi casi, fungono anche da “piacevole” spuntino, alludendo a Stefania. Questo perché Stefania, durante la spedizione australiana, aveva assaggiato un verme delle mangrovie offertole da un aborigeno. In quel caso si trattava di lunghi vermi biancastri che avevano un sapore di acqua di mare, simile a quello delle ostriche, vere e proprie golosità per gli abitanti del posto. La nostra veterana da allora è perseguitata dal ricordo collettivo di quell’assaggio e non si possono citare mangrovie, vermi o altri cibi insoliti, senza far riferimento a lei, suo malgrado. La carovana attraversa poi un villaggio beduino, poche case costruite in maniera approssimativa servendosi di materiali di recupero, ma tanti ragazzini che hanno smesso di giocare per osservare meglio i quattro mezzi di Donnavventura. C’è anche un dromedario solitario ad osservare il passaggio con la sua aria svampita. Nel frattempo si è fatta l’ora del tramonto, la palla rossa del sole sta per ritirarsi dietro le alture scure del deserto, in un attimo la luce calda che aveva avvolto anche la carovana, si disperde, lasciando spazio a colori fiochi che accompagnano il rientro del team verso la base a Berenice.
Indice
  1. Tour al monastero di Santa Caterina da Dahab e scalata sul Monte Sinai
  2. Dalla sabbia di Dahab al mare di Sharm el Sheikh
  3. Donnavventura 2010 alla scoperta della barriera corallina, e Laura lascia ....
  4. Escursione nel deserto con i Quad
  5. La Carovana di Donnavventura 2010 arriva a El Tur (Sinai), Egitto
  6. Risalendo la penisola del Sinai, lungo la costa del Mar Rosso fino al Canale di Suez
  7. Donnavventura 2010 arriva al Cairo
  8. Le ragazze di Donnavventura alla scoperta dei mercati de Il Cairo
  9. Donnavventura 2010 alle Piramidi, visita a Cheope, Chefren, Micerino e l'enigmatica Sfinge
  10. Visita al Museo Egizio de Il Cairo e il tesoro di Tutankhamon
  11. Ultimo giorno nella Capitale dell'Egitto, la visita della cittadella del Cairo
  12. L'Oasi di Al-Fayoum, Donnavventura nel Giardino dl'Egitto
  13. Verso il mar Rosso, destinazione Zafarana e il monastero di Sant’Antonio
  14. Da Zafarana, capitale del kitesurf a El Gouna
  15. Donnavventura 2010 a El Gouna, immersioni nella barriera corallina
  16. Itinerario da El Gouna alla città di Hurghada
  17. Il Team di Donnavventura entra ad Hurgada, burocrazia per tutti
  18. La lunga tappa nel deserto, destinazione Port Ghalib
  19. Immersioni a Port Ghalib (Egitto), le ragazze alle prese con Nemo
  20. La barriera corallina e Donnavventura, continua il diving nel Mar Rosso
  21. Nel mare di Port Ghalib, tra delfini e tartarughe
  22. Cavalcata sulla spiaggia di Port Ghalib (Egitto) e la cucina tipica dell'Egitto
  23. Escursione nel deserto egiziano con i Quad fino a Camp Fostat
  24. Le ragazze di Donnavventura arrivano a Berenice
  25. Primo giorno a Berenice (Egitto), relax nel reef per le ragazze
  26. Immersioni a Berenice. Diving con le bombole per Donnavventura
  27. A Berenice arrivano le vincitrici del concorso Alviero Martini
  28. La prima vera immersione tra i fondali di Berenice
  29. Nel deserto accompagnate da Françoise e le vincitrici del concorso
  30. El Shalatin (Egitto), visita al mercato di dromedari
  31. In viaggio verso Abu Simbel e il lago Nasser
  32. Donnavventura al cospetto del tempio di Ramses II
  33. Crociera sul Lago Nasser sulla nave Eugénie
  34. Alba sul Lago Nasser, tra coccodrilli e Templi
  35. Crociera verso Aswan e Luxor: l'Isola di Philae, il tempio di Iside e viaggio fino al Wadi el Seboua
  36. Ad Assuan a bordo di El Hanem, crociera sul nilo sulla dahabeya
  37. Crociera da Assuan a Kom Ombo
  38. Kom Ombo: Donnavventura visita il tempio di Sobek e Haroeris
  39. Dal villaggio di El Rmade a quello di El Rdesea, sulle sponde del Nilo
  40. La carovana di Donnavventura 2010 raggiunge Edfu (Egitto)
  41. La diga di Esna e le vestigia del tempio di Khnum a Esna (Isna). Egitto
  42. Finita la crociera sul Nilo, le ragazze alla volta di Luxor
  43. Visita ai templi di Karnak
  44. Il tempio di Luxor, a casa di Ramses II
  45. Da Luxor a Dush, dalle rive del Nilo al Deserto
  46. Tour delle Oasi del deserto, da Dush a Dakhla
  47. Donnavventura 2010, tra deserto e SPA
  48. Da Dakhala all'Oasi di Farafra, le magiche atmosfere di Al Tarfa
  49. Donnavventura si prepara al raid nel Deserto Bianco (Egitto)
  50. Donnavventura tra oasi e deserto bianco
  51. Donnavventura 2010 nell'oasi di Farafra
  52. Ultimo giorno nel deserto del Sahara
  53. Donnavventura 2010 volge al termine, tempo di bilanci per la carovana
  54. Dall'Oasi di Bahariya ad Alessandria
  55. Donnavventura 2010 saluta le Piramidi al Cairo e ritorna ad Alessandria
  56. Arrivederci Egitto! Da Alessandria a Il Cairo

 Pubblicato da il 17/05/2010 - 138.348 letture - ® Riproduzione vietata

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