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Casumaro (Emilia-Romagna): visita alla cittą della lumaca

Casumaro, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Casumaro dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il suo nome farebbe presumibilmente pensare a una località del Meridione ma sa trarre abilmente in inganno poiché parliamo invece di una frazione del comune di Cento, provincia di Ferrara in Emilia-Romagna.

Origine del nome

Proprio a riguardo del nome si sono profilate analisi specifiche in termini etimologici, eppure ancor oggi le origini rimangono avvolte dal mistero seppur si siano avanzate chiare ipotesi che vogliono Casumaro derivare da “Caso amaro” (in riferimento all’annegamento del figlio di Matilde di Canossa) o da “Casimari” in relazione alle piccole capanne contadine disposte a valle. Le deduzioni, tuttavia, esulano dalla storia vera e propria, la quale menziona il paese già nel VIII secolo annettendolo nella Corte di Trecentola.

Nel 1358, Casumaro si trova divisa fra la proprietà di Cento e quella degli Estensi, relegata a territorio di confine fra Ducato di Modena e Stato Pontificio fino all’Unità d’Italia, dopo la quale finalmente l’annosa situazione d’ibrida appartenenza mosse a favore di Cento consegnando alla frazione anche una parrocchiale, di cui si erano gettate le vivide basi nel 1451.

Cosa vedere a Casumaro

Ecco oggi sorgere magnifica la Chiesa di San Lorenzo, che si fregia di un bel presbiterio che va a costituire un’opera di assoluto pregio contenuta fra le mura dell’edificio, insieme a un manufatto artistico di grande splendore: trattasi di una pala d’altare in legno intagliato e dorato ove campeggia la raffigurazione de I Martiri San Lorenzo e San Pancrazio accolti nella Gloria del Cielo realizzata sapientemente dalle appassionate mani del pittore ferrarese Carlo Bononi. E’ ovviamente in ottima compagnia, data la coesistente presenza degli affreschi di Domenico Maria Parenti, i quadri seicenteschi dell’allievo del Guercino e di Benedetto Gennari, la pala lignea contenente la statua in cartapesta della Madonna Vergine attribuita ad Angelo Piò, l’altare maggiore in marmo di Verona e l’organo del 1781 a 600 canne assemblato abilmente dai fratelli Andrea e Filippo Fedeli.

Dalla prospettiva architettonico-artistica si passi agilmente a quella per la quale l’Emilia-Romagna è riconosciuta unanimemente come regione trionfante, ovvero l’enogastronomia. Eh sì, ci addentriamo dunque in un terreno costellato di faville e luccichii che profumano di buono e che si possono assaporare tutto l’anno specialmente a Casumaro.

Eventi, sagre e manifestazioni

La tradizione del buon gusto è sempre viva e da secoli si mostra in grande auge un po’ in tutti i paesi emiliani, ma la frazione in questione ha un asso nella manica da giocarsi per distinguersi positivamente, e quest’asso è la lumaca. Avete sentito bene, la lumaca, il prodotto principe di Casumaro, chicca per il palato capace di fomentare persino i preparativi per un imperdibile appuntamento coincidente con la Fiera di San Lorenzo, ovvero la Sagra della lumaca. Questa manifestazione molto sentita e partecipata si tiene dagli ultimi giorni di luglio fino al 10 agosto e ha determinato il soprannome per il quale oggi Casumaro è maggiormente conosciuta, la "Città della lumaca", attribuito dall’Associazione Italiana Elicicoltori.

La lumaca corrisponde in vero al piatto tipico del luogo, che ha dato origine a svariate ricette fra cui le “lumache alla casumarese”, molto antica se si pensa che già in epoca estense la si assaporava alacremente, sebbene fosse nata come “ricetta della Nuccia”, cosiddetta poiché preparata dalla proprietaria di un’osteria molto in voga ai tempi. L’evento non è soltanto gastronomico ma pare altresì votato al divertimento grazie a tanta musica offerta dall’organizzazione locale, giochi, mercatini e spettacoli capaci d’intrattenere piacevolmente sia gli adulti che i bambini, oppure famiglie intere accorse per godere di una serata eclettica e, soprattutto, leggera.

In autunno si celebra un altro prodotto del territorio: parliamo ovviamente della Sagra del Tartufo che si tiene solitamente a novembre.

Come arrivare a Casumaro

Si arriva in auto dall’Autostrada A1 uscendo a Modena Nord per poi proseguire per Nonantola, Sant’Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto e Cento con indicazioni esplicite per la frazione di Casumaro; la stazione più vicina è quella di San Pietro in Casale, che si trova a 11 km da Cento; tutte le linee autobus sono riferibili all’azienda ATC che ne gestisce i collegamenti; l’aeroporto di riferimento è il Guglielmo Marconi di Bologna.
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