Ansedonia (Toscana): il mare, le spiagge e la storia
Ansedonia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ansedonia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Oggi ci sono gli stabilimenti moderni, le strutture alberghiere, i ristoranti e le spiagge confortevoli; un tempo c’erano fortificazioni, costruzioni romane, poche vie di comunicazione e templi dedicati agli dei. L’Ansedonia di oggi ha però qualcosa in comune con quella di ieri: immutato, eterno nella sua bellezza, è il panorama sublime della costa tirrenica, che qui disegna un promontorio maestoso e racchiude calette dal fascino segreto. Frazione di Orbetello, in provincia di Grosseto, Ansedonia è una bella località turistica abbarbicata ad un altitudine di 114 metri sul mare, in comunione con la roccia e la vegetazione mediterranea.
Cosa era una vera e propria città-stato latina, fedele a Roma ma dotata di un governo autonomo, che visse un periodo particolarmente fiorente dopo la crisi economica portata dalle guerre puniche. Nuovi coloni, nuove imprese edilizie e la sistemazione del ‘Portus Cosanus’ fecero sì che l’antica città venisse inclusa nella Res Publica romana intorno al 90 a.C.
Dopo l’invasione dei Visigoti di Alarico del V secolo, Cosa fu l’ultimo baluardo degli Ariani: furono loro a mutare il nome della città nell’attuale Ansedonia, prima che passasse nelle mani dei franchi e venisse donata, per volere di Carlo Magno, come feudo all’Abbazia delle Tre Fontane nell’805. Le cronache successive raccontano delle scorrerie saracene non solo qui, ma in gran parte della Maremma, del padrone Ildebrandino di Sovana e, in seguito, del dominio degli Orsini, della Repubblica di Orvieto e infine della Repubblica di Siena. Quest’ultima rase al suolo gli ultimi resti del centro, ormai ridotto a un villaggio decadente, e fino al 1948 non ve ne fu traccia.
Proprio nel 1948 iniziarono le opere di scavo, e si scoprirono i resti archeologici della città e dell’antico porto di Cosa. Da quel momento iniziò a prender corpo la moderna Ansedonia, con le sue ville immerse tra gli oleandri e le bounganville, nell’ombra dei pini e il frinire sonnolento delle cicale.
La torre Puccini si chiamava originariamente Torre della Tagliata, ma venne ribattezzata così in onore di Giacomo Puccini, che vi dimorò per un periodo dopo che era stata trasformata in abitazione. La Tagliata Etrusca, invece, rappresenta una sofisticata opera ingegneristica del periodo etrusco-romano: un canale ricavato nella roccia sulla costa a sud-est del promontorio,chiamato Spacco della Regina, realizzato per evitare che l’antico porto venisse inglobato dalla sabbia, tramite la creazione di contro-correnti provenienti dal mare e dal canale emissario del vicino Lago di Burano.
Ad ovest del promontorio inizia la seconda grande spiaggia di Ansedonia: è in realtà la parte orientale della spiaggia di Feniglia una delle spiagge più belle dell'Argentario, ma senza esagerare uno dei migliori lidi di tutta la Toscana: qui trovate stabilimenti balneari nelle vicinanze di Ansedonia, ma poi una lunghissima spiaggia libera contornata da una pineta secolare che si allunga per oltre 4 km di natura immacolata.
Per tutta l’estate, inoltre, si susseguono nella località di mare feste a tema, concerti all’aperto, mercatini e intrattenimenti di ogni tipo, ancora più piacevoli se gustati sotto il bagliore gentile della luna e delle stelle.
La storia e gli scavi archeologici
Ma Ansedonia non è il tipico borgo della Maremma, con la piazzetta centrale, il corso e la passeggiata: si tratta piuttosto di una costellazione suggestiva di case sparse, ville eleganti immerse nella vegetazione, risalenti agli anni Cinquanta del secolo scorso. La storia e il passato, invece, sono rappresentati dalle torri di San Pancrazio, di San Biagio, dalla torre Puccini e dalle rovine della città romana di Cosa.Cosa era una vera e propria città-stato latina, fedele a Roma ma dotata di un governo autonomo, che visse un periodo particolarmente fiorente dopo la crisi economica portata dalle guerre puniche. Nuovi coloni, nuove imprese edilizie e la sistemazione del ‘Portus Cosanus’ fecero sì che l’antica città venisse inclusa nella Res Publica romana intorno al 90 a.C.
Dopo l’invasione dei Visigoti di Alarico del V secolo, Cosa fu l’ultimo baluardo degli Ariani: furono loro a mutare il nome della città nell’attuale Ansedonia, prima che passasse nelle mani dei franchi e venisse donata, per volere di Carlo Magno, come feudo all’Abbazia delle Tre Fontane nell’805. Le cronache successive raccontano delle scorrerie saracene non solo qui, ma in gran parte della Maremma, del padrone Ildebrandino di Sovana e, in seguito, del dominio degli Orsini, della Repubblica di Orvieto e infine della Repubblica di Siena. Quest’ultima rase al suolo gli ultimi resti del centro, ormai ridotto a un villaggio decadente, e fino al 1948 non ve ne fu traccia.
Proprio nel 1948 iniziarono le opere di scavo, e si scoprirono i resti archeologici della città e dell’antico porto di Cosa. Da quel momento iniziò a prender corpo la moderna Ansedonia, con le sue ville immerse tra gli oleandri e le bounganville, nell’ombra dei pini e il frinire sonnolento delle cicale.
Le spiagge di Ansedonia
Ai lati del promontorio , suggellato dalla cappella di San Biagio, annessa alla torre omonima, realizzata in età tardo-medievale su un preesistente mausoleo romano, si aprono le due spiagge dorate, con gli stabilimenti balneari e i raffinati ristoranti di pesce proprio sulla riva, che si fondono con alcune testimonianze storiche di grande valore: ad oriente troviamo la Torre della Tagliata (o Totte Puccini) che caratterizza la spiaggia che da Ansedonia si distende fino a Capalbio e al confine con il Lazio a Chiarone scalo, con un fronte di circa 10 km, accompagnato a metà del percorso dall'Oasi naturale del Lago di Burano. Le acque sono limpide e la spiaggia è costituita da sabbie grossolane di colore grigio, con piccole pomici frammiste.La torre Puccini si chiamava originariamente Torre della Tagliata, ma venne ribattezzata così in onore di Giacomo Puccini, che vi dimorò per un periodo dopo che era stata trasformata in abitazione. La Tagliata Etrusca, invece, rappresenta una sofisticata opera ingegneristica del periodo etrusco-romano: un canale ricavato nella roccia sulla costa a sud-est del promontorio,chiamato Spacco della Regina, realizzato per evitare che l’antico porto venisse inglobato dalla sabbia, tramite la creazione di contro-correnti provenienti dal mare e dal canale emissario del vicino Lago di Burano.
Ad ovest del promontorio inizia la seconda grande spiaggia di Ansedonia: è in realtà la parte orientale della spiaggia di Feniglia una delle spiagge più belle dell'Argentario, ma senza esagerare uno dei migliori lidi di tutta la Toscana: qui trovate stabilimenti balneari nelle vicinanze di Ansedonia, ma poi una lunghissima spiaggia libera contornata da una pineta secolare che si allunga per oltre 4 km di natura immacolata.
Eventi, sagre e manifestazioni
Nonostante la giovinezza dell’attuale località, ad Ansedonia non mancano alcuni appuntamenti tradizionali e particolarmente suggestivi. È il caso della processione dei barchini illuminati in mare, che si ripete ogni anno nella seconda decade di maggio e rievoca il miracoloso recupero della reliquia di San Biagio.Per tutta l’estate, inoltre, si susseguono nella località di mare feste a tema, concerti all’aperto, mercatini e intrattenimenti di ogni tipo, ancora più piacevoli se gustati sotto il bagliore gentile della luna e delle stelle.