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Pontremoli (Toscana): cosa vedere nella cittadina della Lunigiana

Pontremoli, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Pontremoli dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Illustre cittadina della Lunigiana, Pontremoli è passata alla storia come “unica chiave e porta della Toscana”, definizione coniata e adottata nel Medioevo. Pontremoli, ovvero pons tremulus, “ponte tremolante": il nome si deve molto probabilmente a un precario ponte di legno preso frequentemente di mira dalle piene del fiume Magra.

La Lunigiana

Fra i più estesi comuni italiani, questo borgo della provincia di Massa Carrara si adagia morbidamente sulle pendici dell’Appennino Tosco Emiliano, precisamente a 250 metri s.l.m. fra il summenzionato Magra e il torrente Verde, ma toccando la piana del Verdeno. Un territorio ricco di biodiversità quello della Lunigiana, ergo naturalisticamente interessante ma anche strategico poiché collegante ben tre regioni diverse, cioè Pianura Padana, Liguria e Italia Centrale. Pontremoli si trova esattamente al centro di quest’area ed è dunque uno snodo perfetto, vicino a tante degne località turistiche fra cui le Cinque Terre, il Golfo dei Poeti e poi la Versilia e città di rilievo quali Lucca, Parma e Firenze, per non parlare di Milano, Genova e Pisa.

Storia di Pontremoli

Il borgo esce dall’anonimato nel 990 d.C. grazie all’arcivescovo di Canterbury Sigeric, che lo indicò come tappa XXXI della celeberrima Via Francigena. Già nel Medioevo, al tempo di Federico Barbarossa, assurse al rango di Libero Comune, successivamente nel 1650 divenne uno dei fiori all’occhiello del Granducato di Toscana prosperando e stabilizzandosi politicamente, risorgendo così in seguito alla messa a ferro e fuoco dell’abitato da parte dell’esercito di Carlo VIII nel 1495. I palazzi fastosi, le chiese e la Cattedrale rappresentano gli elementi principali di tale rinascita, eppure molti altri tesori architettonici e artistici fiorirono nell’era dell’assoggettamento al Ducato di Parma fra il 1847 e il 1861.

Cosa vedere a Pontremoli

Pontremoli va intesa allora quale ricco scrigno di preziose vestigia indagabili partendo dal cuore del paese, Piazza della Repubblica, sui cui quattro lati (è rettangolare) si dispongono il Palazzo Municipale, il Tribunale e due eleganti dimore, sono esse Palazzo Pavesi e Palazzo Bocconi. Sul costrutto e il campionario di edifici domina la mole del Campanone, fiera torre storica capace di raggiungere la considerevole altezza di 36 metri, in sostanza il braccio alzato della massiccia ma non più esistente Fortezza di Cacciaguerra fatta erigere nel 1322 dall’imperioso Castruccio Castracani.

Ci si sposta rapidamente in Piazza del Duomo, laddove la splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta giganteggia con la maestosa facciata marmorea. Il Duomo si volle costruire dopo aver fatto voto nel 1630 alla Vergine, protettrice secondo il credo popolare dalle pestilenze che ammorbarono il XVII secolo. I lavori, iniziati nel 1636, ebbero conclusione soltanto nel 1881, opera dunque laboriosissima, condotta aderendo allo stile rococò, riscontrabile negli ornamenti dell’abside e del presbiterio ma altresì nel visibilio degli interni. Il turista si misura con la bellezza di evidenze artistiche apodittiche, la Vergine in trono con Bambino in primis, una magnifica statua lignea di fattura duecentesca rinominata dai pontremolesi Madonna del Popolo e oggetto di perenne venerazione.

Sul lato opposto si affaccia il Palazzo Vescovile, sede del Museo Diocesano. Imboccando via Garibaldi in direzione nord si giunge al cospetto di due luoghi di culto molto antichi. Il primo, la Chiesa di San Geminiano, risale all’XI secolo e custodisce un Cristo benedicente incorniciato da un tondo medievale in arenaria e Cristo che sale al Calvario, pregevole scultura in legno di marca seicentesca. Il secondo, la Chiesa di San Nicolò, serba un’atipica statua raffigurante il Cristo Nero.

Schiere di palazzi accompagnano fino a Porta Parma, punto da cui si inizia a risalire i surchèti, ripide viuzze intervallate da scalinate, approdando alla parte più vecchia dell’abitato, il Borgo del Piagnaro, oltre la quale si accede al Castello del Piagnaro (prende il nome dalle cave di piagne, le caratteristiche tegole utilizzate per tetti e coperture in Lunigiana) ospitante il Museo delle Statue Stele che ha il pregio di raccogliere la più significativa collezione di sculture preistoriche antropomorfe europea, completata da una fitta serie di armi e ornamenti. Ridiscendendo verso il centro storico, ecco palesarsi il ponte medievale di San Francesco di sopra, da qui si percorre la passeggiata “dei Chiosi” diretta a Villa Dosi Delfini. Il ponte medievale di San Francesco di sotto domina invece il Parco della Torre, così chiamato in quanto determinato dalla Torre dei Seratti.

Attraversando il ponte del Giubileo che oltrepassa il fiume Magra è possibile guadagnare strada per la trecentesca Torre di Castelnuovo, affianco alla quale sorge l’Oratorio di Nostra Donna (il suo bacino decorativo rispecchia il miglior barocco pontremolese) attiguo al settecentesco Teatro della Rosa da cui è visibile chiaramente il ponte dei Quattro Santi progettato nell’Ottocento. Le cristiane eminenze in questione sono, per chi desiderasse saperlo, San Geminiano, San Zita, San Francesco d’Assisi e San Francesco Fogolla.

Forse perché un po’ timida, prova a nascondersi fra le case (senza riuscirci) la Parrocchiale di Santa Cristina, trionfante nell’abitato fra la Chiesa di San Giacomo del Campo (adiacente al Museo della Misericordia) e la Chiesa di San Giacomo D’Altopascio. All’apice sud cittadino prende posto la Chiesa di San Pietro, che tutti tengono in grandissima considerazione poiché in essa si conserva la scultura del Labirinto, opera del XII secolo miracolosamente sopravvissuta ai bombardamenti dell’ultima guerra. Per inciso, Pontremoli è stata insignita della Medaglia di bronzo al valor militare per aver esercitato una perpetua lotta antifascista e indefessa resistenza nell’ambito del secondo conflitto mondiale.

La Chiesa e il Convento della Santissima Annunziata vanno a formare un complesso eccezionale, ritenuto il più importante monumento della provincia di Massa Carrara ascrivibile al ‘400. Tardogotico e Rinascimento determinano l’estetica della struttura a unica navata, al centro della quale è stato eretto il bel tempietto ottagonale attribuito a Jacopo Sansovino, che lo avrebbe realizzato nel 1527. L’Adorazione dei Magi di Luca Cambiaso è riposta all’interno. In sacrestia splende il regale intaglio in legno di noce firmato da frate Francesco Battaglia nel Seicento. Il Convento cinge a sé i due chiostri rinascimentali, l’Archivio di Stato e la sede della Fondazione Città del Libro. Il Convento dei Cappuccini ospita il più rilevante reliquiario di Padre Pio del nord Italia.

Eventi, sagre e manifestazioni

Oltre al Premio Bancarella che ha ormai fama internazionale, sono di scena a Pontremoli altri eventi di grande portata, la rievocazione storica Medievalis verso fine agosto, le feste sacre dedicate a Sant’Antonio (suggestivi i tradizionali falò della vigilia a gennaio), San Geminiano, San Pietro (giugno) e la Madonna del Popolo (processione solenne a inizio luglio).

A Pontremoli risiede il mito italiano del blues Sugar Fornaciari, in arte Zucchero.

Come arrivare a Pontremoli

Pontremoli dista circa 50 km dal mare Tirreno (Zona San Terenzo - Lerici 40 min in auto). Da nord, dopo aver percorso l’Autostrada del Sole A1 si sugue da Parma Ovest la direzione La Spezia, percorrendo l’A15 e infine uscendo a Pontremoli; Da sud si percorre la A10 e a La spezia si imbocca la A15 con direzione Parma-Milano.
La stazione locale si trova sulla linea ferroviaria Parma – La Spezia; l’aeroporto di Pisa dista ca. 100 km dalla località, 160 km quello di Firenze.
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