Mundaka, la localitą paradiso dei surfisti e la sua onda sinistra
Mundaka, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Mundaka dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Le onde impetuose che si infrangono sulle scogliere, spargendo nell’aria una nube fresca; le acque cristalline e la sabbia chiara, alternata alle rocce aspre; più in alto le colline verdeggianti, che si gettano a picco nel mare e si fanno vegliare dai gabbiani… un paesaggio così potrebbe trarre in inganno: siamo in Australia, o forse alle Isole Hawaii? Niente affatto: basta recarsi nel nord della Spagna per assaporare un panorama tropicale, paradiso indiscusso dei surfisti più esperti. Siamo a Mundaka, nella Comunità Autonoma dei Paesi Baschi, nel lembo più settentrionale della penisola iberica. Apparentemente è solo un piccolo borgo di nemmeno duemila abitanti, ma subito si fa amare per la sua vivacità, la sua natura selvaggia e le sue onde favolose che tolgono il respiro.
A soli 50 km da Bilbao, Mundaka è famosa per la Riserva della Biosfera di Urdaibai, che fa da cornice alla cosiddetta “onda sinistra”. Ma la cittadina non è sempre stata la nota località turistica di oggi, e in passato era conosciuta per altri motivi: è sempre stata considerata una delle città più importanti della Signoria di Biscaglia, e proprio qui è nato il primo Signore di Biscaglia, figlio di una principessa scozzese. Il nome del luogo, di origine danese, dimostra che i vichinghi vi si stabilirono 900 anni orsono.
Oggi l’antico e il moderno si abbracciano nel centro della città: il cuore è rappresentato dal moderno porto, intriso di atmosfere affascinanti, brulicante di pescatori e turisti e gremito di imbarcazioni; tutt’intorno ad esso si riconoscono le parti antiche di Mundaka, con le case medievali allineate lungo la costa. Ma è la spiaggia ad attirare l’attenzione dei visitatori, e ad aver ottenuto negli anni importanti riconoscimenti internazionali, come quello di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, sino a diventare famosa come tappa dei campionati mondiali di surf.
La conformazione del Golfo di Biscaglia, così avvolgente, fa sì che i cavalloni si gonfino con impeto prima di schiantarsi sul litorale, disegnando onde tumultuose, mulinelli, vortici d’acqua che sembrano sculture. Molti grandi surfisti hanno fatto pratica a Mundaka, ad esempio Andy Irons, Taj Burrow, Kelly Slater, Mark Occilupo e Joel Parkinson. A giustificare tale passione c’è la magnifica onda sinistra che si forma in corrispondenza della foce dell’insenatura di Urdaibai, lunga oltre 400 metri e decisamente irresistibile per i più temerari. È l’onda più famosa e apprezzata d’Europa, capace di innalzarsi sino a 4 metri e creare un tunnel d’acqua quasi perfetto, come disegnato. E' considerata l'onda sinistra più lunga d'europa, ricercatissima perchè le onde sinistre offrono, sembra, senzazioni più forti ai surfisti!
Gli esperti, comunque, assicurano che con l’onda non si esauriscano le attrattive di Mundaka: qui è la concezione stessa del surf ad essere particolare, poiché viene assaporato al 100% dai partecipanti e dagli spettatori. Quando una gara della disciplina ha luogo nella baia, il pubblico non se ne sta relegato in lontananza sulla spiaggia, ma si affaccia con interesse lungo gli scogli e addirittura sale a bordo delle barche, per avvicinarsi il più possibile alle evoluzioni. Tra gli eventi più sentiti c’è il Billabong Pro Mundaka, una sfida tra surfisti che ha luogo nel mese di ottobre e raduna ogni anno moltissimi appassionati.
Ma la fama acquistata negli anni non ha fatto di Mundaka il regno del turismo di massa, e non ci si deve aspettare una località caotica e affollatissima. Al contrario, questa porzione di paradiso è piuttosto difficile da raggiungere, benché sia a una trentina di chilometri dall’area industriale di Bilbao: talvolta succede addirittura di non trovare il suo nome sulle mappe turistiche, e si deve ricorrere all’aiuto di una guida per trovare la splendida spiaggia. La meta ideale, insomma, per chi ama lo sport ma anche la tranquillità e la natura selvaggia, quasi incontaminata.
Oltre che per l'onda sinistra, Mundaka è anche famosa tra gli amanti della natura: qui si trova la Riserva della biosfera di Urdaibai, un luogo straordinario, incontaminato. Si sviluppa in totale su di una superficie di 220 chilometri quadrati attorno all'estuario del fiume Urdaibai. Oltre che a magnifiche zone umide, ideali per il birdwatching, l'area contiene anche rovine preistoriche, romane e medievali, tra cui la famosa grotta Santimamiñe, una delle più importanti dei paesi Baschi.
Il clima collaborerà a rendere la vacanza indimenticabile, infatti sarà mite in inverno e gradevolmente fresco d’estate, sempre accarezzato dal vento, con precipitazioni concentrate in inverno, specialmente nel mese di dicembre. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 7°C a una massima di 12°C, mentre in luglio e agosto vanno da una minima di 16°C a una massima di 22°C.
Per arrivare a Mundaka dall’Italia conviene volare a Bilbao, aeroporto di medie dimensioni a 9 km dal centro città, collegato a Milano, Napoli, Padova, Palermo, Verona, Roma, Venezia e altre destinazioni internazionali. Una volta atterrati si può noleggiare un’auto e ci si può dirigere verso Bermeo lungo la BI-631, per poi immettersi sulla BI-2235 e seguire le indicazioni. Infine la cittadina è dotata di una propria stazione ferroviaria, lungo la linea di collegamento tra Bilbao e Bermeo.
A soli 50 km da Bilbao, Mundaka è famosa per la Riserva della Biosfera di Urdaibai, che fa da cornice alla cosiddetta “onda sinistra”. Ma la cittadina non è sempre stata la nota località turistica di oggi, e in passato era conosciuta per altri motivi: è sempre stata considerata una delle città più importanti della Signoria di Biscaglia, e proprio qui è nato il primo Signore di Biscaglia, figlio di una principessa scozzese. Il nome del luogo, di origine danese, dimostra che i vichinghi vi si stabilirono 900 anni orsono.
Oggi l’antico e il moderno si abbracciano nel centro della città: il cuore è rappresentato dal moderno porto, intriso di atmosfere affascinanti, brulicante di pescatori e turisti e gremito di imbarcazioni; tutt’intorno ad esso si riconoscono le parti antiche di Mundaka, con le case medievali allineate lungo la costa. Ma è la spiaggia ad attirare l’attenzione dei visitatori, e ad aver ottenuto negli anni importanti riconoscimenti internazionali, come quello di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, sino a diventare famosa come tappa dei campionati mondiali di surf.
La conformazione del Golfo di Biscaglia, così avvolgente, fa sì che i cavalloni si gonfino con impeto prima di schiantarsi sul litorale, disegnando onde tumultuose, mulinelli, vortici d’acqua che sembrano sculture. Molti grandi surfisti hanno fatto pratica a Mundaka, ad esempio Andy Irons, Taj Burrow, Kelly Slater, Mark Occilupo e Joel Parkinson. A giustificare tale passione c’è la magnifica onda sinistra che si forma in corrispondenza della foce dell’insenatura di Urdaibai, lunga oltre 400 metri e decisamente irresistibile per i più temerari. È l’onda più famosa e apprezzata d’Europa, capace di innalzarsi sino a 4 metri e creare un tunnel d’acqua quasi perfetto, come disegnato. E' considerata l'onda sinistra più lunga d'europa, ricercatissima perchè le onde sinistre offrono, sembra, senzazioni più forti ai surfisti!
Gli esperti, comunque, assicurano che con l’onda non si esauriscano le attrattive di Mundaka: qui è la concezione stessa del surf ad essere particolare, poiché viene assaporato al 100% dai partecipanti e dagli spettatori. Quando una gara della disciplina ha luogo nella baia, il pubblico non se ne sta relegato in lontananza sulla spiaggia, ma si affaccia con interesse lungo gli scogli e addirittura sale a bordo delle barche, per avvicinarsi il più possibile alle evoluzioni. Tra gli eventi più sentiti c’è il Billabong Pro Mundaka, una sfida tra surfisti che ha luogo nel mese di ottobre e raduna ogni anno moltissimi appassionati.
Ma la fama acquistata negli anni non ha fatto di Mundaka il regno del turismo di massa, e non ci si deve aspettare una località caotica e affollatissima. Al contrario, questa porzione di paradiso è piuttosto difficile da raggiungere, benché sia a una trentina di chilometri dall’area industriale di Bilbao: talvolta succede addirittura di non trovare il suo nome sulle mappe turistiche, e si deve ricorrere all’aiuto di una guida per trovare la splendida spiaggia. La meta ideale, insomma, per chi ama lo sport ma anche la tranquillità e la natura selvaggia, quasi incontaminata.
Oltre che per l'onda sinistra, Mundaka è anche famosa tra gli amanti della natura: qui si trova la Riserva della biosfera di Urdaibai, un luogo straordinario, incontaminato. Si sviluppa in totale su di una superficie di 220 chilometri quadrati attorno all'estuario del fiume Urdaibai. Oltre che a magnifiche zone umide, ideali per il birdwatching, l'area contiene anche rovine preistoriche, romane e medievali, tra cui la famosa grotta Santimamiñe, una delle più importanti dei paesi Baschi.
Il clima collaborerà a rendere la vacanza indimenticabile, infatti sarà mite in inverno e gradevolmente fresco d’estate, sempre accarezzato dal vento, con precipitazioni concentrate in inverno, specialmente nel mese di dicembre. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 7°C a una massima di 12°C, mentre in luglio e agosto vanno da una minima di 16°C a una massima di 22°C.
Per arrivare a Mundaka dall’Italia conviene volare a Bilbao, aeroporto di medie dimensioni a 9 km dal centro città, collegato a Milano, Napoli, Padova, Palermo, Verona, Roma, Venezia e altre destinazioni internazionali. Una volta atterrati si può noleggiare un’auto e ci si può dirigere verso Bermeo lungo la BI-631, per poi immettersi sulla BI-2235 e seguire le indicazioni. Infine la cittadina è dotata di una propria stazione ferroviaria, lungo la linea di collegamento tra Bilbao e Bermeo.