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Itinerari nella Provincia di Siviglia: da Carmona a El Aljarafe

Siviglia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Siviglia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Carmona-Écija-Osuna-Estepa
I monumenti di Carmona sono rimasti a testimonianza del suo ricco passato. Nel 1868 fu scoperta la necropoli utilizzata dai Romani nel I sec. a.C. e nel IV d.C. Approfittando del soggiorno nella cittadina non bisogna assolutamente perdersi: L"Alcázar" della Porta di Siviglia, d'origine cartaginese; il Convento delle Scalze, del XVII secolo; la "plaza de Abastos", costruita nel 1842. Nella visita alla chiesa Priorale di Santa Maria è d'obbligo prestare speciale attenzione al calendario liturgico, che ci riporta all'epoca visigotica e sembra inciso sopra una delle colonne che circondano il cortile degli Aranci.

Écija, la bellissima cittadina "delle torri", è insediata nella valle del fiume Genil e viene considerata un complesso artistico rilevante dovuto al patrimonio che racchiude. Spiccano diverse chiese: Santa Barbara, Sant'Egidio, Sant'Anna e San Giovanni. Inoltre, meritano speciale menzione il Palazzo di Peñaflor, quello di Valdehermoso e Benamejí, a parte il Convento delle Terese. Non sono meno interessanti i ruderi dell'antica muraglia appartenente al tracciato arabo.

La storia di Osuna è legata alla stirpe dei Duchi, che diedero alla cittadina il loro nome e la cui impronta è visibile in più punti. Vale la pena di visitare la Collegiata, fondata da Juan Téllez Girón. Adiacente a quest'edificio s'ergono il Panteon Ducale e il Museo d'Arte Sacra, allestito in un vecchio ospedale. La Torre dell'Acqua resta a testimonianza della dominazione mussulmana nel territorio e ospita il Museo Archeologico. Risultano di gran interesse il granaio Municipale e le belle costruzioni che s'affacciano sulla piazza di San Ferdinando. Lasciata alle spalle Osuna, ci spostiamo verso La Lantejuela, dove rimaniamo colpiti dal bacino endoreico; la meta seguente è Estepa, culla dei "mantecados" e altri dolci tipici della zona. Tra i monumenti sono degni di nota il Convento di Santa Clara e la Chiesa gotica di Santa Maria dell'Assunzione.

La Campagna circostante
Utrera, Marchena e Alcalá de Guadaira sono le tappe principali di quest'itinerario.
La strada statale A-376 conduce ad Utrera, località che diede i natali ai fratelli Alvarez Quintero, ai quali è stato dedicato un museo. Vale la pena di fare una visita alla Chiesa di Santa Maria del Tavolo, in stile gotico-rinascimentale nonché al Santuario di Nostra Signora della Consolazione. Sulla strada che va a Marchena, c'imbattiamo nella località di Arahal, dove merita un cenno a parte il Tempio della Maddalena. Una volta arrivati a Marchena, non si possono tralasciare: la muraglia, la plaza de Arriba, la chiesa mudéjar di San Giovanni Battista. Alcalá de Guadaira è l'ultimo paesino di questo percorso. Degni di nota: il santuario gotico-mudéjar di Nostra Signora dell'Aquila, la casa Pósito, la Chiesa di San Giacomo, il Convento di Santa Clara e i mulini mudéjar che sorgono lungo le sponde del fiume Guadaira.

La Sierra Nord
Il nucleo più importante di quest'itinerario è Cazalla de la Sierra: situato sulle ultime propaggini della Sierra Morena, è molto conosciuto per l'anice che produce. Abbondano le case imbiancate a calce rinfrescate da cortili strapieni di fiori, che affascinano il visitatore, il quale non deve tralasciare di fare una scappata alla Chiesa della Consolazione. Molto prossimo s'erge il Monastero della Certosa dell'Immacolata Concezione, che risale al XV secolo. Continuando si giunge a Real de la Jara, ormai al confine con la Sierra Nord, per proseguire fino a Guadalcanal, località dichiarata complesso storico-artistico, adagiata tra la sierra dell'Acqua e quella del Vento. Presso San Nicolás del Puerto si prospetta la possibilità di fare un'escursione interessante, per visitare la sorgente del fiume Rivera del Huéznar e l'altura (cerro) del Hierro. Constantina attira con il suo caratteristico quartiere Arabo, oltre alla Chiesa dell'Incarnazione; le tappe seguenti sono: Las Navas de la Concepción; Alanís (con l'interessante pala gotica custodita nella Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora della Neve); La Puebla de los Infantes.

La Via dell'Argento
Le vestigia del passato disseminate lungo la Via dell'Argento sono visibili già nel primo paesino di quest'itinerario: Santiponce. In esso s'erge il Monastero di Sant'Isidoro Contadino, che custodisce gelosamente la statua di San Gerolamo nonché una pala del XIV secolo, opere entrambe di Martínez Montañés. I ruderi di Itálica sono un altro richiamo di notevole interesse. Nella cittadina romana, fondata dal Generale Scipione 2.200 anni orsono, nacquero gli imperatori Traiano e Adriano. La zona aperta al pubblico include parte del quartiere costruito da Adriano, un teatro situato nell'area vecchia e un parco moderno intorno ad un anfiteatro: uno dei più grandi dell'Impero Romano, con capacità per accogliere 25.000 spettatori. Si può visitare nell'orario previsto abitualmente per i musei, fissato ogni anno dall'Assessorato alla Cultura della Regione Andalusia.

Addentrandoci nella Sierra di Siviglia, in località El Ronquillo ha inizio una strada che porta ai Laghi del Serrano. Dopo aver oltrepassato il bacino di Cala, continuando si raggiunge Castilblanco de los Arroyos. Prima d'imbatterci in Villaverde del Río, troviamo l'Eremo delle Acque Sante.

"El Aljarafe"
Si tratta di un insieme di paesini ubicati nei dintorni di Siviglia, la maggior parte dei quali sono diventati con il tempo città-dormitorio, dato che sono sorte in continuazione urbanizzazioni piccole e medie.

Dal punto di vista turistico risulta interessante la Chiesa di Nostra Signora di Betlemme, originariamente in stile mudéjar, che si trova nella località di Tomares. Poco distante c'è Bormujos, le cui origini ci riportano ad una casa colonica araba. A Bollullos de la Mitación risalta la Chiesa di San Martino; inoltre sono degni di nota gli eremi di Cuatrovitas e Roncesvalles.

In località Espartinas s'innalza il Monastero di Loreto, con una stravagante struttura d'ispirazione mudéjar. Palazzi notevoli sorgono a Olivares e Castilleja de la Cuesta. Benacazón, Pilas e Villamanrique de la Condesa sono altri centri che vale la pena di visitare lungo l'itinerario, noto anche con il nome di "Camino del Rocío", vista la prossimità con quest'ultimo e il gran numero di pellegrini che si recano alla sagra del Rocío partendo dai punti sopra menzionati.

Nelle vicinanze si trova il Parco Nazionale di Doñana: mosaico formato da vari ecosistemi. È proprio l'insieme di più ambienti che costituisce la vera ricchezza di questo spazio naturale, che s'estende su una superficie di 500.720 ettari.

All'interno spiccano tre grandi aree: la maremma, le dune vive e le sabbie stabilizzate od oasi. Ciò ha favorito l'insediamento di numerose colonie di uccelli e mammiferi: una delle principali attrazioni. Il paesaggio - di tipo mediterraneo - è caratterizzato da due elementi essenziali: la vastità e la mutevolezza, legata al cambio delle stagioni. Doñana è la riserva ecologica più importante di tutta l'Europa.

Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo
Milano 02/72004617 - Roma 06/6783106
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