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Palencia (Spagna): l'antica Pallantia romana e la sua Cattedrale

Palencia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Palencia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La cattedrale di pietra chiara si staglia imponente contro il cielo, a ricordare il prestigio di cui Palencia godeva nel medioevo. Ma ha origini ancora più antiche questa città della Spagna settentrionale, nella comunità di Castiglia e León, capoluogo dell'omonima provincia e storica sede vescovile. Furono i romani a fondare Pallantia nell'attuale Tierra de Campos, lungo i margini del fiume Carrión, e in seguito quella posizione si rivelò strategica: al centro di un reticolo di strade commerciali, tra itinerari di pellegrinaggio importanti, nei secoli fece la fortuna di Palencia. Dall'età romana, oltre al nome, in città sono cambiate molte cose, perché ogni epoca ha lasciato tracce di arte e cultura.

Un momento cruciale della storia locale fu l'VIII secolo, quando i Mori invasero la città e costrinsero la popolazione a rifugiarsi sui monti circostanti, dando vita a borgate sparse per la regione. Fu Sancho el Mayor, che nell'XI secolo vantava i titoli di re di Navarra e conte di Aragona e Castiglia, a far rifiorire Palencia e consegnarla a un periodo di pace, caratterizzato dal dominio dei vescovi. La conversione a sede vescovile trasformò Palencia in una tappa fondamentale del Cammino di Santiago, che ancora oggi percorre la provincia da est a ovest.
Ma fu re Alfonso VIII di Castiglia a determinare la vera rinascita, quando intorno al 1212 fondò in città, su richiesta del vescovo Tello Téllez de Menese, la prima università del paese. Il sovrano, da poco uscito vittorioso dalla Battaglia di Las Navas, poté invitare scienziati e letterati dall'Italia e dalla Francia e mantenerli personalmente. L'idillio durò fino alla seconda metà del secolo, quando l'università chiuse per mancanza di fondi e fu trasferita a Valladolid, ma aveva comunque portato un grande prestigio a Palencia, con personaggi del calibro di Pedro Gonzales, sacerdote cattolico, e Domenico di Guzmàn, fondatore dell'Ordine dei Frati Predicatori.
Nel Cinquecento, insieme ad altre città castigliane, divenne il cuore economico e demografico dell'Impero Spagnolo, e ancora oggi è un grande centro industriale, soprattutto per quanto riguarda il settore tessile.

Anche il turismo è una risorsa importante, grazie al notevole patrimonio storico-artistico. Per esplorare il centro muovetevi lungo Calle Mayor, l'arteria principale che taglia la città da nord a sud: qui si affacciano esercizi commerciali, ristoranti, pub, ma soprattutto sontuosi palazzi, e non mancherà mai qualche passante pronto a darvi indicazioni sui monumenti più vicini.
Impossibile non capitare in Plaza Mayor, che come dice il nome è il cuore pulsante di Palencia. Qui sorge il Municipio (Casa Consistorial) di fine '800, con la sua facciata rettangolare divisa in tre parti in senso verticale e in due parti in orizzontale. Nella parte centrale, in basso, si aprono tre porte identiche in ferro battuto, cui corrispondono, al piano superiore, tre ampie finestre intercalate da colonne corinzie. In cima all'edificio il frontone triangolare ospita l'orologio.
I lavori di costruzione si protrassero dal 1878 per vent'anni, e nel 1918 si aggiunsero le decorazioni di Jacobo Romero: il contrasto che ne deriva, tra le pareti rosa e la pietra, è ormai il suo segno distintivo.
Di fronte al Municipio, al centro della piazza, c'è il Monumento a Alonso Berruguete, pittore, scultore e architetto spagnolo, realizzato da Victorio Macho.

Dietro il Municipio se ne sta la chiesa di San Francisco, convento francescano nel Milleduecento, poi divenuta sede delle Corti Generali del Regno e residenza reale, oggi di proprietà dei Gesuiti. L'edificio, dichiarato Monumento Nazionale, ha un grande rosone gotico sulla facciata principale, incorniciata da due torri campanarie, ed è affiancato dai ruderi dell'antico chiostro. All'interno soffermatevi sull'altare maggiore di Alonso del Manzano, di gusto barocco, e sulla piccola cappella funeraria.

Dalla Plaza Mayor, camminando in direzione ovest, sarà facile raggiungere il monumento più bello di Palencia, la Cattedrale. L'edificio originario risale all'XI secolo, quando venne costruito sulla cripta di San Antolin, appartenuta a una basilica gotica del VII secolo; l'abside, in stile gotico francese, risale ai primi decenni del 1300, e nel secolo successivo vennero aggiunti il transetto e le navate. Da ultimo fu realizzata la torre. Ancora oggi, all'interno, potrete ammirare i resti della antica cripta e la pala d'altare plateresca, mentre nel chiostro ha sede il Museo della Cattedrale, con dipinti di Zurbaran, El Greco e altri artisti di varie epoche.

Poco lontano dalla Cattedrale si trovano il Museo Archeologico di Palencia e il Museo Diocesano, allestito nel Palazzo Episcopale. Quest'ultimo contiene opere d'arte sacra che in origine si trovavano in varie chiese della città. In effetti, aldilà della cattedrale, gli edifici di culto sono numerosi: da vedere la chiesa di San Miguel, con la torre intarsiata duecentesca, quella di San Juan Bautista in stile romanico ma con il portale gotico, quella di Santa Clara appartenuta a un convento tardo-medievale, quella neoclassica di Nuestra seňora de la Calle e quella di San Pablo, compresa in un convento domenicano del 1217.

Dopo tanta cultura potrete rilassarvi in qualche area verde. Lungo il fiume Carrión ci sono zone ombreggiate e spazi dedicati all'attività sportiva, così come nel Parque del Salon - che comprende anche un Auditorium per eventi musicali - nel Parque de Carcavilla, nel Parque de Jardinillos, in quello di San Pablo e de la Huerta Guadian, che contiene una chiesa romanica proveniente da Villanueva del Rio, trasferita qui, una pietra dopo l'altra, dopo che il sito originario era stato sommerso dall'acqua.

Lo svago non significa soltanto relax, ma anche folclore, musica e buon cibo... in una parola: festa. A Palencia se ne svolgono tante nell'arco dell'anno, e in particolare, visto il gran numero di chiese, si susseguono le celebrazioni religiose con riti solenni ma anche canti e danze allegre. L'evento più sentito è la Semana Santa (dichiarata di Interesse Turistico Nazionale): si festeggia con processioni e cerimonie che dal Venerdì Santo culminano il giorno di Pasqua, quando si svolge il "Rompimiento del Velo", con musiche tradizionali e il concerto di campane cui partecipano le diverse parrocchie cittadine e numerosi turisti.
Altri appuntamenti importanti sono il Battesimo di Gesù del 1° gennaio, la festa di San Antonio del 17 gennaio con la benedizione degli animali, la festa di Santo Toribio vescovo di Astorga, e infine la festa settembrina di San Antolin, patrono della città, quando gli abitanti di Palencia usano visitare la cripta della cattedrale, pregare insieme e bere l'acqua miracolosa del santo.

Le feste non sarebbero così apprezzate senza la cucina gustosa della regione. A Palencia e nella Castiglia e León si preparano deliziose ricette a base di carne, pesce e verdure, come l'agnello arrosto e le numerose minestre agli ortaggi. I dessert da non perdere sono i dolci di Osomo, la crema fritta e i biscotti di Aguilar de Campo, e ogni pasto va accompagnato con un vino di Denominazione d'Origine di Cigales.

Nei dintorni ci sono tante località che potrete visitare approfittando del soggiorno a Palencia. Dalla città parte il cosiddetto "cammino romanico", un percorso che si snoda attraverso una cinquantina di chiese, monasteri e altri edifici di quel periodo, come il monastero di Santa Maria a Aguilar de Campo, il convento di Santa Clara a Carrión de los Condes, l’eremo di San Pelayo (Perazancas), la chiesa di San Martín (Frómista), la chiesa di Santa Eufemia (Olmos de Ojeda) e il monastero di Santa María de Mave.

Palencia è facilmente raggiungibile da ogni parte della Spagna, grazie a buoni collegamenti stradali e ferroviari. Servita dalle autostrade A-67, A-62 e A-65, dista 47 km da Valladolid, 86 km da Burgos e 240 km da Madrid. Situata in un punto strategico, dove transitano le vie principali di collegamento tra Madrid e il nord/nordest del paese, Palencia è servita da numerosi treni che garantiscono le comunicazioni con Valladolid, Barcellona, Alicante e la capitale stessa. L'aeroporto più vicino è quello di Valladolid, con voli giornalieri da/per Barcellona, Valencia, Parigi e Londra, più vari collegamenti con le Isole Baleari e le Canarie.

A destinazione troverete un clima un po' mediterraneo e un po' continentale con influssi oceanici. Ancora una volta è merito della posizione di Palencia, che si trova abbastanza vicino al mare e intorno non ha monti elevati che possano bloccare le nuvole in arrivo dall'Atlantico. L'escursione termica è forte; l'altitudine mantiene basse le temperature medie, che in gennaio si aggirano sui 3°C e in luglio sui 20°C. Le precipitazioni toccano il picco massimo in primavera e il minimo in estate.
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 Pubblicato da - 14 Settembre 2012 - © Riproduzione vietata

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