Barcellona, cosa fare: arte, shopping e divertimento
Barcellona, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Barcellona dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Questa città con duemila anni di storia alle spalle, dotata di una lingua - il catalano - e una cultura proprie, negli ultimi tempi è diventata una meta turistica importantissima. Il clima gradevole - la temperatura media s’aggira sui 17 gradi centigradi -, il patrimonio artistico, l’attività costante nell’ambito economico e culturale, attirano oltre tre milioni di visitatori ogni anno. La sua capacità alberghiera è di circa 35.000 posti letto, cifra destinata ad aumentare sempre di più. Capitale indiscussa della corrente Liberty, Barcellona conserva cinque capolavori appartenenti a questo stile, dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità: il Parco Güell, il Palazzo Gúell, la Casa Milà o “La Pedrera”, il Palazzo della Musica Catalana e l’Ospedale della Santa Croce e San Paolo (Hospital de la Santa Creu i Sant Pau). Parecchi servizi rendono facile e piacevole la visita cittadina: dal Bus Turistic alla Barcelona Card, includendo l’Art Ticket, la Ruta del Modernisme e i Walking Tours. In genere, gli abitanti del posto considerano il turista un invitato d’eccezione.
Non è casuale che a Barcellona si sia svolto il primo Forum Universale delle Culture. Nell’anno 2004 la città ha dimostrato ancora una volta la sua capacità organizzativa, l’anello che la spinge continuamente a evolvere nell’ambito della cultura, dando vita ad un evento di portata internazionale, che ha visto riunite le culture di tutto il mondo. È diventato così un grande scenario aperto alla creatività, dove si sono potuti stabilire punti di dialogo e convivenza tra i popoli. Sono state tre le questioni fondamentali - accordate con l’UNESCO - intorno alle quali si sono svolte le attività del Forum: Diversità culturale, Sviluppo sostenibile, Condizioni per la pace. L’ambizioso programma ha incluso una lunga lista di dibattiti, esposizioni e spettacoli provenienti da tutto il mondo. Indubbiamente, è stata la prova che la vocazione di Barcellona per le grandi manifestazioni culturali è fortemente radicata nello spirito cittadino.
Il Festival d’estate di Barcellona, conosciuto come Festival Grec, è l’evento culturale più importante della stagione estiva. Dalla fine di giugno ai primi di agosto il teatro, la danza e la musica riempiono i palcoscenici e le strade, nel tentativo di diffondere le ultime tendenze delle arti sceniche e musicali contemporanee. Il Festival Grec, che ha già superato la 25a edizione, può essere definito la sfida culturale delle caldi notti barcellonesi. Il Teatre Grec o anfiteatro greco del parco di Montjuic è lo scenario per antonomasia, che dà il suo nome al Festival.
Ovviamente, Barcellona celebra molti altri festival di vario genere, dal Tradicionarius di musica popolare e tradizionale al Sónar di musica elettronica, passando attraverso il Festival Internazionale di Chitarra, quello di Jazz e Musica Antica, per citarne solo alcuni.
La passione dei suoi abitanti nei confronti della musica raggiunge il punto culminante nella tradizione operistica, rappresentata dal Gran Teatro del Liceo, situato sulla Rambla. Inaugurato a metà del XIX secolo e ricostruito di recente - dopo l’incendio del 1994 - è un simbolo cittadino, insieme a personaggi della taglia di Montserrat Caballé e Josep Carreras, figure universali del bel canto.
Il Palazzo della Musica Catalana, opera di Domènech i Montaner e stupendo esempio d’architettura liberty, è sede di un’intensa attività con oltre 300 concerti annuali che includono musica sinfonica, pop e flamenco. Tutte le manifestazioni musicali si tengono nel “Palau”, indipendentemente dallo stile, sempre e quando offrano la garanzia di uno spettacolo di qualità. Questa sala riservata ai concerti nacque come sede dell’Orfeó Catalá, la società corale che ha più di cent’anni di storia ed è profondamente radicata nella tradizione popolare.
Di recente, alla lista di sale sparse in tutta la città si è aggiunta una nuova struttura: si tratta del grande Auditorio, che ha contribuito a ravvivare la zona delle Glòries ed è da attribuire all’architetto Rafael Moneo. Costruito in base all’ultima tecnologia, vale la pena di menzionare l’acustica eccellente della sala principale, con una capacità per 2.300 spettatori. Inoltre l’Auditorio è la sede permanente dell’Orchestra Sinfonica di Barcellona. La programmazione di concerti all’aria aperta, all’interno di templi quali la Basilica di Santa Maria del Mare, o in una sala qualsiasi delle molteplici esistenti - sia pubbliche che private -, mette fine alla varietà e ricchezza del panorama cittadino.
È ovvio che anche il teatro e la danza godono di una lunga tradizione. Basta dare un’occhiata alla pagina degli spettacoli per verificare lo spirito creativo e il gran ventaglio di offerte esistenti. Compagnie locali sorprendenti come La Fura dels Baus e Els Comediants sono riconosciute a livello internazionale. Non a caso furono protagoniste del grande spettacolo dato in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, celebrati nella magica estate del 1992.
La nuova “Città del Teatro”, ubicata a Montjuic, che ospita la sede del Teatro Libero e il Mercato dei Fiori, oltre all’Istituto del Teatro - riservato alla formazione degli attori -, è solo la punta visibile dell’iceberg composto dalle innumerevoli sale teatrali, alle quali bisogna aggiungere le cosiddette “sale alternative”, vale a dire con una programmazione più eterodossa.
Se nel panorama culturale di Barcellona il ruolo giocato dalle arti sceniche è di notevole importanza, non si può tralasciare quello occupato dalle arti plastiche. Il patrimonio custodito negli oltre 40 musei esistenti in città include le opere di artisti della taglia di Picasso, Miró, Tàpies. Il Museo d’Arte Contemporanea (MACBA), un edificio pieno di luce progettato da Richard Meier e situato nel quartiere del Raval, ha dato grande impulso alla diffusione delle tendenze d’avanguardia.
Oltre alle numerose esposizioni provvisorie organizzate dai musei - in aggiunta alle collezioni permanenti -, parecchie vengono programmate dagli organismi istituzionali e da circuiti legati alle gallerie d’arte. La nuova sede della Fondazione “la Caixa” a Montjuic, più conosciuta come CaixaForum, o la sala della Fondazione Caixa de Catalunya, allestita al piano principale della Pedrera, accolgono sempre mostre di primo livello, in grado di suscitare il massimo interesse.
Tra le gallerie d’arte è doveroso menzionare la più all’avanguardia di tutte: la Sala Parés, che si trova in calle Petritxol, una delle strade più belle del centro storico, prossima alla Rambla. Creata nel 1877, vi esposero grandi pittori liberty come Casas e Rusiñol.
Un po’ dovunque, lungo la strada e negli spazi pubblici, si possono ammirare creazioni artistiche appartenenti ai generi più diversi. La zona centrale dell’Eixample, denominata popolarmente ‘Quadrato d’Oro’, è da considerare un vero museo all’aria aperta, dove sono ubicati gli edifici più peculiari del Liberty, caratterizzati da una gran profusione delle arti applicate, favorita da detta corrente alla fine del XIX secolo.
D’altra parte, grazie alla politica portata avanti nel decennio 1980-90 per abbellire la città, si è dato un tocco di modernità a tutta questa scultura pubblica che forma parte del paesaggio urbano. Alcuni esempi sono evidenti nel Porto Vecchio - Testa di Barcellona, scultura di Roy Liechtenstein -; nel parco della Stazione del Nord - Cielo aperto, di Beverly Pepper -; nella storica piazza del Re - Talpa, di Chillida -; nel parco Espanya Industrial, prossimo alla stazione di Sants, dove si trova lo straordinario Drago di Andrés Nagel, altro artista basco. Queste sono solo alcune delle opere contemporanee in cui ci s’imbatte all’aria aperta, nei luoghi pubblici.
Vale la pena d’accennare brevemente alla settima arte e al crescente interesse che suscita la città di Barcellona nel campo del cinema. Il regista - originario della Mancia - Pedro Almodóvar ha captato con la cinepresa le migliori immagini della città e le ha mostrate in tutto il mondo con il film “Todo sobre mi madre”. II film ha ricevuto diversi premi, tra i quali il “Goya” (equivalente spagnolo degli Oscar N.d.T.) e l’Oscar come migliore film straniero dell’anno 1999. Gli sono serviti da splendido scenario La Sacra Famiglia di Gaudí e il Palazzo della Musica.
Nessuno ha dubbi sul fatto che lo shopping è un uno degli elementi che rendono affascinante qualsiasi viaggio. L’offerta commerciale barcellonese è caratterizzata da un miscuglio tra vecchio e nuovo, tradizione e novità. Dai mercatini più popolari all’aria aperta, fino ai locali esclusivi e le gallerie moderne, passando attraverso i negozi di antiquariato e i laboratori artigiani: le possibilità reali superano di molto le aspettative.
Il cosiddetto Shopping Line di Barcellona è un grand’asse commerciale che si stende lungo 5 km, dal Porto Vecchio alla “zona alta” della Diagonal, attraversando la Rambla, il centro storico e la zona liberty dell’Eixample. In poche città esiste una simbiosi così perfetta tra l’andare tranquillamente a passeggio e contemporaneamente fare acquisti.
Non è esagerato affermare che la gastronomia locale è un vero piacere per i sensi. La cucina catalana è un esempio stupendo di “dieta mediterranea”, con l’olio d’oliva al primo posto: elemento imprescindibile per cucinare e condire i prodotti freschi, alla base della cosiddetta “cuina de mercat” o cucina di mercato, preparata con i migliori frutti di ogni stagione dell’anno. Tra i piatti tipici, accenniamo ai “calçots” (cipolline tenere al forno) in primavera, i funghi in autunno e la “escudella” (bollito di carne e verdure) in inverno. Il gustoso “pa amb tomàquet” (pane con pomodoro), gli insaccati del posto e l’immancabile “paella” di riso, si trovano in quasi tutti i locali e lungo tutto l’anno. Un cenno speciale per le “tapas” (assaggi), che negli ultimi tempi sono diventate la maniera più comune e pratica di godere di un pranzo o una cena leggera, accompagnate da un buon vino rosso o bianco. Tra i dolci più tipici ci sono la “crema catalana” e il “mel i mató” (ricotta con il miele).
A Barcellona coesistono ristoranti specializzati nella cucina internazionale ed esotica con altri più tradizionali, che si mantengono fedeli alla cucina di sempre, molto spesso aggiungendo un tocco personale e immaginazione da parte dello chef. Un brindisi con il cava (il conosciutissimo “champagne” catalano) è la maniera migliore di concludere una buona mangiata.
Nel calendario di qualsiasi località esistono date speciali, che non si possono tralasciare. Nel caso di Barcellona ricordiamo le più significative: La notte del 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, tutta la città si riversa in strada per assistere alla magica “cavalcata dei Re Magi”. Davanti allo sguardo stupito dei più piccoli, i Re d’Oriente sono ricevuti con tutti gli onori.
II 23 aprile, giorno di Sant Jordi (San Giorgio), si celebra in tutta la Catalogna la festa del Libro e della Rosa. Sono milioni le rose e i libri che vengono scambiati in segno d’amore e amicizia. Indubbiamente si tratta di una festa di civismo e partecipazione, quella che illustra meglio di tutte l’idiosincrasia dei catalani.
Il quartiere di Gràcia celebra la sua particolare Festa Major a metà agosto. Le vie e piazze vengono adornate, poi si sceglie la più bella. Seguono balli, concerti e feste popolari. In questi giorni detta circoscrizione assiste ad un’attività intensissima.
L’11 settembre si celebra la Diada, la festa nazionale della Catalogna, che ricorda il ristabilimento delle antiche istituzioni catalane.
La Mercé è la festa cittadina per antonomasia. Nella settimana del 24 settembre, festività della Madonna della Mercede, si assiste ad un numero di eventi interminabile; alcuni sono legati alle tradizioni popolari: il ball de gegants (sfilata di giganti e “testoni”), il correfoc (danza ancestrale nella quale draghi e demoni sputano fuoco davanti ai più intrepidi), e i castells (piramidi umane che si formano abbinando forza ed equilibrio).
La capacità di Barcellona d’organizzare grandi eventi sportivi è stata ampiamente dimostrata con la celebrazione dei Giochi Olimpici, che inoltre videro la partecipazione entusiastica di tutti i cittadini. Il calendario è piuttosto fitto per quanto riguarda le competizioni sportive, sia per l’elevato livello che per il gran numero di partecipanti; in esse gioca un ruolo determinante la qualità e capacità di infrastrutture ed equipaggiamenti. È questo il caso dello stadio del Futbol Club Barcelona, e del moderno Circuito della Catalogna, che ogni anno ospita il Gran Premio di Spagna di Formula 1. L’enorme potere di richiamo dei molteplici campioni celebrati nei diversi templi dello sport trasformano Barcellona in una meta importante per gli appassionati di tutto il mondo.
Sono poche le grandi città che abbinano l’offerta di sole-spiaggia a quella di un ricco patrimonio storico-culturale. A Barcellona, i quattro chilometri di costa pulita che s’estendono lungo la facciata marittima sono così vicino che basta una passeggiata dal centro o poche fermate di Metropolitana per arrivare. In seguito all’ammodernamento urbanistico che ha cambiato completamente la zona oggi occupata dal Villaggio Olimpico, è stato portato a termine un piano di rigenerazione delle spiagge tale da permettere alla popolazione di godere del sole e del mare. È aumentata notevolmente la pratica di diversi sport nautici e nell’attualità le regate si svolgono con una certa frequenza. Oggigiorno, Barcellona è una città con un aspetto spiccatamente mediterraneo.
Vedendo il traffico e il movimento notturno in alcune aree della città, si potrebbe pensare che Barcellona non dorme mai. Il Porto Vecchio e il Porto Olimpico sono due dei punti di ritrovo preferiti per il divertimento notturno. Nei dintorni del paseo del Born, nel quartiere della Ribera, sono parecchi i bar e locali dov’è possibile assistere a spettacoli in diretta. La zona centrale dell’Eixample, nel quartiere di Gràcia, la zona alta della Diagonal e le prossimità del Tibidabo presentano un ampio ventaglio di offerte. L’abitudine ad uscire di sera è così frequente che incluso i musei programmano attività speciali in orario notturno, tipo i concerti - con bicchiere di “cava” incluso - organizzati nella terrazza della Pedrera, sotto le stelle del cielo d’estate.
Non è casuale che a Barcellona si sia svolto il primo Forum Universale delle Culture. Nell’anno 2004 la città ha dimostrato ancora una volta la sua capacità organizzativa, l’anello che la spinge continuamente a evolvere nell’ambito della cultura, dando vita ad un evento di portata internazionale, che ha visto riunite le culture di tutto il mondo. È diventato così un grande scenario aperto alla creatività, dove si sono potuti stabilire punti di dialogo e convivenza tra i popoli. Sono state tre le questioni fondamentali - accordate con l’UNESCO - intorno alle quali si sono svolte le attività del Forum: Diversità culturale, Sviluppo sostenibile, Condizioni per la pace. L’ambizioso programma ha incluso una lunga lista di dibattiti, esposizioni e spettacoli provenienti da tutto il mondo. Indubbiamente, è stata la prova che la vocazione di Barcellona per le grandi manifestazioni culturali è fortemente radicata nello spirito cittadino.
Il Festival d’estate di Barcellona, conosciuto come Festival Grec, è l’evento culturale più importante della stagione estiva. Dalla fine di giugno ai primi di agosto il teatro, la danza e la musica riempiono i palcoscenici e le strade, nel tentativo di diffondere le ultime tendenze delle arti sceniche e musicali contemporanee. Il Festival Grec, che ha già superato la 25a edizione, può essere definito la sfida culturale delle caldi notti barcellonesi. Il Teatre Grec o anfiteatro greco del parco di Montjuic è lo scenario per antonomasia, che dà il suo nome al Festival.
Ovviamente, Barcellona celebra molti altri festival di vario genere, dal Tradicionarius di musica popolare e tradizionale al Sónar di musica elettronica, passando attraverso il Festival Internazionale di Chitarra, quello di Jazz e Musica Antica, per citarne solo alcuni.
La passione dei suoi abitanti nei confronti della musica raggiunge il punto culminante nella tradizione operistica, rappresentata dal Gran Teatro del Liceo, situato sulla Rambla. Inaugurato a metà del XIX secolo e ricostruito di recente - dopo l’incendio del 1994 - è un simbolo cittadino, insieme a personaggi della taglia di Montserrat Caballé e Josep Carreras, figure universali del bel canto.
Il Palazzo della Musica Catalana, opera di Domènech i Montaner e stupendo esempio d’architettura liberty, è sede di un’intensa attività con oltre 300 concerti annuali che includono musica sinfonica, pop e flamenco. Tutte le manifestazioni musicali si tengono nel “Palau”, indipendentemente dallo stile, sempre e quando offrano la garanzia di uno spettacolo di qualità. Questa sala riservata ai concerti nacque come sede dell’Orfeó Catalá, la società corale che ha più di cent’anni di storia ed è profondamente radicata nella tradizione popolare.
Di recente, alla lista di sale sparse in tutta la città si è aggiunta una nuova struttura: si tratta del grande Auditorio, che ha contribuito a ravvivare la zona delle Glòries ed è da attribuire all’architetto Rafael Moneo. Costruito in base all’ultima tecnologia, vale la pena di menzionare l’acustica eccellente della sala principale, con una capacità per 2.300 spettatori. Inoltre l’Auditorio è la sede permanente dell’Orchestra Sinfonica di Barcellona. La programmazione di concerti all’aria aperta, all’interno di templi quali la Basilica di Santa Maria del Mare, o in una sala qualsiasi delle molteplici esistenti - sia pubbliche che private -, mette fine alla varietà e ricchezza del panorama cittadino.
È ovvio che anche il teatro e la danza godono di una lunga tradizione. Basta dare un’occhiata alla pagina degli spettacoli per verificare lo spirito creativo e il gran ventaglio di offerte esistenti. Compagnie locali sorprendenti come La Fura dels Baus e Els Comediants sono riconosciute a livello internazionale. Non a caso furono protagoniste del grande spettacolo dato in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, celebrati nella magica estate del 1992.
La nuova “Città del Teatro”, ubicata a Montjuic, che ospita la sede del Teatro Libero e il Mercato dei Fiori, oltre all’Istituto del Teatro - riservato alla formazione degli attori -, è solo la punta visibile dell’iceberg composto dalle innumerevoli sale teatrali, alle quali bisogna aggiungere le cosiddette “sale alternative”, vale a dire con una programmazione più eterodossa.
Se nel panorama culturale di Barcellona il ruolo giocato dalle arti sceniche è di notevole importanza, non si può tralasciare quello occupato dalle arti plastiche. Il patrimonio custodito negli oltre 40 musei esistenti in città include le opere di artisti della taglia di Picasso, Miró, Tàpies. Il Museo d’Arte Contemporanea (MACBA), un edificio pieno di luce progettato da Richard Meier e situato nel quartiere del Raval, ha dato grande impulso alla diffusione delle tendenze d’avanguardia.
Oltre alle numerose esposizioni provvisorie organizzate dai musei - in aggiunta alle collezioni permanenti -, parecchie vengono programmate dagli organismi istituzionali e da circuiti legati alle gallerie d’arte. La nuova sede della Fondazione “la Caixa” a Montjuic, più conosciuta come CaixaForum, o la sala della Fondazione Caixa de Catalunya, allestita al piano principale della Pedrera, accolgono sempre mostre di primo livello, in grado di suscitare il massimo interesse.
Tra le gallerie d’arte è doveroso menzionare la più all’avanguardia di tutte: la Sala Parés, che si trova in calle Petritxol, una delle strade più belle del centro storico, prossima alla Rambla. Creata nel 1877, vi esposero grandi pittori liberty come Casas e Rusiñol.
Un po’ dovunque, lungo la strada e negli spazi pubblici, si possono ammirare creazioni artistiche appartenenti ai generi più diversi. La zona centrale dell’Eixample, denominata popolarmente ‘Quadrato d’Oro’, è da considerare un vero museo all’aria aperta, dove sono ubicati gli edifici più peculiari del Liberty, caratterizzati da una gran profusione delle arti applicate, favorita da detta corrente alla fine del XIX secolo.
D’altra parte, grazie alla politica portata avanti nel decennio 1980-90 per abbellire la città, si è dato un tocco di modernità a tutta questa scultura pubblica che forma parte del paesaggio urbano. Alcuni esempi sono evidenti nel Porto Vecchio - Testa di Barcellona, scultura di Roy Liechtenstein -; nel parco della Stazione del Nord - Cielo aperto, di Beverly Pepper -; nella storica piazza del Re - Talpa, di Chillida -; nel parco Espanya Industrial, prossimo alla stazione di Sants, dove si trova lo straordinario Drago di Andrés Nagel, altro artista basco. Queste sono solo alcune delle opere contemporanee in cui ci s’imbatte all’aria aperta, nei luoghi pubblici.
Vale la pena d’accennare brevemente alla settima arte e al crescente interesse che suscita la città di Barcellona nel campo del cinema. Il regista - originario della Mancia - Pedro Almodóvar ha captato con la cinepresa le migliori immagini della città e le ha mostrate in tutto il mondo con il film “Todo sobre mi madre”. II film ha ricevuto diversi premi, tra i quali il “Goya” (equivalente spagnolo degli Oscar N.d.T.) e l’Oscar come migliore film straniero dell’anno 1999. Gli sono serviti da splendido scenario La Sacra Famiglia di Gaudí e il Palazzo della Musica.
Nessuno ha dubbi sul fatto che lo shopping è un uno degli elementi che rendono affascinante qualsiasi viaggio. L’offerta commerciale barcellonese è caratterizzata da un miscuglio tra vecchio e nuovo, tradizione e novità. Dai mercatini più popolari all’aria aperta, fino ai locali esclusivi e le gallerie moderne, passando attraverso i negozi di antiquariato e i laboratori artigiani: le possibilità reali superano di molto le aspettative.
Il cosiddetto Shopping Line di Barcellona è un grand’asse commerciale che si stende lungo 5 km, dal Porto Vecchio alla “zona alta” della Diagonal, attraversando la Rambla, il centro storico e la zona liberty dell’Eixample. In poche città esiste una simbiosi così perfetta tra l’andare tranquillamente a passeggio e contemporaneamente fare acquisti.
Non è esagerato affermare che la gastronomia locale è un vero piacere per i sensi. La cucina catalana è un esempio stupendo di “dieta mediterranea”, con l’olio d’oliva al primo posto: elemento imprescindibile per cucinare e condire i prodotti freschi, alla base della cosiddetta “cuina de mercat” o cucina di mercato, preparata con i migliori frutti di ogni stagione dell’anno. Tra i piatti tipici, accenniamo ai “calçots” (cipolline tenere al forno) in primavera, i funghi in autunno e la “escudella” (bollito di carne e verdure) in inverno. Il gustoso “pa amb tomàquet” (pane con pomodoro), gli insaccati del posto e l’immancabile “paella” di riso, si trovano in quasi tutti i locali e lungo tutto l’anno. Un cenno speciale per le “tapas” (assaggi), che negli ultimi tempi sono diventate la maniera più comune e pratica di godere di un pranzo o una cena leggera, accompagnate da un buon vino rosso o bianco. Tra i dolci più tipici ci sono la “crema catalana” e il “mel i mató” (ricotta con il miele).
A Barcellona coesistono ristoranti specializzati nella cucina internazionale ed esotica con altri più tradizionali, che si mantengono fedeli alla cucina di sempre, molto spesso aggiungendo un tocco personale e immaginazione da parte dello chef. Un brindisi con il cava (il conosciutissimo “champagne” catalano) è la maniera migliore di concludere una buona mangiata.
Nel calendario di qualsiasi località esistono date speciali, che non si possono tralasciare. Nel caso di Barcellona ricordiamo le più significative: La notte del 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, tutta la città si riversa in strada per assistere alla magica “cavalcata dei Re Magi”. Davanti allo sguardo stupito dei più piccoli, i Re d’Oriente sono ricevuti con tutti gli onori.
II 23 aprile, giorno di Sant Jordi (San Giorgio), si celebra in tutta la Catalogna la festa del Libro e della Rosa. Sono milioni le rose e i libri che vengono scambiati in segno d’amore e amicizia. Indubbiamente si tratta di una festa di civismo e partecipazione, quella che illustra meglio di tutte l’idiosincrasia dei catalani.
Il quartiere di Gràcia celebra la sua particolare Festa Major a metà agosto. Le vie e piazze vengono adornate, poi si sceglie la più bella. Seguono balli, concerti e feste popolari. In questi giorni detta circoscrizione assiste ad un’attività intensissima.
L’11 settembre si celebra la Diada, la festa nazionale della Catalogna, che ricorda il ristabilimento delle antiche istituzioni catalane.
La Mercé è la festa cittadina per antonomasia. Nella settimana del 24 settembre, festività della Madonna della Mercede, si assiste ad un numero di eventi interminabile; alcuni sono legati alle tradizioni popolari: il ball de gegants (sfilata di giganti e “testoni”), il correfoc (danza ancestrale nella quale draghi e demoni sputano fuoco davanti ai più intrepidi), e i castells (piramidi umane che si formano abbinando forza ed equilibrio).
La capacità di Barcellona d’organizzare grandi eventi sportivi è stata ampiamente dimostrata con la celebrazione dei Giochi Olimpici, che inoltre videro la partecipazione entusiastica di tutti i cittadini. Il calendario è piuttosto fitto per quanto riguarda le competizioni sportive, sia per l’elevato livello che per il gran numero di partecipanti; in esse gioca un ruolo determinante la qualità e capacità di infrastrutture ed equipaggiamenti. È questo il caso dello stadio del Futbol Club Barcelona, e del moderno Circuito della Catalogna, che ogni anno ospita il Gran Premio di Spagna di Formula 1. L’enorme potere di richiamo dei molteplici campioni celebrati nei diversi templi dello sport trasformano Barcellona in una meta importante per gli appassionati di tutto il mondo.
Sono poche le grandi città che abbinano l’offerta di sole-spiaggia a quella di un ricco patrimonio storico-culturale. A Barcellona, i quattro chilometri di costa pulita che s’estendono lungo la facciata marittima sono così vicino che basta una passeggiata dal centro o poche fermate di Metropolitana per arrivare. In seguito all’ammodernamento urbanistico che ha cambiato completamente la zona oggi occupata dal Villaggio Olimpico, è stato portato a termine un piano di rigenerazione delle spiagge tale da permettere alla popolazione di godere del sole e del mare. È aumentata notevolmente la pratica di diversi sport nautici e nell’attualità le regate si svolgono con una certa frequenza. Oggigiorno, Barcellona è una città con un aspetto spiccatamente mediterraneo.
Vedendo il traffico e il movimento notturno in alcune aree della città, si potrebbe pensare che Barcellona non dorme mai. Il Porto Vecchio e il Porto Olimpico sono due dei punti di ritrovo preferiti per il divertimento notturno. Nei dintorni del paseo del Born, nel quartiere della Ribera, sono parecchi i bar e locali dov’è possibile assistere a spettacoli in diretta. La zona centrale dell’Eixample, nel quartiere di Gràcia, la zona alta della Diagonal e le prossimità del Tibidabo presentano un ampio ventaglio di offerte. L’abitudine ad uscire di sera è così frequente che incluso i musei programmano attività speciali in orario notturno, tipo i concerti - con bicchiere di “cava” incluso - organizzati nella terrazza della Pedrera, sotto le stelle del cielo d’estate.
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