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Tour attraverso l'Italia, sulle orme degli artisti italiani pił famosi (12 pagine)

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Sulle tracce di Dante, i suoi luoghi tra Ravenna e Firenze

Il viaggio non può che iniziare con Dante, padre indiscusso della lingua italiana e autore, fra le tante opere, di quel capolavoro divino che egli chiamò Commedia. Nato a Firenze nel 1265 e spirato a Ravenna 56 anni dopo, nel 1321, il Sommo Poeta fu attivo politicamente ed esule per molti anni, tanto che ripercorrere la sua vita significa vagare tra il capoluogo toscano e la Romagna, passando per il Casentino e altre zone del nord d’Italia.

Nel cuore di Firenze, in Via Santa Margherita, il Museo della Casa di Dante è un agglomerato di edifici medievali in pietra, restaurato nel 1911 e custode di immagini e documenti sulla giovinezza del poeta e la storia della città duecentesca. Si possono prenotare visite guidate del museo e di Firenze, abbinate a laboratori e attività per bambini, sul sito www.museocasadidante.it. La Società Dantesca Italiana (www.dantesca.it) si impegna a mantenere viva la memoria del poeta e organizza periodicamente letture e manifestazioni culturali.

Dante conobbe il Casentino da soldato – durante la battaglia di Campaldino del 1289 – e da viaggiatore, e dedicò alla vallata aretina molti versi del suo Poema. Durante l’esilio questa terra gli diede asilo, facendolo sentire vicino alla sua amata Firenze. A testimoniare il suo passaggio c’è un busto in bronzo di fronte al Castello di Poppi, residenza dei Conti Guidi in cui alloggiò nel 1310; all’interno un grande plastico racconta la Battaglia di Campaldino tra Guelfi e Ghibellini. In più, ai piedi del colle di Poppi, la “Colonna di Dante” segnala l’inizio della piana in cui si svolse il combattimento. Per maggiori informazioni su Dante a Poppi (che è uno dei Borghi più Belli d’Italia) vedi www.ilbelcasentino.it.

Dulcis in fundo Ravenna, in Romagna, dove la Tomba del Sommo Poeta se ne sta alla fine di Via Dante. Il tempietto neoclassico è del 1780, ma le ossa di Dante vi trovarono pace solo a fine Ottocento, quando vennero ritrovate nel giardino del monastero Francescano. Le avevano custodite qui i frati ravennati, temendo che i fiorentini le volessero trasferire nella loro città.

Nel settembre del 2011 Ravenna ha ospitato la prima edizione di un grande festival dantesco, Dante 2021, il cui titolo allude al prossimo centenario della morte del poeta. Con la partecipazione della fiorentina Accademia della Crusca, Ravenna ha proposto – e proporrà negli anni a venire – una bella rassegna settembrina di conferenze, letture e spettacoli per ricordare il padre della letteratura italiana. Per maggiori informazioni vedi www.dante2021.it.

 Pubblicato da il 29/03/2012 - 56.313 letture - ® Riproduzione vietata

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