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Tour attraverso l'Italia, sulle orme degli artisti italiani pił famosi (12 pagine)

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Giacomo Leopardi a Recanati: visita al Palazzo Leopardi e al Museo Leopardiano

“Forse, se avessi le ali per volare sulle nubi e contare le stelle ad una ad una, forse più felice sarei”.

È il desiderio che Giacomo Leopardi consegna al suo Canto Notturno e che sempre vibrerà tra suoi versi e le sue prose, animerà la sua penna e le sue azioni: Recanati, dove nacque nel 1798, fu sempre un rifugio e allo stesso tempo una prigione, da cui sognava di spiccare il volo. Lì, sull’ermo colle, la siepe impediva di vedere l’orizzonte e alimentava le sue fantasticherie sul mondo, accrescendo la sua sete di Infinito. Eppure, a ripercorrere la sua vita, ci si accorge che Leopardi non restò sempre a Recanati: soggiornò in tante città tra cui Pisa, Bologna, Roma e infine Napoli, dove morì nel 1837, a soli 39 anni.

Proprio a Napoli, nella zona di Piedigrotta, il Parco Vergiliano accoglie la tomba di Leopardi. Fu spostata qui nel 1939, dopo essere stata per circa un secolo nella Chiesa di San Vitale di Fuorigrotta. Una volta entrati nel parco-museo, ad ingresso gratuito, si percorre una breve salita e ci si trova al cospetto del sepolcro: un grande altare a base quadrata collocato in una grotta di tufo. Il Parco, dove si trova anche la tomba di Virgilio, è aperto tutti i giorni dalle 9.00 a un’ora prima del tramonto.
(Vedi http://tombavirgilio.sbapsaena.campaniabeniculturali.it)

Ma è Recanati (nelle Marche, provincia di Macerata) il luogo leopardiano per eccellenza, che plasmato la giovinezza dell’autore e la sua opera. A Recanati Leopardi conferisce ancora oggi un fascino poetico senza eguali. Palazzo Leopardi, nel rione Monte Morello, comprende la casa natale del poeta, che appartenne alla famiglia sin dal XIII secolo; inoltre vi si possono visitare la biblioteca, costantemente alimentata dagli acquisti librari del padre Monaldo, e il Museo Leopardiano con oggetti e documenti riguardanti Giacomo e i suoi scritti. Nel palazzo adiacente ha sede il Centro Nazionale di Studi Leopardiani, con un’altra biblioteca ricchissima e altre sale espositive in cui si svolgono conferenze ed eventi culturali, punto di riferimento per gli studiosi di Leopardi in tutto il mondo.
Poi ci sono luoghi reali e letterari allo stesso tempo: è il caso della Piazzetta del Sabato del Villaggio, su cui si affacciano Palazzo Leopardi e la chiesa di Santa Maria di Montemorello, in cui si conserva l’atto battesimale del poeta. Nel celebre canto che dà il nome alla piazza Giacomo raccontava: “I fanciulli gridando – su la piazzuola in frotta e qua e là saltando – fanno un lieto romore”. Sulla destra c’è la casa di Teresa Fattorini, morta giovanissima, a cui Leopardi dedicò A Silvia.

Dulcis in fundo il Colle dell’Infinito, meta di passeggiate e sede di meditazioni, angosce e speranze. Giacomo vi arrivava direttamente dal suo giardino, attraversando l’orto di Santo Stefano, e si perdeva a contemplare il vasto panorama che abbracciava cielo e mare, spezzato solamente dalla famosa siepe. Oggi, su un muro di mattoni, si legge la dichiarazione d’affetto di Giacomo a questo luogo: “SEMPRE CARO MI FU QUEST’ERMO COLLE”.

Ogni anno, il 29 giugno, si festeggia il compleanno del poeta con un grande evento a Palazzo Leopardi, nel Centro Nazionale di Studi Leopardiani e sullo stesso colle, sotto le stelle, dove letture, spettacoli e interpretazioni liriche intrattengono gli amanti della letteratura.

Il Centro Studi e il Comune di Recanati organizzano visite guidate ai luoghi leopardiani e alla città. I percorsi sono vari e possono comprendere visita alla biblioteca e alla mostra, ma anche, su prenotazione, approfondimenti e laboratori didattici per tutte le età. Per maggiori informazioni su orari e costi vedi www.giacomoleopardi.it, manda un’e-mail all’indirizzo casaleopardi@giacomoleopardi.it o chiama +39 071 757 3380.
Per il turismo a Recanati www.recanatiturismo.it.

 Pubblicato da il 29/04/2012 - 56.522 letture - ® Riproduzione vietata

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