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I monasteri pił remoti del mondo

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Monastero di Popa Taungkalat in Birmania - Il monastero di Popa Taungkalat, in Birmania, ha dell’incredibile: sembra uscito dalla penna di uno scrittore fantasy – probabilmente Tolkien – o dal pennello di un pittore visionario, tanto è surreale la sua postazione in mezzo al cielo. Il monte Popa, che a dire il vero è un vulcano estinto, veglia imponente sul luogo sacro: ai suoi piedi c’è un’altra collina che fa da piedistallo al monastero, la cui cima arrotondata è occupata dagli edifici bianchi coi tetti dorati; tutt’intorno un panorama sconfinato, che provoca le vertigini persino a guardarlo in fotografia. Non a caso c’è chi ha soprannominato il monte Popa “l’Olimpo della Birmania”, ed effettivamente sembra un luogo degno di ospitare qualche divinità, o perlomeno fa percepire all’anima qualcosa di ultraterreno. Mentre il vulcano tocca una quota di 1518 metri, il monastero di Taungkalat deve “accontentarsi” dei suoi 737 metri, che sono più che sufficienti a impressionare i visitatori e che giustificano la presenza di ben 777 gradini… da percorrere tutti, uno per uno, se si vuole conquistare il tempio.
Sono molti i turisti e i fedeli che ogni anno visitano il complesso, soprattutto durante le feste della luna piena di Nayon (maggio-giugno) e della luna piena di Nadaw (novembre-dicembre), oppure in occasione del festival Thingyan, che si svolge a metà del mese di aprile. Il Thingyan è il capodanno buddista, e dagli occidentali è spesso chiamato “festa dell’acqua” perché viene celebrato a suon di gavettoni, secchiate e colpi di pistole ad acqua: bagnarsi a vicenda significa lavare via le cattive azioni dell’anno appena trascorso e prepararsi con cuore pure all’anno nuovo.
La tradizione buddista vuole che il monastero Taungkalat ospiti 37 spiriti sacri detti Mahagiri, e chi si appresta a fargli visita deve ricordarsi di non avere comportamenti offensivi nei loro confronti: si raccomanda di non vestirsi di rosso, di verde o di nero, e di non portare in offerta carne di maiale. Attenzione anche alle scimmie, che lungo la scalinata e in cima alla collina sono pronte a fare i dispetti e assaggiare i panini dei turisti. Per il resto, basta prepararsi a una scarpinata non indifferente e a un panorama che la vale tutta.
Come arrivare? Il tempio Popa Taungkalat si trova nella regione centrale del Myanmar, a una cinquantina di chilometri da Bagan, dove ci si può unire a un tour organizzato o noleggiare un’auto. Per i turisti occidentali il punto d’accesso più comodo alla Birmania è l’aeroporto internazionale di Yangon, con voli diretti da/per Bangkok, Kuala Lumpur, Singapore e Taipei; da qui si può proseguire in autobus fino a Bagan - © ANUJAK JAIMOOK / Shutterstock.com



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