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Tour dell'Andalusia: racconto di viaggio da Granada a Siviglia (11 pagine)

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La Mezquita e i monumenti di Cordoba

Ben rigenerati da una bella dormita in un letto a tre piazze, il quarto giorno siamo partiti di buona lena alla visita dei monumenti di Cordoba. La prima tappa è stata all’Alcázar de los Reyes Cristianos (biglietto d’ingresso Euro 4,00), una bella fortezza dove all’interno delle sue sale abbiamo ammirato mosaici conservati perfettamente, e salendo sulle torri è stato possibile godere di un panorama mozzafiato di Cordoba, ma la parte che mi ha conquistato di più sono i magnifici giardini con le fontane e terrazze fiorite, un vero incanto. Usciti dalla fortezza ci siamo diretti alla tappa obbligatoria per chi visita Cordoba la Mezquita-Catedral (biglietto d’ingresso Euro 8,00), appena entrati siamo stati subito affascinati dalle miriade di colonne di marmo e granito che formano una serie di archi di pietra bianca e rossa. Risulta un monumento affascinante, nato da una Moschea araba successivamente ampliata e nella cui zona centrale i cristiani innalzarono le loro cappelle fino a costruirvi una Cattedrale cristiana, il tutto fa sperare in un convivenza pacifica delle varie religioni come avviene nella sua struttura, ogni architettura mantiene la sua identità ma si va ad armonizzare con l’altra.

Dopo esserci riposati un po’ all’ombra del Patio degli Aranci seguendo Calle Judería ci siamo addentrati nella visita del quartiere ebraico, dove abbiamo incrociato la statua del medico-filosofo Maimónides ad indicare che in quel luogo si trovava la sua casa, per arrivare al Zoco de Artisanía , mercatino municipale dell’artigianato, una struttura con un ampio patio dove si affacciano gli ingressi dei vari laboratori/negozi degli artigiani del legno, del pellame e della ceramica, davvero caratteristico. Alle 18.00 eravamo pronti per entrare nei Baños Arabes, precedentemente prenotati (http://www.hammamspain.com/cordoba), esperienza molto rilassante per la mente, ambiente accogliente e reso suggestivo dai vari lumini accesi e dalle fessure a forma di stella nel soffitto che fanno entrate la luce esterna, e appagante per il fisico, con il percorso per riattivare la circolazione in questa alternanza di vasche di acqua a varie temperature e bagno turco, il tutto ancora più allietato dal te verde alla menta che viene offerto, davvero da provare.

Una volta usciti, passeggiando nelle stradine li vicine siamo riusciti a trovare Calleja del Pañuelo, il vicolo del fazzoletto detto così perché la sua larghezza corrisponde a quella di un fazzoletto aperto, vicolo che avevo cercato anche il giorno precedente ma che nessuno era stato in grado di indicarmi, il vicolo più stretto di Cordoba, dove passa una persona alla volta e che giunge in una piccola piazza con gelsomini e aranci, una piccola parte di mondo incantato. Soddisfatti della giornata l’abbiamo conclusa alla Bodegas Mezquita perché io volevo replicare con il dolce fantastico della sera prima, ma al momento dell’ordinazione era finito, comunque siamo rimasti soddisfatti della cena a base di tapas, tutte molto apprezzate in particolare “l’atun escabec” tonno al naturale con pepe e vari ortaggi. Un ultima passeggiata per i vicoli di questa città, che nella sua parte storica, si è rivelata la città araba per eccellenza, ma che mi ha trasmesso la sensazione di essere in un mondo incantato.

 Pubblicato da il 28/05/2010 - 98.082 letture - ® Riproduzione vietata

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