Cerca Hotel al miglior prezzo

Tour dell'Andalusia: racconto di viaggio da Granada a Siviglia (11 pagine)

.

La visita dell'Alhambra, cosa vedere e sapere

Il secondo giorno siamo partiti con la visita della Cappella Reale e della Cattedrale. La prima ha attirato la nostra attenzione con la sua facciata in stile gotico incastonata nella piccola calle Oficios, al suo interno abbiamo ammirato, nello spazio adibito al Museo de Los Reyes Catolicos, la corona e lo scettro indossati da Isabella la Cattolica in occasione dalla presa della città. Della Cattedrale, ci ha colpito la sua maestosità e l’idea che il risultato visivo finale sia nato dalla coesistenza armoniosa dello stile moresco, in quanto è stata eretta sui pilastri della moschea maggiore, con lo stile gotico fino alla facciata barocca.

Usciti dalla Cattedrale ci siamo subito diretti alla fermata dei bus, bus numero 32, per dirigerci al monumento più prestigioso di tutta l’Andalusia, l’Alhambra, avevamo prenotato la visita parecchi mesi prima e ciò aveva accresciuto la nostra curiosità, ampiamente ripagata dalla visione di questo spettacolare complesso. Del villaggio costruito sul monte dell’Alhambra per prima cosa abbiamo visitato i giardini e il palazzo di Generafile, una struttura che al primo sguardo con il Patio della Fossa Irrigatoria e la combinazione di architettura moresca, vegetazione, fontane e vasche d’acqua ci ha fatto pensare ad un paradiso terreste, anche per la possibilità di ammirare Granada dall’alto, ma nulla in confronto alla visita del Palacios Nazaríes che con la porta dorata, il patio dei mirti, il patio dei leoni (peccato che i leoni della fontana dopo il restauro siano conservati all’interno) ci ha lasciato la sensazione di un mondo perfetto per riflettere e rilassarsi.

La visita dell’Alhambra l’abbiamo conclusa con una veloce vista all’Alcazaba (cittadella), il quartiere militare con le sue alte mura e torri di avvistamento e al palazzo di Carlo V, esternamente un perfetto quadrato ricoperto da pietra bugnata che al suo interno nasconde un patio perfettamente circolare, e per rinfrescarci un po’ dal caldo abbiamo approfittato del museo di belle arti situato al secondo piano ad ingresso gratuito per i cittadini dell’unione europea. Nel tardo pomeriggio da Plaza Nueva abbiamo preso il bus 31 per andare in visita nel quartiere dell’Albaycín, siamo arrivati alla piazza del Mirador di San Nicolás dove abbiamo ammirato il panorama completo dell’Alhambra, e dove sarebbe stato molto suggestivo aspettare il tramonto ma una piccola pioggerella ci ha fatto desistere dall’idea, muniti di ombrellino ci siamo avventurati verso il rientro percorrendo la discesa tra i vari vicoli e casine bianche.

Giunti alla Gran Vía de Colon, valutata l’ora, essendo in anticipo sulla tabella di marcia, abbiamo preso il bus numero 8, per giungere al Monastero della Cartuja, un complesso gotico dove poter ammirare il campanile dal patio interno pieno di alberi di aranci, ma nel nostro caso la visita è stata molto veloce, visto il crescere incessante della pioggia. Ripreso il bus numero 8 siamo scesi alla fermata del Gran Vía del Colon, avendo smesso di piovere ne abbiamo approfittato per una passeggiata all’ “Alcaicería”, mercatino dell’artigianato composto da piccole vie dove si affacciano tanti negozi soprattutto di stile arabo. Per la cena, dopo un giro di perlustrazione, di comune accordo abbiamo optato per ritornare alla Bodega Castaneda per concludere al meglio il nostro soggiorno a Granada.

 Pubblicato da il 28/05/2010 - 98.079 letture - ® Riproduzione vietata

16 Maggio 2024 La Sagra degli Asparagi e del Tartufo a ...

A Salza Irpina, in provincia di Avellino, va in scena la Sagra degli Asparagi ...

NOVITA' close