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Trinitapoli (Puglia): il mare e la visita alla cittą

Trinitapoli, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Trinitapoli dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Trinitapoli ha sempre dimostrato un carattere indomito e un’irrequietezza intrigante sotto molteplici punti di vista. Posta in provincia di Barletta-Andria-Trani, è una cittadina che fino al 2004 apparteneva all’hinterland amministrativo di Foggia. Perfino il nome è stato nel tempo soggetto a numerosi cambiamenti, l’ultimo nel 1863, quando Casaltrinità diventò ufficialmente Trinitapoli.

Storia

Essa è sorta in quella parte di Puglia dove anticamente si trovava Salpi, un feudo nato come civitas romana e sviluppatosi in castrum amministrato da diversi poteri regi, l’egida longobarda, la dominazione normanna, l’influenza di Enrico VI, il vezzo di Federico II che ne fece un loca solatiorum (letteralmente “luogo del diletto”). I monaci dell’Abbazia benedettina della Trinità di Monte Sacro eressero l’Ecclesia Sancte Trinitatis parallelamente al declino di Salpi: proprio intorno alla struttura religiosa s’espanse progressivamente il Casale della Trinità, punto di riferimento per i pastori locali e le loro greggi.

Più tardi, si trasformò in vero e proprio villaggio multietnico, dotato di torre di guardia, infeudato e fra ‘500 e ‘700 rivalutato come Commenda Magistrale dell’Ordine dei Cavalieri di Malta in bilico fra Priorato di Barletta e Gran Priorato di Venezia. L’occupazione napoleonica segnò di fatto una profonda svolta politica ed economica, tant’è che il Casale registrò il passaggio dalla pastorizia alla cerealicoltura prima, e dalla cerealicoltura alla viticoltura poi.

Cresciuto il blasone, il Casale smise di essere tale con un nome più appropriato concesso da Vittorio Emanuele II, Trinitapoli, che resiste ancora oggi per un nucleo urbano fatto di case bianche il cui sfondo è rappresentato dalle saline in prossimità del mare, fiancheggiate dalla Pista Ciclabile Trinitapoli Mare. I 14.500 abitanti gongolano, allo stesso modo i turisti, che in estate specialmente si riversano qui per godere delle spiagge, dei lidi e di un clima da isola felice in una regione che regala da sempre enormi soddisfazioni a tutti i livelli.

Cosa vedere a Trinitapoli

Trinitapoli invita gli avventori nel suo cuore di mirabolanti sorprese dove in primis batte forte il trasalimento che suscita il Duomo di Santo Stefano protomartire, chiesa neoclassica dalla facciata in marmo bianco che pronuncia il suo aspetto sulla Piazza del Municipio. Risale al 1767 ma una ricostruzione a fini di ampliamento la vuole più grande e funzionale nel 1899 con definitiva consacrazione nel 1935. Al di là di una veste già sufficientemente elegante, l’elemento che conferisce alla struttura ulteriore lustro è rappresentato dalla cupola su tamburo scandita da quattro pennacchi dipinti, finestre per l’illuminazione naturale e le Virtù Cardinali raffigurate tra una vetrata e l’altra. Al Titolare sono dedicati gli affreschi riportanti scene della Vita di Santo Stefano, l’altare maggiore e la statua disposta al centro dell’abside entro una nicchia.

Il Santuario della Madonna di Loreto può essere ritenuto la “reincarnazione” di un tempio a navata unica derivato a sua volta da un’antica cappella. L’attuale ottocentesco di navate ne ha tre ma ancor prima dell’analisi dell’interno, sono opportune alcune semplici considerazioni riguardo all’aspetto estetico prodotto dallo stile rinascimentale che pervade la facciata dove sono immediatamente visibili il portale centrale e i due laterali, inseriti in un gioco che vede in antitesi dimensionale la parte superiore e quella inferiore, armonizzata dall’inserimento del rosone composto da una vetrata istoriata in cui risalta la Madonna di Loreto. Fiancheggia il tutto un moderno campanile. L’interno è un’altalenanza di opere affrescate ed effigi scultoree: fra le prime evidenziamo una Vergine sormontante l’altare maggiore, fra le seconde un Crocifisso in argento.

Di recentissima fattura è la Chiesa di Cristo lavoratore, datata 1961 ed estrapolata pian piano da un unico complesso voluto da Mons. Giuseppe Nenna, ovvero il Villaggio del Fanciullo atto a ospitare giovanissimi orfani. Il pezzo forte si rivela essere un mosaico che ricrea il Cristo lavoratore in atto benedicente, posto sulla facciata.

La Chiesa della Santissima Trinità ha ben due torri campanarie e nacque al tempo dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, ricordato dallo stemma presente sul prospetto. Molti i pezzi di pregio racchiusi nell’ambiente a navata unica, una scultura dell’Immacolata in legno, un dipinto dell’Assunta fra i Dottori della Chiesa, una Pietà con anime purganti, un bel reliquiario ligneo con la reliquia della Croce di Cristo e la statua di maggior venerazione, Sant’Anna con Maria bambina.

L’ex duomo esiste ancora e coincide con la Chiesa di San Giuseppe, che esalta la vita del Santo riportando pittoricamente alcune fasi essenziali della Cristianità a esso afferenti, la Fuga in Egitto, Natività, Morte, Sposalizio, Preghiera con il Papa e Lavoro in bottega. L’edificio s’affaccia su Piazza del Municipio insieme al già citato Duomo di Santo Stefano e al Palazzo dei Commendatori di Malta.

Quello dei Frati Minori Cappuccini è l’unico convento presente in territorio comunale, dove prendono posto un Museo archeologico degli Ipogei palesante i resti della Tomba dei Giganti e della Signora delle Ambre, oggetto di studi di natura antropologica. L’oasi verde cittadina è compatibile con il Parco Naturale della Zona Umida, rifugio di molti esemplari faunistici, taluni molto rari.

Eventi, sagre e manifestazioni

Appuntamenti imperdibili per chi giunge a Trinitapoli sono il Carnevale, la Festa dell’Agricoltura di scena in primavera, la Sagra del Carciofo (il prodotto principe di queste terre è cucinato nelle più fantasiose ricette, tra cui si evincono le lasagne ai carciofi, i carciofi ripieni e la salsa di carciofi, pietanze da accompagnare con il buon Moscato di Trani o il Barletta rosso) a novembre e la Processione notturna del Legno Santo.

Come arrivare a Trinitapoli

Dall’Autostrada A14 BolognaTaranto uscire a Cerignola est e seguire le indicazioni per Trinitapoli; la stazione si trova sulla linea ferroviaria Bari – Bologna; l’aeroporto più vicino è quello di Bari, distante 69 km dalla località.

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