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Giappone: clima, temperature, quando andare e cosa mettere in valigia

Giappone, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Giappone dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il Giappone, disteso ad arco nell'oceano Pacifico ad est del continente asiatico, è costituito da un vasto nucleo di isole appartenenti all'Asia orientale che si trovano nell’oceano Pacifico, ad est della Cina, Russia e Coree. Esse sono in numero di ben 6.852 sebbene le principali siano quattro: Honshū, Hokkaidō, Kyūshū e Shikoku, in ordine decrescente di dimensioni, le quali occupano circa il 97% della superficie dell’intero paese.

La superficie totale del Giappone ammonta circa a 378.000 km quadrati, pertanto appena superiore a quella italiana. La presenza dell'oceano Pacifico (il maggiore dei tre) condiziona significativamente il clima della nazione, sia direttamente che indirettamente, come si vedrà in seguito.

La corrente oceanica calda nota come Kurosho scorre verso nord-est lungo la parte meridionale dell'arcipelago giapponese, e un ramo di essa, ben conosciuta come la corrente Tsushima , sfocia nel Mar del Giappone lungo il lato ovest del paese. Nel contempo da latitudini più settentrionali una corrente fredda conosciuta come Oyashio scorre verso sud lungo la costa orientale, mentre un ramo della stessa, chiamata corrente Liman, entra nel mare del Giappone direttamente da nord.

La mescolanza e l'interazione tra queste correnti calde e fredde favorisce abbondanti risorse ittiche nelle acque adiacenti il Giappone che sono tra le più pescose del mondo.
Circa il 75% della superficie del Giappone è montuosa: la regione Chubu dell'Honshu centrale è conosciuta come il "tetto del Giappone" ed ha molte montagne che sono alte più di 3.000 metri.

La vetta più alta del Giappone è il monte Fuji ( 3.776 m) seguita dal Kitadake di 3.192 m.
Molti i vulcani ancora attivi in tutto il paese, così come l'elevata instabilità tettonica sotto l'arcipelago è estremamente incline a produrre forte attività sismica, collocando così il Giappone tra i paesi più a rischio terremoti.

Una delle caratteristiche principali del clima del Giappone è l'elevata escursione di temperatura tra le quattro stagioni e tra il comparto settentrionale e meridionale del paese. Da nord a sud il Giappone occupa una latitudine di circa 25 gradi ed è influenzato in inverno dai venti stagionali che soffiano dalla Siberia e dell'Asia orientale, ed in estate dai venti periodici che soffiano dall'Oceano Pacifico. Nonostante si tratti di un territorio di dimensioni non particolarmente estese , il Giappone è caratterizzato da quattro diversi modelli climatici di seguito sintetizzati.

Hokkaido, caratterizzata da una tipologia di clima quasi subartico, ha una temperatura media annua di 8°C circa e presenta una precipitazione media annua di circa 1.150 mm.
Il settore che va dalla regione di Honshu settentrionale a Kyushu appartiene alla zona temperata, con estati calde, influenzate dai venti stagionali dal Pacifico, ed inverni solo moderatamente freddi. La parte del paese che si affaccia sul Mar del Giappone ha un clima con molta pioggia, e neve in inverno, a causa delle correnti provenienti dal continente asiatico che vengono bloccate nella loro avanzata dai rilievi che delimitano il paese come una spina dorsale, determinando forti precipitazioni nelle aree sopravvento.
Le isole del settore di sud-ovest di Okinawa appartengono alla zona climatica subtropicale e hanno un temperatura media annua di oltre 22 °C , con oltre 2.000 mm medi annui di precipitazione.

Quando l'inverno si approssima al termine, i venti freddi che soffiano dal continente diventano più deboli e più intermittenti, pertanto le masse d'aria cicloniche provenienti dalla Cina entrano nel Mar del Giappone, dando luogo a forti e caldi venti meridionali che viaggiano verso la zona depressionaria attiva sul Pacifico. Tali venti meridionali sono chiamati Haru Ichiban.
Sono assai temuti poiché essi, oltre ad annunciare l'imminente primavera, a volte provocano enormi valanghe, mentre nel periodo estivo possono essere causa di incendi di grandi dimensioni.

Prima dell'arrivo della vera estate meteorologica il Giappone ha una stagione umida con piogge talora cospicue (detta baiu). Indicativamente da maggio a luglio insiste un campo di alta pressione sul mare di Okhotsk a nord del Giappone, mentre sopra l'Oceano Pacifico si sviluppa un area anticiclonica caratterizzata dalla presenza di aria calda e umida.
Lungo la linea di convergenza tra le due masse d'aria, che si estende dal sud della Cina fino ad oltre l'arcipelago giapponese, si attuano lunghi periodi di piogge frequenti.
Dopo la metà del mese di luglio, le masse d'aria stazionanti sopra l'oceano Pacifico diventano predominanti e la stagione delle piogge sale di latitudine arrivando ben più a nord. Esse portano anche aria calda e umida verso il Giappone, determinando caldo estivo per molti giorni con temperature salgono a più di 30 gradi centigradi essenzialmente nel comparto centromeridionale.

Da fine estate ad ottobre il Giappone è sovente colpito da cicloni tropicali, che sull'area pacifica vengono chiamati tifoni. Essi si formano per la convergenza di alisei di NE e SE al suolo (e passaggio di onde di instabilità in quota) tra le latitudini di circa 5 e 20 gradi, e sono lo stesso fenomeno noto come uragani nel settore atlantico, ma quelli pacifici sono mediamente più violenti.
Ogni anno si innescano da 20 a 30 tifoni, di cui in media circa 4 raggiungono il Giappone, a volte causando grandi distruzioni. L'area più a rischio è senza dubbio quella meridionale. Tra metà/fine ottobre e metà novembre circa, il Giappone gode di un clima generalmente temperato senza eccessi termici di particolare rilevanza; in questa fase assumono maggiore frequenza i periodi anticiclonici.

Verso la fine di novembre o comunque all'inizio dell'inverno meteorologico, venti sempre più freddi cominciano a soffiare provenendo dal continente asiatico. Questi venti da nordovest raccolgono notevoli quantità di vapore acqueo sorvolando il Mar del Giappone per cederle sotto forma di pioggia e neve sul comparto occidentale del Giappone, anche a causa del loro impatto sulla dorsale delle montagne che attraversano la parte centrale della il paese.
Infatti la regione di Hokuriku ( Fukui, Ishikawa, Toyama, Niigata) che si affaccia sul Mar del Giappone ed è separata dal resto del paese da elevate catene montuose, è nota per le sue alte nevi invernali. Se le masse d'aria provengono dall'area siberiana si hanno spesso intense ondate di gelo, specie sulla parte settentrionale.
Al contrario, il settore del Pacifico gode generalmente di inverni più asciutti e soleggiati venendosi a trovare sottovento rispetto alle correnti dominanti.
Le isole del comparto di Okinawa, nel lontano sud-ovest, hanno un clima subtropicale, con differenze termiche meno marcate tra le varie stagioni e le temperature invernali sono molto più miti che in altre parti del paese.

Alcune caratteristiche climatiche delle principali città:

Tokyo (capitale):
Il mese più freddo dell'anno risulta essere gennaio (temperatura minima media 2°C; temperatura massima media 9°C); mentre quello più caldo è agosto ( temperatura minima media 24°C; temperatura massima media 31°C).
Il periodo più caldo dell'anno è inquadrabile ad inizio agosto; quello più freddo a fine gennaio.
Record di temperatura minima assoluta: -9.2°C
Record di temperatura massima assoluta: 39.5°C
Nuvolosità: il periodo invernale vede minore nuvolosità (minimo in gennaio col 55% medio di copertura nuvolosa), mentre le nubi divengono più frequenti tra aprile ed ottobre (massimo a giugno con l'89% di copertura nuvolosa media giornaliera).
Statisticamente il periodo con minore nuvolosità è quello che va da dicembre a metà febbraio circa, anche se purtroppo corrisponde con la stagione invernale.
Precipitazioni: La probabilità di giorni con pioggia varia nel corso dell'anno. Le precipitazioni hanno statisticamente maggiori probabilità di manifestarsi tra la seconda e la terza decade di giugno (periodo 1971-2000). Sono invece meno probabili intorno la prima decade di gennaio, con occorrenza del 41% sui giorni considerati. Ovviamente estendendo un poco i tempi, possiamo considerare come i mesi di dicembre e gennaio come quelli a minore rischio di precipitazioni.
Il maggiore rischio di nevicate si manifesta tra la fine di gennaio ed i primi di marzo (picco massimo a metà febbraio), mentre l'attività temporalesca trova la sua massima espressione tra giugno e settembre con massimo in agosto, tuttavia temporali sono possibili in qualunque periodo dell'anno. In merito ai quantitativi medi climatologici essi sono sintetizzati come segue:
La piovosità media annua ammonta a circa 1730 mm (elevata), con massimo primario autunnale (settembre-ottobre) e secondario primaverile. Stagione più secca quella invernale con i minimi in dicembre e gennaio (ma di poco superiori a 50 mm medi).

Sapporo (Hokkaido):
Il mese più freddo dell'anno è gennaio (temperatura minima media ben -7°C; temperatura massima media -0.6°C); mentre quello più caldo è agosto (temperatura minima media 19.1°C; temperatura massima media 26.4°C).
Record di temperatura minima assoluta: -28.5°C
Record di temperatura massima assoluta: 36.2°C
Nuvolosità: il periodo dell'anno con minore copertura nuvolosa va da settembre a novembre con ottobre mese più favorevole a presenza di sole (55% di copertura nuvolosa media), mentre nel periodo che va da maggio a luglio la nuvolosità media è ben più elevata con picco in giugno (82%).
Precipitazioni: Le precipitazioni hanno statisticamente maggiori probabilità di manifestarsi tra novembre e marzo, mentre l'incidenza è inferiore tra aprile ed settembre, nonostante esse siano mediamente più intense. I picchi estremi cadono nella terza decade di gennaio (75% di probabilità di incappare in un periodo piovoso), mentre nella terza decade di luglio il rischio scende al 44% (ma occhio ai temporali!)
Il rischio neve è molto elevato da dicembre a marzo (la località ospitò infatti le Olimpiadi invernali del 1972) e sovente l'aria gelida siberiana proveniente da NW, dopo aver raccolto grandi quantità di vapore acqueo transitando sul mare, determina intense nevicate con temperature molto basse.
L'attività temporalesca si osserva in genere da maggio a novembre con picco massimo tra settembre ed ottobre.
In merito ai quantitativi medi climatologici essi sono sintetizzati di seguito:
La piovosità media annua ammonta a circa 1107 mm, con massimo primario autunnale (settembre-ottobre) e secondario invernale (molta neve). La stagione più secca risulta quella primaverile con i minimi tra maggio e giugno (giugno 46 mm medi).

Osaka (Honshu):
Il mese più freddo dell'anno risulta essere gennaio (temperatura minima media 2.6°C; temperatura massima media 9.4°C); mentre quello più caldo è agosto (temperatura minima media 25.6°C; temperatura massima media 34.0°C).
Record di temperatura minima assoluta: -7.5°C
Record di temperatura massima assoluta: 39.1°C
Nuvolosità: se siamo alla ricerca di sole il periodo dell'anno con minore copertura nuvolosa va da agosto a dicembre con quest'ultimo mese più favorevole a presenza di sole (54% di copertura nuvolosa media), mentre nel periodo compreso tra marzo e luglio la nuvolosità media è assai più intensa con picco in giugno (77%).
Precipitazioni: Le precipitazioni hanno statisticamente maggiori probabilità di manifestarsi tra febbraio e luglio, mentre la probabilità appare inferiore tra ottobre e gennaio. I picchi estremi si hanno in genere nella terza decade di giugno (51% di probabilità di incorrere in un periodo piovoso), mentre nella prima decade di novembre il rischio scende al 29%.
Il rischio neve è alquanto basso con un debole-moderato rischio tra dicembre e febbraio.
L'attività temporalesca si osserva durante tutto l'anno con massimi di frequenza ed intensità tra giugno e settembre (picco nel mese di agosto).
In merito ai quantitativi medi climatologici di precipitazione essi sono proposti di seguito:
La piovosità media annua ammonta a circa 1590 mm (valore elevato), con massimo primario autunnale (settembre-ottobre) e secondario primaverile (aprile-giugno). La stagione più secca risulta quella invernale con i minimi tra gennaio (soli 19 mm medi) e febbraio.

Nagasaki (Kyushu):
Il mese più freddo dell'anno è gennaio (temperatura minima media 3.0°C; temperatura massima media 9.2°C); mentre quello più caldo appare agosto (temperatura minima media 24.4°C; temperatura massima media 30.7°C).
Record di temperatura minima assoluta: -7.0°C
Record di temperatura massima assoluta: 37.7°C
Nuvolosità: per chi ama le giornate soleggiate il periodo dell'anno con minore copertura nuvolosa va da agosto a novembre, con ottobre mese più favorevole a presenza di sole (64% di copertura nuvolosa media), mentre nel periodo compreso tra gennaio e luglio la nuvolosità media è assai più elevata con picco in giugno (ben 90%) quando useremo ben poco gli occhiali da sole.
Precipitazioni: Le precipitazioni risultano statisticamente più probabili tra dicembre e marzo e tra giugno e luglio, mentre il rischio appare inferiore tra settembre e novembre. I picchi estremi si hanno in prevalenza nella terza decade di giugno (68% di probabilità di incontrare un periodo piovoso), mentre nella terza decade di ottobre il rischio cala al 48%.
Il rischio neve è moderato tra dicembre e febbraio con alcuni eventi tardivi in marzo.
L'attività temporalesca si manifesta durante tutto l'anno con massimi di incidenza ed intensità tra giugno e settembre (picco nel mese di agosto).
In merito ai quantitativi medi climatologici di precipitazione essi sono proposti di seguito:
La piovosità media annua corrisponde a circa 1960 mm (valore elevato), con massimo primario estivo (giugno-agosto) e secondario autunnale (settembre-ottobre). La stagione più secca appare quella invernale con i minimi tra dicembre e febbraio. Attenzione ai temporali che possono essere assai violenti; giugno ha una piovosità media di ben 361 mm e luglio di 330 mm e sono quasi esclusivamente di tipo temporalesco.

Cosa mettere in valigia:
Il clima del Giappone è estremamente mutevole e diversificato a causa della notevole estensione latitudinale, ma un comune denominatore è un periodo estivo assai caldo ed afoso, pertanto di ciò occorre tenere conto. In ogni caso i capi di vestiario da portare con noi dovranno essere adatti a qualunque tipologia di clima. Attenzione nel periodo autunnale al pericolo di tifoni, specie nelle isole meridionali.
Per il periodo estivo si suggerisce un telo per il mare, un asciugamano per il viaggio, sandali per il mare, ombrello e k-way, occhiali da sole, copricapo, mini torcia; nonchè materiale da primo pronto soccorso: aspirina, tachipirina, disinfettante, cerotti e termometro, medicina da banco tipo anti-diarroico, collirio, repellente anti-insetti, anti-dolorifico ad ampio spettro, antinausea.
Portate con voi un riduttore per le prese elettriche, ne troverete sicuramente anche in Giappone, tuttavia al vostro arrivo potrete non avere il tempo né di cercarlo né tanto meno l'opportunità di trovarlo subito a disposizione. Le spine giapponesi si adattano ad una tensione di 100 volt (considerate che in Europa centrale è di 220 volt), tuttavia il sistema è di due tipi: 50hz nel Giappone orientale ed a Tokyo; di 60hz nel Giappone occidentale (es. Osaka).
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 Pubblicato da - 09 Ottobre 2013 - © Riproduzione vietata

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