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Viaggi in Sudafrica: consigli utili al Turista

Sudafrica, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sudafrica dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il paese racchiude un'enorme varietà di animali selvatici, inclusi i “Big Five” - Grandi Cinque: leopardo, leone, elefante, bufalo e rinoceronte. Ci sono più di 100 specie di serpenti, 5000 specie di ragni e più di 900 specie classificate di uccelli. Il regno floreale del Capo, il più piccolo dei sei regni del mondo, ha la più grande varietà concentrata di flora - 8500 specie di piante tra le quali si trova anche il Fynbos. Il fiore nazionale del Sud Africa è la “protea”: ve ne sono quasi 400 specie. La più conosciuta è la Protea Reale i Gigante che arriva a misurare 30 cm.di diametro ed è caratterizzato da un colore rosa intenso. Il Kirstenbosch Gardens, uno dei più famosi giardini botanici del mondo, è situato sui versanti della montagna della tavola, proprio fuori della Città del Capo. Copre una zona di 528 ettari, dove vi si trovano quasi 6000 specie di piante indigene, dagli alti alberi di yellowood alle cicadine, ancora oggi, piante protette.

La maggior parte dei visitatori desidera esplorare almeno una delle aree faunistiche protette del paese per sperimentare direttamente le meraviglie della natura. Il Sudafrica è uno dei posti migliori dell’Africa per osservare i ‘Big Five’ – elefante, leone, rinoceronte (bianco e nero), leopardo e bufalo, oltre al ghepardo, alla giraffa, alla zebra, a numerosi tipi di antilope, all’ippopotamo e al coccodrillo. Il paese possiede inoltre una delle maggiori varietà di specie di uccelli del mondo. Sebbene l’osservazione degli animali selvatici sia possibile tutto l’anno, la stagione ideale è l’inverno sudafricano. Durante l’estate sudafricana, la vegetazione diventa lussureggiante rendendo più difficile l’avvistamento degli animali.

Da maggio ad agosto, l’erba è bassa e l’osservazione è più facile. Da agosto a ottobre, ultimi mesi della stagione secca nella maggior parte del paese, gli animali si concentrano nelle vicinanze delle pozze d’acqua, che diventano così i luoghi ideali per osservarli. Miglior momento della giornata: la mattina presto e il tardo pomeriggio fino al crepuscolo; queste sono le ore in cui gli animali sono più attivi e perciò queste sono anche le ore migliori per gli avvistamenti. Anche la sera tardi, quando gli animali sono illuminati da potenti torce di luce elettrica, può riservare momenti di grande emozione. Durante il giorno, il caldo costringe gli animali a ritirarsi negli angoli ombrosi; è perciò necessario cercarli al riparo di alberi o cespugli.

Come attrezzarsi? Abbigliamento sportivo, naturalmente, preferendo colori neutri come il marrone, il beige e il kaki, per non allarmare gli animali. Calzature chiuse e resistenti, adatte alle camminate in terreni impervi. E’ consigliabile portare occhiali da sole e un copricapo, specialmente durante le ore calde della giornata. Tenere sempre a portata di mano una giacca a vento, perchè la mattina presto o la sera tardi può fare piuttosto fresco. Alcune riserve faunistiche sono immuni dalla malaria – consultare gli elenchi.

Camicie con maniche lunghe e pantaloni lunghi sono consigliati per la sera, al fine di ridurre la superficie esposta alle punture di zanzare. Di notte usare un repellente contro le zanzare ed evitare profumi. La profilassi antimalarica é consigliabile da ottobre a marzo. Binocoli, macchine fotografiche e cineprese sono strumenti essenziali di un safari fotografico: assicuratevi di avere sempre con voi un buon numero di rullini, video-cassette e batterie.
Consigliamo libri e opuscoli sulla flora e la fauna del Sudafrica.

Le aree protette del Sudafrica appartengono a tre categorie: parchi naturali, riserve faunistiche private e nazionali. I parchi naturali sono rinomati soprattutto per le bellezze panoramiche e per i sentieri escursionistici. Le riserve faunistiche private attirano soprattutto i visitatori internazionali e sono spesso incluse nei programmi dei tour operator. Il servizio personalizzato assicura le migliori condizioni per l’avvistamento degli animali, mentre i lodge e i campi, spesso di gran lusso, creano un’atmosfera rilassata e piacevole. I safari in veicoli aperti, guidati da esperti ranger, si addentrano nella macchia fuori dai sentieri segnati. In genere sono offerti anche safari guidati a piedi.
Molte riserve private dispongono di piscine e di bar ben forniti. Sono inclusi tutti i pasti, compreso il tè pomeridiano; la sera viene spesso organizzato un ‘braai’, ovvero barbecue, attorno al fuoco, all’interno di un recinto circolare all’aperto chiamato ‘boma’. La maggior parte delle riserve private si trova al margine occidentale del Parco Kruger oppure nel KwaZulu-Natal settentrionale o nell’Eastern Cape. Per poter godere fino in fondo il contatto con la natura e con gli animali selvatici, è consigliabile passare almeno due o tre notti in ogni campo.

In generale le riserve faunistiche nazionali si esplorano con mezzi propri oppure presi a noleggio (sebbene in alcuni casi sia possibile servirsi di visite guidate) e normalmente è necessario provvedere autonomamente ai pasti (anche se, naturalmente, vi sono eccezioni). Nel Parco Kruger è possibile ricorrere a organizzazioni apposite che si occupano sia delle visite guidate sia dei pasti. Senza nulla togliere alle riserve private, tuttavia è una buona idea esplorare anche uno o due parchi nazionali. I turisti sono generalmente ospitati in campi appositi, detti ‘Rest Camps’, abitualmente in chalet o cottage. Molti hanno cucinino e bagno. Si consiglia di fare gli acquisti di cibo fuori del parco, sebbene alcuni campi abbiano un emporio per le cose essenziali e talvolta un ristorante.

Siccome i parchi nazionali sono molto apprezzati sia dai sudafricani che dai visitatori stranieri, è bene tener presente che esiste un numero chiuso di persone ammesse di volta in volta, questo per garantire la dovuta protezione ambientale. E’ perciò opportuno prenotare con largo anticipo. I campi vengono chiusi al tramonto, è dunque necessario rispettare gli orari. La sistemazione notturna prevede sia campi attrezzati che campi nella macchia e campi privati. I safari diurni e notturni in auto scoperta con accompagnamento di ranger sono una nuova, popolarissima iniziativa. L’approccio che ha oggi il Sudafrica verso l’ecoturismo va ben oltre la semplice costituzione di aree protette. E’ una politica molto più sfaccettata che ha come obiettivo di aprire l’ambiente naturale ai turisti attuali e futuri, assicurando alle popolazioni locali i benefici che ne derivano sia in termini economici sia sociali, particolarmente nelle aree rurali più povere dove si concentra la maggior parte dell’ecoturismo.

Si calcola che per ogni 30 turisti vi sia la creazione di un nuovo posto di lavoro diretto e di due indiretti. Il Parco Nazionale Kruger, per esempio, ha una forza lavoro di 3400 persone. I turisti contribuiscono all’economia locale anche con gli acquisti di souvenir e prodotti artigianali locali. Ci sono altri vantaggi, forse meno evidenti a prima vista. L’ecoturismo contribuisce a migliorare sensibilmente le infrastrutture, per esempio nuove strade, acquedotti e linee elettriche. Sono stati creati programmi che hanno come obiettivo la condivisione dei benefici economici, e gli abitanti del luogo sono incoraggiati a utlizzare le risorse dell’area protetta (erba e fieno, paglia e canne per le costruzioni, legna da ardere, pesce e carne). Le comunità rurali sono spinte a partecipare ai progetti esistenti o a proporne di nuovi, come ad esempio i villaggi culturali. Con il denaro dei finanziamenti si possono anche costruire scuole, cliniche e acquedotti. L’ecoturismo si sforza di ottenere due risultati: la conservazione dell’ambiente naturale primigenio per i turisti e il miglioramento delle condizioni di vita nei villaggi rurali.

La varietà di sistemazioni è diversificata quasi quanto la sua gente e i suoi paesaggi. Varia da alberghi di lusso, Bed & Breakfast, alloggi tipo pensione a lussuosi lodges nelle riserve private. La diversificazione del territorio, offre la possibilità di scegliere tra le montagne ed il mare, le città o le riserve. Per quanto riguarda i safari si possono trovare tre sistemazioni diverse: la più economica è quella di alloggiare in uno dei Rest Camp statali ai bordi dei parchi; sono sistemazioni molto semplici in bungalow dotati spesso di angolo cottura. La soluzione intermedia è quella di alloggiare all’esterno del parco in hotels molto confortevoli e recarsi al mattino all’interno del parco per il safari acquistando l’escursione. L’ultima soluzione la più costosa, ma anche la più emozionante ed entusiasmante, è quella di soggiornare in un Lodge, una sistemazione di lusso con trattamento di All Inclusive, in una delle Riserve Private che si trovano all’interno dei parchi e che sono direttamente confinanti con essi senza barriere che non permetterebbero agli animali di girare liberamente. Qui i safari si svolgono all’alba e al tramonto a bordo di Land Rover completamente aperte (massimo 6 persone a bordo), sia in percorsi tracciati sia fuori pista per meglio stanare gli animali. Oltre ai safari a bordo delle jeep, per i più appassionati di natura è possibile fare delle interessanti passeggiate nel bush scortati da esperti ranger. Alcuni lodges non accettano bambini sotto i 12 anni, per cui è necessario che le famiglie si informino in merito al momento della prenotazione.

Nota per ilTurista: Spesso le strade dei parchi non sono asfaltate; è perciò necessario prestare molta attenzione alla guida. E’ obbligatorio mantenere basse velocità per consentire al meglio l’osservazione degli animali; inoltre non si devono lasciare i percorsi appositamente preparati. Se si noleggia l’auto, è opportuno sceglierla con aria condizionata. Si consiglia di fare attenzione alla spia del carburante e di riempire il serbatoio ad ogni occasione, poichè i punti di rifornimento possono essere anche molto lontani l’uno dall’altro. E’ meglio tenere chiusi i vetri dell’auto ed essere molto prudenti quando si è in vista degli animali, facendo attenzione a non avvicinarsi troppo: se si sentono minacciati possono attaccare oppure scappar via. Se invece non li si disturba, essi ignorano il veicolo, specialmente se gli occupanti restano tranquilli e non fanno movimenti improvvisi.

E’ bene non aprire mai le porte dell’auto né uscire dal veicolo. Se l’auto rimane a secco o ha un guasto, si consiglia di restare all’interno e di aspettare che ne passi un’altra per chiedere soccorso. E’ opportuno portare sempre con sé una piccola provvista di bevande e di spuntini di emergenza. La regola d’oro per chi visita i parchi è il rispetto dell’ambiente e delle abitudini della fauna. Per esempio, non si lascia in giro l’immondizia, né si buttano i mozziconi di sigaretta fuori dall’auto. Occorre ricordare sempre che si è soltanto in visita a casa d’altri, in questo caso degli animali selvatici. L’esperienza della natura è tanto più appagante quanto più si è rispettosi dell’ambiente e si prendono le necessarie precauzioni per la propria incolumità, senza dimenticare che solo i tempi lunghi permettono di osservare e ascoltare come si deve il mondo naturale.

Fonte: South African Tourism
Maggiori informazioni al numero verde: 800 925 245
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