Sorano (Toscana): le terme, la Fortezza Orsini e cosa vedere
Sorano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sorano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Pare che un abile scultore abbia scelto una rupe di tufo, nei pressi di Grosseto, e via abbia intagliato un’opera d’arte: i colori sono quelli caldi del paesaggio, e le forme compongono un agglomerato pittoresco di case, chiesette, scalinate e stradicciole tortuose. La scultura nella roccia si chiama Sorano, ed è una località toscana in provincia di Grosseto, popolata da 3670 abitanti e collocata a 80 km dal capoluogo.
Abbarbicata a 379 metri s.l.m., la cittadella è come un’elegante vedetta, protesa su una campagna lussureggiante. Sotto di lei le colline si alternano ai campi di girasoli, e il fiume Lente scivola placido tra ulivi e cipressi, mentre intorno al centro vero e proprio si sviluppano una serie di frazioni di importanza storica: Sovana era l’antica capitale dell’omonima contea, Castell’Ottieri e Montorio erano la capitale e il centro strategico della Contea degli Ottieri. Dal punto di vista paesaggistico Sorano rivaleggia alla pari, per bellezza, alla vicina Pitigliano.
Incastonate nell’Area del Tufo, le sorgenti sono conosciute sin dall’antichità, ma se un tempo ci si accontentava delle piccole pozze che si formavano nel terreno da marzo a settembre, oggi i visitatori ala ricerca del benessere possono soggiornare presso strutture accoglienti e moderne delle Terme di Sorano, e godere delle proprietà benefiche delle acque in totale relax. Un residence elegante mette a disposizione un’ampia piscina, dove non manca la zona riservata ai bambini, e sotto le cascate ci si può lasciare accarezzare dal getto piacevole dell’acqua. L’elisir è di tipo magnesio-calcico, zampilla a una temperatura naturale di 37.5°C e viene utilizzato per terapie vere e proprie o per trattamenti di bellezza all’avanguardia. Dopo essersi presi cura del corpo ci si può dedicare ai capricci del palato, ristorandosi nel ristorante del centro, oppure distendersi nelle accoglienti zone relax.
Su tutto il caotico affastelrsi di case, chiese e campanili, è la Fortezza Orsini a dominare la scena nella parte alta del borgo. La si raggiunge dalla Strada Provinciale San Quirico, dove si trova un comodo parcheggio gratuito. Da qui una stradina conduce all'ingresso della fortezza, dove un arco è sormontano da un imponente stemma. osservandolo attentamente si noteranno sia l'Orso che i Leoni rampanti, in pratica la summa delle due famiglie che hanno caratterizzato la storia di questo castello: gli Aldobrandeschi, che la crearono nel 12° secolo, e gli Orsini che la ereditarono un secolo più tardi.
Il complesso architettonico è ricco di luoghi e dettagli interesanti. Il cuore è senza dubbio il Castello primitivo, che è ancora circondato da un profondo fossato, ed è piacevole da visitare per alcuni scorci suggestivi del resto della cittadina, vista dall'alto. Dentro al castello trovate un centro informazioni, con la possibilità di prenotare una interessante visita guidata dei sotterranei. Qui si trova anche il Museo del Medioevo e del Rinascimento e la Cappella di Santa Barbara. Quest’ultima fungeva da cappella gentilizia della residenza, usata dalla famigli per la preghiera o la celebrazione di funzioni. Dalla Fortezza un percorso a scalinate e logge conduce verso il borgo, che si raggiunge attraversando la via Mazzini.
Qui, tra le abitazioni, semplici e deliziose, spiccano alcuni edifici di grande pregio come la Collegiata di San Nicolò. Realizzata in epoca medievale, ma profondamente modificata nei periodi successivi, la chiesa deve molto ai rifacimenti del primo Cinquecento e alle ristrutturazioni settecentesche. Nella parte posteriore, tuttavia, si possono ammirare ancora le ultime tracce del periodo romanico, e all’interno ci sono splendide opere d’arte che spaziano dal Tardo Medioevo all’Ottocento. Da non perdere anche la Cappella della Madonna del Buonconsiglio, una chiesetta lungo la Via del Cimitorio realizzata in epoca medievale, inglobata in seguito tra gli edifici del centro storico, e pubbliche.
Una zona particolare di Sorano è l’antico ghetto ebraico, dove spiccano la Sinagoga e il Forno delle Azzime. Il ghetto sarebbe stato istituito nel 1619 dai Medici, ma venne abbandonato dalla comunità ai primi del Novecento e dopo la seconda guerra mondiale venne lasciato in uno stato di abbandono che si è protratto fino agli anni ’90. In quegli anni, finalmente, un’opera mirata di rivalorizzazione riportò il ghetto all’aspetto originario, ma anche nel resto della città alcuni dettagli ricordano la presenza ebraica a Sorano: ad esempio sui battenti delle porte d’ingresso di un edificio, che oggi ospita l’Hotel Locanda Aldobrandeschi, si vedono i simboli tipici della comunità.
Abbarbicata a 379 metri s.l.m., la cittadella è come un’elegante vedetta, protesa su una campagna lussureggiante. Sotto di lei le colline si alternano ai campi di girasoli, e il fiume Lente scivola placido tra ulivi e cipressi, mentre intorno al centro vero e proprio si sviluppano una serie di frazioni di importanza storica: Sovana era l’antica capitale dell’omonima contea, Castell’Ottieri e Montorio erano la capitale e il centro strategico della Contea degli Ottieri. Dal punto di vista paesaggistico Sorano rivaleggia alla pari, per bellezza, alla vicina Pitigliano.
Gli stabilimenti termali
Oltre ad essere pittoresco e un po’ magico, dominato da un silenzio squisito, il paesaggio intorno a Sorano è generoso di corsi d’acqua e sorgenti: il Fiora disegna il confine ovest del territorio comunale, e una serie di fonti naturali, conosciute come Terme di Sorano, sgorgano da un torrente che dista 3-4 km dal cuore cittadino.Incastonate nell’Area del Tufo, le sorgenti sono conosciute sin dall’antichità, ma se un tempo ci si accontentava delle piccole pozze che si formavano nel terreno da marzo a settembre, oggi i visitatori ala ricerca del benessere possono soggiornare presso strutture accoglienti e moderne delle Terme di Sorano, e godere delle proprietà benefiche delle acque in totale relax. Un residence elegante mette a disposizione un’ampia piscina, dove non manca la zona riservata ai bambini, e sotto le cascate ci si può lasciare accarezzare dal getto piacevole dell’acqua. L’elisir è di tipo magnesio-calcico, zampilla a una temperatura naturale di 37.5°C e viene utilizzato per terapie vere e proprie o per trattamenti di bellezza all’avanguardia. Dopo essersi presi cura del corpo ci si può dedicare ai capricci del palato, ristorandosi nel ristorante del centro, oppure distendersi nelle accoglienti zone relax.
Cosa vedere a Sorano
Ma concentrarsi sul benessere, e trascurare una visita alle bellezze storico-artistiche, sarebbe un vero peccato: Sorano è un gioiello dall’aspetto pittoresco e un po’ misterioso, abbarbicato alla roccia scoscesa e caratterizzato da vari dislivelli che ne fanno un dedalo variegato di viottoli. Il suo cuore è un intreccio incantevole di portici, cortili, archetti, portali eleganti, scalinate esterne e loggette, per non parlare delle splendide cantine. Scavate nel tufo, usate in passato per le varie fasi della vendemmia, le cantine della città vengono aperte al pubblico in occasione delle “settimane soranesi”.Su tutto il caotico affastelrsi di case, chiese e campanili, è la Fortezza Orsini a dominare la scena nella parte alta del borgo. La si raggiunge dalla Strada Provinciale San Quirico, dove si trova un comodo parcheggio gratuito. Da qui una stradina conduce all'ingresso della fortezza, dove un arco è sormontano da un imponente stemma. osservandolo attentamente si noteranno sia l'Orso che i Leoni rampanti, in pratica la summa delle due famiglie che hanno caratterizzato la storia di questo castello: gli Aldobrandeschi, che la crearono nel 12° secolo, e gli Orsini che la ereditarono un secolo più tardi.
Il complesso architettonico è ricco di luoghi e dettagli interesanti. Il cuore è senza dubbio il Castello primitivo, che è ancora circondato da un profondo fossato, ed è piacevole da visitare per alcuni scorci suggestivi del resto della cittadina, vista dall'alto. Dentro al castello trovate un centro informazioni, con la possibilità di prenotare una interessante visita guidata dei sotterranei. Qui si trova anche il Museo del Medioevo e del Rinascimento e la Cappella di Santa Barbara. Quest’ultima fungeva da cappella gentilizia della residenza, usata dalla famigli per la preghiera o la celebrazione di funzioni. Dalla Fortezza un percorso a scalinate e logge conduce verso il borgo, che si raggiunge attraversando la via Mazzini.
Qui, tra le abitazioni, semplici e deliziose, spiccano alcuni edifici di grande pregio come la Collegiata di San Nicolò. Realizzata in epoca medievale, ma profondamente modificata nei periodi successivi, la chiesa deve molto ai rifacimenti del primo Cinquecento e alle ristrutturazioni settecentesche. Nella parte posteriore, tuttavia, si possono ammirare ancora le ultime tracce del periodo romanico, e all’interno ci sono splendide opere d’arte che spaziano dal Tardo Medioevo all’Ottocento. Da non perdere anche la Cappella della Madonna del Buonconsiglio, una chiesetta lungo la Via del Cimitorio realizzata in epoca medievale, inglobata in seguito tra gli edifici del centro storico, e pubbliche.
Una zona particolare di Sorano è l’antico ghetto ebraico, dove spiccano la Sinagoga e il Forno delle Azzime. Il ghetto sarebbe stato istituito nel 1619 dai Medici, ma venne abbandonato dalla comunità ai primi del Novecento e dopo la seconda guerra mondiale venne lasciato in uno stato di abbandono che si è protratto fino agli anni ’90. In quegli anni, finalmente, un’opera mirata di rivalorizzazione riportò il ghetto all’aspetto originario, ma anche nel resto della città alcuni dettagli ricordano la presenza ebraica a Sorano: ad esempio sui battenti delle porte d’ingresso di un edificio, che oggi ospita l’Hotel Locanda Aldobrandeschi, si vedono i simboli tipici della comunità.