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Massino Visconti (Piemonte): visita al castello e al borgo

Massino Visconti, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Massino Visconti dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il piccolo comune di Massino Visconti (solo 1.097 abitanti) osserva dal versante sud-est del Monte San Salvatore il vicino Lago Maggiore, che può ben distinguere nel paesaggio nonostante non vi si affacci direttamente. Il centro urbano ha conservato i propri caratteri distintivi che lo rendono un gioiello della provincia di Novara in Piemonte, borgo d’estrazione medievale i cui edifici e chiese nobilitano l’abitato dal quale molti turisti sono chiaramente attratti.

Cenni di storia

La storia ha lasciato una traccia distinta che echeggia ancora oggi, da quell’anno 865 in cui si parlava di “monastero di Massino”, più propriamente del legame fra la struttura monastica di San Sisto a Piacenza e il borgo sancito dal testamento dell’imperatrice Angelberga, consorte di Ludovico II, attraverso un’esigua abbazia poi ceduta dal vescovo di Vercelli al monastero svizzero di San Gallo.

Tali rapporti clericali vennero pian piano dissolti dai Visconti che fecero di Massino un feudo solido e politicamente attivo: è per questo che nel Novecento il comune volle chiamarsi, per esplicito tributo al passato, Massino Visconti.

Il Castello Visconteo

Chiaro riferimento all’epoca medievale è il Castello Visconteo, un complesso che annovera costruzioni sorte in periodi diversi, come ad esempio l’imponente torre, eretta presumibilmente fra il 1548 e il 1545, due date che in vero compaiono proprio nella veste esterna del bastione. Il maniero, esistente dal Duecento, mutò carattere nel XVI secolo divenendo una tenuta patronale ove venivano destinati e stipati i proventi in natura consegnati ai Visconti dai sudditi, olio, vino e pollame provenienti dalle varie fattorie e masserie comprese nel feudo.

Cosa vedere a Massino Visconti

Attualmente la struttura castellare conferisce fascino e magnificenza al borgo e vi si tengono eventi di vario genere, come la Sagra della Castagna ad inizio autunno, oltre a ricevimenti di certa eleganza. Molto importanti gli esemplari ecclesiastici disposti entro i confini del paese. La quattrocentesca Chiesa della Madonna di Loreto è l’ultima aggiuntasi al panorama talare, ha un’abside quadrata ricca di pitture riconducibili alla scuola di Sperindio Cagnoli – l’Annunciazione, la Natività, l’Ultima Cena, la Crocifissione e la Deposizione – una cappella, una sacrestia con affreschi di fine ‘500 e un bel campanile.

Esattamente al centro del paese s’erge la Chiesa di San Michele, risalente al XI secolo che desta curiosità per la sua torre campanaria romanica inclinata a causa di una frana, unico elemento dell’originario impianto: a pianta quadrata, si staglia su sei ripiani scanditi da monofore e bifore. Le pitture parietali dell’abside mostrano affrescate le visioni religiose di Giovanni de Campo, ovvero la Teoria degli Apostoli, il Cristo Pantocratore fra San Michele Arcangelo e una Madonna del latte in trono, infine Sant’Agata, la Trinità e il Martirio di San Lorenzo.

Il Complesso di San Salvatore domina Massino dalla cima del Monte San Salvatore dal X secolo e si compone di una chiesa e tre cappelle sovrapposte che passarono dai monaci di Massino agli eremitani di Sant’Agostino, i quali introdussero il culto della Madonna della Cintura, festeggiata la terza domenica d’agosto di ogni anno e la cui statua lignea viene puntualmente portata in processione.

La Parrocchiale della Beata Vergine della Purificazione reca citazioni dell’887 ma la sua ricostruzione si compì nel XVIII secolo, strutturata a tre navate con cappelle laterali cospicuamente arredate e decorate. Fiore all’occhiello degli interni permane l’altare ligneo presso il fonte battesimale.

Sotto il profilo celebrativo, Massino contiene un Monumento ai caduti nelle due guerre mondiali e il Monumento agli ombrellai, realizzato da Luigi Canuto nel 1972 in ricordo dei vecchi artigiani “lusciatt”, gli ombrellai ambulanti che si vedevano girovagare per il paese e il territorio circostante a cavallo fra Ottocento e Novecento.

Come arrivare a Massino Visconti

Qui si arriva in auto con l’Autostrada A26 uscendo a Carpugnino in direzione Gravellona Toce o a Meina verso Genova Voltri; ad Arona sono presenti la stazione ferroviaria e l’approdo dei battelli della Navigazione Lago Maggiore; attivi i bus delle autolinee Arona-Massino Visconti-Lesa e Stresa-Borgomanero-Novara; l’aeroporto cui riferirsi è quello di Milano Malpensa.
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