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Tonezza del Cimone (Veneto): escursioni tra le montagne del vicentino

Tonezza del Cimone, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Tonezza del Cimone dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Prima ancora di innamorarsi della sua semplicità di borgo, ci si invaghisce perdutamente del territorio che lo comprende. Tonezza del Cimone suscita nel visitatore strani e positivi effetti recati innanzitutto dalla splendida e amena posizione in quell’hinterland di Vicenza dove a trionfare su tutti è il Monte Cimone di Tonezza, la cui cima inanellata fra le Prealpi del Veneto si trova a un’altitudine di 1.226 metri.

Tutt’intorno è fresca e salutare meraviglia tappezzata di pascoli, boschi ed estese radure ammantate di prati placidi contornati da file di abeti rossi, faggi e ciliegi.

Storia

Oggi i 500 abitanti del comune seguitano a raccontare di un passato in cui le origini di Tonezza furono affidate a una banda di sette briganti in fuga dal castello di Marostica ai tempi di Ezzelino da Romano. I galeotti, trovato rifugio su un altipiano imponente, fondarono quasi per caso il paese che conosciamo, popolato a partire dal Duecento da minatori e falegnami chiamati a un’operazione di progressivo popolamento su ordine dei Signori bavaresi.

Da qui c’è un salto storico dal vago sapore kubrickiano (2001: Odissea nello spazio vi ricorda qualcosa?) che sposta la nostra narrazione del viatico ai primi del ‘900, secolo di un rapido sviluppo turistico che portò non poca fortuna alla siffatta località turistica in cui, fra gli altri, soggiornò il celeberrimo scrittore e poeta Antonio Fogazzaro, così ispirato dagli scorci di Tonezza da dedicare al borgo il sesto capitolo dell’opera letteraria "Piccolo mondo moderno", ove compare con il nome fittizio di Vena di Fonte Alta. Nel 1924 divenne comune autonomo e risale al 1959 l’attribuzione del nome completo, "Tonezza del Cimone".

Cosa vedere a Tonezza del Cimone

Le due guerre mondiali si fecero molto sentire nell’area, allorché sono ancora ben visibili i resti di tali drammatici conflitti: il territorio pullula di testimonianze, rocce insanguinate, nidi di mitragliatrici e trinceramenti risalenti alla Grande Guerra, residui di costruzione afferenti il vecchio campo di smistamento fascista istituito all’epoca della Repubblica Sociale Italiana per radunare gli ebrei destinati ad Auschwitz.

Le vittime, o per lo meno un migliaio di esse, trovano riposo nell’Ossario del Monte Cimone, progettato da Tommaso Cevese. Al conflitto del 1915-18 è altresì dedicato un esaustivo Ecomuseo nel quale sono stati allestiti ambienti con fedeli riproduzioni di trincea e sbarramenti, in parallelo a gallerie di foto e oggetti appartenenti al tremendo periodo. Per certi versi, dunque, natura e tragedia storica hanno a lungo convissuto prima di lasciare definitivo spazio alla contemplazione del presente.

Di altro genere e ben più edificante è il Museo Etnografico sulla civiltà rurale di montagna “El caselo dei Grotti” che riproietta il visitatore ai tempi dei casàri, dei contadini e delle massaie, mostrando le vetuste abitazioni in cui gli allora mestieranti autoctoni vivevano e lavoravano.

Addentrandosi nel centro storico di Tonezza, l’unico edificio risonante è la Parrocchiale, più volte ricostruita dal 1424 al 1925, cioè ben cinque secoli di amaro purgatorio al termine dei quali finalmente trovò posizione e veste definitiva per un complessivo abbellimento interno. Il campanile venne eretto nel 1850 e costituisce l’elemento più “antico”.

Anche l’economia ha attraversato fasi distinte e bruschi mutamenti che l’hanno oggi portata a focalizzarsi sul turismo grazie a creazione e potenziamento di strutture, impianti e attrezzature capaci di agevolare il compimento di escursioni, gite e la pratica di sport (mountain biking, sci, camminata veloce, nordic walking, equitazione, arrampicata) nei pressi del Cimone. Per questo motivo Tonezza è riconosciuta come una delle più preparate stazioni di villeggiatura, inserita in un comprensorio costellato da numerose fortezze e sentieri percorsi soprattutto durante l’era bellica.

Sentiero Excalibur

Da non perdere, specie per le famiglie con bambini, il sentiero naturalistico Excalibur che si snoda tra prati e boschi. Suggestivo il laghetto con un installazione che mostra una spada piantata nella roccia, che da il nome all'intero percorso

Eventi, sagre e manifestazioni

A Tonezza va in scena ogni anno a ottobre la Festa d’autunno, che si sviluppa lungo l’arteria viaria principale del paese, Via Roma, proponendo un’estesa mostra mercato finalizzata all’offerta di prodotti tipici, piatti della tradizione e alla dimostrazione degli antichi mestieri quali la lavorazione del legno, la filatura della lana e la trattazione del formaggio.

Per gli appassionati di gastronomia, sempre in autunno, da non perdere l'appuntamento con la Sagra del Fungo Porcino e la Sagra della Patata.

Per chi volesse soggiornare in paese nei giorni della manifestazione stia sereno, qui hotel e alberghi proprio non mancano: l’hotel Bucaneve, per citarne uno, è fra le soluzioni sicuramente da segnalare al turista.

Come arrivare

Dalla A31 si esce al casello autostradale di Piovene Rocchette e si seguano le indicazioni per il paese; la stazione ferroviaria si trova a Vicenza, ca. 50 km da Tonezza, ma a colmare la distanza ci pensano gli autobus FTV; per chi viaggia in aereo, gli aeroporti in cui è possibile fare scalo sono tre, il Marco Polo di Venezia, quello di Verona e, infine, quello di Treviso.

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 Pubblicato da - 26 Settembre 2017 - © Riproduzione vietata

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