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Cipro: Isola di Santi. Itinerari religiosi tra storia, tradizione e arte

Cipro, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cipro dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Cipro è decisamente una meta pacifica e consacrata alla spiritualità; affascina ogni viaggiatore per le sue antiche vestigia e per la ricchezza delle sue testimonianze culturali, tra le quali quelle legate alla religione che sono un faro distinto per l’intero sviluppo storico e culturale del Cristianesimo. Da Cipro partì il messaggio della Nuova Fede, origine per la diffusione della Buona Novella. Il viaggiatore odierno può immergersi in un percorso di monumenti dedicati alla preghiera ed al culto; non è quindi un caso che Cipro sia definita anche “l’Isola dei Santi”. Cipro può diventare la tappa principale ed iniziale di un viaggio più lungo, grazie alle numerose crociere ed escursioni organizzate anche in aereo, per toccare successivamente la Terra Santa, visitando i luoghi sacri di Gerusalemme.

L’isola assume un significato ancora più importante per tutte le fedi poiché raccoglie sul suo territorio edifici e luoghi d’interesse religioso appartenenti ad altre religioni: dalle moschee musulmane alle chiese ortodosse e di altre dottrine… Tutte convivono pacificamente alimentando un dialogo continuo anche grazie alle molteplici celebrazioni e sagre che si svolgono tutto l’anno. Numerose le opportunità durante la Settimana Santa e la Pasqua con festeggiamenti solenni su tutta l’isola; oppure l’unicità della celebrazione dello Spirito Santo che si tiene solo a Cipro, Kataklysmos e l’Epifania con il rituale della benedizione delle acque costiere.

Si può iniziare un viaggio nella Repubblica di Cipro dalla capitale Lefksoia circondata da mura del XVI secolo, che conserva l’incantevole atmosfera del passato. Un accurato restauro mostra oggi lo splendore della Moschea di Omerye, già monastero di Santa Maria, all’interno di un convento agostiniano del XVI secolo e gli antichi bagni turchi, costruiti alla fine del ‘500. Due attrattive da non mancare sono poi le mura veneziane e il Museo Archeologico, in cui le glorie dell’antica Cipro sono ricostruite attraverso reperti e antichi tesori dal Neolitico all'epoca bizantina. Interessante ed unico il Museo Bizantino che conserva la più grande raccolta di icone di tutta l’isola.

Puntando verso la costa occidentale si raggiunge Pafos che, oltre ai suoi inestimabili siti archeologici dell’epoca romana con i mosaici delle case di Dionisio, Teseo e Aion, le Tombe dei Re di epoca tolemaica e l’Odeon, vanta la chiesa di Panagia Chrysopolitissa con annessa la basilica paleocristiana che fa parte dell’itinerario della “Strada di San Paolo”.

Proprio la Strada di San Paolo è uno dei percorsi più importanti che Cipro offre per chi intende ripercorrere la storia religiosa del cristianesimo. Dopo la famosa “illuminazione sulla Via di Damasco” che segnò l’inizio della conversione al cristianesimo di San Paolo, iniziò l’opera di cristianizzazione del santo. La “Strada di San Paolo” è un percorso internazionale con apposita segnaletica che propone i luoghi del Mediterraneo (Grecia e Italia incluse) in cui il Santo sostò durante i suoi pellegrinaggi, dal 45 d.C., quando Paolo con Barnaba ed un cugino, lasciarono Antiochia ed iniziarono il primo viaggio missionario della storia.

A Cipro, approdarono a Salamina, per poi trasferirsi nella regione di Pafos, antica capitale dell’isola inclusa nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Proprio nel cortile della chiesa di Chrysopolitissa è posta la colonna dove, secondo la leggenda, S.Paolo fu legato e flagellato prima di riuscire a convertire al Cristianesimo l’allora Governatore Romano Sergius Paulus. Dell’itinerario fa parte anche la presunta dimora del Governatore i cui mosaici sono considerati tra i più raffinati del Mediterraneo Orientale, ed il porto da dove il futuro San Paolo partì alla volta di Pergamo nella regione greca della Panfilia, nel 46 o 47 d.C.

Viaggiando lungo la costa meridionale si raggiunge Lemesos (Limassol), nei cui dintorni sorge il sito archeologico di Kourion noto per il teatro greco-romano. Poco lontano è il Santuario di Apollon Ylatis, dedicato al dio dei boschi, in cui si ammirano la palestra e i bagni.

Anche Larnaka, con la Chiesa di Agios Lazaros, dedicata a San Lazzaro, patrono della città, scenografia di suggestive celebrazioni della Pasqua ortodossa, è uno degli esempi più significativi dell’arte bizantina. Eretta nell’IX secolo dall’imperatore Leone VI sulla tomba del santo e fedelmente ristrutturata nel ‘600, la chiesa di San Lazzaro conserva una iconostasi barocca intagliata nel legno e la tomba del Santo. Nel villaggio di Kiti, a 11 km da Larnaka, la Chiesa di Angeloktisti, conserva una magnifica abside, un mosaico del VI secolo raffigurante la Vergine, il Bambino e due Arcangeli.Il monastero di Stavrovouni, fondato nel IV secolo da Sant’Elena su un eremo roccioso, che consente la visita ai soli uomini.

Vanto dell’entroterra dell’isola sono le chiese bizantine. Solitarie, arroccate su speroni rocciosi o nascoste nel folto dei boschi, sono una cinquantina, ognuna custode di un mondo a sé dove si respira aria di antica saggezza e si ammirano straordinarie icone. Ben dieci di questi edifici sacri fanno parte del patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

L’ultimo inserimento risale al dicembre del 2001, quando alla prestigiosa lista si è aggiunta la cappella di Metamorfosis tou Sotiros, la Trasfigurazione del Salvatore, sulla collina di Palaichori, dagli interni interamente dipinti da fini affreschi post-bizantini. Le altre nove si concentrano nella zona dei Monti Troodos. La suggestiva chiesa di “Agios Nicolaos tis Stegis”, ovvero “San Nicola del Tetto”, alla periferia del paesino di Kakopetria, edificio dei primi anni dell’ XI secolo; “Panagia Podithou” di Galata, chiesa del 1502, con pitture murali italo-bizantine d’influenza rinascimentale; la chiesina di “Panagia tis Asinou” (XII secolo), a Nikitari sulla strada per Lefkosia, la cui unica navata interna, a pianta rettangolare, è decorata da pitture murali di diverse epoche. Celeberrimo è il monastero di Kykkos, del XI secolo, dove si conserva un’icona dai presunti poteri soprannaturali.

Fonte: ENTE NAZIONALE per il TURISMO di CIPRO
Ufficio Stampa Thema Nuovi Mondi srl
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 Pubblicato da - 11 Marzo 2011 - © Riproduzione vietata

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