Santander (Cantabria): viaggio tra spiagge e monumenti
Santander, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Santander dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Non conosciamo esattamente l'origine di Santander, nonostante secondo l'opinione più estesa corrisponda al Portus Victoriae del periodo romano. È dell'XI secolo la prima testimonianza documentata sull'esistenza di un'abbazia intorno alla quale si sviluppò posteriormente la città. Essa crebbe protetta dal mare e favorita dalla privilegiata situazione geografica, assistendo ben presto al sorgere di un fiorente commercio estero. Nel XV secolo la popolazione era immersa in una profonda crisi demografica ed economica, dalla quale non riuscì a recuperarsi fino a ben inoltrato il XVIII secolo.
Con la nascita di imprese ed istituzioni fiorenti, fece la sua comparsa la borghesia abbiente, che assunse il ruolo principale nel XIX secolo e lo mantenne fino all'inizio del XX. Risultato di questo periodo di crescita economica fu l'attuale configurazione urbanistica. Nell'anno 1941 un terribile incendio distrusse la parte vecchia della città, radendo al suolo le stradine anguste, ma rispettando alcuni degli edifici tipici situati lontano dal centro, quali il Gran Casinò e l'Hotel Real.
A metà del XIX secolo il capoluogo vide fiorire l'industria turistica, con i primi "bagni di onde" (baños de ola) nel "Sardinero". Il fenomeno raggiunse l'apice quando i sovrani, per più estati consecutive, ringraziarono con la loro presenza la generosità del popolo, capace di regalargli mediante sottoscrizione l'imponente Palacio de la Magdalena (Palazzo della Maddalena). Pioniera in fatto di turismo, Santander si è "aperta" all'esterno conservando contemporaneamente uno spirito conciliante nei confronti della natura: sia i residenti che i visitatori possono godersi i numerosi spazi naturali esistenti. Spiccano: i parchi Mesones e Mataleñas, i giardini di Piquío e Pereda, la penisola della Maddalena.
A sud, Santander si affaccia su di una baia accogliente, perfettamente integrata nel paesaggio urbano. La zona residenziale El Sardinero mostra un complesso di spiagge bellissime. Con un simile potenziale naturale non è difficile immaginare le possibilità di svaghi e di sport che esistono: vela, surf, golf, escursioni lungo la costa, accompagnata in tutta la sua lunghezza da panorami eccezionali.
In questa città la cultura è fondamentale. L'Università Internazionale Menéndez Pelayo, foro di gran prestigio in tutti gli ambiti del sapere, nonché il Festival Internazionale di Musica e Danza, hanno attirato per decenni le personalità più prestigiose, contribuendo a creare quell'aria eclettica e cosmopolita che caratterizza Santander. Uno sguardo di sfuggita alle strade più centrali: San Francisco, Burgos, San Fernando..., ci basterà per cogliere l'intensità dell'attività commerciale, scoprire i negozi all'avanguardia nel settore della moda, le gioiellerie più in voga... In parecchi punti, la notte ci mostrerà il suo lato gioioso fino a giorno inoltrato. Attualmente Santander è un centro accogliente, che offre una qualità di vita tra le più alte di Spagna, dove si respira una sensazione d'irrequietezza e di apertura che la trasforma in una città ideale da vivere e visitare.
Per conoscere la Santander monumentale, partiamo dal Palazzetto dell'Imbarcadero, belvedere privilegiato da cui si può ammirare la baia. Seguendo il suo contorno scopriremo i Giardini di Pereda, dove tra palme e cedri si ergono monumenti dedicati agli uomini illustri della città. Di fronte si trova il Banco de Santander: simbolo di una città pioniera nel settore della banca spagnola; dietro, in piazza Pombo, alcuni edifici notevoli quali il Real Club de Regatas e l'antico Banco Mercantil. Continuando lungo il Paseo de Pereda, arriviamo in piazza Alfonso XIII, chiamata anche "farolas". Qui si trova un monumento a Pedro Velarde, eroe della Guerra d'Indipendenza. Ne esiste un secondo, dedicato alla ricostruzione della città dopo l'incendio del 1941.
In piazza Atarazanas, alle spalle dell’Ufficio Postale, si innalza la Catedral, composta da due chiese gotiche duecentesche poste una sopra l’altra. Nel XII secolo la chiesa era una semplice abbazia, mentre oggi rappresenta l’autentica essenza della città. La basilica superiore, dotata di un bel chiostro del XIV secolo, è stata quasi del tutto ricostruita dopo l’incendio del 1941, che ha invece risparmiato parte della corte. Quella inferiore, la Iglesia del Santisimo Cristo, è stata risparmiata ed ospita la cripta di Cristo, oltre ai resti della Santander romana rinvenuti sotto il pavimento. All’interno sono esposti anche alcuni bei vasi d’argento decorati con teschi dei martiri cristiani Emeterio e Celedonio, patroni di Santander.
Andando a zig zag intorno alla popolare Plaza Porticada (Piazza Porticata), circondata da un portico con 64 archi e sede per decenni del Festival Internazionale di Musica e Danza di Santander, incontriamo un affollato centro commerciale. Continuando lungo una di queste strade, la pedonale San Francisco, raggiungiamo la piazza del Generalissimo. Dirimpetto, il Municipio. Dietro, la Piazza della Speranza, tipico mercato dalla struttura modernista che funge da vetrina delle migliori materie prime del mar Cantabrico. Proseguendo lungo la contigua calle Miguel Artigas, poniamo fine alla nostra passeggiata nel Museo de Bellas Artes (Museo delle Belle Arti), un’eclettica e un po’ datata collezione di opere d’arte che copre un lungo arco temporale dal XVI al XX secolo.
Cominciamo questo itinerario da Puertochico, antico porto peschereccio - oggi sportivo - presieduto dal Real Club Maritimo, le cui fondamenta sono state gettate nel mare. È una delle zone più caratteristiche della città, con piacevoli terrazze e parecchi hotel. Nei dintorni si trova il Museo Regional de Prehistoria y Arqueologia de Cantabria (Museo di Preistoria e Archeologia), che ospita svariate collezioni di reperti preistorici regionali, tra cui alcuni riguardanti la Cueva de Altamira. La vicina calle Castelar spicca per lo stile contrastante di alcune costruzioni: è il caso del Banco Vitalicio, classico, e l'edificio Siboney, esempio caratteristico di architettura contemporanea dalle forme rotonde. Interessante il Palazzo dei Festival: gran complesso di Francisco Javier de Oiza che tra gli altri eventi culturali assiste alla celebrazione del prestigioso Festival Internazionale di Santander, nel mese di agosto. In prossimità, due edifici prettamente marittimi: la Scuola Nautica e il Centro di Alto Rendimento di Vela.
Proseguendo la nostra visita lungo la avenida Gamazo, scopriremo i resti di un vecchio cantiere navale e il bacino di carenaggio. In fondo alla darsena è ubicato il Museo Maritimo del Cantabrico, che vale la pena visitare per i tanti documenti che offre sui vari aspetti della navigazione in Cantabria. Da qui possiamo ammirare uno dei panorami più belli: la baia in tutto il suo splendore e il vasto arenile formato dalle spiagge di El Puntal e Somo. Alla prima si può arrivare attraversando la zona a bordo di una lancia. Una linea che parte dal singolare Palacete del Embarcadero (Palazzetto dell'Imbarcadero) compie una piacevole escursione, offrendo una prospettiva diversa di Santander. Altri itinerari portano fino a Pedreña e Somo, mentre altri ancora si limitano a percorrere la baia.
Partiamo con questo tragitto dal promontorio di San Martín, lungo avenida Reina Victoria. Balcone naturale che presiede le numerose spiagge che danno forma alla Santander marittima, è l'accesso a uno dei punti più visitati dai turisti e più eleganti del litorale spagnolo: il quartiere di EI Sardinero. Innanzitutto troviamo la spiaggia di Los Peligros, che si unisce a La Maddalena, ai piedi dell’omonima penisola. Sulla cima si erge l'elegante Palacio Real, inaugurato nel 1913 come residenza estiva del re Alfonso XIII. Oltre al Palazzo Reale della Maddalena, che d’estate ospita l’Università, rimangono le stalle, un originale mini-zoo vicino alle scogliere e un esteso parco con un magnifico albereto. Lasciato alle spalle l'istmo e ormai in mare aperto, ecco la spiaggia El Camello, così chiamata per la forma rocciosa che emerge dalle acque.
Di seguito, La Concha, accogliente cala dalla sabbia dorata, e l'elegante Prima Spiaggia, molto frequentata nei giorni caldi. Alla sua entrata è situato un vecchio stabilimento balneare. La Piazza d'Italia, centro nevralgico di El Sardinero, offre belle terrazze all'aria aperta, che d'estate assistono ad una gran affluenza di pubblico fino ad alte ore della notte. Come a presiedere l'area intera s'innalza uno degli edifici più caratteristici di Santander: il Gran Casinò, esempio dei tempi andati dell'allegra Belle Époque. Continuando la nostra passeggiata entreremo nella Seconda Spiaggia detta anche de Castañeda, più popolare ed estesa dell'anteriore. Tra le due meglio fermarsi un po' a riposare nei Giardini de Piquío, una punta rocciosa che con la marea alta separa la Prima dalla Seconda. Adorno di banani e palme è un belvedere spettacolare sul Cantabrico. In direzione al faro di Cabo Mayor incontriamo una bellissima proprietà che conserva una gran varietà di specie arboree, oltre ad un piccolo zoo, nonché il recinto municipale di golf di Mataleñas. Con la spiaggia di Mataleñas, splendida località dove spicca una ripida scalinata, ha termine l'insieme di spiagge insediato nel centro urbano di Santander: un privilegio alla portata di pochissime altre città.
Santander si affaccia su una splendida baia che, oltre a calamitare l’attenzione del turismo balneare, offre squisite materie prime con le quali preparare i piatti migliori della gastronomia locale. Nei fondali abbondano le vongole, le triglie, le cappelunghe e i branzini, qualità che non mancano mai sulle tavole dei ristoranti, delle trattorie e delle osterie della zona del porto peschereccio, rinomato anche per i tonni alalunga, le alici, le sardine, i calamari e i naselli. Per aperitivo si può partire con le rabas, anelli di calamari impanati e fritti, mentre come piatto forte il consiglio è di chiedere maganos de guadaneta, calamari pescati artigianalmente serviti con cipolle e peperoni verdi.
Il calendario degli eventi è ricco e variegato. La maggiore fiesta estiva è la Semana Grande, una settimana all’insegna del divertimento più sfrenato che si ripresenta ogni anno intorno al 25 luglio, mentre pochi giorni prima, il terzo weekend del mese, hanno luogo i Banos de Ola, che celebrano fin dalla metà dell’Ottocento l’avvento dei primi turisti attratti soprattutto da un bagno tra le onde. Sempre in luglio si celebra la Feria de Santiago, che precede di poco il Festival Internacional de Santander, una rassegna musicale in programma ad agosto. Per tutta l’estate, invece, il Palacio de la Magdalena accoglie l’Universidad Internacional Menéndez Pelayo, una sottospecie di raduno mondiale interdisciplinare.
Tra i maggiori inconvenienti di un soggiorno a Santander c’è senza dubbio la pioggia, che cade copiosa non solo d’inverno. Il periodo più piovoso dell’anno è compreso tra novembre e gennaio, quando in neanche cento giorni cadono all’incirca 400 mm di pioggia, mentre da giugno a agosto le precipitazioni difficilmente superano i 150 mm. A causa dell’azione mitigatrice dell’oceano, l’escursione termica tra estate e inverno, ma anche tra ore diurne e notturne è piuttosto contenuta; di norma agosto è il mese più caldo, caratterizzato da temperature comprese tra 23 e 16 gradi, dicembre il più freddo, con valori che si mantengono generalmente tra 12 e 7 gradi. Una peculiarità del clima di Santander è il vento, tanto amato dai surfisti quanto odiato dagli altri visitatori.
L’aeroporto è situato appena 5 chilometri a sud del centro urbano, in località Parayas; da qui partono ogni giorno voli per Madrid e Barcellona, ma anche frequenti collegamenti low-cost con Londra, Dublino, Francoforte, Bergamo e Roma Ciampino. Madrid è comodamente accessibile in autobus, col quale si impiegano neanche 2 ore per arrivare a Bilbao e dalle 2 e mezzo alle 4 per raggiungere San Sebastian, Irun e il confine francese.
Se disponete di un vostro mezzo e dovete dirigervi ad ovest la strada A67 per Torrelavega è la più rapida, mentre per andare a sud si può imboccare la N623 diretta a Burgos, che segue un itinerario molto affascinante dal punto di vista paesaggistico. Santander ha due stazioni ferroviarie: la Renfe, comoda per viaggiare per/da Madrid e Valladolid, e la FEVE, da cui partono treni per/da Llanes, Oviedo, Bilbao e San Vicente de la Barquera.
Dal porto, da metà marzo a metà novembre, salpano due traghetti alla settimana diretti a Plymouth e Portsmouth, in Inghilterra , distante all’incirca 20 ore di navigazione.
Con la nascita di imprese ed istituzioni fiorenti, fece la sua comparsa la borghesia abbiente, che assunse il ruolo principale nel XIX secolo e lo mantenne fino all'inizio del XX. Risultato di questo periodo di crescita economica fu l'attuale configurazione urbanistica. Nell'anno 1941 un terribile incendio distrusse la parte vecchia della città, radendo al suolo le stradine anguste, ma rispettando alcuni degli edifici tipici situati lontano dal centro, quali il Gran Casinò e l'Hotel Real.
A metà del XIX secolo il capoluogo vide fiorire l'industria turistica, con i primi "bagni di onde" (baños de ola) nel "Sardinero". Il fenomeno raggiunse l'apice quando i sovrani, per più estati consecutive, ringraziarono con la loro presenza la generosità del popolo, capace di regalargli mediante sottoscrizione l'imponente Palacio de la Magdalena (Palazzo della Maddalena). Pioniera in fatto di turismo, Santander si è "aperta" all'esterno conservando contemporaneamente uno spirito conciliante nei confronti della natura: sia i residenti che i visitatori possono godersi i numerosi spazi naturali esistenti. Spiccano: i parchi Mesones e Mataleñas, i giardini di Piquío e Pereda, la penisola della Maddalena.
A sud, Santander si affaccia su di una baia accogliente, perfettamente integrata nel paesaggio urbano. La zona residenziale El Sardinero mostra un complesso di spiagge bellissime. Con un simile potenziale naturale non è difficile immaginare le possibilità di svaghi e di sport che esistono: vela, surf, golf, escursioni lungo la costa, accompagnata in tutta la sua lunghezza da panorami eccezionali.
In questa città la cultura è fondamentale. L'Università Internazionale Menéndez Pelayo, foro di gran prestigio in tutti gli ambiti del sapere, nonché il Festival Internazionale di Musica e Danza, hanno attirato per decenni le personalità più prestigiose, contribuendo a creare quell'aria eclettica e cosmopolita che caratterizza Santander. Uno sguardo di sfuggita alle strade più centrali: San Francisco, Burgos, San Fernando..., ci basterà per cogliere l'intensità dell'attività commerciale, scoprire i negozi all'avanguardia nel settore della moda, le gioiellerie più in voga... In parecchi punti, la notte ci mostrerà il suo lato gioioso fino a giorno inoltrato. Attualmente Santander è un centro accogliente, che offre una qualità di vita tra le più alte di Spagna, dove si respira una sensazione d'irrequietezza e di apertura che la trasforma in una città ideale da vivere e visitare.
Per conoscere la Santander monumentale, partiamo dal Palazzetto dell'Imbarcadero, belvedere privilegiato da cui si può ammirare la baia. Seguendo il suo contorno scopriremo i Giardini di Pereda, dove tra palme e cedri si ergono monumenti dedicati agli uomini illustri della città. Di fronte si trova il Banco de Santander: simbolo di una città pioniera nel settore della banca spagnola; dietro, in piazza Pombo, alcuni edifici notevoli quali il Real Club de Regatas e l'antico Banco Mercantil. Continuando lungo il Paseo de Pereda, arriviamo in piazza Alfonso XIII, chiamata anche "farolas". Qui si trova un monumento a Pedro Velarde, eroe della Guerra d'Indipendenza. Ne esiste un secondo, dedicato alla ricostruzione della città dopo l'incendio del 1941.
In piazza Atarazanas, alle spalle dell’Ufficio Postale, si innalza la Catedral, composta da due chiese gotiche duecentesche poste una sopra l’altra. Nel XII secolo la chiesa era una semplice abbazia, mentre oggi rappresenta l’autentica essenza della città. La basilica superiore, dotata di un bel chiostro del XIV secolo, è stata quasi del tutto ricostruita dopo l’incendio del 1941, che ha invece risparmiato parte della corte. Quella inferiore, la Iglesia del Santisimo Cristo, è stata risparmiata ed ospita la cripta di Cristo, oltre ai resti della Santander romana rinvenuti sotto il pavimento. All’interno sono esposti anche alcuni bei vasi d’argento decorati con teschi dei martiri cristiani Emeterio e Celedonio, patroni di Santander.
Andando a zig zag intorno alla popolare Plaza Porticada (Piazza Porticata), circondata da un portico con 64 archi e sede per decenni del Festival Internazionale di Musica e Danza di Santander, incontriamo un affollato centro commerciale. Continuando lungo una di queste strade, la pedonale San Francisco, raggiungiamo la piazza del Generalissimo. Dirimpetto, il Municipio. Dietro, la Piazza della Speranza, tipico mercato dalla struttura modernista che funge da vetrina delle migliori materie prime del mar Cantabrico. Proseguendo lungo la contigua calle Miguel Artigas, poniamo fine alla nostra passeggiata nel Museo de Bellas Artes (Museo delle Belle Arti), un’eclettica e un po’ datata collezione di opere d’arte che copre un lungo arco temporale dal XVI al XX secolo.
Cominciamo questo itinerario da Puertochico, antico porto peschereccio - oggi sportivo - presieduto dal Real Club Maritimo, le cui fondamenta sono state gettate nel mare. È una delle zone più caratteristiche della città, con piacevoli terrazze e parecchi hotel. Nei dintorni si trova il Museo Regional de Prehistoria y Arqueologia de Cantabria (Museo di Preistoria e Archeologia), che ospita svariate collezioni di reperti preistorici regionali, tra cui alcuni riguardanti la Cueva de Altamira. La vicina calle Castelar spicca per lo stile contrastante di alcune costruzioni: è il caso del Banco Vitalicio, classico, e l'edificio Siboney, esempio caratteristico di architettura contemporanea dalle forme rotonde. Interessante il Palazzo dei Festival: gran complesso di Francisco Javier de Oiza che tra gli altri eventi culturali assiste alla celebrazione del prestigioso Festival Internazionale di Santander, nel mese di agosto. In prossimità, due edifici prettamente marittimi: la Scuola Nautica e il Centro di Alto Rendimento di Vela.
Proseguendo la nostra visita lungo la avenida Gamazo, scopriremo i resti di un vecchio cantiere navale e il bacino di carenaggio. In fondo alla darsena è ubicato il Museo Maritimo del Cantabrico, che vale la pena visitare per i tanti documenti che offre sui vari aspetti della navigazione in Cantabria. Da qui possiamo ammirare uno dei panorami più belli: la baia in tutto il suo splendore e il vasto arenile formato dalle spiagge di El Puntal e Somo. Alla prima si può arrivare attraversando la zona a bordo di una lancia. Una linea che parte dal singolare Palacete del Embarcadero (Palazzetto dell'Imbarcadero) compie una piacevole escursione, offrendo una prospettiva diversa di Santander. Altri itinerari portano fino a Pedreña e Somo, mentre altri ancora si limitano a percorrere la baia.
Partiamo con questo tragitto dal promontorio di San Martín, lungo avenida Reina Victoria. Balcone naturale che presiede le numerose spiagge che danno forma alla Santander marittima, è l'accesso a uno dei punti più visitati dai turisti e più eleganti del litorale spagnolo: il quartiere di EI Sardinero. Innanzitutto troviamo la spiaggia di Los Peligros, che si unisce a La Maddalena, ai piedi dell’omonima penisola. Sulla cima si erge l'elegante Palacio Real, inaugurato nel 1913 come residenza estiva del re Alfonso XIII. Oltre al Palazzo Reale della Maddalena, che d’estate ospita l’Università, rimangono le stalle, un originale mini-zoo vicino alle scogliere e un esteso parco con un magnifico albereto. Lasciato alle spalle l'istmo e ormai in mare aperto, ecco la spiaggia El Camello, così chiamata per la forma rocciosa che emerge dalle acque.
Di seguito, La Concha, accogliente cala dalla sabbia dorata, e l'elegante Prima Spiaggia, molto frequentata nei giorni caldi. Alla sua entrata è situato un vecchio stabilimento balneare. La Piazza d'Italia, centro nevralgico di El Sardinero, offre belle terrazze all'aria aperta, che d'estate assistono ad una gran affluenza di pubblico fino ad alte ore della notte. Come a presiedere l'area intera s'innalza uno degli edifici più caratteristici di Santander: il Gran Casinò, esempio dei tempi andati dell'allegra Belle Époque. Continuando la nostra passeggiata entreremo nella Seconda Spiaggia detta anche de Castañeda, più popolare ed estesa dell'anteriore. Tra le due meglio fermarsi un po' a riposare nei Giardini de Piquío, una punta rocciosa che con la marea alta separa la Prima dalla Seconda. Adorno di banani e palme è un belvedere spettacolare sul Cantabrico. In direzione al faro di Cabo Mayor incontriamo una bellissima proprietà che conserva una gran varietà di specie arboree, oltre ad un piccolo zoo, nonché il recinto municipale di golf di Mataleñas. Con la spiaggia di Mataleñas, splendida località dove spicca una ripida scalinata, ha termine l'insieme di spiagge insediato nel centro urbano di Santander: un privilegio alla portata di pochissime altre città.
Santander si affaccia su una splendida baia che, oltre a calamitare l’attenzione del turismo balneare, offre squisite materie prime con le quali preparare i piatti migliori della gastronomia locale. Nei fondali abbondano le vongole, le triglie, le cappelunghe e i branzini, qualità che non mancano mai sulle tavole dei ristoranti, delle trattorie e delle osterie della zona del porto peschereccio, rinomato anche per i tonni alalunga, le alici, le sardine, i calamari e i naselli. Per aperitivo si può partire con le rabas, anelli di calamari impanati e fritti, mentre come piatto forte il consiglio è di chiedere maganos de guadaneta, calamari pescati artigianalmente serviti con cipolle e peperoni verdi.
Il calendario degli eventi è ricco e variegato. La maggiore fiesta estiva è la Semana Grande, una settimana all’insegna del divertimento più sfrenato che si ripresenta ogni anno intorno al 25 luglio, mentre pochi giorni prima, il terzo weekend del mese, hanno luogo i Banos de Ola, che celebrano fin dalla metà dell’Ottocento l’avvento dei primi turisti attratti soprattutto da un bagno tra le onde. Sempre in luglio si celebra la Feria de Santiago, che precede di poco il Festival Internacional de Santander, una rassegna musicale in programma ad agosto. Per tutta l’estate, invece, il Palacio de la Magdalena accoglie l’Universidad Internacional Menéndez Pelayo, una sottospecie di raduno mondiale interdisciplinare.
Tra i maggiori inconvenienti di un soggiorno a Santander c’è senza dubbio la pioggia, che cade copiosa non solo d’inverno. Il periodo più piovoso dell’anno è compreso tra novembre e gennaio, quando in neanche cento giorni cadono all’incirca 400 mm di pioggia, mentre da giugno a agosto le precipitazioni difficilmente superano i 150 mm. A causa dell’azione mitigatrice dell’oceano, l’escursione termica tra estate e inverno, ma anche tra ore diurne e notturne è piuttosto contenuta; di norma agosto è il mese più caldo, caratterizzato da temperature comprese tra 23 e 16 gradi, dicembre il più freddo, con valori che si mantengono generalmente tra 12 e 7 gradi. Una peculiarità del clima di Santander è il vento, tanto amato dai surfisti quanto odiato dagli altri visitatori.
L’aeroporto è situato appena 5 chilometri a sud del centro urbano, in località Parayas; da qui partono ogni giorno voli per Madrid e Barcellona, ma anche frequenti collegamenti low-cost con Londra, Dublino, Francoforte, Bergamo e Roma Ciampino. Madrid è comodamente accessibile in autobus, col quale si impiegano neanche 2 ore per arrivare a Bilbao e dalle 2 e mezzo alle 4 per raggiungere San Sebastian, Irun e il confine francese.
Se disponete di un vostro mezzo e dovete dirigervi ad ovest la strada A67 per Torrelavega è la più rapida, mentre per andare a sud si può imboccare la N623 diretta a Burgos, che segue un itinerario molto affascinante dal punto di vista paesaggistico. Santander ha due stazioni ferroviarie: la Renfe, comoda per viaggiare per/da Madrid e Valladolid, e la FEVE, da cui partono treni per/da Llanes, Oviedo, Bilbao e San Vicente de la Barquera.
Dal porto, da metà marzo a metà novembre, salpano due traghetti alla settimana diretti a Plymouth e Portsmouth, in Inghilterra , distante all’incirca 20 ore di navigazione.