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Patagonia (Argentina): viaggi tra La Pampa e la Terra del Fuoco

Patagonia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Patagonia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Patagonia, un nome che evoca scenari grandiosi, sferzati dal vento e dagli orizzonti sconfinati. Questo remoto lembo di terra Australe è un'avventura alla portata di tutti: un luogo squisito con una natura così diversa quanto travolgente, questi territori hanno svariati motivi per essere considerati un mito.
Potete incominciare a Nord con l'ultimo verde della pampa e la fertile Valle del Río Negro, proseguire tra la Cordigliera delle Ande, cosparsa di boschi, laghi e ghiacciai, ed il mare, con la sua ricchissima e svariata fauna, dove si trova l'arido altopiano detta anche la steppa patagonica, l'ultimo habitat dei dinosauri.

Più ad ovest, ai piedi di montagne e vulcani, in paesaggi idillici, sono sovrani gli sport invernali e la pesca sportiva; al loro ritmo cresce un importante offerta per il turista: alberghi da 5 stelle, semplici "estancias", o lussuose osterie, capanne, rifugi e hotel.
Se invece seguiamo la direzione est, la costa atlantica raggiunge la sua massima gloria nella Penisola Valdés, una specie di mega giardino zoologico naturale dove oltre ai pinguini, le orche e le foche, vanno ad accoppiarsi o a partorire i loro cuccioli gli elefanti marini, i lupi di mare e soprattutto le balene franche australi. E poi c'è l'estremo Sud, fino alla fine del mondo, dove, separata dal continente, si trova l'Isola Grande della Terra del Fuoco (Tierra del Fuego), con i suoi centri di sci ed il suo Parco Nazionale.
Rimane poi a portata di mano, smagliante, il continente bianco, l'Antartide, una cartolina di ghiaccio dal Polo Sud.

Cosa fare in Patagonia? La Patagonia è il posto adatto per chi ama sciare in un paesaggio incantato. La zona della cordilgliera andina ha proprio di tutto: centri invernali con tecnologia d'avanguardia e altri centri più piccoli che ricevono il nome di parchi di neve. Oltre allo sci in tutte le sue varietà, c'è anche la possibilità di viaggiare cone slitte trainate da cani.
Bariloche è il centro principale della Patagonia sciistica, e la città è anche conosciuta come la San Moritz d'Argentina, proprio per la sua organizzazione ed efficienza turistica. Bariloche è anche una località al confine con il Cile, con flusso di turisti provenienti anche da questa nazione.

Le bellezze naturali sono il piatto forte della regione, come ad esempio i fossili di dinosauro ed i boschi pietrificati: in diverse zone della Patagonia è possibile trovare le orme e i resti fossili dei dinosauri che hanno abitato la Terra milioni di anni fa. I boschi pietrificati nella steppa e i bivalvi fossili sulla costa sono testimoni dell'evoluzione del pianeta, e lo stesso Charles Darwin prese ispirazione da queste testimonianze fossili per redigere la sua teoria sull'origine delle specie.

I classici di una vacanza in Patagonia sono sicuramente Il Ghiacciaio Perito Moreno e la Grotta delle Mani in Santa Cruz. Da non perdere la selvaggia Penisola Valdés e la colonia di pinguini di Magellano a Punta Tombo, Chubut.
Sempre natura meravigliosa si trova presso il Bosco di Arrayanes, Llao Llao e El Bolsón in Río Negro, ed è da segnalare il circuito dei 7 laghi in Neuquén. Sulle orme di Darwin si può compiere la navigazione per il Canale Beagle costeggiando la Terra del Fuoco.

Per i viaggiatori più attenti ed esigenti ci sono altre mete superbe, considerate al di fuori del circuito tradizionale: rispettivamente il Parco Nazionale Lihué Calel, La Pampa; i boschi pietrificati a Sarmiento, Chubut.
Presso Santa Cruz:troviamo il Chaltén (Fitz Roy) con l'imponente Cerro Torre, meta degli alpinisti più impavidi e le grotte con dipinti rupestri della estancia La María.

Presso Neuquén potrete fare il bagno nelle terapeutiche acque solforose delle Terme di Copahue. Questa zona, fino al lago Aluminé, concentra una enorme quantità di araucarie o pehuenes, piante dall'aspetto preistorico, con le loro particolari foglie triangolari. Potrete poi visitare gli aggruppamenti indigeni dei mapuches, il più importante dei quali è sulla sponda del lago Ruca Choroi.

Gli alberi autoctoni della zona della cordigliera sono la lenga, il coihue, il ñire, i millenari larici, il maitén, l'araucaria, il notro e la canna colihue. In autunno il rovere pellín e la lenga colorano di rosso le montagne; a gennaio il centro ed il nord della zona andina si coprono con i fiori gialli dell'amancay.
Tra la fauna della regione si trovano il guanaco, il puma, la volpe, l'armadillo, il ñandú, la mara ed il re delle Ande, il condor uno spettacolo da ammirare quando volteggia sopra di voi con lo sguardo fiero del padrone del cielo.

Una maniera diversa di godersi la natura è quella di accampare nelle zone dove è permesso, nei Parchi Nazionali. Tra i più selvatici, abbiamo il Parque Nacional. Perito Moreno, presso Santa Cruz.
Per ammirare da vicino le rive ed i ghiacciai non c'è come navigare sui laghi andini in catamarano o in lancia.
Tra le offerte culturali, per imparare e capire, a Puerto Madryn troviamo l'Ecocentro; a Trelew, il Museo Paleontologico Egidio Feruglio e nellaTerra del Fuoco il Museo della Missione Salesiana a Río Grande oppure il Museo Marittimo (antico carcere) ad Ushuaia.

Fauna autoctona - Nella Penisola Valdés, un santuario della natura, trascorrono una gran parte dell'anno le colonie di elefanti e lupi marini, i pinguini, le orche e la balena franca australe. Nella zona continentale si trovano cigni dal collo nero, fiamminghi, guanacos, puma, vizcachas, mara, puzzole e alcune specie esotiche come il cinghiale, la lepre e il cervo rosso.

Pesca sportiva - Il Sud argentino offre diverse alternative per chi ama questo sport. Per pescare è necessario un permesso che si ottiene presso gli uffici dei Parchi Nazionali e nelle province. Il periodo va dall'inizio di novembre e finisce alla fine aprile.

Dove alloggiare in Patagonia?
Pernottare nelle estancias patagoniche è il modo migliore per rivivere la vita dei suoi pionieri. Gli alloggi possono essere modesti ma puliti ed accoglienti, e il contatto con la popolazione locale non potrà deludervi.

Gastronomia. Nella zona della cordigliera abbondano i cibi a base di funghi, cervo, cinghiale, pignoli di araucaria. Sono piatti tipici la trota ed il salmone da allevamento. Sono anche caratteristici gli affumicati, la birra, la frutta speciale, i dolci ed il cioccolato. È delizioso bere un tè gallese a Gaiman o Trevelin. Da non lasciare passare: l'asado di agnello patagonico, i gamberi o il merluzzo nero della costa atlantica e la grancevola di Terra del Fuoco.

Arrivare e muoversi in Patagonia
In macchina potrete percorrere la mitica "ruta 40" che è un'esperienza unica, da tenere presente come una esperienza da veri esploratori. Come la maggioranza delle strade, è di graniglia ma in ottime condizioni; comunque non si devono superare i 70 km di velocità ed è consigliabile portare sempre due ruote di scorta. Per arrivare a Usuhaia è consigliabile un volo interno, e poi noleggiare in loco un automobile.

Quando recarsi in Patagonia?
Sull'altipiano della Patagonia il clima è freddo e secco, con estate corta dai giorni molto lunghi e inverno prolungato. Nella fascia che va lungo la cordigliera, le temperature scendono e il clima diventa più umido. All'estremo sud del paese, a Terra del Fuoco, durante l'inverno il freddo è intenso, e tanto il vento quanto le precipitazioni sono frequenti durante tutto l'anno.

Foto wikipedia, cortesia: Adroar, Nooperation10, Andarin2, Giacomo Miceli


Fonte foto: Secretaría de Turismo de la Nación Argentina
Carlos A. Granatelli
Visita Turismo.gov.ar
 
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 Pubblicato da - 05 Gennaio 2009 - © Riproduzione vietata

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