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Autunno sul Lago di Costanza: itinerario sul Bodensee tra foliage e vini autentici

Con i suoi 500 km² il lago di Costanza, in tedesco Bodensee, si estende tra Svizzera, Germania e Austria, a pochi passi dal Principato del Liechtenstein; un lago per quattro Paesi, immerso tra panorami fatti di filari di vigneti e luppolo che rivestono pianure e colline a perdita d’occhio.

In autunno i paesaggi si tingono dei classici colori del foliage (foto ©Lisa Dunser), quel rosso e oro che rendono davvero unico un viaggio in questa stagione.
In autunno, periodo di vendemmia, il tour può conciliare spunti culturali e itinerari tra cantine e poderi con degustazioni di vino locale come Rheintal, Müller-Thurgau, Pinot Nero, Blauburgunder o Sauvignon Blanc.

San Gallo e l’Haus des Weins di Berneck


La signora del pizzo, San Gallo, ha un’anima giovane per via delle frotte di universitari che affollano una delle più importante facoltà di economia della Svizzera, una città dove il centro storico si sviluppa tutt’intorno al cuore del potete politico.
La piazza centrale ospita il complesso abbaziale, che con la chiesa barocca e la famosa biblioteca (170 mila volumi) è già Patrimonio Unesco, il Parlamento, il Ministero del Lavoro e la Camera di Commercio. Le mura che la cingevano non ci sono più, abbattute tra il 1830 e il 1880 quando San Gallo iniziò a espandersi per il successo del commercio dei tessuti, e oggi la città è caratterizzata da grandi contrasti architettonici.

Ci trovate il barocco tedesco fatto di chiaroscuri, con quel tocco di verde malachite che impreziosisce gli interni della chiesa abbaziale, il neogotico della chiesa riformata di San Lorenzo, case a graticcio dai colori rosso, grigio e azzurro con bow-window fatti di pietra o legno finemente intagliato (in tutto ne potete contare 111), portoni che ci parlano di un antico passato fatto di corporazioni e strade acciottolate.

Non mancano ardite architetture come l’ingresso rialzato e mobile per accedere alle cantine abbaziali firmato da Calatrava, lo trovate proprio di fronte al ristorante Gaststuben zum Schlössli – qui potete assaggiare specialità locali preparare con ingredienti a km0 come la formidabile zuppa alla patata blu, tipica di San Gallo – mentre la Stadtlounge, progettata Pipilotti Rist e Carlos Martinez, vi stupirà perché è tutta ricoperta di rosso con enormi sfere sospese per aria.

Di grande importanza per capire il passato della città e l’anima tessile di San Gallo – anima che si ritrova un po’ ovunque, a due passi dal centro il comodo Hotel Einstein è un’ex azienda tessile, arredata ancora oggi con pregiate stoffe di celebri produttori locali – è il Museo tessile, con 30.000 oggetti tra tessuti, ricami, merletti e macchinari come il telaio a pantografo; al secondo piano vengono ospitate mostre temporanee, come quella sull’abbigliamento delle donne di potere dalla mise di Elisabetta I ai tailleur della Thatcher.

Per uno sguardo a volo d’uccello sulla città, potete salire anche a piedi (una ventina di minuti dal centro storico) ai Drei Weiern, mentre per comprendere l’unicità della produzione vinicola locale, con oltre 220 ettari coltivati a terrazza in tutto il comprensorio di San Gallo, il consiglio è fare una sosta all’Haus des Weins a Berneck, nata a ottobre 2018. Qui il simpatico Andreas Stössel vi spiega tutte le particolarità delle etichette che si possono degustare e acquistare nello shop, per poi partecipare alla visita del vigneto e delle cantine.

Lindau e il podere vinicolo della famiglia Haug


Da San Gallo, via Bregenz, si può raggiungere in poco più di un’ora la sponda tedesca del lago di Costanza, e sostare nella cittadina di Lindau che ha un cuore a forma di isola. Lindau Insel è collegata con molte altre località del Bodensee, con una riviera che d’estate si riempie di persone che passeggiano, prendono il sole, pescano e vanno in barca all’ombra del leone bavarese e del faro.

L’isola è una gobba attraversata da tre strade, la principale la taglia al centro sulla parte alta – all’inizio della strada trovate l’Insel Hotel, l’unico sulla via dello shopping, davvero comodo per la visita della città e a tre minuti a piedi dalla stazione –, qui affacciano il vecchio Municipio e le case che in un passato ormai lontano erano di proprietà dei commercianti più benestanti; sulle due strade laterali, ai margini dell’isola e più vicine all’acqua, stavano quelli più poveri o appartenenti a corporazioni meno influenti. Ovunque trovate case a graticcio dai colori, rosso, giallo e blu, con inserti di pietra arenaria che arriva dal lago e caratteristici erker in pietra.

A colpire in città sono anche le tante fontane, e fidatevi non ne troverete una uguale all’altra: c’è quella che raffigura le maschere tipiche del carnevale di Lindau, quella che ritrae due bambini, in onore della festa che ogni anno si svolge nell’ultimo mercoledì di scuola, o quella che raffigura gli antichi mestieri, la raccolta di frutta e vino, l’attività marinara, pesca e agricoltura.

Ma per rendersi conto delle tante contaminazioni artistiche presenti in città, è sufficiente la visita al vecchio Municipio che assomma alla primaria architettura gotica moltissimi altri spunti come la scalinata, inserita per assicurare una seconda via d’ingresso perché dall’altro lato si svolgeva il mercato del pesce, o il fregio che corre tutt’intorno alla facciata e raffigura la dieta imperiale del 1496; in cima campeggia il tiglio, simbolo di Lindau.

Ben distanti, quasi a volersi spartire il territorio, trovate il Convento, che guarda in faccia la chiesa riformata, in sostituzione della chiesetta di San Pietro di fianco alla Torre dei ladri.
Tra le architetture moderne, segnaliamo il centro congressuale di Insallen che ogni anno ospita il convegno dei premi Nobel. Proprio qui il Ristorante ONU propone piatti della tradizione in un’atmosfera chic e raffinata.

Tutt’intorno all’isola potete muovervi tra panorami fatti d’acqua e vigneti, perché anche qui la produzione vitivinicola è importante, di qualità e biologica come nel caso della Weingut Haug, nella contrada Schönau (raggiungibile in bus, circa 15 minuti, ogni mezz’ora). Potete visitare la cantina, degustare e acquistare etichette, prodotte localmente, nel fornitissimo shop. Ci trovate i classici come il Souvigner, ma anche piacevoli sperimentazioni come il Solaris o il Muscaris. Oltre a proporre alcuni appartamenti per soggiornare, il podere organizza picnic degustazione sulle sponde del lago.

Meersburg e la Staatsweingut


Da Lindau si può seguire la costa a nord del lago di Costanza e in un’ora – treno fino a Friedrichshafen e da qui bus – si arriva a Meersburg, una piacevole cittadina sul lago, patria del Müller-Thurgau e dello Spätburgunder (Pinot nero, bianco e grigio).
Per approfondire la conoscenza di questo patrimonio vitivinicolo, consigliamo la visita della cantina sociale Staatweingut, che produce vini di qualità dal 1210, la prima del Baden a ricevere il sigillo di sostenibilità FairChoice® nel luglio 2012.

La Meersburg State Winery produce pregevoli Pinot con lavorazioni a basso impatto ambientale, su prenotazione è possibile visitare la cantina, molto suggestiva per la presenza di barrique, ed effettuare degustazioni direttamente nello Weinverkauf Staatsweingut. Proprio di fronte il grazioso ristorate Gutsschänke propone piatti a km0 serviti in un sapiente abbinamento con i vini della cantina sociale; inoltre ha un bellissimo terrazzo panoramico che offre una vista suggestiva sul lago, sui vigneti e sul porto nuovo.

Per visitare la cittadina mettete in conto ripide scalinate che portano dalla città bassa a quella alta; si tratta di angoli davvero suggestivi, come quello che permette di vedere la ruota di un vecchio mulino vicino allo Zeppelin Museum. La Steigstraße porta dritto fino alla centralissima piazza, Marktplatz, dove trovate uno degli angoli più fotografati del Bodensee, con la trecentesca Obertor (la porta della città alta), l’Hotel Zum Bären (del 1456) e Zum Löwen, con la sua elaborata insegna in ferro battuto.

Vi troverete a percorrere le vie che nel Medioevo i mercanti usavano per spostare le merci e le stoffe verso Ravensburg, un crocevia di passaggio che deve buona parte della sua fortuna al volere e potere del vescovo principe. Ovunque si incontrano tetti spioventi, case a graticcio perfettamente conservate e colorate di rosso ed erker incorniciati da piante rampicanti; a guardia di tutto, la mole imponente del vecchio castello di proprietà privata, e il barocco del nuovo castello con una magnifica terrazza panoramica.

La visita della città non può dirsi completa se non si fa tappa anche al Vineum Bodensee, un museo del vino ospitato in un edificio della seconda metà del XVII secolo, dove fino al 1922 si torchiava l’uva.
È un museo che aiuta a capire la cultura del vino nella regione del lago di Costanza con tutti i sensi; due piani e 14 tappe con spazio per informazioni e curiosità sul consumo del vino nel mondo, approfondimenti sul terroir, ampolli per allenare l’olfatto a riconoscere gli aromi presemti nei vini, una collezione di etichette storiche, shop con stranissimi decanter e un angolo dedicato alla degustazione. All’ingresso trovate l’ultimo dei 40 torchi esistenti a Meersburg, ogni mezz’ora si anima con uno spettacolo che fa rivivere il funzionamento.

Mainau: un’isola per tutte le stagioni


Per concludere questo itinerario suggeriamo di dedicare un’ultima giornata alla vicina isola di Mainau, raggiungibile da Costanza (calcolate circa una mezz’ora, traghetto dal porto vecchio di Meersburg ogni 20 minuti e poi bus che porta proprio all’ingresso dell’isola).
Sono 45 ettari di terra, 430 ettari di bosco tutt’intorno e 1 milione di bulbi piantati ogni anno che fanno di questa isola un verso paradiso naturalistico. La visita parte dal simbolo di Mainau, il Blumi, una simpatica grafica a forma di fiore che si ritrova un po’ in tutta l’isola.
All’ingresso si può consultare la piantina per orientarsi nella visita, anche se il consiglio è quello di vivere l’isola in tutta tranquillità, prendendosi il tempo per godere dell’atmosfera del luogo, proprio per questo ci sono moltissime panchine che invitano alla sosta.

Dall’altro capo dell’isola troneggia il castello, non visitabile a parte una ristretta ala che dà accesso a un negozio di souvenir e un punto ristoro; il colpo d’occhio migliore è garantito arrivando via nave d’estate direttamente al molo che trovate ai piedi del castello.
Alle spalle della torre del giardiniere si apre l’Arboretum, un giardino di piante importate perlopiù dall’America del nord, con possenti esemplari di metasequoia.

Mainau è un’isola davvero per tutte le stagioni, d’inverno ci sono gli addobbi natalizi e i mercatini di fronte al castello, dalla primavera all’estate i fiori si alternano in un ciclo continuo di fioritura, dalle orchidee (circa 9000 con una presentazione esclusiva a Pasqua) ai tulipani, rododendri e peonie, e poi rose e infine dalie, circa 12 mila ogni anno, le ultime a fiorire, quelle che hanno una lavorazione più particolare.

Oltre alle specie floreali, è possibile visitare un giardino delle erbe medicali, una fattoria didattica con alpaca e pony per la gioia dei più piccini, un’area gioco, il giardino dei perenni, la casa per gli insetti dove è stato ricostruito un habitat naturale per diverse specie, e la casa delle farfalle, un angolo di foresta tropicale dove si possono ammirare in libertà molti splendide creature alate.
Una delle suggestioni più forti resta il viale delle metasequoie, nato dall’esemplare madre importato nel 1952, e dai semi piantati nel 1959. Il risultato è un sentiero alberato che d’autunno, in pieno foliage, diventa una tavolozza rossa e gialla.

Come arrivare al Bodensee

Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere offrono collegamenti giornalieri diretti per Zurigo da Milano Centrale, Bologna Centrale e Genova Piazza Principe. Da Zurigo si raggiungono poi in meno di un’ora diverse mete nella regione del Lago di Costanza.

Come muoversi attorno al Lago di Costanza

La Bodensee Card PLUS, della durata dai 3 ai 7 giorni, dà diritto all’ingresso gratuito o scontato a più di 160 attrazioni nella regione ma anche a centri termali, parchi divertimento, cabinovie di montagna e corse in battello.

Informazioni sul Lago di Costanza e dintorni

L'IBT GmbH (Ente Turistico Internazionale del Lago di Costanza) è l’organizzazione internazionale che raggruppa enti turistici della Regione Internazionale del Lago Costanza.
Sul sito www.bodensee.eu trovate tutte le informazioni (in italiano) per organizzare il viaggio.
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 Pubblicato da il 30/09/2022 - - ® Riproduzione vietata

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