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Covid-19 e viaggi: tutte le domande e le risposte per viaggiare

Come abbiamo visto in questi mesi di emergenza sanitaria data dal Coronavirus, il modo di viaggiare è cambiato velocemente e presumibilmente alcune nuove modalità rimarranno in vigore per molto tempo.
Tanto le compagnie aeree quanto le altre società di trasporti – sia pubbliche che private – così come gli hotel e in generale le strutture ricettive hanno adottato protocolli specifici per fare fronte alle misure imposte dal Covid-19.

Dopo un lockdown pressoché totale di due mesi, il progressivo ritorno alla normalità a partire dal mese di maggio riguarda anche i viaggi e degli spostamenti.
I decreti emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) tracciano le linee guida per la ripartenza, ma sono ancora molti i dubbi da sciogliere, in particolare quelli sulle regole delle prossime vacanze o quelli sui rimborsi per i viaggi annullati a causa del virus.
Per provare a sbrigliare la matassa abbiamo raccolto alcune delle domande più frequenti (FAQ) riguardo ai viaggi, cercando di dare risposte che possano indirizzare verso una maggiore chiarezza.

La compagnia aerea ha cancellato il volo. Cosa posso fare?

Innanzitutto dipende dai motivi per i quali il volo è stato cancellato.
In Italia, come riporta il DPCM del 2 marzo che spieghiamo in questo articolo, per i voli cancellati per motivi direttamente riconducibili al Coronavirus la compagnia è tenuta a fornire un rimborso o un voucher dello stesso importo da spendere in un futuro viaggio. In ogni caso, per tutti i dettagli e modalità, è bene contattare direttamente il vettore o l’agenzia viaggi e valutare il singolo caso.

La compagnia aerea non mi vuole rimborsare. Cosa posso fare?

Occorre innanzitutto valutare se il caso in questione ricade tra quelli segnalati nel DPCM del 2 marzo (e successivi).
Di base il rimborso o il voucher di pari importo è dovuto in caso di cancellazione da parte della compagnia. Ovviamente le richieste in questo periodo sono numerose e molte compagnie aeree si sono organizzate per gestire – sia online che telefonicamente – le pratiche degli utenti.
Le principali aerolinee propongono sul proprio sito una sezione dedicata all’emergenza Covid-19 dove indicano i recapiti telefonici e le procedure per ottenere eventuali rimborsi. Sui tempi di attesa non possiamo fornire notizie certe, ma sappiamo che le compagnie stanno attuando tutte le procedure necessarie. Ad ogni modo è bene considerare che sarà necessaria una buona dose di pazienza e perseveranza per fronteggiare i tempi di attesa.

Vorrei cancellare un volo che ho in programma. Quali sono le opzioni?

In questo caso può essere la compagnia aerea a venire incontro alle esigenze del viaggiatore. Molte di loro, infatti, hanno previsto per questi mesi di emergenza sanitaria speciali politiche di cancellazione e modifica dei voli; ognuna ha le proprie caratteristiche ed è bene consultare i dettagli sui relativi siti ufficiali o contattandole telefonicamente per capire se c’è la possibilità di avere una maggiore flessibilità ed eventualmente riprenotare il volo in una data futura senza tasse o costi aggiuntivi.
Se c’è il dubbio che la compagnia possa cancellare il volo, è meglio attendere che sia lei a farlo nei giorni immediatamente precedenti la partenza: in quel caso è più facile accedere a rimborsi, voucher o riprenotazioni.

Come posso sapere se una compagnia aerea ha sospeso i voli?

In questo periodo nel quale quasi tutti i Paesi hanno imposto forti restrizioni ai viaggi e agli spostamenti – anche chiudendo temporaneamente gli aeroporti – sono molte le compagnie che hanno sospeso i propri voli.
Oltre a verificare sul sito della compagnia aerea di riferimento, anche la pagina Viaggiare Sicuri (sito ufficiale dell’Unità di Crisi della Farnesina), e la pagina dell’International Air Transport Association (IATA) forniscono notizie aggiornate e attendibili sulle diverse destinazioni.

L’assicurazione di viaggio copre l’emergenza COVID-19?

Le assicurazioni di viaggio standard non coprono solitamente eventi straordinari quali le pandemie o le situazioni legate a decreti emanati dai governi.
Nel caso dell’emergenza sanitaria del Coronavirus è quindi improbabile che la copertura assicurativa preveda un indennizzo economico in questo senso, ma vale la pena confrontarsi con l’assicuratore ed eventualmente, in caso di situazione ambigua, rivolgersi a un’associazione di tutela dei consumatori.

Quando torneremo a viaggiare?

Durante la Fase 1 della quarantena l’Italia aveva praticamente vietato ogni spostamento sul suolo italiano, così come quelli da/per l’estero, con l’esclusione di comprovate esigenze lavorative o motivi di salute o urgenze documentate.
Con l’arrivo della Fase 2 a partire dal 4 maggio 2020 e il progressivo allentamento delle misure di contenimento, è diventato un po’ più semplice muoversi, dapprima entro i confini comunali, e poi anche entro quelli regionali dal 18 maggio senza obbligo di autocertificazione, entrando a tutti gli effetti nella cosiddetta Fase 2b.
La Fase 3, che concede il via libera ai viaggi in regioni diverse dalla propria, comincia ufficialmente per mercoledì 3 giugno 2020.

Si può viaggiare in treno?

Come si legge sul sito ufficiale, a seguito delle disposizioni emanate dalle Autorità, Trenitalia ha attivato misure e iniziative in materia di prevenzione della diffusione del Coronavirus potenziando le attività di sanificazione dei treni, installando dispenser di disinfettante per le mani, dotando il personale dei sistemi di guanti e mascherine, introducendo un nuovo criterio di prenotazione dei posti a bordo e sospendendo temporaneamente alcuni servizi di ristorazione. Infine, non meno importante, è stata rimodulata l’offerta del servizio di trasporto.
Per ogni approfondimento è bene verificare direttamente sul sito di Trenitalia, contattare il numero verde 892 021 o rivolgersi alla stazione più vicina.

Potremo andare al mare quest’estate?

Per quanto riguarda l’Italia certamente sì.
La riapertura delle spiagge è avvenuta in maniera graduale a partire dal 18 maggio a seconda delle regioni ed è subordinata all’applicazione di uno specifico regolamento, come raccontiamo nel nostro articolo sulle spiagge e vacanze estive ai tempi del Coronavirus.
Per i bagnanti l’estate 2020 prospetta prinicpalmente vacanze nelle località balneari italiane o sulle spiagge dei laghi più belli del nostro Paese, perché in un primo momento molte nazioni non riapriranno le frontiere a chi arriva dall'Italia.

Dove si può viaggiare quest'anno?

Potremo viaggiare liberamente in Italia, sempre nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e dei regolamenti imposti per l’accesso alle spiagge e quelli specifici delle strutture ricettive, come hotel e villaggi vacanze. Condizione necessaria è però che i dati confermino la diminuzione dei contagi nel nostro territorio; in caso contrario le Autorità potrebbero costringerci a fare un passo indietro e ripristinare alcune misure restrittive.

L’aspetto positivo è che potremo approfittarne per rivalutare un po’ le nostre bellezze da nord a sud, aiutando il nostro Paese a ripartire: poche nazioni al mondo possono vantare un patrimonio talmente variegato che spazia dalle Dolomiti ai nuraghi sardi, dai borghi della Basilicata alle sempreverdi spiagge della Riviera Romagnola.

Potremo andare in vacanza all'estero?

Come dicevamo sopra, al momento non si sa ancora se, come e quando quest’estate sarà possibile uscire dall'Italia, nonostante dal 3 giugno sia prevista l'apertura delle frontiere italiane in entrata e in uscita con il resto dell'Europa.

In particolare, gli stranieri potranno entrare dai Paesi dell’UE, da quelli che aderiscono al Trattato di Schengen, così come da Andorra, Regno Unito, Irlanda del Nord, Principato di Monaco, San Marino e Vaticano senza più doversi sottoporre a quarantena obbligatoria per 14 giorni (tranne nei casi in cui
abbiano soggiornato in Paesi diversi da quelli elencati nei 14 giorni precedenti ’ingresso in Italia). Inoltre, dal 3 al 15 giugno, per gli spostamenti da/per Stati diversi rispetto a quelli citati rimangono in vigore le stesse regole che sono state applicate fino al 2 giugno per qualsiasi viaggio all'estero.

È bene considerare che, per quanto riguarda gli spostamenti verso l'estero, diversi Paesi (tra cui l'Austria e Slovenia) non permettono ancora l'ingresso agli italiani se non previa quarantena o presentando tamponi negativi recenti.

Già a marzo avevamo affrontato la questione dei Paesi che, uno dopo l’altro, stavano chiudendo le proprie frontiere (vedi articolo). Oggi come allora il modo più semplice per seguire gli aggiornamenti è visitare il sito ufficiale della Farnesina (Viaggiare Sicuri), che riporta approfondimenti e avvisi sulle singole nazioni.

Quali Paesi non hanno avuto particolari problemi con il Coronavirus?

Se l’Italia, ahinoi, è stato uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia, va detto che purtroppo sono molte la nazioni che hanno avuto una sorte simile. In alcune zone del mondo l’emergenza è arrivata prima, in altre dopo e molti Paesi si trovano proprio ora nel pieno della crisi.

Se Europa e Stati Uniti d’America sono tra le zone più colpite, al contrario ci sono località che per ora sono state interessate da pochissimi casi. Le ragioni ovviamente possono essere diverse, come la scarsità di popolazione o la situazione politica e sanitaria del territorio, dove magari l’emergenza è stata gestita bene fin dai primi momenti o, viceversa, dove non si hanno dati attendibili (vedi il Turkmenistan o la Corea del Nord, che sospettosamente non riportano nessun caso).

Per quello che sappiamo oggi, ad esempio, tante isole-stato nell’Oceano Pacifico come la piccola Repubblica del Kiribati, le Isole Marshall, la Micronesia, Nauru, Palau, le Samoa, le Isole Salomone, Tonga, Tuvalu e Vanuatu non riscontrano casi di positività.
La Groenlandia registra invece appena una decina di casi, così come sono poche le persone risultate positive al Covid-19 alle Seychelles, alle Fiji, in Cambogia e in Suriname.
Per quanto riguarda l’Africa occorre fare i conti con sistemi sanitari spesso non all’altezza della situazione; i casi reali potrebbero quindi essere molti di più rispetto a quelli confermati dalle Autorità locali.

Quando ricominceranno i voli internazionali?

Anche in questo caso non c’è una data certa, che è evidentemente legata agli eventuali accordi tra i Paesi, i quali gestiscono l’emergenza Coronavirus secondo leggi proprie.
Come sappiamo, in alcuni casi i voli internazionali sono già ripresi, anche grazie all’intraprendenza di alcune compagnie aeree che hanno disposto l’effettuazione di test sierologici in aeroporto prima della partenza.
Diverse compagnie hanno già pianificato l'apertura di molte rotte nazionali nelle prossime settimane, mentre per quanto riguarda i confini italiani, da mercoledì 3 giugno 2020 è possibile entrare per motivi di turismo.

Cos'è il bonus vacanze e come funziona?

Il Decreto Rilancio (DL 19 maggio 2020, n.34) emanato dal Governo prevede un piano di sostegno al turismo mediante la concessione di un bonus vacanze da spendere sul territorio italiano.
Con questo incentivo governativo chi trascorrerà le vacanze in Italia potrà usufruire di un tax credit utilizzabile nelle strutture ricettive italiane dall'1 luglio al 31 dicembre 2020.

Nello specifico si tratta di un credito di imposta destinato alle famiglie con reddito medio-basso (in particolare con Isee inferiore a 40.000 euro), che può essere utilizzato da un solo componente per nucleo familiare.
Il bonus sarà per l’80% sotto forma di sconto sulla spesa totale dovuta alla struttura e per il 20% come detrazione dall’imposta sul reddito; il turista dovrà quindi anticipare il 20% del bonus, che sarà poi rimborsato come credito d'imposta nella dichiarazione dei redditi dell'anno prossimo. Analogamente, il proprietario dell'albergo (o campeggio, B&B, agriturismo, ecc...) anticiperà l'80% del bonus, che verrà poi rimborsato come credito d'imposta nella prossima dichiarazione dei redditi.

Il bonus vacanze ha un valore massimo di 500 euro per famiglie con più di tre componenti, oppure di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone o ancora da 150 euro per i nuclei composti da una sola persona.
L'erogazione del bonus vacanze avverrà tramite un'app da installare sullo smartphone, sulla quale chi è interessato dovrà caricare i documenti richiesti (come appunto la dichiarazione ISEE) e attendere l'eventuale approvazione.
In caso di esito positivo, l'app fornirà un codice a barre relativo allo specifico nucleo famigliare per il quale si è fatta richiesta e, una volta presso la struttura ricettiva scelta, basterà che il personale alla reception scansioni il codice per beneficiarne.

Il bonus si può spendere in un'unica impresa ricettiva e in un'unica soluzione. Ovviamente, è richiesta regolare documentazione che attesti la transizione - fattura elettronica o documento commerciale - dove compaia il codice fiscale di chi vuole usufruire del credito. Al momento è importante tenere presente nel pagamento non ci devono essere intermediari telematici, quali ad esempio siti web come Airbnb. Il pagamento potrà però essere gestito da agenzie di viaggio o tour operator.

Posso già prenotare volo e albergo per la fine dell’anno?

Sulla carta certamente sì e, nella pratica, si può rivelare una scelta vantaggiosa se tutto dovesse andare per il meglio, perché si potrebbe avere già da ora il proprio posto riservato, magari con una tariffa particolarmente vantaggiosa.
Come consiglio suggeriamo in ogni caso di verificare attentamente le politiche di flessibilità della specifica compagnia aerea o dell’hotel nel quale vogliamo soggiornare, accertandoci che prevedano la cancellazione senza penali oppure il rimborso, in modo da essere tutelati per qualsiasi evenienza.
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